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Eduard Angeli – opere 2001–2009
La mostra riprende parte della grande mostra organizzata nel 2008 al Museo Correr di Venezia in collaborazione con la galleria Jan Krugier & Cie (Ginevra) e curata dal prof. Giandomenico Romanelli e comprende circa 20 opere su tela e carta, tra cui alcune di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi otto anni e incentrate esclusivamente sui temi veneziani.
Comunicato stampa
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Anche quest’anno si apre la stagione delle manifestazioni organizzate dagli Amici di Gabriele Mattera. Nel segno di quelle che furono le Manifestazioni del Castello Aragonese intraprese negli anni 80 da Gabriele Mattera, che riuscì , primo tra tutti sull’isola d’Ischia, a portare nomi prestigiosi dell’arte contemporanea, l’associazione prosegue l’attività culturale, organizzando mostre di grande prestigio e cercando di divulgare il più possibile il nome di Gabriele Mattera come artista e come organizzatore e iniziatore di una grande momento culturale.
La stagione espositiva inizia con la mostra di Eduard Angeli. Figura di primo piano nel panorama artistico contemporaneo austriaco, Angeli in questa mostra presenta gli esiti della più recente ricerca espressiva. Dal 2001 Angeli frequenta Venezia per lunghi periodi, fino a stabilirsi in una casa–atelier al Lido, affacciata sulla laguna, di fronte alla città storica. Da allora Venezia diventa un tema dominante. Dipinti su iuta grezza o su carta, con carbone, gesso, sanguigna e un uso attento e frugale del colore, le opere veneziane di Angeli sono visioni, dissolvenze,presagi. Orizzonti in cui cielo e mare si fondono o notti tagliate da un filo di luce o, ancora, prospettive fuggevoli, prive di dettagli, dall’apparenza di quinte o di scene teatrali deserte e inaccessibili, o delicati piani monocromi. Una narrazione sospesa, potentemente simbolica, con la veridicità di un sogno. È una Venezia intesa come luogo dello spirito, come spazio senza tempo, come allegoria di una condizione esistenziale, quella di Eduard Angeli.
L’artista vi giunge dopo un lungo percorso che lo vede, nel tempo, impegnato in narrazioni enigmatiche, affidate sempre a una tecnica pittorica dominata con maestria, applicata a opere spesso di grandi dimensioni.
Immagini del vuoto, quelle di Eduard Angeli. Vuoto come le calli senza una persona, che nella vita quotidiana soffocata dal turismo di massa paiono quasi come una chimera, i muri senza un vaso di fiori, le case senza i panni stesi. Venezia intesa, e lo dice lo stesso Angeli, come l’essenza di una città e non la sua visione onirica come potrebbe apparire al primo sguardo. Non dipinge Vienna e non ha dipinto neanche Instanbul, dove visse da ragazzo, nonostante siano tutte e tre capitali di un impero, perché le trova troppo chiuse. Ecco allora immagini dell’Arsenale, della laguna, dell’isoletta di Santo Spirito che sembrano fotografie della memoria o la pasticceria Rosa Salva di campo San Giovanni e Paolo interamente giocata sui toni del grigio, dall’apparenza spettrale, lontana anni luce dal gioioso e colorato brusio che la circonda quotidianamente.
La mostra riprende parte della grande mostra organizzata nel 2008 al Museo Correr di Venezia in collaborazione con la galleria Jan Krugier & Cie (Ginevra) e curata dal prof. Giandomenico Romanelli e comprende circa 20 opere su tela e carta, tra cui alcune di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi otto anni e incentrate esclusivamente sui temi veneziani.
La stagione espositiva inizia con la mostra di Eduard Angeli. Figura di primo piano nel panorama artistico contemporaneo austriaco, Angeli in questa mostra presenta gli esiti della più recente ricerca espressiva. Dal 2001 Angeli frequenta Venezia per lunghi periodi, fino a stabilirsi in una casa–atelier al Lido, affacciata sulla laguna, di fronte alla città storica. Da allora Venezia diventa un tema dominante. Dipinti su iuta grezza o su carta, con carbone, gesso, sanguigna e un uso attento e frugale del colore, le opere veneziane di Angeli sono visioni, dissolvenze,presagi. Orizzonti in cui cielo e mare si fondono o notti tagliate da un filo di luce o, ancora, prospettive fuggevoli, prive di dettagli, dall’apparenza di quinte o di scene teatrali deserte e inaccessibili, o delicati piani monocromi. Una narrazione sospesa, potentemente simbolica, con la veridicità di un sogno. È una Venezia intesa come luogo dello spirito, come spazio senza tempo, come allegoria di una condizione esistenziale, quella di Eduard Angeli.
L’artista vi giunge dopo un lungo percorso che lo vede, nel tempo, impegnato in narrazioni enigmatiche, affidate sempre a una tecnica pittorica dominata con maestria, applicata a opere spesso di grandi dimensioni.
Immagini del vuoto, quelle di Eduard Angeli. Vuoto come le calli senza una persona, che nella vita quotidiana soffocata dal turismo di massa paiono quasi come una chimera, i muri senza un vaso di fiori, le case senza i panni stesi. Venezia intesa, e lo dice lo stesso Angeli, come l’essenza di una città e non la sua visione onirica come potrebbe apparire al primo sguardo. Non dipinge Vienna e non ha dipinto neanche Instanbul, dove visse da ragazzo, nonostante siano tutte e tre capitali di un impero, perché le trova troppo chiuse. Ecco allora immagini dell’Arsenale, della laguna, dell’isoletta di Santo Spirito che sembrano fotografie della memoria o la pasticceria Rosa Salva di campo San Giovanni e Paolo interamente giocata sui toni del grigio, dall’apparenza spettrale, lontana anni luce dal gioioso e colorato brusio che la circonda quotidianamente.
La mostra riprende parte della grande mostra organizzata nel 2008 al Museo Correr di Venezia in collaborazione con la galleria Jan Krugier & Cie (Ginevra) e curata dal prof. Giandomenico Romanelli e comprende circa 20 opere su tela e carta, tra cui alcune di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi otto anni e incentrate esclusivamente sui temi veneziani.
09
maggio 2009
Eduard Angeli – opere 2001–2009
Dal 09 maggio al 05 luglio 2009
arte contemporanea
Location
CASTELLO ARAGONESE
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Vernissage
9 Maggio 2009, ore 21
Autore
Curatore