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E il modo ancor t’offenda
“La storia di ogni tempo, e di oggi in particolare, insegna che le donne verranno dimenticate se si dimenticano di pensare a se stesse”
Comunicato stampa
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L'arte ha il l'ineffabile umano potere di nominare e rinominare la realtà e ciò che la costituisce; di illuminarne aspetti ignoti o oscurati , di dubitare della sua apparenza manifesta, di interrogarla, di creare squarci e aporie in essa La realtà e le cose rinominate trasformano le persone stesse che le hanno scoperte e coloro a cui vengono dette e trasmesse Le artiste che oggi espongono le opere del loro “lavoro” artistico hanno sentito, riflettuto, elaborato concetti che hanno nomi come: dignità/ indegnità, onore/disonore , libertà/ asservimento, indipendenza/dipendenza, ricchezza/ povertà, amore e potere, politica e privato In sintesi, sul quanto ed il come si possa essere libere di godere di se stesse e della propria vita e su quanto e come lo siano gli uomini,su quanto e come i rapporti fra i due generi siano basati sulla libertà di essere con-degni di se stessi, su quanto e come sia naturale e inevitabile che gli uomini si rapportino a se stessi in modo parziale, frammentato, scisso, reificante, mercificante e mortificante e quanto ciò venga rispecchiato nel loro rapporto con le donne. Esse ancora interrogano su come si possa declinare il termine creatività in un “mondo in cui l'espressione artistica è denominata “lavoro artistico” ed il cui “prodotto” creativo è detto “opera”, e soprattutto come si possa essere persone libere (donne ed uomini) in un sistema sociale e politico che ha come premessa fondante il pensiero totalizzante e totalitario di concepire gli esseri umani come “l'essere per … il consumo e per il mercato (libero !) Questa prova artistica del confrontarsi con questi temi mi ha fatto pensare a due storie: La prima è la favola dei vestiti dell'imperatore, in cui alla fine il bambino svela la vera realtà: “l'imperatore non ha vestiti, l'imperatore è nudo! L'imperatore di oggi ha indosso vestiti che gli derivano dalla vanità, dalla arroganza, dalla futilità, dall'incertezza di se stesso, dall'essersi distrarsi lungamente dal suo ruolo di governatore e l'aver mancato di rispetto nei confronti di se e dei suoi sudditi, dall'essersi conformato e specchiato nelle leggi del mercato delle persone (offerta/domanda, acquisto/vendita) per rimanere natura semplicemente vuota (a-morale prima che indegna) e annullante l'essenza delle persone e dell'umano in chiunque vesta e che venga poi così guardato La seconda storia è quella biblica di Davide e Golia Davide con la sua fionda ed un sasso realizza ciò che era inconcepibile ai membri della sua comunità:sconfiggere il violento gigante Golia che seminava il terrore nel suo popolo con le sue razzie ingiuste e crudeli. Il cadere del gigante Golia mostra la fragilità delle sue “leggi” e la possibilità di vivere in una comunità con regole diverse. Le donne – artiste come Davide possono stare sulle gambe in modo fermo e flessibile e confrontarsi con il gigante Golia grazie alla mancanza di giudizio nei confronti di se stesse, delle altre donne, degli uomini e possono tendere la fionda del dare dignità al loro sentire e pensare, del rispetto per l 'amore che nutrono per se stesse e per gli altri , dell'onorare la vita offrendo e liberando la loro energia creatrice e rivelando a se stesse e agli altri soluzioni inconcepibili e sorprendenti nella realtà manifesta e condivisa E' nel ricordarsi il più possibile chi si è e a ciò a cui si aspira, nel desiderare il tipo di relazione che si vuole creare con le altre e con gli uomini, nel sognare concreto che si vuole realizzare, nella tensione al manifestarsi più completo e fedele a se stesse che nasce la possibilità libera di vivere e far vivere se stesse e gli altri. “La storia di ogni tempo, e di oggi in particolare, insegna che le donne verranno dimenticate se si dimenticano di pensare a se stesse” Concetta Stornante Presidente dell'associazione "Demetra -Il seno: cura e cultura" (BO)
25
febbraio 2011
E il modo ancor t’offenda
Dal 25 febbraio al 13 marzo 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE D’ARTE MODERNA – EX PESCHERIA
Cesena, Via Pescheria, 23, (Forlì-cesena)
Cesena, Via Pescheria, 23, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
dalle ore 16.00 alle ore 19.00 nei giorni ven.sab.dom
Vernissage
25 Febbraio 2011, ore 17.30
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