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E-ventum – Luce in Carmine
5 installazioni di light art realizzate da 4 artisti come Marco Amedani, Manuela Bedeschi, Arthur Duff, Massimo Uberti, per trasformare il quartiere Carmine in un museo luminoso a cielo aperto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Comunicato stampa
E-ventum - Luce in Carmine
a cura di Federica Scolari
Opening Domenica 4 dicembre 2022 - ore 17,15
Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 24.00 fino a Venerdì 6 gennaio 2023
Quartiere Carmine
- Vicolo Due Torri
- Via Milano, 140
- Contrada del Carmine 2F
- Via Nino Bixio 9
- Piazza Rovetta
Evento, cioè e-ventum (da evenire) è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.
Inaugura Domenica 4 dicembre alle ore 17,15 E-ventum - Luce in Carmine, la nuova manifestazione di light art, voluta e commissionata dal Comune di Brescia.
E-ventum si pone l’obiettivo di neutralizzare ogni distanza tra artista e fruitore, entrambi attori sul terreno comune dello spazio urbano.
5 installazioni di light art realizzate da 4 artisti per trasformare il quartiere Carmine in un museo luminoso a cielo aperto, modificando l’ambiente e la percezione dello spettatore grazie a opere in grado di coinvolgere il pubblico in un’esperienza sensoriale, che può essere letta come un moderno concetto di sublime capace di innalzare l’animo del pubblico provocando sentimento.
La volontà è quella di produrre arte sul territorio, e per il territorio, restando a stretto contatto con la cittadinanza, che, da semplice spettatore dell’opera, può diventare parte integrante dell’installazione.
Da qui il titolo E-ventum da cui deriva la parola evento, da evenire, è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.
E dove se non all’interno delle vie e dei vicoli del quartiere Carmine?
Gli artisti sono chiamati a intervenire sull’ambiente urbano con l’intervento della luce artificiale analizzando la situazione esistente e ponendosi come mezzo di rappresentazione del tessuto urbano, dei suoi legami e dei suoi problemi intervenendo, in maniera temporanea, dando luce alla situazione attuale.
Marco Amedani, Manuela Bedeschi, Arthur Duff, Massimo Uberti sono chiamati a sollecitare l’interesse dei cittadini a rapportarsi e creare un dialogo sempre più forte di avvicinamento al mondo della light art e alle ultime tendenze dell’arte contemporanea per la prima edizione E-ventum.
Gli apostoli della luce si spartiranno le vie e le piazze del Carmine, partendo dalla piazzetta antistante Carme e la scuola primaria Muzio Calini al crocevia tra via delle Battaglie e via Nino Bixio con il totem di Arthur Duff “What stick and why”. La struttura americana alta circa 6 metri recherà la scritta neon “What stick and why” e illuminerà l’area di luce rossa e bianca, come un faro, costringendo lo spettatore ad alzare lo sguardo mettendo in forma realtà e visioni epifaniche, grazie a un “altro” modo di osservare il buio.
Il percorso continuerà poi verso il Museo Nazionale della Fotografia (Contrada del Carmine, 2F) dove si potrà leggere la scritta neon dell’artista Manuela Bedeschi “VALE UT VALEAS”, sull’installazione “FELICITAS HUMANITAS LIBERTAS”. L’artista, considerato il profondo coinvolgimento umano che ne ha definito il tessuto urbano, lo spirito etico e l’aspetto estetico del quartiere Carmine, realizzerà utilizzando una delle celebri frasi dell’imperatore Adriano, come racconta la scrittrice francese Marguerite Yorcenar all’interno del romanzo “Memorie di Adriano”.
Si procede poi verso piazza Rovetta con l'”Ed ogni cosa è connessa con tutte le altre” di Massimo Uberti. L’artista da molti anni si concentra sull'arte pubblica e crea un linguaggio tra forme e parole per coinvolgere nel suo lavoro la comunità. L'opera è il connubio tra forma e parola, l'ellisse come forma infinita si esprime in pensiero tramite le parole leonardesche "e ogni cosa è connessa con tutte le altre". Siamo parte di un tutto, connessi tra di noi e con il nostro territorio, con i luoghi che abitiamo. Questo ciclo, questa orbita che si crea è un moto infinito che trova la sua massima espressione attraverso la luce.
A chiudere il percorso la nuova opera dell’artista bresciano Marco Amedani “You Me Us" installata nella piazzetta di Vicolo Due Torri.
Tre panchine luminose che sfruttano la tecnologia del progetto di social lighting HugForUs, dove segni colorati dall’andamento ritmico e narrativo di grande effetto modificano ancora una volta la nostra percezione dello spazio in un ritmo dolce e cadenzato dalla volontà dell’utente e ti permettono di essere abbracciati dai colori di tutti.
Infine l’opera Hug, sempre di Amedani, realizzata per l’edizione di Lumina nel 2019 verrà riallestita all’interno della piazza che ospita la nuova Sala di Lettura di via Milano 140 creando un fil rouge tra due importanti quartieri della città di Brescia che negli ultimi anni sono stati oggetto di riqualificazione.
Approfondimenti (biografie in ordine alfabetico)
BIO Marco AMEDANI
La ricerca di Marco Amedani si basa su un linguaggio pulito e pulsante, una forma immediata di linguaggio con il quale poter risultare emozionalmente molto vicino al fruitore delle installazioni. Crea installazioni basate su sistemi interattivi molto intuitivi, dove lascia totalmente spazio alla scelta della persona, rendendola parte integrante dell’opera, arrivando ad eliminare totalmente la sua visione colorimetrica dello spazio per donarla ai fruitori stessi delle installazioni.
Il suo lavoro è uno studio sulle relazioni tra le persone, attraverso una forma di comunicazione non verbale ma a livello emotivo, un lavoro che cerca di abbattere i confini e i limiti che il linguaggio della parola porta con sé.
BIO Manuela BEDESCHI
Nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (VI). Frequenta l'Accademia Cignaroli di Verona, sarà il Corso tenuto da Roman Opalka a Salisburgo a segnare con più significato il suo lavoro. Come artista da lungo tempo opera nel campo della scultura e della pittura prediligendo sempre più nel tempo le installazioni e gli interventi site-specific, sottolineando gli spazi con segni di luce. Il neon è attualmente il mezzo espressivo principale nella sua ricerca artistica, unione fra scultura e luce. Parole, messaggi rivolti agli spettatori e l’uso del latino per per dare memoria al passato e storicità al presente. Le sue opere spesso finalizzate alla public art realizzate con vari media come neon, cemento, marmo sono presenti in collezioni pubbliche e private fra le quali la Città di Monza, il Parco Sculture di Villa Pisani, Il Parco del Sojo, il MAM di Gazoldo, la Casabianca di Malo, e la GAM di Verona.
BIO Arthur DUFF
Nato a Wiesbanden nel 1973, dopo aver vissuto negli Stati Uniti, patria dei genitori, in Korea, Germania e Giappone, si stabilisce in Italia. Attualmente vive e lavora a Vicenza e insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Boston University.
Dalla fine degli anni novanta è presente come artista visivo nella scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nel 2010 è vincitore del premio 2% al MACRO di Roma con il progetto ROPE. Negli ultimi anni ha realizzato numerosi lavori a scala urbana, partecipando a diverse collettive tra cui: La Finestra sul Cortile. Scorci di collezioni private, alla GAM di Milano nel 2017, The Muse, presso il Whanki Museum di Seoul nel 2016, Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2011, La parola nell'arte. Ricerche d'avanguardia nel '900. Dal Futurismo ad oggi attraverso le Collezioni del Mart, al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nel 2007. (981 caratteri)
BIO Massimo UBERTI
Massimo Uberti, bresciano si diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera ed esordisce come membro dello spazio Lazzaro Palazzi. Negli anni sviluppa uno specifico linguaggio rivolto alla realizzazione di opere di arte pubblica. Molte le personali e collettive a cui ha partecipato in Italia e all'estero esponendo a: Amsterdam, Manchester, Washington, Shanghai, Pyeongchang e Dubai.
Nel 2017 nasce "ESSERE SPAZIO" e collabora con il Palazzo Ducale di Mantova esponendo "Sforzinda" (2019). Realizza con Hypermaremma "SPAZIO AMATO" (2020) per l'oasi del WWF al Lago di Burano. Nel 2021 per l'anno dantesco, collabora con il Comune di Verona realizzando "PARRAN FAVILLE" e "DA SPONDA A SPONDA". Quest'anno ha inaugurato "ORBITA" (2022), opera permanente vincitrice del bando MIBACT per il PAC, situata presso il Castello Gamba di Chatillon.
E-ventum - Luce in Carmine
a cura di Federica Scolari
Opening Domenica 4 dicembre 2022 - ore 17,15
Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 24.00 fino a Venerdì 6 gennaio 2023
Quartiere Carmine
- Vicolo Due Torri
- Via Milano, 140
- Contrada del Carmine 2F
- Via Nino Bixio 9
- Piazza Rovetta
Evento, cioè e-ventum (da evenire) è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.
Inaugura Domenica 4 dicembre alle ore 17,15 E-ventum - Luce in Carmine, la nuova manifestazione di light art, voluta e commissionata dal Comune di Brescia.
E-ventum si pone l’obiettivo di neutralizzare ogni distanza tra artista e fruitore, entrambi attori sul terreno comune dello spazio urbano.
5 installazioni di light art realizzate da 4 artisti per trasformare il quartiere Carmine in un museo luminoso a cielo aperto, modificando l’ambiente e la percezione dello spettatore grazie a opere in grado di coinvolgere il pubblico in un’esperienza sensoriale, che può essere letta come un moderno concetto di sublime capace di innalzare l’animo del pubblico provocando sentimento.
La volontà è quella di produrre arte sul territorio, e per il territorio, restando a stretto contatto con la cittadinanza, che, da semplice spettatore dell’opera, può diventare parte integrante dell’installazione.
Da qui il titolo E-ventum da cui deriva la parola evento, da evenire, è il risultato di un divenire, un movimento, una dinamica per cui qualcosa viene fuori, viene alla luce e in luce.
E dove se non all’interno delle vie e dei vicoli del quartiere Carmine?
Gli artisti sono chiamati a intervenire sull’ambiente urbano con l’intervento della luce artificiale analizzando la situazione esistente e ponendosi come mezzo di rappresentazione del tessuto urbano, dei suoi legami e dei suoi problemi intervenendo, in maniera temporanea, dando luce alla situazione attuale.
Marco Amedani, Manuela Bedeschi, Arthur Duff, Massimo Uberti sono chiamati a sollecitare l’interesse dei cittadini a rapportarsi e creare un dialogo sempre più forte di avvicinamento al mondo della light art e alle ultime tendenze dell’arte contemporanea per la prima edizione E-ventum.
Gli apostoli della luce si spartiranno le vie e le piazze del Carmine, partendo dalla piazzetta antistante Carme e la scuola primaria Muzio Calini al crocevia tra via delle Battaglie e via Nino Bixio con il totem di Arthur Duff “What stick and why”. La struttura americana alta circa 6 metri recherà la scritta neon “What stick and why” e illuminerà l’area di luce rossa e bianca, come un faro, costringendo lo spettatore ad alzare lo sguardo mettendo in forma realtà e visioni epifaniche, grazie a un “altro” modo di osservare il buio.
Il percorso continuerà poi verso il Museo Nazionale della Fotografia (Contrada del Carmine, 2F) dove si potrà leggere la scritta neon dell’artista Manuela Bedeschi “VALE UT VALEAS”, sull’installazione “FELICITAS HUMANITAS LIBERTAS”. L’artista, considerato il profondo coinvolgimento umano che ne ha definito il tessuto urbano, lo spirito etico e l’aspetto estetico del quartiere Carmine, realizzerà utilizzando una delle celebri frasi dell’imperatore Adriano, come racconta la scrittrice francese Marguerite Yorcenar all’interno del romanzo “Memorie di Adriano”.
Si procede poi verso piazza Rovetta con l'”Ed ogni cosa è connessa con tutte le altre” di Massimo Uberti. L’artista da molti anni si concentra sull'arte pubblica e crea un linguaggio tra forme e parole per coinvolgere nel suo lavoro la comunità. L'opera è il connubio tra forma e parola, l'ellisse come forma infinita si esprime in pensiero tramite le parole leonardesche "e ogni cosa è connessa con tutte le altre". Siamo parte di un tutto, connessi tra di noi e con il nostro territorio, con i luoghi che abitiamo. Questo ciclo, questa orbita che si crea è un moto infinito che trova la sua massima espressione attraverso la luce.
A chiudere il percorso la nuova opera dell’artista bresciano Marco Amedani “You Me Us" installata nella piazzetta di Vicolo Due Torri.
Tre panchine luminose che sfruttano la tecnologia del progetto di social lighting HugForUs, dove segni colorati dall’andamento ritmico e narrativo di grande effetto modificano ancora una volta la nostra percezione dello spazio in un ritmo dolce e cadenzato dalla volontà dell’utente e ti permettono di essere abbracciati dai colori di tutti.
Infine l’opera Hug, sempre di Amedani, realizzata per l’edizione di Lumina nel 2019 verrà riallestita all’interno della piazza che ospita la nuova Sala di Lettura di via Milano 140 creando un fil rouge tra due importanti quartieri della città di Brescia che negli ultimi anni sono stati oggetto di riqualificazione.
Approfondimenti (biografie in ordine alfabetico)
BIO Marco AMEDANI
La ricerca di Marco Amedani si basa su un linguaggio pulito e pulsante, una forma immediata di linguaggio con il quale poter risultare emozionalmente molto vicino al fruitore delle installazioni. Crea installazioni basate su sistemi interattivi molto intuitivi, dove lascia totalmente spazio alla scelta della persona, rendendola parte integrante dell’opera, arrivando ad eliminare totalmente la sua visione colorimetrica dello spazio per donarla ai fruitori stessi delle installazioni.
Il suo lavoro è uno studio sulle relazioni tra le persone, attraverso una forma di comunicazione non verbale ma a livello emotivo, un lavoro che cerca di abbattere i confini e i limiti che il linguaggio della parola porta con sé.
BIO Manuela BEDESCHI
Nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (VI). Frequenta l'Accademia Cignaroli di Verona, sarà il Corso tenuto da Roman Opalka a Salisburgo a segnare con più significato il suo lavoro. Come artista da lungo tempo opera nel campo della scultura e della pittura prediligendo sempre più nel tempo le installazioni e gli interventi site-specific, sottolineando gli spazi con segni di luce. Il neon è attualmente il mezzo espressivo principale nella sua ricerca artistica, unione fra scultura e luce. Parole, messaggi rivolti agli spettatori e l’uso del latino per per dare memoria al passato e storicità al presente. Le sue opere spesso finalizzate alla public art realizzate con vari media come neon, cemento, marmo sono presenti in collezioni pubbliche e private fra le quali la Città di Monza, il Parco Sculture di Villa Pisani, Il Parco del Sojo, il MAM di Gazoldo, la Casabianca di Malo, e la GAM di Verona.
BIO Arthur DUFF
Nato a Wiesbanden nel 1973, dopo aver vissuto negli Stati Uniti, patria dei genitori, in Korea, Germania e Giappone, si stabilisce in Italia. Attualmente vive e lavora a Vicenza e insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Boston University.
Dalla fine degli anni novanta è presente come artista visivo nella scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nel 2010 è vincitore del premio 2% al MACRO di Roma con il progetto ROPE. Negli ultimi anni ha realizzato numerosi lavori a scala urbana, partecipando a diverse collettive tra cui: La Finestra sul Cortile. Scorci di collezioni private, alla GAM di Milano nel 2017, The Muse, presso il Whanki Museum di Seoul nel 2016, Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2011, La parola nell'arte. Ricerche d'avanguardia nel '900. Dal Futurismo ad oggi attraverso le Collezioni del Mart, al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nel 2007. (981 caratteri)
BIO Massimo UBERTI
Massimo Uberti, bresciano si diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera ed esordisce come membro dello spazio Lazzaro Palazzi. Negli anni sviluppa uno specifico linguaggio rivolto alla realizzazione di opere di arte pubblica. Molte le personali e collettive a cui ha partecipato in Italia e all'estero esponendo a: Amsterdam, Manchester, Washington, Shanghai, Pyeongchang e Dubai.
Nel 2017 nasce "ESSERE SPAZIO" e collabora con il Palazzo Ducale di Mantova esponendo "Sforzinda" (2019). Realizza con Hypermaremma "SPAZIO AMATO" (2020) per l'oasi del WWF al Lago di Burano. Nel 2021 per l'anno dantesco, collabora con il Comune di Verona realizzando "PARRAN FAVILLE" e "DA SPONDA A SPONDA". Quest'anno ha inaugurato "ORBITA" (2022), opera permanente vincitrice del bando MIBACT per il PAC, situata presso il Castello Gamba di Chatillon.
04
dicembre 2022
E-ventum – Luce in Carmine
Dal 04 dicembre 2022 al 06 gennaio 2023
altro
Location
SEDI VARIE – Brescia
Brescia, (Brescia)
Brescia, (Brescia)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 16 alle 24
Vernissage
4 Dicembre 2022, h. 17,15 - Via Nino Bixio 9
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione