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Due. Fotografia italiana contemporanea
In mostra gli scatti di sei tra i più interessanti autori italiani dell’ultimo decennio, secondo capitolo della collezione di fotografia italiana contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Comunicato stampa
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Sarà la fotografia la protagonista a Modena degli spazi espositivi dell'ex ospedale Sant'Agostino, che apre al pubblico dal 18 settembre al 22 novembre 2009 con una nuova importante mostra, Due. Andreoni, Campigotto, Ferrero Merlino, Pirito, Rivetti, Thorimbert, presentazione del secondo nucleo di acquisizioni della Collezione di fotografia italiana contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Protagonisti sei tra i più interessanti artisti italiani dell'ultimo decennio operanti nel campo dell'immagine, in un percorso di oltre 80 opere di cui quasi 60 entrate a far parte della collezione.
Curata da Filippo Maggia, la mostra si inserisce nell'ambito del Festivalfilosofia, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo nei giorni del 18, 19 e 20 settembre 2009, che riflette in questa edizione sul tema "Comunità".
La vernice, prevista per venerdì 18 settembre, vedrà la partecipazione degli artisti.
"Non si fa in tempo ad aver paura" è il titolo dell'intervento di Luca Andreoni (Sesto San Giovanni, 1961), una sorta di personalissimo viaggio all'inferno in tre tempi, che conduce lo spettatore attraverso gli spazi artificiali di tunnel stradali, lungo erti passaggi tra rocce e ambienti naturali per secoli inaccessibili e oggi facilmente percorribili, fino alla profondità di crepacci ghiacciati che rivelano sublimi e straordinarie bellezze.
Da sempre viaggiatore per "necessità" prima ancora che fotografo, Luca Campigotto (Venezia, 1962) presenta in mostra le sue suggestive indagini sui luoghi, di cui sperimenta tutta la forza scenografica ed evocativa: i suoi scatti sono ora spettacolari apparizioni di un passato lontano, vestigia del paesaggio e della sua rappresentazione - dai moai dell'Isola di Pasqua ai ghiacciai della Patagonia - ora visioni notturne ispirate a un immaginario cinematografico, che inseguono nuovi possibili esotismi nel caos di metropoli come Calcutta o della yemenita Sanaa.
Un lavoro sulle cattedrali gotiche - dalla cattedrale di Colonia al Duomo di Firenze - e sull'inquietudine suscitata nell'inconscio dalle loro forme, è quanto propone Gianni Ferrero Merlino (Torino, 1976) che si addentra nelle ombre e nel nero del tempo depositato sulle superfici di pietra per scovare realtà intime e latenti, un invisibile fatto di mistero, allucinazione e incubo.
Con accurato studio compositivo, Chiara Pirito (Torino, 1977) riflette sulle relazioni umane che legano il soggetto al mondo esterno. Nella serie fotografica e pittorica Bubbles raffigura le esperienze interiori di personaggi intrappolati nella loro personale bolla percettiva, da cui osservano il mondo di fuori come una miniatura di paesaggi e comparse incollate sullo sfondo. Come se fosse fatta di sapone, la bolla può improvvisamente scoppiare.
Oggetti spezzati e scartati, delicati e inutili, sono i protagonisti delle fotografie di Francesca Rivetti (Milano, 1972), immagini leggere e violente allo stesso tempo, legate alla sensazione di un mondo tanto marginale e fragile, quanto intriso di una particolare forza. La debolezza, così spesso negata dalla nostra società, trova posto in un riformulato equilibrio che restituisce un nuovo ordine e funzione alle cose.
Toni Thorimbert (Losanna, 1957) fotografa da sempre il complesso mondo degli esseri umani, le loro storie, i visi e i corpi, tentando di rivelarne il mistero e interrogandosi continuamente sui limiti e le ambiguità proprie del mezzo che ha scelto per questa indagine. Non a caso, la risposta non si trova leggibile e palese nelle sue immagini, fotografie eclettiche di diverso formato e soggetto, ma nel sentimento che la loro visione produce in chi le guarda.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Skirà, a cura di Claudia Fini e Francesca Lazzarini. Completo di biografie e statement per ogni artista, il volume si presenta come un vero e proprio catalogue raisonnée delle opere acquisite nella collezione.
Diverse le iniziative collaterali organizzate nel corso del periodo di apertura: una serie di Artist talk con i sei autori in mostra che presenteranno al pubblico il loro lavoro, alcune visite guidate di approfondimento al percorso espositivo e una rassegna cinematografica organizzata in collaborazione con l'Associazione Circuito Cinema di Modena, dedicata ai film di cinque giovani registi italiani.
Curata da Filippo Maggia, la mostra si inserisce nell'ambito del Festivalfilosofia, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo nei giorni del 18, 19 e 20 settembre 2009, che riflette in questa edizione sul tema "Comunità".
La vernice, prevista per venerdì 18 settembre, vedrà la partecipazione degli artisti.
"Non si fa in tempo ad aver paura" è il titolo dell'intervento di Luca Andreoni (Sesto San Giovanni, 1961), una sorta di personalissimo viaggio all'inferno in tre tempi, che conduce lo spettatore attraverso gli spazi artificiali di tunnel stradali, lungo erti passaggi tra rocce e ambienti naturali per secoli inaccessibili e oggi facilmente percorribili, fino alla profondità di crepacci ghiacciati che rivelano sublimi e straordinarie bellezze.
Da sempre viaggiatore per "necessità" prima ancora che fotografo, Luca Campigotto (Venezia, 1962) presenta in mostra le sue suggestive indagini sui luoghi, di cui sperimenta tutta la forza scenografica ed evocativa: i suoi scatti sono ora spettacolari apparizioni di un passato lontano, vestigia del paesaggio e della sua rappresentazione - dai moai dell'Isola di Pasqua ai ghiacciai della Patagonia - ora visioni notturne ispirate a un immaginario cinematografico, che inseguono nuovi possibili esotismi nel caos di metropoli come Calcutta o della yemenita Sanaa.
Un lavoro sulle cattedrali gotiche - dalla cattedrale di Colonia al Duomo di Firenze - e sull'inquietudine suscitata nell'inconscio dalle loro forme, è quanto propone Gianni Ferrero Merlino (Torino, 1976) che si addentra nelle ombre e nel nero del tempo depositato sulle superfici di pietra per scovare realtà intime e latenti, un invisibile fatto di mistero, allucinazione e incubo.
Con accurato studio compositivo, Chiara Pirito (Torino, 1977) riflette sulle relazioni umane che legano il soggetto al mondo esterno. Nella serie fotografica e pittorica Bubbles raffigura le esperienze interiori di personaggi intrappolati nella loro personale bolla percettiva, da cui osservano il mondo di fuori come una miniatura di paesaggi e comparse incollate sullo sfondo. Come se fosse fatta di sapone, la bolla può improvvisamente scoppiare.
Oggetti spezzati e scartati, delicati e inutili, sono i protagonisti delle fotografie di Francesca Rivetti (Milano, 1972), immagini leggere e violente allo stesso tempo, legate alla sensazione di un mondo tanto marginale e fragile, quanto intriso di una particolare forza. La debolezza, così spesso negata dalla nostra società, trova posto in un riformulato equilibrio che restituisce un nuovo ordine e funzione alle cose.
Toni Thorimbert (Losanna, 1957) fotografa da sempre il complesso mondo degli esseri umani, le loro storie, i visi e i corpi, tentando di rivelarne il mistero e interrogandosi continuamente sui limiti e le ambiguità proprie del mezzo che ha scelto per questa indagine. Non a caso, la risposta non si trova leggibile e palese nelle sue immagini, fotografie eclettiche di diverso formato e soggetto, ma nel sentimento che la loro visione produce in chi le guarda.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Skirà, a cura di Claudia Fini e Francesca Lazzarini. Completo di biografie e statement per ogni artista, il volume si presenta come un vero e proprio catalogue raisonnée delle opere acquisite nella collezione.
Diverse le iniziative collaterali organizzate nel corso del periodo di apertura: una serie di Artist talk con i sei autori in mostra che presenteranno al pubblico il loro lavoro, alcune visite guidate di approfondimento al percorso espositivo e una rassegna cinematografica organizzata in collaborazione con l'Associazione Circuito Cinema di Modena, dedicata ai film di cinque giovani registi italiani.
18
settembre 2009
Due. Fotografia italiana contemporanea
Dal 18 settembre al 15 novembre 2009
fotografia
Location
EX OSPEDALE DI SANT’AGOSTINO
Modena, Largo Porta Sant'agostino, 228, (Modena)
Modena, Largo Porta Sant'agostino, 228, (Modena)
Orario di apertura
martedì - domenica 11 - 19, chiuso il lunedì
venerdì 18 settembre 9 - 23
sabato 19 settembre 9 - 2
domenica 20 settembre 9 - 22
Vernissage
18 Settembre 2009, ore 19
Sito web
www.mostre.fondazione-crmo.it
Editore
SKIRA
Autore
Curatore