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Edda Caselli – Creature di Pietra
Una nuova occasione per vedere da vicino le opere di Edda Caselli esposte in galleria: pietre dipinte e disegni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla Galleria Arianna Sartori di Mantova (via Cappello, 17) ritorna l’Artista Edda Caselli con la nuova mostra “Creature di Pietra”.
La mostra sarà inaugurata Sabato 8 giugno alle ore 17.30 alla presenza dell’Artista.
La sua prima mostra personale, alla Galleria Arianna Sartori nel gennaio 2018, aveva suscitato molto interesse da parte del pubblico e della critica, questa di oggi è una nuova occasione per vedere da vicino le sue opere esposte: pietre dipinte e disegni.
L’esposizione proseguirà fino a Sabato 29 giugno 2024, con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi, per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
Per questa occasione l’illustratore, pittore e grafico Christian Del Grosso ha scritto un testo per Edda Caselli.
Creature di Pietra
Dipingere è un atto che trasporta in viaggi oltre il velo della matrice, scoprendo il volto delle anime custodite nei doni di Madre Natura.
Ogni elemento ha una voce. Madre Terra canta con i cori dei venti. L’acqua diffonde il suo gorgoglio, e, come un abile scultore, plasma e modella le pietre che albergano dormienti nel letto dei fiumi e tra le anse dei torrenti.
Anche la pioggia, il vento, la terra, sono abili scalpelli che, pazientemente, scavano e modellano.
Queste “imperfezioni” rappresentano le testimonianze del tempo che è trascorso fino al momento in cui inizia la magia e uno sguardo si posa su di loro, gemme ancora grezze. In questo momento magico l’artista e la pietra si riconoscono come figlie della stessa Pachamama.
Una voce, un sussurro nel vento?
Uno sguardo… all’improvviso accade, si osservano, lei è lì, ferma da tempo, è un incontro di energie, di essenze. Edda si avvicina, un passo, poi un altro, Petra la stava aspettando, un attimo di silenzio, è quell’attimo nel quale accade “l’incontro”.
Inizia un dialogo interiore tra Edda e Petra.
Sono le parole che i quattro elementi, fin dall’origine, hanno impresso nel cuore della pietra.
Edda lasciandosi ispirare, porta alla luce le antiche anime che risiedono nelle rocce. Petra sa, riconosce chi può udire la sua voce, sa aprirsi e raccontare la sua storia custodita tra le venature, i tagli, le curvature e le vecchie rughe.
Per questo il dipingere non è più un semplice “dono artistico”.
Edda sa immergersi in uno spazio di profonda meditazione, sentire ogni sensazione amplificata, entrare in comunione con Petra. Ogni gesto, ogni tocco di colore esprime la sacralità di quel momento.
La coscienza si espande, è come essere immersi in una bolla, nella quale il tempo sembra rallentare, fino a perdere la percezione del suo trascorrere.
Contemporaneamente tutto coesiste in perfetta connessione con la propria Essenza, trasformandosi in un sogno lucido cosciente.
Edda sapientemente con i pennelli e i colori dona a Petra una nuova vita, instaurando un dialogo tra due anime che, con pazienza e saggezza, sanno ascoltarsi e raccontarsi, mantenendo attiva e vitale il flusso di comunicazione tra di loro.
Christian Del Grosso - Illustratore, pittore, grafico
Edda Caselli è nata nel 1961 a Pavullo nel Frignano, paese sull’Appennino Modenese, dove tutt’ora risiede e lavora.
Si è formata al disegno durante gli anni del Liceo, ma per trent’anni ha dipinto vetrate artistiche nell’azienda di famiglia. Il vetro è stato una grande scuola di pazienza e cura del particolare, le ha insegnato a giocare con i volumi ottenuti attraverso l’incisione e ad usare il colore con una sensibilità particolare.
Nei primi anni del 2000 si è diplomata in Naturopatia e Iridologia, da allora lavora come libera professionista.
Nel 2016 ha integrato la sua formazione con il diploma di Consulente Essenziale Master e Trainer in Logosintesi.
Il disegno ha sempre fatto parte della sua vita per professione e per passione.
Dal 2015 ha scoperto come la pietra, raccolta in campi, sentieri o ruscelli prenda vita e “sguardi” sotto il suo pennello. La pietra è un materiale vivo, presente da sempre sulla terra, un vero e proprio archivio della Genesi del mondo. Queste opere vengono definite pittosculture per la loro tridimensionalità, ma Edda non modifica o scolpisce in alcun modo il sasso, semplicemente lascia che emerga ciò che lei vede “in fieri”. Per usare il suo motto: “La mia arte rivela ciò che la pietra custodisce”. Così, sassi di campo segnati e fissurati, di ogni forma e dimensione, diventano personaggi antichi e moderni, guerrieri, capi indiani o donne di ogni età ed etnia. La tematica dominante è quella del rispetto verso l’uomo, senza discriminazione di razza o religione. A luglio 2016 è stata dipinta ed installata sotto al ponte romanico di Olina, una pietra da 16 quintali, “Pachamama” donata da Edda al suo paese natale. Le Creature di pietra hanno facce e occhi che portano in modi e forme differenti un messaggio consapevole di saggezza, tolleranza e rispetto verso la nostra madre terra. Per questo spesso le facce di pietra hanno i tratti delle civiltà precolombiane e native, perché questo era il loro culto. Gli animali “totem” in pietra sono portatori di messaggi, esempi di forza, astuzia, collaborazione. Sono opere da vedere e toccare perché anche la pietra, con la sua memoria millenaria, rafforza e arricchisce l’immagine che è emersa.
Edda è uno dei soci fondatori di “Circol Art” il circolo artisti del Frignano. Ha esposto a Pavullo, Castelvetro (MO) in personali o collettive con i colleghi di Circol Art.
Ha tenuto una mostra nel museo di Fiesole (FI), presso la Galleria d’Arte Arianna Sartori di Mantova e alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN) in occasione della mostra dedicata nel 2019 a “Tazio Nuvolari” e nel 2021 nell’evento dedicato a “Autoritratti e ritratti di personaggi illustri.
Nel Giugno 2021 ha ottenuto con l’opera “Nananu” una menzione di merito nella sezione Scultura della 6° Edizione premio di Pittura Scultura e Poesia “Sant’Annibale Maria di Francia” Città di Oria (BR).
La mostra sarà inaugurata Sabato 8 giugno alle ore 17.30 alla presenza dell’Artista.
La sua prima mostra personale, alla Galleria Arianna Sartori nel gennaio 2018, aveva suscitato molto interesse da parte del pubblico e della critica, questa di oggi è una nuova occasione per vedere da vicino le sue opere esposte: pietre dipinte e disegni.
L’esposizione proseguirà fino a Sabato 29 giugno 2024, con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi, per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
Per questa occasione l’illustratore, pittore e grafico Christian Del Grosso ha scritto un testo per Edda Caselli.
Creature di Pietra
Dipingere è un atto che trasporta in viaggi oltre il velo della matrice, scoprendo il volto delle anime custodite nei doni di Madre Natura.
Ogni elemento ha una voce. Madre Terra canta con i cori dei venti. L’acqua diffonde il suo gorgoglio, e, come un abile scultore, plasma e modella le pietre che albergano dormienti nel letto dei fiumi e tra le anse dei torrenti.
Anche la pioggia, il vento, la terra, sono abili scalpelli che, pazientemente, scavano e modellano.
Queste “imperfezioni” rappresentano le testimonianze del tempo che è trascorso fino al momento in cui inizia la magia e uno sguardo si posa su di loro, gemme ancora grezze. In questo momento magico l’artista e la pietra si riconoscono come figlie della stessa Pachamama.
Una voce, un sussurro nel vento?
Uno sguardo… all’improvviso accade, si osservano, lei è lì, ferma da tempo, è un incontro di energie, di essenze. Edda si avvicina, un passo, poi un altro, Petra la stava aspettando, un attimo di silenzio, è quell’attimo nel quale accade “l’incontro”.
Inizia un dialogo interiore tra Edda e Petra.
Sono le parole che i quattro elementi, fin dall’origine, hanno impresso nel cuore della pietra.
Edda lasciandosi ispirare, porta alla luce le antiche anime che risiedono nelle rocce. Petra sa, riconosce chi può udire la sua voce, sa aprirsi e raccontare la sua storia custodita tra le venature, i tagli, le curvature e le vecchie rughe.
Per questo il dipingere non è più un semplice “dono artistico”.
Edda sa immergersi in uno spazio di profonda meditazione, sentire ogni sensazione amplificata, entrare in comunione con Petra. Ogni gesto, ogni tocco di colore esprime la sacralità di quel momento.
La coscienza si espande, è come essere immersi in una bolla, nella quale il tempo sembra rallentare, fino a perdere la percezione del suo trascorrere.
Contemporaneamente tutto coesiste in perfetta connessione con la propria Essenza, trasformandosi in un sogno lucido cosciente.
Edda sapientemente con i pennelli e i colori dona a Petra una nuova vita, instaurando un dialogo tra due anime che, con pazienza e saggezza, sanno ascoltarsi e raccontarsi, mantenendo attiva e vitale il flusso di comunicazione tra di loro.
Christian Del Grosso - Illustratore, pittore, grafico
Edda Caselli è nata nel 1961 a Pavullo nel Frignano, paese sull’Appennino Modenese, dove tutt’ora risiede e lavora.
Si è formata al disegno durante gli anni del Liceo, ma per trent’anni ha dipinto vetrate artistiche nell’azienda di famiglia. Il vetro è stato una grande scuola di pazienza e cura del particolare, le ha insegnato a giocare con i volumi ottenuti attraverso l’incisione e ad usare il colore con una sensibilità particolare.
Nei primi anni del 2000 si è diplomata in Naturopatia e Iridologia, da allora lavora come libera professionista.
Nel 2016 ha integrato la sua formazione con il diploma di Consulente Essenziale Master e Trainer in Logosintesi.
Il disegno ha sempre fatto parte della sua vita per professione e per passione.
Dal 2015 ha scoperto come la pietra, raccolta in campi, sentieri o ruscelli prenda vita e “sguardi” sotto il suo pennello. La pietra è un materiale vivo, presente da sempre sulla terra, un vero e proprio archivio della Genesi del mondo. Queste opere vengono definite pittosculture per la loro tridimensionalità, ma Edda non modifica o scolpisce in alcun modo il sasso, semplicemente lascia che emerga ciò che lei vede “in fieri”. Per usare il suo motto: “La mia arte rivela ciò che la pietra custodisce”. Così, sassi di campo segnati e fissurati, di ogni forma e dimensione, diventano personaggi antichi e moderni, guerrieri, capi indiani o donne di ogni età ed etnia. La tematica dominante è quella del rispetto verso l’uomo, senza discriminazione di razza o religione. A luglio 2016 è stata dipinta ed installata sotto al ponte romanico di Olina, una pietra da 16 quintali, “Pachamama” donata da Edda al suo paese natale. Le Creature di pietra hanno facce e occhi che portano in modi e forme differenti un messaggio consapevole di saggezza, tolleranza e rispetto verso la nostra madre terra. Per questo spesso le facce di pietra hanno i tratti delle civiltà precolombiane e native, perché questo era il loro culto. Gli animali “totem” in pietra sono portatori di messaggi, esempi di forza, astuzia, collaborazione. Sono opere da vedere e toccare perché anche la pietra, con la sua memoria millenaria, rafforza e arricchisce l’immagine che è emersa.
Edda è uno dei soci fondatori di “Circol Art” il circolo artisti del Frignano. Ha esposto a Pavullo, Castelvetro (MO) in personali o collettive con i colleghi di Circol Art.
Ha tenuto una mostra nel museo di Fiesole (FI), presso la Galleria d’Arte Arianna Sartori di Mantova e alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN) in occasione della mostra dedicata nel 2019 a “Tazio Nuvolari” e nel 2021 nell’evento dedicato a “Autoritratti e ritratti di personaggi illustri.
Nel Giugno 2021 ha ottenuto con l’opera “Nananu” una menzione di merito nella sezione Scultura della 6° Edizione premio di Pittura Scultura e Poesia “Sant’Annibale Maria di Francia” Città di Oria (BR).
08
giugno 2024
Edda Caselli – Creature di Pietra
Dall'otto al 29 giugno 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi.
Vernissage
8 Giugno 2024, 17.30
Autore
Curatore
Autore testo critico