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Effetto Stalker #2
Il secondo appuntamento della trilogia espositiva Effetto Stalker, progetto ideato e curato da Helga Marsala
Comunicato stampa
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Il percorso espositivo si snoda attraverso opere che stabiliscono col paesaggio una relazione interiore, evocativa, da cui sono esclusi approcci documentaristici o realistici.
Il paesaggio naturale e/o urbano diventa mindscape o dreamscape, sintetizzato da parole chiave quali attraversamento, passaggio, desiderio, metamorfosi. Ne deriva un’attitudine alterante, lirica, perfino surreale, riconducibile allo sguardo dell’artista e agli stessi luoghi osservati, da cui emanano energie sotterranee.
Il titolo fa riferimento a Stalker, il celebre film di Andrej Tarkovskij che racconta il percorso iniziatico di due uomini condotti da una guida esperta (lo “stalker”) verso un luogo misterioso animato da strane forze cosmiche. Qui si trova una stanza in cui è possibile dare corpo ai propri desideri più profondi. L’intero film si sviluppa come un viaggio suggestivo attraverso un paesaggio straniante, in un susseguirsi di pericoli, trappole, pause oniriche, elucubrazioni filosofiche e visioni deliranti.
Stalker, che non diventa mai il soggetto dei lavori, viene utilizzato come filtro visivo, sorgente di spunti tematici, congegno poetico per attivare visioni, riflessioni. Così, collegandosi in qualche modo alle atmosfere proprie del film, l'operazione di riscrittura del paesaggio avviene lungo un canale emotivo, mentale, emozionale, che connette piano cinematografico e piano pittorico, realtà ed illusione, spazio fisico e luogo mentale.
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The project is organized as an articulated ensemble of paintings that establish an interior and evocative relationship with landscape, without adhering dogmatically to any documentaristic or realistic approach. The natural as well as the urban landscape become mindscape or dreamscape, the core of which is exemplified by keywords such as trespassing, passage, desire, metamorphosis. The places observed by the artist’s glance emanate hidden energies that are lyrically and even surreally transfigured on the canvas.
The title of the exhibition refers to Stalker, the cult movie by Andrej Tarkovskij that narrates the initiation of two men under the expert guidance of a “stalker” toward a mysterious place animated by uncanny cosmic forces. Here they find a room where they can make their most intimate desires come true. The movie is, then, a journey through an alienated landscape of the mind, dotted with mental deceptions, onirical suspensions, philosophical elucubrations, and hallucinated visions.
Stalker never becomes the direct subject of the works presented; rather, it functions as visual filter, thematic source, and poetic device. Letting themselves be inspired by the atmospheres of the movie, the featured artists re-invent landscape with a gesture that involves a reflection of the relationships between film and painting, real and illusory worlds, physical and psychological spaces.
Il paesaggio naturale e/o urbano diventa mindscape o dreamscape, sintetizzato da parole chiave quali attraversamento, passaggio, desiderio, metamorfosi. Ne deriva un’attitudine alterante, lirica, perfino surreale, riconducibile allo sguardo dell’artista e agli stessi luoghi osservati, da cui emanano energie sotterranee.
Il titolo fa riferimento a Stalker, il celebre film di Andrej Tarkovskij che racconta il percorso iniziatico di due uomini condotti da una guida esperta (lo “stalker”) verso un luogo misterioso animato da strane forze cosmiche. Qui si trova una stanza in cui è possibile dare corpo ai propri desideri più profondi. L’intero film si sviluppa come un viaggio suggestivo attraverso un paesaggio straniante, in un susseguirsi di pericoli, trappole, pause oniriche, elucubrazioni filosofiche e visioni deliranti.
Stalker, che non diventa mai il soggetto dei lavori, viene utilizzato come filtro visivo, sorgente di spunti tematici, congegno poetico per attivare visioni, riflessioni. Così, collegandosi in qualche modo alle atmosfere proprie del film, l'operazione di riscrittura del paesaggio avviene lungo un canale emotivo, mentale, emozionale, che connette piano cinematografico e piano pittorico, realtà ed illusione, spazio fisico e luogo mentale.
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The project is organized as an articulated ensemble of paintings that establish an interior and evocative relationship with landscape, without adhering dogmatically to any documentaristic or realistic approach. The natural as well as the urban landscape become mindscape or dreamscape, the core of which is exemplified by keywords such as trespassing, passage, desire, metamorphosis. The places observed by the artist’s glance emanate hidden energies that are lyrically and even surreally transfigured on the canvas.
The title of the exhibition refers to Stalker, the cult movie by Andrej Tarkovskij that narrates the initiation of two men under the expert guidance of a “stalker” toward a mysterious place animated by uncanny cosmic forces. Here they find a room where they can make their most intimate desires come true. The movie is, then, a journey through an alienated landscape of the mind, dotted with mental deceptions, onirical suspensions, philosophical elucubrations, and hallucinated visions.
Stalker never becomes the direct subject of the works presented; rather, it functions as visual filter, thematic source, and poetic device. Letting themselves be inspired by the atmospheres of the movie, the featured artists re-invent landscape with a gesture that involves a reflection of the relationships between film and painting, real and illusory worlds, physical and psychological spaces.
25
ottobre 2008
Effetto Stalker #2
Dal 25 ottobre 2008 al 29 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’ARCO
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Siracusa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
da lunedi a sabato ore 16-20
Vernissage
25 Ottobre 2008, h 18.00
Autore
Curatore