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Drawing Room
Dopo il successo dell’edizione estiva, EX3 di Firenze è lieto diriproporre Drawing Room, la rassegnadi proiezioni dedicata all’animazione nella scena artistica contemporanea
Comunicato stampa
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Drawing Room
Video animati dallascena artistica internazionale
dal 4 al 25 settembre2011
Rassegnaa cura di Lorenzo Giusti
Dopo il successo dell'edizione estiva, EX3 di Firenze è lieto diriproporre Drawing Room, la rassegnadi proiezioni dedicata all’animazione nella scena artistica contemporanea.
Attraverso un appuntamento settimanale, Drawing room presenteràogni domenica alle 21.15, a partire dal 4 al 25 settembre, il lavoro di otto protagonisti della scenainternazionale che hanno fatto della sperimentazione nel campo dell’animazione un elemento distintivo dellapropria ricerca artistica.
Nella sala video di EX3 si alterneranno lavori realizzati contecniche diverse, sia digitali che manuali, prodotti nel corso degli ultimidieci anni da Carlos Amorales, Nathalie Djurberg,Joshua Mosley, OscarMuñoz, Hans Op de Beeck, David Shrigley, Robin Rhode, William Kentridge.
Le proiezioni saranno introdotteda Viola Duse, storica dell’arte, assistente al progetto.
Carlos Amorales (Messico, 1970) realizza video animati in vettoriale, utilizzando silhouettenere a comporre un vero e proprio archivio di immagini in movimento. Purraccontando storie di cupa violenza, le animazioni di Amorales risultanoestremamente seduttive. L’immaginario a cui l’artista fa riferimento spazia dalgotico al futuristico, mostrando una dirompente carica visionaria.
Le opere di Carlos Amoralessono state presentate in alcuni tra i più importanti musei del mondo, tracui la Tate Modern di Londra e il CentrePompidou di Parigi. Il MALBA di Buenos Aires, il Philadelphia Museum of Art eil Palazzo delle Esposizioni di Roma gli anno dedicato mostre personali. Le sueopere sono presenti nelle collezioni del MoMA di New York e in numerosi altrimusei.
Nathalie Djurberg (Svezia, 1978) realizza animazioni in stop motion caratterizzate daun’atmosfera surreale, oltre che da un’ambigua ironia a tratti dissacratoria.Protagonisti dei diversi video sono pupazzi in plastilina, modellati a mano,che si fanno interpreti di azioni spesso violente, volte a raccontare pulsionierotiche di tipo possessivo. Accompagnano il movimento delle immagini lemusiche del compositore svedese Hans Berg.
Le opere della Nathalie Djurbergsono state presentate in numerosi musei internazionali, tra i quali la Tate Britain di Londra, laFondazione Prada di Milano, il P.S.1 di New York. Nel 2009 le è stato assegnatoil Leone d'argento alla Biennale di Venezia.
Joshua Mosley (Usa, 1974),unisce al potenziale espressivo delle più recentitecnologie digitali la forza comunicativa del lavoro manuale. Le sue animazionisi distinguono per il palese contrasto linguistico, dal carattere stridente.Statue in bronzo o in legno prendono vita su sfondi fotografici o pittorici,ricreando circostanze storiche osituazioni immaginarie.
Mosley ha ricevuto numerosipremi internazionali, tra cui il Joseph Hazen Rome Prize e il Louis Comfort Tiffany Foundation Award. Il suolavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia del 2007 e in numerosi museiinternazionali, tra cui il il MoMA di New York, il Modern Art Museum di FortWorth, il Museo Gegenwartskunst di Basilea, l’Art Institute di Chicago, ilMuseo Reina Sofia di Madrid.
Oscar Muñoz (Colombia, 1951) esplora le complesserelazioni che legano la percezione di un’immagine alla memoria. Utilizzandotecniche sperimentali, come il carboncino sull'acqua o il respiro umano, Muñoz allarga il concetto di “animazione” atutto il campo dell’immagine in movimento creando lavori in bilico tra presenza eassenza, volti a riflettere sulla vulnerabilità dell’esistenza, la memoria e lastoria.
Opere di Muñoz sono state presentatein occasione di importanti mostre collettive, tra cui la Biennale di Veneziadel 2007, le Biennali di Praga e di Cuenca. Il Prefix Institute of ContemporaryArt di Toronto e l’Institute of Contemporary Art (INIVA) di Londra hannoospitato sue personali.
Hans Op de Beeck (Belgio, 1969) realizza animazioni in digitale utilizzando linguaggi e formeestetiche alternative. Dal punto di vista dei temi trattati, il lavoro di Op de Beeck indaga le relazioni tra spazio etempo nella percezione dell’uomo contemporaneo, condizionata dalle nuovetecnologie, dallo sviluppo urbano e dalla globalizzazione, mettendone in lucegli aspetti più paradossali. L'attenzione è sempre posta su piccoligesti inconsci, inseriti in un’atmosfera onirica e sospesa.
Opde Beeck ha realizzato mostre personali e collettive in numerosi museiinternazionali, tra cui MARTa (Herford), Centre Pompidou (Parigi), Palais de Tokyo (Parigi), Reina Sofia(Madrid), Towada Art Center (Towada), ZKM (Karlsruhe), Whitechapel Art Gallery (Londra) ePS1 (New York). Ha partecipato alla Triennale di Aichi e alla Biennale diShanghai. InItalia il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia (eventiparalleli), all’Hangar Bicocca di Milano, alla Galleria Borghese e al MACRO di Roma, allaFondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Nel 2001 ha vinto il premio JeunePeinture Belge.
David Shrigley (Scozia, 1968) è conosciuto dal grande pubblico come illustratore e autore divideo animati. Divenuto celebre con il film Who I Am andWhat A Want e per avere collaborato con musicisti di fama internazionale,tra cui Blur e Jason Mraz, Shrigley usail sarcasmo del vignettista per descrivere aspetti significativi dellacondizione umana contemporanea, non sottraendosi dall’affrontarecontenuti sociali e politici.
Shrigley ha esposto inalcuni tra i più importanti musei delmondo tra cui l'Hammer Museum di Los Angeles, ilMoMA di New York, il Musee d’Art Modernede la Ville de Paris, la Hayward Gallery e la Serpentine Gallery di Londra. Dal2005 pubblica fumetti settimanalmente per il giornale The Guardian (UK).
Robin Rhode (Sudafrica, 1976) adopera materiali d’uso comune (carbone, gesso e tempera) percreare immagini in movimento che hanno i muri urbani come base. Contraddistintida un approccio interdisciplinare che coinvolge aspetti performativi, i videodi Rhode, affrontano questioni di carattere sociale con uno sguardo poetico, atratti surreale.
Robin Rhode ha partecipato allaBiennale di Venezia nel 2005. Tra le numerose istituzioni che hanno presentatosuoi lavori ricordiamo il Walker Center di Minneapolis, la Hayward Gallery diLondra e il LACMA di Los Angeles. Nel 2009 ha collaborato con il pianistanorvegese Leif Ove Andsnes al progetto “Pictures Reframed”, presentato inalcuni tra i più importanti teatri del mondo.
William Kentridge (Sudafrica, 1955) ha realizzato, a partire dalla fine degli anniOttanta, disegni animati utilizzando come supporto un’unica superficie,sfruttando in questo modo il potenziale espressivo delle tracce lasciate dallecancellature per raccontare le condizioni di vita in Sud Africa negli annidella separazione razziale. Nel tempo il suo lavoro si è evoluto e complicato,arrivando a coinvolgere aspetti performativi, condizionati dalla passionedell’artista per il teatro delle ombre e per l’opera.
WilliamKentridge è uno dei più noti artisti contemporanei. I suoi lavori sono statipresentati in alcuni dei maggiori musei internazionali, tra cui il MoMA di New York, il Louvre di Parigi, il SFMoMa di San Francisco, il Metropolitan Musuem di New York. Ha partecipato alle Biennali diVenezia, Sao Paolo e Sydney, oltre che a Documenta a Kassel.
PROGRAMMA
Domenica 4 settembre, ore 21.15
Carlos Amorales (Messico, 1970)
Manimal (5'26''), 2005
Rorschach (4’54"), 2005
Psicofonias (10’36"), 2008
La Hora Nacional (5’ 59"), 2010
William Kentridge (Sudafrica, 1955)
Zeno Writings (11'25''), 2001
Tide Table (8'57''), 2003
Breathe (6'07''), Return (6'12''), Dissolve (6'12''), 2008
Domenica 11 settembre, ore 21.15
Nathalie Djurberg (Svezia, 1978)
Badain (5’24’’), 2005
Dumstrut, (4’27’’), 2006
The Experiment, (Greed), (10'45''), 2009
Snakes knows it’s Yoga (6’30’’), 2010
Joshua Mosley (Usa, 1974)
International (5’30’’), 2010
Dread (6’00’’), 2007
A vue (7’30’’), 2004
Domenica 18 settembre, ore 21.15
Oscar Muñoz (Colombia, 1951)
Narcissus (3’00’’), 2001
Portrait/Re-trait, (28’00’’), 2004
Line of destiny, (2’00’’), 2006
Cyclop, (12’,00’’), 2011
David Shrigley (Scozia, 1968)
Laundry (2’44’’), 2006
The Door (3’07’’), 2007
Sleep (8’,01’’), The Flame (1’11’’), 2008
Ones (3’09’’), 2009
The Letter (2’04’’), 2010
Domenica 25 settembre, ore 21.15
Robin Rhode (Sudafrica, 1976)
Color Chart (4’50’’), 2004-2006
Harvest (3’48’’), 2005
Requiem for a Pavilion of Silence (1’44’’), 2010
Hans Op de Beeck (Belgio, 1969)
Extensions (10’16’’), 2009
Staging silence (22’00’’), 2009
Sea of Tranquillity (29’40’’), 2010
Video animati dallascena artistica internazionale
dal 4 al 25 settembre2011
Rassegnaa cura di Lorenzo Giusti
Dopo il successo dell'edizione estiva, EX3 di Firenze è lieto diriproporre Drawing Room, la rassegnadi proiezioni dedicata all’animazione nella scena artistica contemporanea.
Attraverso un appuntamento settimanale, Drawing room presenteràogni domenica alle 21.15, a partire dal 4 al 25 settembre, il lavoro di otto protagonisti della scenainternazionale che hanno fatto della sperimentazione nel campo dell’animazione un elemento distintivo dellapropria ricerca artistica.
Nella sala video di EX3 si alterneranno lavori realizzati contecniche diverse, sia digitali che manuali, prodotti nel corso degli ultimidieci anni da Carlos Amorales, Nathalie Djurberg,Joshua Mosley, OscarMuñoz, Hans Op de Beeck, David Shrigley, Robin Rhode, William Kentridge.
Le proiezioni saranno introdotteda Viola Duse, storica dell’arte, assistente al progetto.
Carlos Amorales (Messico, 1970) realizza video animati in vettoriale, utilizzando silhouettenere a comporre un vero e proprio archivio di immagini in movimento. Purraccontando storie di cupa violenza, le animazioni di Amorales risultanoestremamente seduttive. L’immaginario a cui l’artista fa riferimento spazia dalgotico al futuristico, mostrando una dirompente carica visionaria.
Le opere di Carlos Amoralessono state presentate in alcuni tra i più importanti musei del mondo, tracui la Tate Modern di Londra e il CentrePompidou di Parigi. Il MALBA di Buenos Aires, il Philadelphia Museum of Art eil Palazzo delle Esposizioni di Roma gli anno dedicato mostre personali. Le sueopere sono presenti nelle collezioni del MoMA di New York e in numerosi altrimusei.
Nathalie Djurberg (Svezia, 1978) realizza animazioni in stop motion caratterizzate daun’atmosfera surreale, oltre che da un’ambigua ironia a tratti dissacratoria.Protagonisti dei diversi video sono pupazzi in plastilina, modellati a mano,che si fanno interpreti di azioni spesso violente, volte a raccontare pulsionierotiche di tipo possessivo. Accompagnano il movimento delle immagini lemusiche del compositore svedese Hans Berg.
Le opere della Nathalie Djurbergsono state presentate in numerosi musei internazionali, tra i quali la Tate Britain di Londra, laFondazione Prada di Milano, il P.S.1 di New York. Nel 2009 le è stato assegnatoil Leone d'argento alla Biennale di Venezia.
Joshua Mosley (Usa, 1974),unisce al potenziale espressivo delle più recentitecnologie digitali la forza comunicativa del lavoro manuale. Le sue animazionisi distinguono per il palese contrasto linguistico, dal carattere stridente.Statue in bronzo o in legno prendono vita su sfondi fotografici o pittorici,ricreando circostanze storiche osituazioni immaginarie.
Mosley ha ricevuto numerosipremi internazionali, tra cui il Joseph Hazen Rome Prize e il Louis Comfort Tiffany Foundation Award. Il suolavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia del 2007 e in numerosi museiinternazionali, tra cui il il MoMA di New York, il Modern Art Museum di FortWorth, il Museo Gegenwartskunst di Basilea, l’Art Institute di Chicago, ilMuseo Reina Sofia di Madrid.
Oscar Muñoz (Colombia, 1951) esplora le complesserelazioni che legano la percezione di un’immagine alla memoria. Utilizzandotecniche sperimentali, come il carboncino sull'acqua o il respiro umano, Muñoz allarga il concetto di “animazione” atutto il campo dell’immagine in movimento creando lavori in bilico tra presenza eassenza, volti a riflettere sulla vulnerabilità dell’esistenza, la memoria e lastoria.
Opere di Muñoz sono state presentatein occasione di importanti mostre collettive, tra cui la Biennale di Veneziadel 2007, le Biennali di Praga e di Cuenca. Il Prefix Institute of ContemporaryArt di Toronto e l’Institute of Contemporary Art (INIVA) di Londra hannoospitato sue personali.
Hans Op de Beeck (Belgio, 1969) realizza animazioni in digitale utilizzando linguaggi e formeestetiche alternative. Dal punto di vista dei temi trattati, il lavoro di Op de Beeck indaga le relazioni tra spazio etempo nella percezione dell’uomo contemporaneo, condizionata dalle nuovetecnologie, dallo sviluppo urbano e dalla globalizzazione, mettendone in lucegli aspetti più paradossali. L'attenzione è sempre posta su piccoligesti inconsci, inseriti in un’atmosfera onirica e sospesa.
Opde Beeck ha realizzato mostre personali e collettive in numerosi museiinternazionali, tra cui MARTa (Herford), Centre Pompidou (Parigi), Palais de Tokyo (Parigi), Reina Sofia(Madrid), Towada Art Center (Towada), ZKM (Karlsruhe), Whitechapel Art Gallery (Londra) ePS1 (New York). Ha partecipato alla Triennale di Aichi e alla Biennale diShanghai. InItalia il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia (eventiparalleli), all’Hangar Bicocca di Milano, alla Galleria Borghese e al MACRO di Roma, allaFondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Nel 2001 ha vinto il premio JeunePeinture Belge.
David Shrigley (Scozia, 1968) è conosciuto dal grande pubblico come illustratore e autore divideo animati. Divenuto celebre con il film Who I Am andWhat A Want e per avere collaborato con musicisti di fama internazionale,tra cui Blur e Jason Mraz, Shrigley usail sarcasmo del vignettista per descrivere aspetti significativi dellacondizione umana contemporanea, non sottraendosi dall’affrontarecontenuti sociali e politici.
Shrigley ha esposto inalcuni tra i più importanti musei delmondo tra cui l'Hammer Museum di Los Angeles, ilMoMA di New York, il Musee d’Art Modernede la Ville de Paris, la Hayward Gallery e la Serpentine Gallery di Londra. Dal2005 pubblica fumetti settimanalmente per il giornale The Guardian (UK).
Robin Rhode (Sudafrica, 1976) adopera materiali d’uso comune (carbone, gesso e tempera) percreare immagini in movimento che hanno i muri urbani come base. Contraddistintida un approccio interdisciplinare che coinvolge aspetti performativi, i videodi Rhode, affrontano questioni di carattere sociale con uno sguardo poetico, atratti surreale.
Robin Rhode ha partecipato allaBiennale di Venezia nel 2005. Tra le numerose istituzioni che hanno presentatosuoi lavori ricordiamo il Walker Center di Minneapolis, la Hayward Gallery diLondra e il LACMA di Los Angeles. Nel 2009 ha collaborato con il pianistanorvegese Leif Ove Andsnes al progetto “Pictures Reframed”, presentato inalcuni tra i più importanti teatri del mondo.
William Kentridge (Sudafrica, 1955) ha realizzato, a partire dalla fine degli anniOttanta, disegni animati utilizzando come supporto un’unica superficie,sfruttando in questo modo il potenziale espressivo delle tracce lasciate dallecancellature per raccontare le condizioni di vita in Sud Africa negli annidella separazione razziale. Nel tempo il suo lavoro si è evoluto e complicato,arrivando a coinvolgere aspetti performativi, condizionati dalla passionedell’artista per il teatro delle ombre e per l’opera.
WilliamKentridge è uno dei più noti artisti contemporanei. I suoi lavori sono statipresentati in alcuni dei maggiori musei internazionali, tra cui il MoMA di New York, il Louvre di Parigi, il SFMoMa di San Francisco, il Metropolitan Musuem di New York. Ha partecipato alle Biennali diVenezia, Sao Paolo e Sydney, oltre che a Documenta a Kassel.
PROGRAMMA
Domenica 4 settembre, ore 21.15
Carlos Amorales (Messico, 1970)
Manimal (5'26''), 2005
Rorschach (4’54"), 2005
Psicofonias (10’36"), 2008
La Hora Nacional (5’ 59"), 2010
William Kentridge (Sudafrica, 1955)
Zeno Writings (11'25''), 2001
Tide Table (8'57''), 2003
Breathe (6'07''), Return (6'12''), Dissolve (6'12''), 2008
Domenica 11 settembre, ore 21.15
Nathalie Djurberg (Svezia, 1978)
Badain (5’24’’), 2005
Dumstrut, (4’27’’), 2006
The Experiment, (Greed), (10'45''), 2009
Snakes knows it’s Yoga (6’30’’), 2010
Joshua Mosley (Usa, 1974)
International (5’30’’), 2010
Dread (6’00’’), 2007
A vue (7’30’’), 2004
Domenica 18 settembre, ore 21.15
Oscar Muñoz (Colombia, 1951)
Narcissus (3’00’’), 2001
Portrait/Re-trait, (28’00’’), 2004
Line of destiny, (2’00’’), 2006
Cyclop, (12’,00’’), 2011
David Shrigley (Scozia, 1968)
Laundry (2’44’’), 2006
The Door (3’07’’), 2007
Sleep (8’,01’’), The Flame (1’11’’), 2008
Ones (3’09’’), 2009
The Letter (2’04’’), 2010
Domenica 25 settembre, ore 21.15
Robin Rhode (Sudafrica, 1976)
Color Chart (4’50’’), 2004-2006
Harvest (3’48’’), 2005
Requiem for a Pavilion of Silence (1’44’’), 2010
Hans Op de Beeck (Belgio, 1969)
Extensions (10’16’’), 2009
Staging silence (22’00’’), 2009
Sea of Tranquillity (29’40’’), 2010
04
settembre 2011
Drawing Room
Dal 04 al 25 settembre 2011
arte contemporanea
Location
EX3 – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Viale Donato Giannotti, 81/83/85, (Firenze)
Firenze, Viale Donato Giannotti, 81/83/85, (Firenze)
Vernissage
4 Settembre 2011, ore 21.15
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore