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Efisio Marini – Il Pietrificatore
L’esposizione si compone di 26 pannelli che raccontano: la vita di Efisio Marini, la storia della Cagliari di fine ottocento, la tecnica della pietrificazione e quella della mummificazione, oltre a una sezione su imbalsamatori, mummificatori, pietrificatori nell’Europa del XIX secolo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, Giorgio Pellegrini verrà inaugurata Martedì 26 ottobre alle ore 18,00 a Cagliari presso il Centro Comunale d’ Arte e Cultura Il Ghetto "IL PIETRIFICATORE", mostra storica sulla vita e le opere dello scienziato cagliaritano Efisio Marini.
La mostra organizzata dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e da Gruppo Misto Comunicazione, con la collaborazione del consorzio museale Camù, si propone di ricostruire il percorso intellettuale e psicologico che portò Efisio Marini a scoprire la formula chimica in grado di arrestare la naturale decomposizione dei corpi dopo la loro morte.
L’esposizione si compone di 26 pannelli che raccontano: la vita di Efisio Marini, la storia della Cagliari di fine ottocento, la tecnica della pietrificazione e quella della mummificazione, oltre a una sezione su imbalsamatori, mummificatori, pietrificatori nell’Europa del XIX secolo.
Gruppo Misto Comunicazione, società attiva nei settori della consulenza, dell’ editoria e della formazione ha anche curato il catalogo di 80 pagine in cui insieme a interventi di carattere scientifico, corredati da numerose foto, è possibile leggere un racconto a fumetti su Efisio Marini. Il fumetto mira a coinvolgere un pubblico il più vasto possibile, cercando di interessare anche una fascia più giovane di utenti. La scelta narrativa è stata quella di raccontare le vicende del Marini, con un taglio avventuroso e introducendo dei personaggi con i quali i lettori possano identificarsi. Nel livello del presente, due giovani ricercatori si impegnano a ritrovare la fantomatica formula per la pietrificazione dei cadaveri; in un secondo livello narrativo, collocato nel passato, si ripercorrono la vita di Efisio Marini e le vicende e i costumi della Cagliari di fine ‘800.
Efisio Marini nacque a Cagliari nel 1835 da una benestante famiglia di commercianti. Grazie alla sua ottima preparazione ottenne un incarico di assistente presso il Museo di Storia Naturale di Cagliari. Si dedicò allo studio dei fossili, che a volte conservano i resti di organismi di ere remote, e che gli rivelarono i processi che trasformavano la materia. Ebbe così l'idea di studiare il processo inverso a quello della natura per risalire dalla materia fossilizzata alla sua condizione originaria.
Ripercorrendo il cammino a ritroso egli pensava di scoprire come si poteva fermare il processo di degradazione delle sostanze organiche e si dedicò così agli esperimenti sui cadaveri nell'obitorio del cimitero. La sua perseveranza fu premiata: gli esperimenti che aveva compiuto su un braccio di un cadavere diedero risultati sorprendenti. Marini era riuscito non solo ad arrestare il processo della decomposizione, ma anche a conservare ai tessuti e ai muscoli l'elasticità e la plasticità che possedevano in vita e a mantenere in essi l'incarnato originale.
L’occasione per dimostrare che col suo metodo si poteva impedire la decomposizione delle intere spoglie di un defunto si presentò alla morte dello storico cagliaritano Pietro Martini: con alcuni amici ebbe l’idea di pietrificarne il corpo e di immortalarlo in una lastra fotografica.
Fu aperta la tomba ed Efisio Marini cominciò ad operare sul corpo inanimato ancora ben conservato.Gli amici lo guardavano attoniti mentre ricostruiva i lineamenti perduti dello storico. Terminata l'operazione l'insigne studioso era pronto per essere ritratto. Agostino Lay Rodriguez riprodusse l'evento con grande precisione e il morto riviveva così in una lastra fotografica. Qualche mese dopo l'immagine dello storico sorrideva dalle vetrine dei negozi cagliaritani, dove era in vendita nei vari formati allora in commercio.
Pero la parola di Marini e dei suoi amici fu messa in dubbio: Marini fece riesumare la salma dello storico davanti a numerosi e autorevoli testimoni. Il risultato gli diede ragione: il corpo di Pietro Martini era perfettamente conservato e così fu anche nelle successive riesumazioni che si resero necessarie anni dopo, per convincere i più scettici.
La sua fama era cresciuta in tutta Europa. Egli fu invitato all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, per mostrare i risultati della sua scoperta. Grazie al suo misterioso procedimento lo scienziato sardo pietrificò, restituendogli l'antica consistenza, il piede di una mummia egizia.
Mori l'11 settembre 1900 e con lui scomparve anche la sua formula misteriosa per la pietrificazione dei cadaveri.
La mostra organizzata dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e da Gruppo Misto Comunicazione, con la collaborazione del consorzio museale Camù, si propone di ricostruire il percorso intellettuale e psicologico che portò Efisio Marini a scoprire la formula chimica in grado di arrestare la naturale decomposizione dei corpi dopo la loro morte.
L’esposizione si compone di 26 pannelli che raccontano: la vita di Efisio Marini, la storia della Cagliari di fine ottocento, la tecnica della pietrificazione e quella della mummificazione, oltre a una sezione su imbalsamatori, mummificatori, pietrificatori nell’Europa del XIX secolo.
Gruppo Misto Comunicazione, società attiva nei settori della consulenza, dell’ editoria e della formazione ha anche curato il catalogo di 80 pagine in cui insieme a interventi di carattere scientifico, corredati da numerose foto, è possibile leggere un racconto a fumetti su Efisio Marini. Il fumetto mira a coinvolgere un pubblico il più vasto possibile, cercando di interessare anche una fascia più giovane di utenti. La scelta narrativa è stata quella di raccontare le vicende del Marini, con un taglio avventuroso e introducendo dei personaggi con i quali i lettori possano identificarsi. Nel livello del presente, due giovani ricercatori si impegnano a ritrovare la fantomatica formula per la pietrificazione dei cadaveri; in un secondo livello narrativo, collocato nel passato, si ripercorrono la vita di Efisio Marini e le vicende e i costumi della Cagliari di fine ‘800.
Efisio Marini nacque a Cagliari nel 1835 da una benestante famiglia di commercianti. Grazie alla sua ottima preparazione ottenne un incarico di assistente presso il Museo di Storia Naturale di Cagliari. Si dedicò allo studio dei fossili, che a volte conservano i resti di organismi di ere remote, e che gli rivelarono i processi che trasformavano la materia. Ebbe così l'idea di studiare il processo inverso a quello della natura per risalire dalla materia fossilizzata alla sua condizione originaria.
Ripercorrendo il cammino a ritroso egli pensava di scoprire come si poteva fermare il processo di degradazione delle sostanze organiche e si dedicò così agli esperimenti sui cadaveri nell'obitorio del cimitero. La sua perseveranza fu premiata: gli esperimenti che aveva compiuto su un braccio di un cadavere diedero risultati sorprendenti. Marini era riuscito non solo ad arrestare il processo della decomposizione, ma anche a conservare ai tessuti e ai muscoli l'elasticità e la plasticità che possedevano in vita e a mantenere in essi l'incarnato originale.
L’occasione per dimostrare che col suo metodo si poteva impedire la decomposizione delle intere spoglie di un defunto si presentò alla morte dello storico cagliaritano Pietro Martini: con alcuni amici ebbe l’idea di pietrificarne il corpo e di immortalarlo in una lastra fotografica.
Fu aperta la tomba ed Efisio Marini cominciò ad operare sul corpo inanimato ancora ben conservato.Gli amici lo guardavano attoniti mentre ricostruiva i lineamenti perduti dello storico. Terminata l'operazione l'insigne studioso era pronto per essere ritratto. Agostino Lay Rodriguez riprodusse l'evento con grande precisione e il morto riviveva così in una lastra fotografica. Qualche mese dopo l'immagine dello storico sorrideva dalle vetrine dei negozi cagliaritani, dove era in vendita nei vari formati allora in commercio.
Pero la parola di Marini e dei suoi amici fu messa in dubbio: Marini fece riesumare la salma dello storico davanti a numerosi e autorevoli testimoni. Il risultato gli diede ragione: il corpo di Pietro Martini era perfettamente conservato e così fu anche nelle successive riesumazioni che si resero necessarie anni dopo, per convincere i più scettici.
La sua fama era cresciuta in tutta Europa. Egli fu invitato all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, per mostrare i risultati della sua scoperta. Grazie al suo misterioso procedimento lo scienziato sardo pietrificò, restituendogli l'antica consistenza, il piede di una mummia egizia.
Mori l'11 settembre 1900 e con lui scomparve anche la sua formula misteriosa per la pietrificazione dei cadaveri.
26
ottobre 2004
Efisio Marini – Il Pietrificatore
Dal 26 ottobre al 12 dicembre 2004
Location
IL GHETTO
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Cagliari, Via Santa Croce, 18, (Cagliari)
Biglietti
€ 3 .00 intero; € 2.00 ridotto; € 1.00 ridotto scuole
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20; chiuso il lunedì
Vernissage
26 Ottobre 2004, ORE 18
Autore