Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Due di Due
“DUE di DUE” da Bartolo Chichi – Art & Photo
Gallery è una messa in discussione di tutta la vita, la felicità è trovare chi sa leggere dentro di noi, riconoscendoci come parte integrante di un’insieme. Una doppia identità si rivela davanti
ai nostri occhi ogni giorno. Basta coglierla.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’irriducibile vastità del mondo naturale o artificiale è inevitabile non incontrare delle coppie, delle dualità e delle complementarietà.
“DUE di DUE” da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery è una ricerca attenta e puntuale di tutto quello che esiste grazie all’altro.
Il nome della mostra che ha ispirato questa collettiva è tratto dal titolo di un romanzo del 1989 di Andrea De Carlo, appunto “DUE di DUE”, un omaggio ad uno scrittore italiano che ha saputo raccontare magistralmente il legame forte e imprescindibile di due amici, appunto i due protagonisti che attraversano l’intera esistenza insieme e che nei periodi di separazione o allontanamento si trovano ad aver perso qualcosa, l’uno dell’altro. Insostituibile.
I fotografi Amato Claudia, Barbaro Roberta, Caruso Andrea, Cosentino Simona, Drogo Valeria, Emmola Massimo, Miracola Maria Rosa e Vienna Giovanni hanno affrontato e ripercorso gli avvenimenti e le circostanze dell’esistenza cogliendo questa duplice sfumatura della vita.
In fondo c’è questa magia segreta nell’aria, che ci fa camminare da soli e poi improvvisamente nella costellazione delle sorprese, ecco che arriva qualcuno o qualcosa a sorreggerci, ad accompagnarci, a completarci, perché come scriveva il poeta John Donne:
“Nessun uomo è un’Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra (…)
E così non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana:
Essa suona per te”.
Con questa rivelazione inconfessabile a molti e sconcertante ai credenti dell’egoismo e dell’individualismo, c’è una nascosta richiesta di riconoscenza e di riconoscere gli altri come relazioni positive, perché anche quando i nostri compagni di viaggio sono legami silenziosi e leggeri, intervalli di un’esistenza irrequieta e solitaria noi ci rievochiamo di essere e di vivere.
Le immagini in mostra rivelano le recondite possibilità, di come uscire da un binario solitario per aprirci a nuove possibilità. Mettono in dubbio le nostre certezze, necessitano di approdare a scelte irrazionali, finora impensabili, ma che individuano un incontro improvviso, come un ritrovamento o una risposta a quelle mille domande che affollano la nostra mente.
Tutto è in ordine e si assesta se ci lasciamo trascinare dall’idea che ci sono delle tracce identiche o addizionali, come una vela si lascia trascinare dal vento sulle rive dell’orizzonte ed incontra la sua gemella, un’ombra trova la sua perfetta aderenza sullo spazio bidimensionale della terra, due candele ardono e riscaldano alla luce fioca e immaginifica più di una, due pedine letterali del domino trovano il loro significato solo incastrate insieme.
Complessivamente la forza della quotidianità ci viene alleggerita dalla condivisione e antepone le regole dell’isolamento, così come due campane su un araldico antico troneggiano il cielo fendendo l’aria, due fedi nuziali congiunte sono simboli di una promessa eterna di unione, due cappelli vicini e dimenticati sulla riva di una spiaggia ci fanno rivivere momenti spensierati, due mani intrecciate nell’arrugginita tridimensionalità ci restituiscono l’idea che molte cose non si discosteranno mai, nonostante la salsedine, gli agenti atmosferici e il tempo che scorre.
Non ci sono incompletezze, mancanze o abbozzi, qui l’intero è delineato alla perfezione, se non ci credete, accorrete a vedere l’incantesimo fotografico delle “DUE di DUE”, perché state certi esiste dall’altra parte quel qualcosa o quel qualcuno che vi aspetta allo stesso modo di come voi lo aspettate. Quest’ultimo indizio è il mio romantico desiderio per chi verrà ad osservare l’idilliaca e poetica mostra.
www.mariaritachichi.com
**************
“DUE di DUE” da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery è una ricerca attenta e puntuale di tutto quello che esiste grazie all’altro.
Il nome della mostra che ha ispirato questa collettiva è tratto dal titolo di un romanzo del 1989 di Andrea De Carlo, appunto “DUE di DUE”, un omaggio ad uno scrittore italiano che ha saputo raccontare magistralmente il legame forte e imprescindibile di due amici, appunto i due protagonisti che attraversano l’intera esistenza insieme e che nei periodi di separazione o allontanamento si trovano ad aver perso qualcosa, l’uno dell’altro. Insostituibile.
I fotografi Amato Claudia, Barbaro Roberta, Caruso Andrea, Cosentino Simona, Drogo Valeria, Emmola Massimo, Miracola Maria Rosa e Vienna Giovanni hanno affrontato e ripercorso gli avvenimenti e le circostanze dell’esistenza cogliendo questa duplice sfumatura della vita.
In fondo c’è questa magia segreta nell’aria, che ci fa camminare da soli e poi improvvisamente nella costellazione delle sorprese, ecco che arriva qualcuno o qualcosa a sorreggerci, ad accompagnarci, a completarci, perché come scriveva il poeta John Donne:
“Nessun uomo è un’Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra (…)
E così non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana:
Essa suona per te”.
Con questa rivelazione inconfessabile a molti e sconcertante ai credenti dell’egoismo e dell’individualismo, c’è una nascosta richiesta di riconoscenza e di riconoscere gli altri come relazioni positive, perché anche quando i nostri compagni di viaggio sono legami silenziosi e leggeri, intervalli di un’esistenza irrequieta e solitaria noi ci rievochiamo di essere e di vivere.
Le immagini in mostra rivelano le recondite possibilità, di come uscire da un binario solitario per aprirci a nuove possibilità. Mettono in dubbio le nostre certezze, necessitano di approdare a scelte irrazionali, finora impensabili, ma che individuano un incontro improvviso, come un ritrovamento o una risposta a quelle mille domande che affollano la nostra mente.
Tutto è in ordine e si assesta se ci lasciamo trascinare dall’idea che ci sono delle tracce identiche o addizionali, come una vela si lascia trascinare dal vento sulle rive dell’orizzonte ed incontra la sua gemella, un’ombra trova la sua perfetta aderenza sullo spazio bidimensionale della terra, due candele ardono e riscaldano alla luce fioca e immaginifica più di una, due pedine letterali del domino trovano il loro significato solo incastrate insieme.
Complessivamente la forza della quotidianità ci viene alleggerita dalla condivisione e antepone le regole dell’isolamento, così come due campane su un araldico antico troneggiano il cielo fendendo l’aria, due fedi nuziali congiunte sono simboli di una promessa eterna di unione, due cappelli vicini e dimenticati sulla riva di una spiaggia ci fanno rivivere momenti spensierati, due mani intrecciate nell’arrugginita tridimensionalità ci restituiscono l’idea che molte cose non si discosteranno mai, nonostante la salsedine, gli agenti atmosferici e il tempo che scorre.
Non ci sono incompletezze, mancanze o abbozzi, qui l’intero è delineato alla perfezione, se non ci credete, accorrete a vedere l’incantesimo fotografico delle “DUE di DUE”, perché state certi esiste dall’altra parte quel qualcosa o quel qualcuno che vi aspetta allo stesso modo di come voi lo aspettate. Quest’ultimo indizio è il mio romantico desiderio per chi verrà ad osservare l’idilliaca e poetica mostra.
www.mariaritachichi.com
**************
08
maggio 2014
Due di Due
Dall'otto maggio al 05 giugno 2014
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
arte moderna
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
arte moderna
Location
BARTOLO CHICHI ART & PHOTO GALLERY
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9:45 alle 13.
Vernissage
8 Maggio 2014, ore 19.00
Autore
Curatore