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Edward Quinn – Picasso. Ritratto intimo
Spoleto celebra il genio dell’artista spagnolo in occasione del quarantacinquesimo
anniversario della morte presentando una corposa serie di scatti, alcuni inediti, realizzati da Edward Quinn (Dublino 1920 – Svizzera 1997), il fotoreporter che seguì Picasso (1881 – 1973) in Costa Azzurra e lo ritrasse, con il suo permesso, per vent’anni circa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del quarantacinquesimo
anniversario della morte, e in concomitanza a
numerose mostre in tutto in mondo a lui
dedicate, anche Spoleto celebra il genio
dell’artista spagnolo con l’esposizione
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
PICASSO RITRATTO INTIMO Foto di
Edward Quinn, presentando una corposa
serie di scatti, alcuni inediti, realizzati da
Edward Quinn (Dublino 1920 – Svizzera
1997), il fotoreporter che seguì Picasso (1881
– 1973) in Costa Azzurra e lo ritrasse, con il
suo permesso, per vent’anni circa.
La mostra è stata inaugurata stamani alla
presenza del sindaco di Spoleto Umberto de
Augustinis e del presidente dell’associazione
Metamorfosi Pietro Folena presso la sede del
MAG MetaMorfosi Art Gallery di Palazzo
Bufalini a Piazza Duomo
Dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2018,
un’ottantina di foto (due i formati in mostra
40x50 e 30x40 cm) raccontano un Picasso
assolutamente privato: fra le sue donne,
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
amanti e amiche, fra i suoi figli, frutto di molte
passioni nel corso degli anni, fra i tanti amici e
conoscenti che popolavano le sue tele così
come le tavolate imbandite e le spiagge
davanti al mare. Ben 26 fra queste foto sono
inedite e mai stampate prima. Le foto
provengono dell’Archivio Quinn, Zurigo, e
sono state selezionate dal curatore della
mostra, Wolfgang Frei, nipote del fotografo.
La mostra, prodotta e organizzata da
MetaMorfosi con il patrocinio del Comune di
Spoleto, è il frutto dell’amicizia particolare che
legò Picasso a Edward Quinn, come spiega il
nipote ricostruendo il loro primo incontro
avvenuto in Costa Azzurra: «“Lui, il ne me
dérange pas”, (“non mi disturba”) racconta
Picasso dopo che il 23 marzo 1953 lo aveva
fotografato per la prima volta durante il suo
lavoro. Così Quinn divenne uno dei pochi
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
fotografi a cui fu permesso di fotografarlo
durante il lavoro e che era accettato nella sua
vita privata».
Nato nel 1920, Quinn alla fine degli anni ‘40 si
trasferisce a Monaco. Probabilmente non c’è
mai stato un luogo come la Costa Azzurra
degli anni ‘50 e ‘60 dove così tante stelle,
politici e artisti, hanno vissuto o passavano le
vacanze. Una delle personalità che si
stabilirono in Costa Azzurra fu Picasso: già da
allora era una star. Quinn riuscì nel ‘51 a
scattare le sue prime foto di Picasso con i due
figli. Le foto piacquero all’artista che
acconsentì alla richiesta di ulteriori scatti. Due
anni dopo si svolse il primo servizio fotografico
con Picasso che lavorava la ceramica. Quinn
non apparteneva alla razza dei paparazzi
insistenti, come i fotografi delle celebrità della
stampa scandalistica. In questo era troppo un
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
gentleman irlandese. Divenne presto amico di
Picasso, come mostra la dedica del 1954 sulla
linoleografia “Toros en Vallauris”: “Para el
amigo Quinn - el buen fotógrafo”.
«Anche se Quinn – racconta ancora Frei - era
un caro amico non era quasi mai possibile
fissare con lui per tempo un appuntamento.
Spesso Picasso dava l’ordine di non essere
disturbato. Quasi tutte le visite erano
impreviste e improvvisate. Questo però era in
linea col modo di lavorare di Quinn: i suoi
scatti non avevano infatti bisogno di lunghi
preparativi tecnici. Non faceva uso del
treppiede e si rifiutava di illuminare
artificialmente gli ambienti e far posare
Picasso. L’obiettivo era quello di mostrare in
quali condizioni l’artista creava le sue opere».
L’obiettivo era la foto non convenzionale,
credibile, autentica, documentaria. Le
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
fotografie in mostra, molte delle quali non
sono mai state pubblicate, rivelano come
l’artista si sia ispirato dalle cose e alle persone
di tutti i giorni, ma anche a quelle straordinarie
che lo circondano. In questa visione della
personalità, delle persone dietro le immagini,
diventano visibili anche clichés sulla realtà e
sugli opposti: il tempo libero accanto al lavoro,
il quotidiano in relazione all’arte, il Casanova e
l’uomo di famiglia, il clown e il jolly estroverso,
ma anche il maestro molto attento.
Un affascinante ritratto intimo dell’artista che
copre un periodo di oltre 20 anni e che
racconta un Picasso insolito, autentico e ricco
di umanità.
anniversario della morte, e in concomitanza a
numerose mostre in tutto in mondo a lui
dedicate, anche Spoleto celebra il genio
dell’artista spagnolo con l’esposizione
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
PICASSO RITRATTO INTIMO Foto di
Edward Quinn, presentando una corposa
serie di scatti, alcuni inediti, realizzati da
Edward Quinn (Dublino 1920 – Svizzera
1997), il fotoreporter che seguì Picasso (1881
– 1973) in Costa Azzurra e lo ritrasse, con il
suo permesso, per vent’anni circa.
La mostra è stata inaugurata stamani alla
presenza del sindaco di Spoleto Umberto de
Augustinis e del presidente dell’associazione
Metamorfosi Pietro Folena presso la sede del
MAG MetaMorfosi Art Gallery di Palazzo
Bufalini a Piazza Duomo
Dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2018,
un’ottantina di foto (due i formati in mostra
40x50 e 30x40 cm) raccontano un Picasso
assolutamente privato: fra le sue donne,
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
amanti e amiche, fra i suoi figli, frutto di molte
passioni nel corso degli anni, fra i tanti amici e
conoscenti che popolavano le sue tele così
come le tavolate imbandite e le spiagge
davanti al mare. Ben 26 fra queste foto sono
inedite e mai stampate prima. Le foto
provengono dell’Archivio Quinn, Zurigo, e
sono state selezionate dal curatore della
mostra, Wolfgang Frei, nipote del fotografo.
La mostra, prodotta e organizzata da
MetaMorfosi con il patrocinio del Comune di
Spoleto, è il frutto dell’amicizia particolare che
legò Picasso a Edward Quinn, come spiega il
nipote ricostruendo il loro primo incontro
avvenuto in Costa Azzurra: «“Lui, il ne me
dérange pas”, (“non mi disturba”) racconta
Picasso dopo che il 23 marzo 1953 lo aveva
fotografato per la prima volta durante il suo
lavoro. Così Quinn divenne uno dei pochi
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
fotografi a cui fu permesso di fotografarlo
durante il lavoro e che era accettato nella sua
vita privata».
Nato nel 1920, Quinn alla fine degli anni ‘40 si
trasferisce a Monaco. Probabilmente non c’è
mai stato un luogo come la Costa Azzurra
degli anni ‘50 e ‘60 dove così tante stelle,
politici e artisti, hanno vissuto o passavano le
vacanze. Una delle personalità che si
stabilirono in Costa Azzurra fu Picasso: già da
allora era una star. Quinn riuscì nel ‘51 a
scattare le sue prime foto di Picasso con i due
figli. Le foto piacquero all’artista che
acconsentì alla richiesta di ulteriori scatti. Due
anni dopo si svolse il primo servizio fotografico
con Picasso che lavorava la ceramica. Quinn
non apparteneva alla razza dei paparazzi
insistenti, come i fotografi delle celebrità della
stampa scandalistica. In questo era troppo un
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
gentleman irlandese. Divenne presto amico di
Picasso, come mostra la dedica del 1954 sulla
linoleografia “Toros en Vallauris”: “Para el
amigo Quinn - el buen fotógrafo”.
«Anche se Quinn – racconta ancora Frei - era
un caro amico non era quasi mai possibile
fissare con lui per tempo un appuntamento.
Spesso Picasso dava l’ordine di non essere
disturbato. Quasi tutte le visite erano
impreviste e improvvisate. Questo però era in
linea col modo di lavorare di Quinn: i suoi
scatti non avevano infatti bisogno di lunghi
preparativi tecnici. Non faceva uso del
treppiede e si rifiutava di illuminare
artificialmente gli ambienti e far posare
Picasso. L’obiettivo era quello di mostrare in
quali condizioni l’artista creava le sue opere».
L’obiettivo era la foto non convenzionale,
credibile, autentica, documentaria. Le
Ufficio stampa, comunicazione e trasparenza
fotografie in mostra, molte delle quali non
sono mai state pubblicate, rivelano come
l’artista si sia ispirato dalle cose e alle persone
di tutti i giorni, ma anche a quelle straordinarie
che lo circondano. In questa visione della
personalità, delle persone dietro le immagini,
diventano visibili anche clichés sulla realtà e
sugli opposti: il tempo libero accanto al lavoro,
il quotidiano in relazione all’arte, il Casanova e
l’uomo di famiglia, il clown e il jolly estroverso,
ma anche il maestro molto attento.
Un affascinante ritratto intimo dell’artista che
copre un periodo di oltre 20 anni e che
racconta un Picasso insolito, autentico e ricco
di umanità.
15
dicembre 2018
Edward Quinn – Picasso. Ritratto intimo
Dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2019
fotografia
Location
IL QUADRILATERO – PALAZZO BUFALINI
Città Di Castello, Piazza Giacomo Matteotti, (Perugia)
Città Di Castello, Piazza Giacomo Matteotti, (Perugia)
Biglietti
intero 5.00 e. ridotto 3.00 e.
Orario di apertura
martedì/domenica 10.00 18.30
25 dicembre: 10.00 12.30 - 15.30/18.30
31 dicembre: 10.00 18.30
1 gennaio: 12.30 18.30
Autore