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Edoardo Fraquelli – Paesi d’anima
In mostra circa 50 opere che ripercorrono l’iter artistico del maestro a partire dagli anni ’80, quando, a seguito di un periodo di inattività durato oltre quindici anni, segnato da dolorose vicende personali e da una lunga degenza in ospedale psichiatrico, supportato dal collezionista e poi anche affezionato amico Aldo Consonni, si riaffaccia sulla scena artistica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Edoardo Fraquelli. Paesi d’anima
a cura di Flaminio Gualdoni
milano, piazza lima 3, dal 4 novembre al 4 dicembre 2011
tadino arte contemporanea presenta Edoardo Fraquelli. Paesi d’anima, una retrospettiva sull’opera
dell’artista informale lombardo, curata da Flaminio Gualdoni. In mostra circa 50 opere che ripercorrono l’iter
artistico del maestro a partire dagli anni ’80, quando, a seguito di un periodo di inattività durato oltre quindici
anni, segnato da dolorose vicende personali e da una lunga degenza in ospedale psichiatrico, supportato
dal collezionista e poi anche affezionato amico Aldo Consonni, si riaffaccia sulla scena artistica. I tratti forti
e decisi dei primi lavori, i grumi di materia strutturati e cupi, lasciano spazio ad un colore leggero e quasi
impalpabile, illuminato da una luce soffusa che lascia intravedere una sopraggiunta pacificazione interiore, o
quanto meno una accettazione della condizione umana, che traspare nelle linee geometriche delicate, o nei
giochi di luce permeati di sospensione poetica.
biografia
Edoardo Fraquelli nasce a Tremezzo, sul lago di Como, nel 1933. Artigiano e artista, autodidatta, esordisce
nel 1956 con una mostra personale a Milano alla Galleria del Prisma. Nel 1958, sempre a Milano, partecipa
alla “Biennale di Porta Venezia” e allo storico “Premio San Fedele”. Nel 1960 iniziano le prime crisi e si
manifestano i sintomi che lo porteranno a sospendere l’attività per alcuni anni, finché un incontro casuale dà
vita ad una storia di grande amicizia tra Edoardo Fraquelli e Aldo Consonni, che si appassiona all’opera del
pittore e alla vicenda dell’uomo. Così, l’artista, grazie all’affetto dell’amico, potrà tornare ad una vita sociale
e riprenderà a dipingere. Seguono numerose esposizioni che culminano alla Galleria San Fedele nel ’91 a
Milano, con presentazione di Padre David Maria Turoldo. Fraquelli muore nel 1995. Nel 1998 viene ordinata
dai Musei Civici di Lecco, una retrospettiva a cura di Flaminio Gualdoni. A Bergamo nel maggio 2006, nel
Palazzo della Ragione, si inaugura una grande mostra internazionale sul disagio psichico, dal titolo “Oltre
la ragione”. Fraquelli espone una serie di tele di grande intensità, nella sezione “La nebbia dell’anima”,
accanto ad Alfredo Chighine e a Pinot Gallizio. Il medesimo evento raggiungerà Montecarlo nel gennaio
2007. E, siamo sempre nel 2006, alla Galleria Credito Valtellinese, a Sondrio, è allestita una mostra con
valore retrospettivo, dal titolo “Fraquelli. Un vertice dell’informale”. “Nel segno, nel colore” è il titolo dell’ultima
mostra in ordine cronologico, che si inaugura alla Fondazione Collegio Marconi, a Portogruaro nel 2010.
Dal testo critico di Flaminio Gualdoni:
Quando Edoardo Fraquelli si presenta nel 1981 con una serie compiuta di opere nuove, riavvio definitivo
d’un corso pittorico che già tra anni ’50 e ’60 aveva dato prove cospicue – e subito riconosciute dal milieu
artistico come eloquenti – d’un suo ispido, elaborante talento, subito ci si avvede di quanto l’assenza lunga
dalla scena della ricerca sia stata pausa in cui le tensioni emotive ed espressive hanno continuato a lavorare
in lui, conducendolo nei pressi d’un confine pittorico impreveduto (...)
In quel fatidico 1981, quando la consuetudine amorevole con Aldo e Linda Consonni ha ricreato per Fraquelli
condizioni per cui il vivere sia ancora un vivere possibile, prende avvio quello che Stefano Crespi ha letto
sagacemente come “il tendere dello sguardo all’invisibile”, in una sorta d’intima simmetria con la parola
poetica che di tempo in tempo l’artista frequenta.
Fraquelli sceglie per istinto le vie di un dire irrelato, che da subito – e, da lì in poi, sempre – si nutre di una
sorta di sovratono luminoso alto e uguale - parimenti, le paste alte e frementi si animano di toni schiaritissimi,
come per viraggio che li voglia combustioni nella luce, in un cangiare da terre arse a rosa stremati, da gialli
disagiati a bianchi che paion concrezioni ossose.
A partire da fine anni ’80, Fraquelli lavora per via di pennelleggiare fitto e smagrito, temperando il sovratono
e riportandolo a rapporto bilanciato, terso, tra celesti e verdi e rosa e ocre, con un grigio che, esplicitato o no,
s’erge a ton moyen d’un equilibrio infine intuìto.
Ora Fraquelli ha, sa davvero infine, un dove. Ed è il dove suo ultimo necessario, quello della pittura.
tadinoartecontemporanea nasce come luogo per l’arte, uno spazio di oltre 700mq nel centro di Milano che
si propone di divenire un polo culturale realmente attivo nel progettare e realizzare iniziative, mostre ed
eventi di assoluta qualità. Non solo una galleria d’arte, quindi, ma un luogo trasversale ove la cultura possa
esprimersi in molteplici forme.
Edoardo Fraquelli. Paesi d’anima
dal 4 novembre al 4 dicembre
tadino arte contemporanea
piazza lima 3, milano 20124
orari: martedì – sabato 10.30 – 19
lunedì chiuso
per info: 02 36568129
www.tadinoartecontemporanea.com
a cura di Flaminio Gualdoni
milano, piazza lima 3, dal 4 novembre al 4 dicembre 2011
tadino arte contemporanea presenta Edoardo Fraquelli. Paesi d’anima, una retrospettiva sull’opera
dell’artista informale lombardo, curata da Flaminio Gualdoni. In mostra circa 50 opere che ripercorrono l’iter
artistico del maestro a partire dagli anni ’80, quando, a seguito di un periodo di inattività durato oltre quindici
anni, segnato da dolorose vicende personali e da una lunga degenza in ospedale psichiatrico, supportato
dal collezionista e poi anche affezionato amico Aldo Consonni, si riaffaccia sulla scena artistica. I tratti forti
e decisi dei primi lavori, i grumi di materia strutturati e cupi, lasciano spazio ad un colore leggero e quasi
impalpabile, illuminato da una luce soffusa che lascia intravedere una sopraggiunta pacificazione interiore, o
quanto meno una accettazione della condizione umana, che traspare nelle linee geometriche delicate, o nei
giochi di luce permeati di sospensione poetica.
biografia
Edoardo Fraquelli nasce a Tremezzo, sul lago di Como, nel 1933. Artigiano e artista, autodidatta, esordisce
nel 1956 con una mostra personale a Milano alla Galleria del Prisma. Nel 1958, sempre a Milano, partecipa
alla “Biennale di Porta Venezia” e allo storico “Premio San Fedele”. Nel 1960 iniziano le prime crisi e si
manifestano i sintomi che lo porteranno a sospendere l’attività per alcuni anni, finché un incontro casuale dà
vita ad una storia di grande amicizia tra Edoardo Fraquelli e Aldo Consonni, che si appassiona all’opera del
pittore e alla vicenda dell’uomo. Così, l’artista, grazie all’affetto dell’amico, potrà tornare ad una vita sociale
e riprenderà a dipingere. Seguono numerose esposizioni che culminano alla Galleria San Fedele nel ’91 a
Milano, con presentazione di Padre David Maria Turoldo. Fraquelli muore nel 1995. Nel 1998 viene ordinata
dai Musei Civici di Lecco, una retrospettiva a cura di Flaminio Gualdoni. A Bergamo nel maggio 2006, nel
Palazzo della Ragione, si inaugura una grande mostra internazionale sul disagio psichico, dal titolo “Oltre
la ragione”. Fraquelli espone una serie di tele di grande intensità, nella sezione “La nebbia dell’anima”,
accanto ad Alfredo Chighine e a Pinot Gallizio. Il medesimo evento raggiungerà Montecarlo nel gennaio
2007. E, siamo sempre nel 2006, alla Galleria Credito Valtellinese, a Sondrio, è allestita una mostra con
valore retrospettivo, dal titolo “Fraquelli. Un vertice dell’informale”. “Nel segno, nel colore” è il titolo dell’ultima
mostra in ordine cronologico, che si inaugura alla Fondazione Collegio Marconi, a Portogruaro nel 2010.
Dal testo critico di Flaminio Gualdoni:
Quando Edoardo Fraquelli si presenta nel 1981 con una serie compiuta di opere nuove, riavvio definitivo
d’un corso pittorico che già tra anni ’50 e ’60 aveva dato prove cospicue – e subito riconosciute dal milieu
artistico come eloquenti – d’un suo ispido, elaborante talento, subito ci si avvede di quanto l’assenza lunga
dalla scena della ricerca sia stata pausa in cui le tensioni emotive ed espressive hanno continuato a lavorare
in lui, conducendolo nei pressi d’un confine pittorico impreveduto (...)
In quel fatidico 1981, quando la consuetudine amorevole con Aldo e Linda Consonni ha ricreato per Fraquelli
condizioni per cui il vivere sia ancora un vivere possibile, prende avvio quello che Stefano Crespi ha letto
sagacemente come “il tendere dello sguardo all’invisibile”, in una sorta d’intima simmetria con la parola
poetica che di tempo in tempo l’artista frequenta.
Fraquelli sceglie per istinto le vie di un dire irrelato, che da subito – e, da lì in poi, sempre – si nutre di una
sorta di sovratono luminoso alto e uguale - parimenti, le paste alte e frementi si animano di toni schiaritissimi,
come per viraggio che li voglia combustioni nella luce, in un cangiare da terre arse a rosa stremati, da gialli
disagiati a bianchi che paion concrezioni ossose.
A partire da fine anni ’80, Fraquelli lavora per via di pennelleggiare fitto e smagrito, temperando il sovratono
e riportandolo a rapporto bilanciato, terso, tra celesti e verdi e rosa e ocre, con un grigio che, esplicitato o no,
s’erge a ton moyen d’un equilibrio infine intuìto.
Ora Fraquelli ha, sa davvero infine, un dove. Ed è il dove suo ultimo necessario, quello della pittura.
tadinoartecontemporanea nasce come luogo per l’arte, uno spazio di oltre 700mq nel centro di Milano che
si propone di divenire un polo culturale realmente attivo nel progettare e realizzare iniziative, mostre ed
eventi di assoluta qualità. Non solo una galleria d’arte, quindi, ma un luogo trasversale ove la cultura possa
esprimersi in molteplici forme.
Edoardo Fraquelli. Paesi d’anima
dal 4 novembre al 4 dicembre
tadino arte contemporanea
piazza lima 3, milano 20124
orari: martedì – sabato 10.30 – 19
lunedì chiuso
per info: 02 36568129
www.tadinoartecontemporanea.com
04
novembre 2011
Edoardo Fraquelli – Paesi d’anima
Dal 04 novembre al 04 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO TADINO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Piazza Lima, 3, (Milano)
Milano, Piazza Lima, 3, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10.30 – 19, lunedì chiuso
Vernissage
4 Novembre 2011, h. 18
Autore
Curatore