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Egle Karpaviciute – Imagoscopia (Hypervisions)
Pratica pittorica e indagine filosofica si fondono nel lavoro di Egle Karpaviciute. Categorie e concetti, icone culturali e artistiche, contesti spaziali e semantici diventano soggetti nei 21 dipinti con cui Egle indaga il mito della “morte della pittura” dimostrandone l’assoluta infondatezza.
Comunicato stampa
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Con Imagoscopia (Hypervisions) di Eglė Karpavičiūtė, Pramantha Arte continua il suo viaggio nella pittura e nelle espressioni artistiche contemporanee, sconfinando ancora una volta le frontiere nazionali e rimanifestando con forza la questione guida che indirizza lo sguardo della sua ricerca: il senso, il potere e le forme dell’immagine nella cultura e nella vita odierne, in relazione al suo prodursi ed evolversi nelle arti visuali.
“La mostra ospita 21 dipinti in cui è possibile riscontrare il percorso e la sensibilità dell’artista, in un crescendo evolutivo che ne svela il carattere filosofico e che la porta via via ad affinare la sua pratica pittorica come pratica di interrogazione sulla realtà umana, sulla percezione del mondo, sul senso stesso di pittura, sugli effetti di un’iperrealtà che - avanzando in un processo di costante “simulazione” - finisce col confondere realtà e finzione, fino al punto di perderne la percezione del confine.
Ed è su questa linea di confine che prendono forma i dipinti di Egle: un combinato di iperrealismo e astrazione, dove l’oggetto rappresentato - costruito secondo canoni di rappresentazione mimetica - finisce per sfibrarsi e dissolversi sotto i colpi devianti delle sue pennellate, tra le trame divergenti delle sue tessiture.
Gruppi di opere appartenenti a differenti serie: dall'esplorazione semantica dell'oggetto a sé stante, alla serie dedicata alle atmosfere cinematografiche dei film western; dall'esaltazione del concetto spaziale nel dipingere scene derivate dalle esposizioni della stessa artista, fino all'esplorazione pittorica della stessa storia della pittura contemporanea, con opere provocatoriamente dedicate ad autori come Duchamp, Richter, o raffiguranti icone cinematografiche come Brosnan.
Pratica pittorica e indagine filosofica si fondono brillantemente nel lavoro di questa giovane artista lituana. Categorie e concetti, icone culturali e artistiche, contesti spaziali e semantici diventano i soggetti dei suoi dipinti.
Un modo originale - quello di Egle Karpaviciute - per affrontare il tema della "parvenza", affermare l’importanza del processo creativo e ribadire la forza pensante e produttiva della pittura che, attraverso l’immagine, riesce sempre ad eccedere se stessa, e a farsi costantemente domanda.
IMAGOSCOPIA (Ipervisioni) è l’affermazione dell’inesauribile potere pensante della pittura, di cui Egle Karpaviciute ci da testimonianza in beffa a qualsiasi mito sulla sua morte (Maria Rosaria Gallo)
“La mostra ospita 21 dipinti in cui è possibile riscontrare il percorso e la sensibilità dell’artista, in un crescendo evolutivo che ne svela il carattere filosofico e che la porta via via ad affinare la sua pratica pittorica come pratica di interrogazione sulla realtà umana, sulla percezione del mondo, sul senso stesso di pittura, sugli effetti di un’iperrealtà che - avanzando in un processo di costante “simulazione” - finisce col confondere realtà e finzione, fino al punto di perderne la percezione del confine.
Ed è su questa linea di confine che prendono forma i dipinti di Egle: un combinato di iperrealismo e astrazione, dove l’oggetto rappresentato - costruito secondo canoni di rappresentazione mimetica - finisce per sfibrarsi e dissolversi sotto i colpi devianti delle sue pennellate, tra le trame divergenti delle sue tessiture.
Gruppi di opere appartenenti a differenti serie: dall'esplorazione semantica dell'oggetto a sé stante, alla serie dedicata alle atmosfere cinematografiche dei film western; dall'esaltazione del concetto spaziale nel dipingere scene derivate dalle esposizioni della stessa artista, fino all'esplorazione pittorica della stessa storia della pittura contemporanea, con opere provocatoriamente dedicate ad autori come Duchamp, Richter, o raffiguranti icone cinematografiche come Brosnan.
Pratica pittorica e indagine filosofica si fondono brillantemente nel lavoro di questa giovane artista lituana. Categorie e concetti, icone culturali e artistiche, contesti spaziali e semantici diventano i soggetti dei suoi dipinti.
Un modo originale - quello di Egle Karpaviciute - per affrontare il tema della "parvenza", affermare l’importanza del processo creativo e ribadire la forza pensante e produttiva della pittura che, attraverso l’immagine, riesce sempre ad eccedere se stessa, e a farsi costantemente domanda.
IMAGOSCOPIA (Ipervisioni) è l’affermazione dell’inesauribile potere pensante della pittura, di cui Egle Karpaviciute ci da testimonianza in beffa a qualsiasi mito sulla sua morte (Maria Rosaria Gallo)
27
ottobre 2012
Egle Karpaviciute – Imagoscopia (Hypervisions)
Dal 27 ottobre al 17 novembre 2012
arte contemporanea
Location
PRAMANTHA ARTE
Decollatura, Villaggio Gesariello, (Catanzaro)
Decollatura, Villaggio Gesariello, (Catanzaro)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 17/20
Vernissage
27 Ottobre 2012, ore 18.30
Autore
Curatore