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Effetti collaterali #2. Controindicazioni d’Arte
XX.9.12 FABRIKArte, ospiterà per tutto il mese di ottobre il quarto step del progetto. L’opening-happening è previsto in occasione della 5.a
Giornata del Contemporaneo definita da AMACI. L’happening prevede un percorso espositivo di Opere/Vinile e video-performance interattive.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La manifestazione, collaterale alla 53.ma Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia, arriva alla sua conclusione dopo gli appuntamenti veneziani di giugno e luglio scorsi, e quello sloveno concluso a fine agosto.
L’evento propone un percorso espositivo di Opere/Vinile d’Arte e un percorso di interactive performance.
In mostra, anche l’intero XX.9.12 Archivio Vinile, che raccoglie al momento circa 400 Opere/Vinile.
L’idea di proporre a Piombino Dese (PD) un evento inserito in una manifestazione ad alto impatto mediatico quale la Biennale di Venezia, nasce dalla volontà di fare da cassa di risonanza alle nuove forme di cultura internazionali, affinché possano valicare quei confini istituzionali che troppo spesso limitano l’arte.
L’arte, in questo modo, esce dai luoghi culto dove troppo spesso ristagna e si spinge tra la gente, si fa conoscere, si fa toccare, si fa comprendere. Entra in luoghi dove deve obbligatoriamente convivere con strutture pre-esistenti uscendone rivitalizzata, diventando momento di interazione con la struttura sociale ed economica del territorio, a dimostrazione di come sia possibile, con l’intervento attento delle forme produttive locali, dare forza alla cultura e prendere forza dalla cultura.
L’intento principale del progetto risiede nel concetto di transdisciplinarità delle arti e nella collaborazione fra artista-opera-spettatore.
Transdisciplinarità, perché non si compie solo interazione fra le varie forme di pensiero, ma si viene a creare fra le stesse un nuovo filo conduttore.L’artista che ha bisogno di confrontarsi con le presenti (future?) forme di espressione, non sostituisce ma amplia il proprio campo cognitivo, va alla ricerca del perché, trasformando la propria esperienza in una comunicazione di esperienze.Il percorso di interactive performance propone infatti, in opposizione all’immagine statica proposta dall’Opera/Vinile, in modo sinergico e non limitativo, una sorta di virtualità del mondo apparente.
Gli artisti interessati alla possibilità di programmare la propria opera d’arte, oltre che a crearla, cooperano con le nuove tecnologie per formulare domande “nuove”.Lo spettatore, non si limita più a contemplare l’opera d’arte, ma assiste alla sua nascita, alla sua progressione, al suo mai compiuto divenire.
Statiche sedi espositive si trasformano in vere e proprie fucine, fabbriche dove si progetta e si costruisce arte.
L’Arte Nuova, passando attraverso un delicato e complesso processo sinergico fra vecchio e nuovo, presenta un’opera d’arte non più unicamente contemplativa, ma una vera e propria opera-evento carica dei nuovi simbolismi e significazioni del nostro tempo.
L’evento propone un percorso espositivo di Opere/Vinile d’Arte e un percorso di interactive performance.
In mostra, anche l’intero XX.9.12 Archivio Vinile, che raccoglie al momento circa 400 Opere/Vinile.
L’idea di proporre a Piombino Dese (PD) un evento inserito in una manifestazione ad alto impatto mediatico quale la Biennale di Venezia, nasce dalla volontà di fare da cassa di risonanza alle nuove forme di cultura internazionali, affinché possano valicare quei confini istituzionali che troppo spesso limitano l’arte.
L’arte, in questo modo, esce dai luoghi culto dove troppo spesso ristagna e si spinge tra la gente, si fa conoscere, si fa toccare, si fa comprendere. Entra in luoghi dove deve obbligatoriamente convivere con strutture pre-esistenti uscendone rivitalizzata, diventando momento di interazione con la struttura sociale ed economica del territorio, a dimostrazione di come sia possibile, con l’intervento attento delle forme produttive locali, dare forza alla cultura e prendere forza dalla cultura.
L’intento principale del progetto risiede nel concetto di transdisciplinarità delle arti e nella collaborazione fra artista-opera-spettatore.
Transdisciplinarità, perché non si compie solo interazione fra le varie forme di pensiero, ma si viene a creare fra le stesse un nuovo filo conduttore.L’artista che ha bisogno di confrontarsi con le presenti (future?) forme di espressione, non sostituisce ma amplia il proprio campo cognitivo, va alla ricerca del perché, trasformando la propria esperienza in una comunicazione di esperienze.Il percorso di interactive performance propone infatti, in opposizione all’immagine statica proposta dall’Opera/Vinile, in modo sinergico e non limitativo, una sorta di virtualità del mondo apparente.
Gli artisti interessati alla possibilità di programmare la propria opera d’arte, oltre che a crearla, cooperano con le nuove tecnologie per formulare domande “nuove”.Lo spettatore, non si limita più a contemplare l’opera d’arte, ma assiste alla sua nascita, alla sua progressione, al suo mai compiuto divenire.
Statiche sedi espositive si trasformano in vere e proprie fucine, fabbriche dove si progetta e si costruisce arte.
L’Arte Nuova, passando attraverso un delicato e complesso processo sinergico fra vecchio e nuovo, presenta un’opera d’arte non più unicamente contemplativa, ma una vera e propria opera-evento carica dei nuovi simbolismi e significazioni del nostro tempo.
03
ottobre 2009
Effetti collaterali #2. Controindicazioni d’Arte
Dal 03 al 24 ottobre 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
XX.9.12 FABRIKARTE
Piombino Dese, Via Albare, 7, (Padova)
Piombino Dese, Via Albare, 7, (Padova)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 20.00
Autore
Curatore