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Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato
Il nuovo spazio per esposizioni temporanee della Centrale Montemartini inaugura con una mostra che pone al suo centro il dialogo tra due grandi popoli del Mediterraneo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’incontro e il confronto tra due grandi civiltà del Mediterraneo è al centro dell’affascinante mostra
Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato che segna l’esordio, il prossimo 21
dicembre, del nuovo spazio di 250 mq dedicato alle esposizioni temporanee nella Centrale
Montemartini. L’inaugurazione celebra il ventennale della fondazione del museo, che proprio nel
1997 aprì al pubblico con una grande mostra di opere delle collezioni capitoline.
La mostra offre l’opportunità di vedere a confronto due importanti culture, affacciate sulle sponde
del Mediterraneo, la cultura egizia e quella etrusca, traendo spunto dai preziosi oggetti egizi,
databili tra l’VIII e il III secolo a.C., rinvenuti nelle recentissime campagne di scavo a Vulci,
importante città dell’Etruria meridionale. Questi documenti raccontano degli scambi commerciali
ma, soprattutto, del dialogo culturale tra queste civiltà che condivisero ideali di regalità, simboli di
potere e pratiche religiose; questo testimoniano lo scarabeo egizio con il prenome del faraone
Bocchoris, già noto per la menzione su un vaso da Tarquinia e gli amuleti con divinità egizie
rinvenute nelle sepolture etrusche, riconducibili a un concetto comune di positività che
scaturisce dalle forze vitali della natura.
Un confronto che vuole anche rappresentare un’occasione di riflessione sul valore del dialogo tra
le culture, relazione che è stata da sempre fonte di progresso per i popoli.
Visitabile fino al 30 giugno 2018, la mostra, già allestita nel 2017 a Vulci, è promossa da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma, la provincia di
Viterbo e l’Etruria meridionale, con il Comune di Montalto di Castro e Fondazione Vulci, è a cura di
Alfonsina Russo, Claudio Parisi Presicce, Simona Carosi e Antonella Magagnini. Comunicazione e
servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Molte delle opere in mostra sono di eccezionale valore, in particolare i rinvenimenti provenienti
dalle ultime importanti scoperte archeologiche effettuate dalla Soprintendenza a Vulci, i preziosi
reperti egizi della Collezione Berman e le opere in prestito dalla Sezione Egizia del Museo
Archeologico Nazionale di Firenze.
La mostra è corredata da una sezione introduttiva che permette di cogliere – attraverso immagini
fotografiche, volumi antichi e una selezione di opere – il gusto del collezionismo ottocentesco, in
particolare quello di due cultori delle grandi civiltà del mondo antico, Augusto Castellani e
Giovanni Barracco, che vissero e operarono negli stessi anni. I due collezionisti furono tra i
maggiori esperti di arte antica dell’epoca, legati al composito e multiforme scenario romano della
ricerca archeologica e del commercio antiquario. Entrambi, con atto di liberalità, destinarono le loro
collezioni al Comune di Roma, Castellani arricchendo i Musei Capitolini e Barracco inaugurando
nel 1905 un “Museo di scultura antica” ospitato in un piccolo edificio neoclassico costruito
appositamente. A questa sezione segue l’esposizione di preziose opere egizie della collezione di
Eugene Berman, pittore, illustratore, scenografo e collezionista d’arte russo, donate nel 1952 alla
Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale.
Il percorso espositivo prosegue con cinque sezioni: Il metallo degli dei: l’oro simbolo di regalità;
Faraoni e Principi; Il sogno di immortalità; Dee e dei dall’Antico Egitto all’Etruria; L’oro di Nefertum:
profumi d’Oriente.
La mostra si conclude con un riferimento alla attività del Comando Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale, con l’esposizione al pubblico del prezioso corredo funerario della Tomba
dello Scarabeo dorato, trovata a Vulci nel 2016 nell’ambito della attività di contrasto agli scavi
clandestini.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà presentato il restauro della facciata del museo,
per il quale si ringrazia ACEA, Areti S.p.a.
Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato che segna l’esordio, il prossimo 21
dicembre, del nuovo spazio di 250 mq dedicato alle esposizioni temporanee nella Centrale
Montemartini. L’inaugurazione celebra il ventennale della fondazione del museo, che proprio nel
1997 aprì al pubblico con una grande mostra di opere delle collezioni capitoline.
La mostra offre l’opportunità di vedere a confronto due importanti culture, affacciate sulle sponde
del Mediterraneo, la cultura egizia e quella etrusca, traendo spunto dai preziosi oggetti egizi,
databili tra l’VIII e il III secolo a.C., rinvenuti nelle recentissime campagne di scavo a Vulci,
importante città dell’Etruria meridionale. Questi documenti raccontano degli scambi commerciali
ma, soprattutto, del dialogo culturale tra queste civiltà che condivisero ideali di regalità, simboli di
potere e pratiche religiose; questo testimoniano lo scarabeo egizio con il prenome del faraone
Bocchoris, già noto per la menzione su un vaso da Tarquinia e gli amuleti con divinità egizie
rinvenute nelle sepolture etrusche, riconducibili a un concetto comune di positività che
scaturisce dalle forze vitali della natura.
Un confronto che vuole anche rappresentare un’occasione di riflessione sul valore del dialogo tra
le culture, relazione che è stata da sempre fonte di progresso per i popoli.
Visitabile fino al 30 giugno 2018, la mostra, già allestita nel 2017 a Vulci, è promossa da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma, la provincia di
Viterbo e l’Etruria meridionale, con il Comune di Montalto di Castro e Fondazione Vulci, è a cura di
Alfonsina Russo, Claudio Parisi Presicce, Simona Carosi e Antonella Magagnini. Comunicazione e
servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Molte delle opere in mostra sono di eccezionale valore, in particolare i rinvenimenti provenienti
dalle ultime importanti scoperte archeologiche effettuate dalla Soprintendenza a Vulci, i preziosi
reperti egizi della Collezione Berman e le opere in prestito dalla Sezione Egizia del Museo
Archeologico Nazionale di Firenze.
La mostra è corredata da una sezione introduttiva che permette di cogliere – attraverso immagini
fotografiche, volumi antichi e una selezione di opere – il gusto del collezionismo ottocentesco, in
particolare quello di due cultori delle grandi civiltà del mondo antico, Augusto Castellani e
Giovanni Barracco, che vissero e operarono negli stessi anni. I due collezionisti furono tra i
maggiori esperti di arte antica dell’epoca, legati al composito e multiforme scenario romano della
ricerca archeologica e del commercio antiquario. Entrambi, con atto di liberalità, destinarono le loro
collezioni al Comune di Roma, Castellani arricchendo i Musei Capitolini e Barracco inaugurando
nel 1905 un “Museo di scultura antica” ospitato in un piccolo edificio neoclassico costruito
appositamente. A questa sezione segue l’esposizione di preziose opere egizie della collezione di
Eugene Berman, pittore, illustratore, scenografo e collezionista d’arte russo, donate nel 1952 alla
Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale.
Il percorso espositivo prosegue con cinque sezioni: Il metallo degli dei: l’oro simbolo di regalità;
Faraoni e Principi; Il sogno di immortalità; Dee e dei dall’Antico Egitto all’Etruria; L’oro di Nefertum:
profumi d’Oriente.
La mostra si conclude con un riferimento alla attività del Comando Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale, con l’esposizione al pubblico del prezioso corredo funerario della Tomba
dello Scarabeo dorato, trovata a Vulci nel 2016 nell’ambito della attività di contrasto agli scavi
clandestini.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà presentato il restauro della facciata del museo,
per il quale si ringrazia ACEA, Areti S.p.a.
20
dicembre 2017
Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato
Dal 20 dicembre 2017 al 30 giugno 2018
archeologia
arte antica
arte antica
Location
MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Biglietti
Biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra
per l’importo di € 11 intero e di € 10 ridotto per i non residenti
Biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alla Mostra
per l’importo di € 10 intero e di € 9 ridotto per i residenti
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Orario di apertura
Martedì – Domenica 9-19; 24 e 31 dicembre 9-14
(la biglietteria chiude mezz’ora prima)
Chiuso: lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Vernissage
20 Dicembre 2017, ore 11.00 per la stampa
Curatore