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Edoardo Piermattei – Porziuncola
Edoardo Piermattei, dopo aver costruito archi che reggono se stessi, vuole, con questa sua prima mostra personale, cercare di costruire la sua Porziuncola, una piccola particella di terreno sulla quale l’arte cerca di costruirsi come radura, come sosta: arte come ristoro del mondo.
Comunicato stampa
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Pur apprezzando l’abitudine di rendere domestica l’arte, talmente addomesticata da poterla portare letteralmente sotto il braccio prima di appenderla nelle nostre case, la vera natura dell’arte è invasiva e dilagante sui muri, dal pavimento al soffitto. La pittura non è mai stata solo la pelle dell’architettura, il rivestimento degli edifici, ma certificava la loro funzione e necessità: ad esempio Sistina Site Specific. Purtroppo la sciagurata abitudine di sbiancare le stanze ha abituato gli artisti a ritirarsi nella riserva dell’incorniciato, un’ultima trincea contro l’aggressione di mobili, soprammobili, lampade e decor assortiti.
Edoardo Piermattei, artista marchigiano non solo per nascita ma per destino, si è preso il lusso visivo di frequentare per anni, con la naturalezza di chi impara l’arte camminando, il cuore dell’arte che, dal centro dell’Italia, batte ancora tenendo in vita tutti gli artisti, ma proprio tutti. Non solo chiese, studioli e palazzi, ma le stesse strette vie medioevali con gli intonaci sempre colorati e il tonalismo gentile dei muri in mattoni, hanno costruito la sapienza artistica di Edoardo Piermattei che ha deciso di non ritagliarsi più uno spazio all’interno della sterpaglia mediatica, ma di ristabilire l’ordine gerarchico: prima è l’Arte.
E lo fa letteralmente a mano, usando polvere e pigmenti legati con colle e cemento, nella certezza che l’arte è l’edificio dell’uomo che, finalmente, dopo le caverne comincia a costruire il proprio giardino recintato e protetto: il proprio Paradiso. Il “Paradeisos” orientale è letteralmente il giardino, protetto da torri, dove si rese possibile l’addomesticazione della natura, la quale, inesorabile matrigna, cerca sempre, con la sua forza sublime e terribile, di frantumare gli sforzi dell’uomo.
La casa, il palazzo, la torre, sono sempre una replica e un ricordo d’ogni paradiso: all’interno delle mura l’uomo svolge i suoi compiti e dalle finestre guarda con gioia e apprensione l’orizzonte. Le mura, il pavimento, il soffitto, le colonne, gli archi, i fregi sono i testimoni muti di avvenimenti: in essi rimangono solchi del passaggio dell’uomo che è sempre un’epica.
Edoardo Piermattei, dopo aver costruito archi che reggono se stessi, vuole, con questa sua prima mostra personale, cercare di costruire la sua Porziuncola, una piccola particella di terreno sulla quale l’arte cerca di costruirsi come radura, come sosta: arte come ristoro del mondo.
Edoardo Piermattei, artista marchigiano non solo per nascita ma per destino, si è preso il lusso visivo di frequentare per anni, con la naturalezza di chi impara l’arte camminando, il cuore dell’arte che, dal centro dell’Italia, batte ancora tenendo in vita tutti gli artisti, ma proprio tutti. Non solo chiese, studioli e palazzi, ma le stesse strette vie medioevali con gli intonaci sempre colorati e il tonalismo gentile dei muri in mattoni, hanno costruito la sapienza artistica di Edoardo Piermattei che ha deciso di non ritagliarsi più uno spazio all’interno della sterpaglia mediatica, ma di ristabilire l’ordine gerarchico: prima è l’Arte.
E lo fa letteralmente a mano, usando polvere e pigmenti legati con colle e cemento, nella certezza che l’arte è l’edificio dell’uomo che, finalmente, dopo le caverne comincia a costruire il proprio giardino recintato e protetto: il proprio Paradiso. Il “Paradeisos” orientale è letteralmente il giardino, protetto da torri, dove si rese possibile l’addomesticazione della natura, la quale, inesorabile matrigna, cerca sempre, con la sua forza sublime e terribile, di frantumare gli sforzi dell’uomo.
La casa, il palazzo, la torre, sono sempre una replica e un ricordo d’ogni paradiso: all’interno delle mura l’uomo svolge i suoi compiti e dalle finestre guarda con gioia e apprensione l’orizzonte. Le mura, il pavimento, il soffitto, le colonne, gli archi, i fregi sono i testimoni muti di avvenimenti: in essi rimangono solchi del passaggio dell’uomo che è sempre un’epica.
Edoardo Piermattei, dopo aver costruito archi che reggono se stessi, vuole, con questa sua prima mostra personale, cercare di costruire la sua Porziuncola, una piccola particella di terreno sulla quale l’arte cerca di costruirsi come radura, come sosta: arte come ristoro del mondo.
17
maggio 2016
Edoardo Piermattei – Porziuncola
Dal 17 maggio all'undici giugno 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO BUONASERA
Torino, Via Giacinto Carena, 20, (Torino)
Torino, Via Giacinto Carena, 20, (Torino)
Orario di apertura
da mercoledi a venerdì ore 15-19
Vernissage
17 Maggio 2016, ore 18.00
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