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DVJ Damasco Velluto Jeans
Inaugurazione del DVJ Damasco Velluto Jeans Centro Studi Tessuto e Moda
Comunicato stampa
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La città di Genova, per secoli sede di importanti attività legate alla lavorazione della seta, ospita due importanti collezioni pubbliche di tessuti: la Collezione Tessile della Soprintendenza esposta dal 1999 in due sale della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, e le Collezioni Tessili dei Musei Civici, che hanno sede a Palazzo Bianco. Entrambe comprendono un patrimonio di altissimo livello artistico e storico.
Le Collezioni Civiche sono formate da circa 1500 preziosi manufatti, di diverso genere e provenienza. Tra i settori più cospicui figura una vasta raccolta di abiti, accessori e biancheria che documentano le evoluzioni della moda maschile e femminile tra XVIII e XX secolo. Accanto agli splendidi abiti settecenteschi fastosamente ricamati, sono da segnalare i lussuosi costumi di gala dell’epoca napoleonica, mentre le varie fasi della moda del XIX e del XX secolo sono rispecchiate da una nutrita serie di abiti molto raffinati e in ottime condizioni, tra cui alcuni vestiti da sposa e molti abiti da sera. Non mancano le testimonianze del mondo orientale, costituite da un nucleo rilevante di costumi dell’area balcanica databili tra XVIII e XIX secolo ed eseguiti nel periodo della dominazione ottomana. Altrettanto importanti sono la raccolta di merletti, comprendente pezzi provenienti da manifatture italiane ed europee, databili tra il XVI e il XIX secolo e il settore costituito dai tessuti ad uso liturgico o per l’arredo domestico: baldacchini, teli da parato, paliotti. Di estremo interesse è anche la collezione di tele stampate, costituita soprattutto da innumerevoli mezzari e pezzotti, i grandi teli dagli affascinanti disegni policromi di ascendenza orientale che le dame genovesi portavano appuntati sul capo. Strettamente collegata a questo tipo di manufatti è la serie di stampi lignei per la stampa dei tessuti, importantissima testimonianza di una tecnica antica che trovò diffusione a Genova a partire dal tardo Settecento. Questo patrimonio si è formato a partire dal XIX secolo, grazie soprattutto ad una serie di lasciti e donazioni di collezionisti genovesi, tra cui quella compiuta dal mercante d’arte Giuseppe Zerega nel 1917 che portò all’acquisizione di un cospicuo gruppo di abiti di gala e di uniformi maschili databili tra la seconda metà del XVIII secolo e tutto l’Ottocento.
A differenza delle Collezioni Civiche, le Collezioni Tessili della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico si sono formate in tempi recenti a partire dall’acquisto di un’importante collezione storica effettuato con fondi ministeriali nel 1998. Questa collezione, formata da circa 300 opere, esemplificava la raccolta di un personaggio genovese desideroso di raccogliere le più belle testimonianze tessili di origine genovese quali damaschi, velluti e ricami dal XVI al XX secolo.
Negli anni si sono succedute nuove acquisizioni di altre prestigiose collezioni: la De Masi Parini, la Fossa e la Valaperta. Con queste collezioni la raccolta della Soprintendenza è arricchita con tessuti operati e ricamati databili dal Seicento all’Ottocento. La serie di 14 Teli della Passione, opera di eccezionale interesse e rarità, risale al XVI secolo e, per il colore blu dello sfondo, può essere identificata come antenata dei “jeans”. Questo tessuto, forse oggi il più diffuso, compare in versione ottocentesca, anche in un bel costume popolare. La collezione comprende inoltre ampia selezione di abiti del Novecento donati da collezionisti genovesi e nel settore abbigliamento ha una ricca raccolta di biancheria dell’Otto e Novecento.
L’importanza del patrimonio tessile delle due collezioni ha indotto a creare il DVJ Damasco Velluto Jeans - CENTRO STUDI TESSUTO e moda, ospitato all’interno della Galleria di Palazzo Bianco, che si avvarrà come spazi espositivi anche delle sale della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
È obiettivo diel DVJ organizzare mostre sui tessili e sulla moda e una serie di attività finalizzate allo studio, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio tessile e della moda, che comprenderanno, tra l’altro, corsi di formazione a diversi livelli, seminari, convegni e pubblicazioni specialistiche. Verranno, inoltre, promosse delle forme di collaborazione con Istituti universitari per la realizzazione di progetti di ricerca inerenti l’ambito del tessuto antico, mentre, sul fronte della storia della moda, oltre all’approfondimento dei vari temi artistici, storici e tecnici relativi all’abbigliamento nelle varie epoche storiche, saranno anche avviati rapporti con stilisti contemporanei per un fruttuoso confronto con la produzione odierna.
Le Collezioni Civiche sono formate da circa 1500 preziosi manufatti, di diverso genere e provenienza. Tra i settori più cospicui figura una vasta raccolta di abiti, accessori e biancheria che documentano le evoluzioni della moda maschile e femminile tra XVIII e XX secolo. Accanto agli splendidi abiti settecenteschi fastosamente ricamati, sono da segnalare i lussuosi costumi di gala dell’epoca napoleonica, mentre le varie fasi della moda del XIX e del XX secolo sono rispecchiate da una nutrita serie di abiti molto raffinati e in ottime condizioni, tra cui alcuni vestiti da sposa e molti abiti da sera. Non mancano le testimonianze del mondo orientale, costituite da un nucleo rilevante di costumi dell’area balcanica databili tra XVIII e XIX secolo ed eseguiti nel periodo della dominazione ottomana. Altrettanto importanti sono la raccolta di merletti, comprendente pezzi provenienti da manifatture italiane ed europee, databili tra il XVI e il XIX secolo e il settore costituito dai tessuti ad uso liturgico o per l’arredo domestico: baldacchini, teli da parato, paliotti. Di estremo interesse è anche la collezione di tele stampate, costituita soprattutto da innumerevoli mezzari e pezzotti, i grandi teli dagli affascinanti disegni policromi di ascendenza orientale che le dame genovesi portavano appuntati sul capo. Strettamente collegata a questo tipo di manufatti è la serie di stampi lignei per la stampa dei tessuti, importantissima testimonianza di una tecnica antica che trovò diffusione a Genova a partire dal tardo Settecento. Questo patrimonio si è formato a partire dal XIX secolo, grazie soprattutto ad una serie di lasciti e donazioni di collezionisti genovesi, tra cui quella compiuta dal mercante d’arte Giuseppe Zerega nel 1917 che portò all’acquisizione di un cospicuo gruppo di abiti di gala e di uniformi maschili databili tra la seconda metà del XVIII secolo e tutto l’Ottocento.
A differenza delle Collezioni Civiche, le Collezioni Tessili della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico si sono formate in tempi recenti a partire dall’acquisto di un’importante collezione storica effettuato con fondi ministeriali nel 1998. Questa collezione, formata da circa 300 opere, esemplificava la raccolta di un personaggio genovese desideroso di raccogliere le più belle testimonianze tessili di origine genovese quali damaschi, velluti e ricami dal XVI al XX secolo.
Negli anni si sono succedute nuove acquisizioni di altre prestigiose collezioni: la De Masi Parini, la Fossa e la Valaperta. Con queste collezioni la raccolta della Soprintendenza è arricchita con tessuti operati e ricamati databili dal Seicento all’Ottocento. La serie di 14 Teli della Passione, opera di eccezionale interesse e rarità, risale al XVI secolo e, per il colore blu dello sfondo, può essere identificata come antenata dei “jeans”. Questo tessuto, forse oggi il più diffuso, compare in versione ottocentesca, anche in un bel costume popolare. La collezione comprende inoltre ampia selezione di abiti del Novecento donati da collezionisti genovesi e nel settore abbigliamento ha una ricca raccolta di biancheria dell’Otto e Novecento.
L’importanza del patrimonio tessile delle due collezioni ha indotto a creare il DVJ Damasco Velluto Jeans - CENTRO STUDI TESSUTO e moda, ospitato all’interno della Galleria di Palazzo Bianco, che si avvarrà come spazi espositivi anche delle sale della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
È obiettivo diel DVJ organizzare mostre sui tessili e sulla moda e una serie di attività finalizzate allo studio, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio tessile e della moda, che comprenderanno, tra l’altro, corsi di formazione a diversi livelli, seminari, convegni e pubblicazioni specialistiche. Verranno, inoltre, promosse delle forme di collaborazione con Istituti universitari per la realizzazione di progetti di ricerca inerenti l’ambito del tessuto antico, mentre, sul fronte della storia della moda, oltre all’approfondimento dei vari temi artistici, storici e tecnici relativi all’abbigliamento nelle varie epoche storiche, saranno anche avviati rapporti con stilisti contemporanei per un fruttuoso confronto con la produzione odierna.
19
marzo 2005
DVJ Damasco Velluto Jeans
Dal 19 marzo al 31 dicembre 2005
arti decorative e industriali
Location
MUSEI DI STRADA NUOVA – PALAZZO BIANCO
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 11, (Genova)
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 11, (Genova)
Orario di apertura
Mar Mer Gio Ven 9–19 Sab Dom 10–19 Lunedí chiuso
Vernissage
19 Marzo 2005, ore 16