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Ecosoft Art. Un parco in movimento 2006/2008
La collettiva affronta le tematiche dell’Arte Vivente e della Bio Arte e chiude il lungo percorso di avvicinamento alla nascita del PAV e allo stesso tempo apre il calendario delle esposizioni temporanee di artisti internazionali che verranno invitati da Nicolas Bourriaud (Direttore Artistico Dell’Art Program 2009 del Pav) in base al loro progetto di ricerca nei campi dell’ecologia o del sociale, vale a dire del “vivente”.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
INAUGURAZIONE “ECO/SOFT” PER IL PARCO D’ARTE VIVENTE DI TORINO!
Per l’apertura una collettiva con lavori di artisti legati dal fil-rouge della Natura
Sabato 1° Novembre 2008, in occasione dell’apertura ufficiale al pubblico del Pav - Parco d’Arte Vivente di Torino in Via Giordano Bruno 31 (accanto a Corso Bramante), verrà inaugurata la mostra Ecosoft Art.
Allestita all’interno della struttura-bio che funge da ingresso-laboratorio del parco, oltre che nell’area verde, la mostra resterà aperta al pubblico fino al 21 dicembre 2008 per raccontare la missione del PAV attraverso una raccolta di lavori-installazioni realizzati dal 2002 ad oggi da un primo gruppo di artisti – fra cui l’ideatore del PAV Piero Gilardi - in tre sezioni: “Preludi”, “Arrivi” e “Visioni”.
Curata da Claudio Cravero, la collettiva affronta le tematiche dell’Arte Vivente e della Bio Arte e chiude il lungo percorso di avvicinamento alla nascita del PAV e allo stesso tempo apre il calendario delle esposizioni temporanee di artisti internazionali che verranno invitati da Nicolas Bourriaud (Direttore Artistico Dell'Art Program 2009 del Pav) in base al loro progetto di ricerca nei campi dell'ecologia o del sociale, vale a dire del “vivente”.
Come nella bella definizione di Felix Guattari nel suo ”Le tre ecologie” il PAV di Torino vuole essere un parco d'ecologia ambientale, sociale e mentale” spiega Gilardi “capace di coinvolgere gli artisti contemporanei attraverso il suo funzionamento ed il sostegno alle loro ricerche di forme innovative, in tutti i campi. Un territorio artistico in via di sviluppo. Potrebbe definirsi come una “repubblica artista”: non un contenitore che si accontenti di ospitare dei progetti e delle esposizioni, ma un modello di sviluppo sostenibile e durevole.”
Così i “Preludi” raccolgono opere di artisti che fra il 2004 e il 2008 hanno accompagnato la genesi del PAV: il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna, Francesco Mariotti col progetto Immigration; un video che racconta la prima opera d’arte ambientale del PAV: Trèfle di Dominique Gongalez-Foerster un grande spazio verde intagliato nella terra a forma di quadrifoglio (550 mq circa) realizzato nel 2006.
Gli “Arrivi” sono le opere che diverranno parte integrante della collezione permanente del Parco: accanto alle “postazioni interattive” Bioma di Piero Gilardi, le installazioni di Michel Blazy, la “Nebulosa” di Enrica Borghi nello spazio esterno dentro la serra, la “Panchina luminosa” di Francesco Mariotti.
L’ultima sezione della mostra “Visioni” completerà la collettiva raccontando – grazie a un allestimento di Gianluca Cosmacini, Francesco Mariotti e Giuseppe Camerini- i progetti ‘in fieri’ del PAV: Immigration – BIOTOPE – First Curated Forest…
Orietta Brombin, responsabile della sezione didattica del PAV, presenterà alcuni lavori realizzati attraverso i laboratori che in questi anni – in attesa dell’apertura del PAV - hanno coinvolto scuole, ragazzi e curiosi sui temi dell’arte del vivente.
PERCORSO ESPOSITIVO
La prima sezione della mostra “Preludi” ospiterà video e immagini di artisti legati al PAV fin dal suo “concepimento”: il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna; Francesco Mariotti con un video sul progetto Immigration incentrato sulle lucciole come “spia” dell’armonia dell’eco-sistema; Dominique Gongalez-Foerster e la grande opera Tréfle, in un video di Gianluca Cosmacini Trèfle backstage, del 2006.
La seconda sezione “Arrivi” presenta opere che diverranno parte integrante della collezione permanente del PAV. Piero Gilardi con Bioma, il percorso il “esperienziale” con sei “atelier” ideati dall’artista e ispirati a differenti elementi. Nell’area esterna del parco, installazioni dell’artista francese Michel Blazy, ma anche la “Nebulosa” di Enrica Borghi ad accompagnare “Phosphor” di Piero Gilardi e la “Panchina” di Francesco Mariotti.
L’ultima sezione della mostra “Visioni” completerà la collettiva raccontando – attraverso un suggestivo allestimento/installazione di Gianluca Cosmacini, Francesco Mariotti e Giuseppe Camerini i progetti “in fieri” del PAV: Immigration, Biotope e First Curated Forest
Nel Gazebo del Parco anche una performance dell’artista Michel Blazy “Self Bar”. Il banco refrigerante ospita migliaia di arance che i visitatori potranno spremere e bere, offrendo così a Blazy il “materiale” per la composizione della sua opera (le bucce). Di qui il titolo “Self Bar”.
INAUGURAZIONE “ECO/SOFT” PER IL PARCO D’ARTE VIVENTE DI TORINO!
Per l’apertura una collettiva con lavori di artisti legati dal fil-rouge della Natura
Sabato 1° Novembre 2008, in occasione dell’apertura ufficiale al pubblico del Pav - Parco d’Arte Vivente di Torino in Via Giordano Bruno 31 (accanto a Corso Bramante), verrà inaugurata la mostra Ecosoft Art.
Allestita all’interno della struttura-bio che funge da ingresso-laboratorio del parco, oltre che nell’area verde, la mostra resterà aperta al pubblico fino al 21 dicembre 2008 per raccontare la missione del PAV attraverso una raccolta di lavori-installazioni realizzati dal 2002 ad oggi da un primo gruppo di artisti – fra cui l’ideatore del PAV Piero Gilardi - in tre sezioni: “Preludi”, “Arrivi” e “Visioni”.
Curata da Claudio Cravero, la collettiva affronta le tematiche dell’Arte Vivente e della Bio Arte e chiude il lungo percorso di avvicinamento alla nascita del PAV e allo stesso tempo apre il calendario delle esposizioni temporanee di artisti internazionali che verranno invitati da Nicolas Bourriaud (Direttore Artistico Dell'Art Program 2009 del Pav) in base al loro progetto di ricerca nei campi dell'ecologia o del sociale, vale a dire del “vivente”.
Come nella bella definizione di Felix Guattari nel suo ”Le tre ecologie” il PAV di Torino vuole essere un parco d'ecologia ambientale, sociale e mentale” spiega Gilardi “capace di coinvolgere gli artisti contemporanei attraverso il suo funzionamento ed il sostegno alle loro ricerche di forme innovative, in tutti i campi. Un territorio artistico in via di sviluppo. Potrebbe definirsi come una “repubblica artista”: non un contenitore che si accontenti di ospitare dei progetti e delle esposizioni, ma un modello di sviluppo sostenibile e durevole.”
Così i “Preludi” raccolgono opere di artisti che fra il 2004 e il 2008 hanno accompagnato la genesi del PAV: il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna, Francesco Mariotti col progetto Immigration; un video che racconta la prima opera d’arte ambientale del PAV: Trèfle di Dominique Gongalez-Foerster un grande spazio verde intagliato nella terra a forma di quadrifoglio (550 mq circa) realizzato nel 2006.
Gli “Arrivi” sono le opere che diverranno parte integrante della collezione permanente del Parco: accanto alle “postazioni interattive” Bioma di Piero Gilardi, le installazioni di Michel Blazy, la “Nebulosa” di Enrica Borghi nello spazio esterno dentro la serra, la “Panchina luminosa” di Francesco Mariotti.
L’ultima sezione della mostra “Visioni” completerà la collettiva raccontando – grazie a un allestimento di Gianluca Cosmacini, Francesco Mariotti e Giuseppe Camerini- i progetti ‘in fieri’ del PAV: Immigration – BIOTOPE – First Curated Forest…
Orietta Brombin, responsabile della sezione didattica del PAV, presenterà alcuni lavori realizzati attraverso i laboratori che in questi anni – in attesa dell’apertura del PAV - hanno coinvolto scuole, ragazzi e curiosi sui temi dell’arte del vivente.
PERCORSO ESPOSITIVO
La prima sezione della mostra “Preludi” ospiterà video e immagini di artisti legati al PAV fin dal suo “concepimento”: il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna; Francesco Mariotti con un video sul progetto Immigration incentrato sulle lucciole come “spia” dell’armonia dell’eco-sistema; Dominique Gongalez-Foerster e la grande opera Tréfle, in un video di Gianluca Cosmacini Trèfle backstage, del 2006.
La seconda sezione “Arrivi” presenta opere che diverranno parte integrante della collezione permanente del PAV. Piero Gilardi con Bioma, il percorso il “esperienziale” con sei “atelier” ideati dall’artista e ispirati a differenti elementi. Nell’area esterna del parco, installazioni dell’artista francese Michel Blazy, ma anche la “Nebulosa” di Enrica Borghi ad accompagnare “Phosphor” di Piero Gilardi e la “Panchina” di Francesco Mariotti.
L’ultima sezione della mostra “Visioni” completerà la collettiva raccontando – attraverso un suggestivo allestimento/installazione di Gianluca Cosmacini, Francesco Mariotti e Giuseppe Camerini i progetti “in fieri” del PAV: Immigration, Biotope e First Curated Forest
Nel Gazebo del Parco anche una performance dell’artista Michel Blazy “Self Bar”. Il banco refrigerante ospita migliaia di arance che i visitatori potranno spremere e bere, offrendo così a Blazy il “materiale” per la composizione della sua opera (le bucce). Di qui il titolo “Self Bar”.
01
novembre 2008
Ecosoft Art. Un parco in movimento 2006/2008
Dal primo novembre al 21 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
PAV – PARCO D’ARTE VIVENTE
Torino, Via Giordano Bruno, 31, (Torino)
Torino, Via Giordano Bruno, 31, (Torino)
Orario di apertura
Giov.-Dom. 10-13 / 14-18
In altri orari su prenotazione con accompagnamento guidato
Ufficio stampa
THREESIXTY
Autore