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Eidos
La mostra consegna all’immediata fruizione pubblica quattro cultori della bellezza ideografica, del colore, della materia, del corpo del simbolo e del segno grafico
Comunicato stampa
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L'idea e la forma - 4 artisti
Questa mostra potentina - che si svolge negli spazi della Pinacoteca provinciale - consegna, di fatto, all'immediata fruizione pubblica quattro operatori estetici e creativi, quattro cultori della bellezza ideografica, del colore, della materia, del corpo del simbolo e del segno grafico; le cui esperienze artistiche si sono, in molti casi, intrecciate tra loro.
Giovanni Cafarelli e' stato - insieme al compianto Nini' Ranaldi e ad altri artisti potentini - tra i fondatori del Co.S.P.I.M - del Collettivo di scultori, pittori, incisori e musicisti - che a Potenza ha ravvivato, negli anni '70, le attività culturali della città-capoluogo di regione. Il suo linguaggio - attualmente lirico, astratto e informale - ha preso le mosse - negli anni '70 - da una dimensione neo-figurativa di aperta denuncia sociale.
Salvatore Comminiello - come Giovanni Cafarelli, Arcangelo Moles e altri pittori meridionali - ha fatto parte della Cooperativa -Quinta Generazione- che negli anni '80 sostanzio' - a partire dalla Basilicata - un'esperienza, unica nel suo genere in Italia, d'impresa culturale, attenta all'editoria, oltre che alla fruizione artistica. La sua pittura ha assunto, mano a mano, una connotazione sempre piu' di poetica e moderna della materia.
Vito Masi - protagonista degli anni '90 - apparentemente fuori dalle logiche di gruppo (peraltro raramente presenti, in Basilicata, in questo decennio artistico e culturale) ha assunto a suo carattere distintivo e a modello proprio dell'arte: la verità iconica, la scrittura pittografica, la conoscenza trascendente e l'universalità della ragione, intesa in senso quasi socratico.
Arcangelo Moles ha fatto, invece, dell'aristocrazia tecnica del disegno il suo prevalente linguaggio creativo, che egli ha sfruttato, oltre che nella sua produzione estetica individuale, anche nel suo lavoro di designer: a partire dagli anni '80, in cui ha ricoperto l'incarico specifico di art director della rivista Perimetro - edita dalla suddetta Cooperativa -Quinta Generazione- - fino ad arrivare, in anni piu' recenti, all'attività di grafico editoriale, esercitata per conto di diversi committenti.
L'aver voluto mettere insieme questi quattro artisti, rappresenta non tanto un tentativo - un bisogno finora mai espresso - di dimostrare la forza della funzione segnica e del valore semantico del disegno e della pittura, quanto invece una manovra critica messa a punto per sperimentare - attraverso una mostra collettiva - la continuità estetica che lega ognuno dei differenti linguaggi stilistici della contemporaneità artistica.
Rino Cardone
Questa mostra potentina - che si svolge negli spazi della Pinacoteca provinciale - consegna, di fatto, all'immediata fruizione pubblica quattro operatori estetici e creativi, quattro cultori della bellezza ideografica, del colore, della materia, del corpo del simbolo e del segno grafico; le cui esperienze artistiche si sono, in molti casi, intrecciate tra loro.
Giovanni Cafarelli e' stato - insieme al compianto Nini' Ranaldi e ad altri artisti potentini - tra i fondatori del Co.S.P.I.M - del Collettivo di scultori, pittori, incisori e musicisti - che a Potenza ha ravvivato, negli anni '70, le attività culturali della città-capoluogo di regione. Il suo linguaggio - attualmente lirico, astratto e informale - ha preso le mosse - negli anni '70 - da una dimensione neo-figurativa di aperta denuncia sociale.
Salvatore Comminiello - come Giovanni Cafarelli, Arcangelo Moles e altri pittori meridionali - ha fatto parte della Cooperativa -Quinta Generazione- che negli anni '80 sostanzio' - a partire dalla Basilicata - un'esperienza, unica nel suo genere in Italia, d'impresa culturale, attenta all'editoria, oltre che alla fruizione artistica. La sua pittura ha assunto, mano a mano, una connotazione sempre piu' di poetica e moderna della materia.
Vito Masi - protagonista degli anni '90 - apparentemente fuori dalle logiche di gruppo (peraltro raramente presenti, in Basilicata, in questo decennio artistico e culturale) ha assunto a suo carattere distintivo e a modello proprio dell'arte: la verità iconica, la scrittura pittografica, la conoscenza trascendente e l'universalità della ragione, intesa in senso quasi socratico.
Arcangelo Moles ha fatto, invece, dell'aristocrazia tecnica del disegno il suo prevalente linguaggio creativo, che egli ha sfruttato, oltre che nella sua produzione estetica individuale, anche nel suo lavoro di designer: a partire dagli anni '80, in cui ha ricoperto l'incarico specifico di art director della rivista Perimetro - edita dalla suddetta Cooperativa -Quinta Generazione- - fino ad arrivare, in anni piu' recenti, all'attività di grafico editoriale, esercitata per conto di diversi committenti.
L'aver voluto mettere insieme questi quattro artisti, rappresenta non tanto un tentativo - un bisogno finora mai espresso - di dimostrare la forza della funzione segnica e del valore semantico del disegno e della pittura, quanto invece una manovra critica messa a punto per sperimentare - attraverso una mostra collettiva - la continuità estetica che lega ognuno dei differenti linguaggi stilistici della contemporaneità artistica.
Rino Cardone
20
febbraio 2008
Eidos
Dal 20 febbraio al 30 marzo 2008
arte contemporanea
Location
PINACOTECA PROVINCIALE
Potenza, Via Lazio, (Potenza)
Potenza, Via Lazio, (Potenza)
Autore
Curatore