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Duccio Trassinelli – Foto serie e meno…
Seguendo l’excursus delle opere fotografiche di Duccio Trassinelli i differenti momenti e le fasi di ricerca ci accompagnano in un percorso che si sviluppa in diversi episodi esistenziali che sembrano invertire la valenza temporale
Comunicato stampa
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Uno degli specifici ruoli di ogni forma d’arte è quello di poter travalicare il tempo: per questa ragione l’artista nella storia molte volte preannuncia fenomeni e verità che vengono confermate e scoperte solo in seguito.Seguendo l’excursus delle opere fotografiche di Duccio Trassinelli i differenti momenti e le fasi di ricerca ci accompagnano in un percorso che si sviluppa in diversi episodi esistenziali che sembrano invertire la valenza temporale . La mostra si articola attraverso l’opera fotografica (diciamo) giovanile per passare agli scatti più attuali e a sintesi di ricerca e sperimentazione . Ciò che ha colpito me e che sicuramente colpirà il visitatore sono i differenti passaggi e l’evoluzione narrativa-evolutiva sia sotto il profilo psicologico che tecnico.S’incontrano infatti nella parte “storica” classiche immagini sviluppate da pellicola dove il senso del peso esistenziale , si tratti di paesaggi o di ritratti, la forza del pensiero e una certa passionalità drammatica escono naturalmente a colpirci, quasi che il giovane fotografo avesse guardato e fissato quei soggetti con gli occhi di un grande adulto.
Evolvendo in tecnica che diventa digitale e di alta definizione , Trassinelli riesce a raccontarci con vena già più immediata e ironica una serie di volti e personalità : amici e no, visitatori e frequentatori della Macina colti al volo o di sorpresa , rendendo leggibili ed evidenti sfumature peculiari di certe “bellezze” come di molte differenti caratterialità esaltandone gli aspetti emrgenti in una rassegna divertente quanto varia . L’esposizione continua riportandoci alle visioni dei nostri vigneti : ancora dunque paesaggi che si presentano nella loro essenzialità cromatica, o come pretesto di contesto nel quale il ritratto umano diviene il binomio della totalità rappresentata. Infine le ultimissime opere . Foto e scatti fra ricerca,proposta, sperimentazione, verifica e interrogativa ironia provocativa che trova il suo concetto di completamento nella visione “ alto basso” della buca della Macina. Riassumendo il percorso dunque di Duccio Trassinelli fotografo ciò che salta evidente ai sensi è appunto il percorso inverso del tempo, quasi che per l’autore in rapporto alla sua opera , come accadde per molti grandi quali Picasso, Mirò e Chagall sembra apparire l’età adulta nel periodo giovanile del lavoro e, in età avanzata, col recupero della gioia e del giuoco, c’è l’impronta della freschezza e della novità a invertire e affermare una logica temporale inversa che solo l’arte rende possibile.
( da : “Commento all’artista “ di A.F. )
Evolvendo in tecnica che diventa digitale e di alta definizione , Trassinelli riesce a raccontarci con vena già più immediata e ironica una serie di volti e personalità : amici e no, visitatori e frequentatori della Macina colti al volo o di sorpresa , rendendo leggibili ed evidenti sfumature peculiari di certe “bellezze” come di molte differenti caratterialità esaltandone gli aspetti emrgenti in una rassegna divertente quanto varia . L’esposizione continua riportandoci alle visioni dei nostri vigneti : ancora dunque paesaggi che si presentano nella loro essenzialità cromatica, o come pretesto di contesto nel quale il ritratto umano diviene il binomio della totalità rappresentata. Infine le ultimissime opere . Foto e scatti fra ricerca,proposta, sperimentazione, verifica e interrogativa ironia provocativa che trova il suo concetto di completamento nella visione “ alto basso” della buca della Macina. Riassumendo il percorso dunque di Duccio Trassinelli fotografo ciò che salta evidente ai sensi è appunto il percorso inverso del tempo, quasi che per l’autore in rapporto alla sua opera , come accadde per molti grandi quali Picasso, Mirò e Chagall sembra apparire l’età adulta nel periodo giovanile del lavoro e, in età avanzata, col recupero della gioia e del giuoco, c’è l’impronta della freschezza e della novità a invertire e affermare una logica temporale inversa che solo l’arte rende possibile.
( da : “Commento all’artista “ di A.F. )
18
dicembre 2004
Duccio Trassinelli – Foto serie e meno…
Dal 18 dicembre 2004 all'otto gennaio 2005
fotografia
Location
LA MACINA DI SAN CRESCI
Greve In Chianti, Località San Cresci, 4b, (Firenze)
Greve In Chianti, Località San Cresci, 4b, (Firenze)
Orario di apertura
su appuntamento telefonico 055 8544793
Vernissage
18 Dicembre 2004, ore 17
Autore