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Egan Frantz – Tails
Brand New Gallery è lieta di presentare Tails, prima personale in Italia di Egan Frantz, giovane e promettente artista americano. In mostra cinque tipologie di opere che spaziano da sculture di baguette a frecce, fontane, aghi, fino alla gouache di una coda di elefante. Tails affianca nuovi lavori a
Comunicato stampa
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The Learner must be led always from familiar objects toward the unfamiliar, guided along, as it were, a chain of flowers into the mysteries of life.
Lo spettatore deve sempre essere guidato, partendo da oggetti familiari per poi approcciare l’inesplorato, scortato, come fosse una catena di fiori nei misteri della vita.
Charles Willson Peale
Il lavoro di un artista non è mai puramente filosofico e nessuno è autorizzato a designarlo come tale. In passato è stato utile considerare le attività degli artisti secondo nozioni filosofiche, ma solo in nome dell’attrazione verso l’impasse retorico. Ciò nonostante il pensiero di alcuni importanti anti-filosofi, come lo psicoanalista Jacques Lacan, si ricollegano in qualche modo alle sculture di Egan Frantz. Il suo lavoro, creato attraverso l’assemblaggio di oggetti pre-esistenti, deve infatti essere preso alla lettera, attraverso gli stessi procedimenti che regolano il linguaggio.
A differenza della filosofia e della psicoanalisi, discipline strettamente collegate alla trasmissione della conoscenza, l’arte concerne sostanzialmente la trasmissione della verità. Il vero rimane legato ad un realtà oggettiva, slegata dalle interpretazioni personali. Nel processo di fruizione dell’opera si hanno già le parole per definire ciò che si osserva, quindi, esprimere questo pensiero a voce alta potrebbe (o meno) influenzare le proprie reazioni nei confronti dell’oggetto, sottolineando come l’opera stessa incorpori le intenzioni dell’artista, senza la necessità di essere commentata.
Apparentemente insensati, i lavori di Egan Frantz nascono da un approccio pregresso estremamente razionale, in cui l'aspetto linguistico diviene essenziale, in un ragionamento filologico calibrato e meticolosamente dettagliato. L’artista, come un ragno, tesse una tela di significati che collega tutti i suoi lavori attraverso ragionamenti che sfiorano l’assurdo.
Egan Frantz nasce nel 1986 in Connecticut, USA. Nel 2009 si è laureato all’Hampshire College, seguito dal poeta Robert Seydel. Mostre recenti includono Egan Frantz: Multiples presso Tilton Gallery, New York e Room Temperature alla Roberts & Tilton Gallery di Los Angeles; The Serial Poem 1 & 2 & 3 & 4 & 5 & 6, Tomorrow, Toronto e Sequence 3 alla Miguel Abreu Gallery di New York. Tra le prossime mostre si segnalano la personale presso Art Statements a ArtBasel di quest’anno.
Lo spettatore deve sempre essere guidato, partendo da oggetti familiari per poi approcciare l’inesplorato, scortato, come fosse una catena di fiori nei misteri della vita.
Charles Willson Peale
Il lavoro di un artista non è mai puramente filosofico e nessuno è autorizzato a designarlo come tale. In passato è stato utile considerare le attività degli artisti secondo nozioni filosofiche, ma solo in nome dell’attrazione verso l’impasse retorico. Ciò nonostante il pensiero di alcuni importanti anti-filosofi, come lo psicoanalista Jacques Lacan, si ricollegano in qualche modo alle sculture di Egan Frantz. Il suo lavoro, creato attraverso l’assemblaggio di oggetti pre-esistenti, deve infatti essere preso alla lettera, attraverso gli stessi procedimenti che regolano il linguaggio.
A differenza della filosofia e della psicoanalisi, discipline strettamente collegate alla trasmissione della conoscenza, l’arte concerne sostanzialmente la trasmissione della verità. Il vero rimane legato ad un realtà oggettiva, slegata dalle interpretazioni personali. Nel processo di fruizione dell’opera si hanno già le parole per definire ciò che si osserva, quindi, esprimere questo pensiero a voce alta potrebbe (o meno) influenzare le proprie reazioni nei confronti dell’oggetto, sottolineando come l’opera stessa incorpori le intenzioni dell’artista, senza la necessità di essere commentata.
Apparentemente insensati, i lavori di Egan Frantz nascono da un approccio pregresso estremamente razionale, in cui l'aspetto linguistico diviene essenziale, in un ragionamento filologico calibrato e meticolosamente dettagliato. L’artista, come un ragno, tesse una tela di significati che collega tutti i suoi lavori attraverso ragionamenti che sfiorano l’assurdo.
Egan Frantz nasce nel 1986 in Connecticut, USA. Nel 2009 si è laureato all’Hampshire College, seguito dal poeta Robert Seydel. Mostre recenti includono Egan Frantz: Multiples presso Tilton Gallery, New York e Room Temperature alla Roberts & Tilton Gallery di Los Angeles; The Serial Poem 1 & 2 & 3 & 4 & 5 & 6, Tomorrow, Toronto e Sequence 3 alla Miguel Abreu Gallery di New York. Tra le prossime mostre si segnalano la personale presso Art Statements a ArtBasel di quest’anno.
05
giugno 2013
Egan Frantz – Tails
Dal 05 giugno al 31 luglio 2013
design
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
Location
BRAND NEW GALLERY
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Orario di apertura
Giugno: da Martedì a Sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 14.30 fino alle 19.00
Luglio: da Lunedì a Venerdì dalle 14.00 alle 19.00
Vernissage
5 Giugno 2013, ore 19-21
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