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Elastic Group of Artistic Research – Infrared
Il centro d’arte contemporanea VELAN è lieto di ospitare la mostra del gruppo ELASTIC. Gli artisti presenteranno per la prima volta in Italia il video Carillon (2002) realizzato attraverso l’utilizzo di luci infrarosse
Comunicato stampa
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Il centro d’arte contemporanea VELAN è lieto di ospitare la mostra del gruppo ELASTIC. Gli artisti presenteranno per la prima volta in Italia il video Carillon (2002) realizzato attraverso l’utilizzo di luci infrarosse.
La videoinstallazione, che include anche una sequenza fotografica tratta dal video, propone insieme la tematica del ritratto contemporaneo e il rapporto ambiguo che si stabilisce oggi fra "still frame" fotografico e video come forma espressiva.
Gli “Elastic” sono un duo che diventa gruppo con collaborazioni di vario tipo a seconda dei lavori intrapresi, performers o persone scelte come “tipologie” da videoriprendere.
Nell’esperienza del gruppo, breve negli anni ma già assai vasta nel lavoro come nelle mostre, l’uso dei raggi infrarossi resta uno degli elementi di maggiore interesse linguistico.
Gli “infrared” permettono di stilizzare l’immagine già nella ripresa e modificare la realtà scelta secondo un progetto. Spazi, immagini e volti prendono luminescenze verdi, riflessi inattesi, trasparenze ingannevoli, un “Matrix” non futuribile oppure i morti del film “The Others” di Amenabar, in cui i fantasmi sono ancora esseri viventi, anzi sono essi stessi “i viventi”. Attraverso l’infrared i volti prendono caratteristiche funebri, inquietanti.
E tutta una serie dei “ritratti” portata avanti in questi anni dagli “Elastic” riflette una perdita di caratteri riconoscibili per collocarsi in un inventario dell’”alieno”.
Il lavoro ambiguamente cerca una dimensione “altra”, anzi una rappresentazione degli “altri”, irrappresentabili perché non comprensibili, irrimediabilmente "altri".
Il lavoro “Carillon” è una videoproiezione a “loop” di pochi minuti dove un volto reso verdastro dagli infrarossi appare e si guarda intorno (uomo o donna? giovane o vecchio?) non si lamenta (come dovrebbe un trapassato ) e non accusa.
Si guarda intorno incredulo (o impassibile) in uno “scanning” del reale che non porta a soluzioni. L’audiovisivo che nasce dalle arti plastiche nasce volutamente senza uno status linguistico preciso. E’ un mezzo espressivo fluido che si pone strategicamente ai margini delle arti plastiche per filtrare altri linguaggi e piegarli a particolari logiche espressive.
Dal suo ingresso nel sistema dell’arte negli anni 90 si è generalizzato l’uso dell’affiancare la videoinstallazione con fotografie di grande formato, Vanessa Beecroft o Mariko Mori fra gli altri. E’ principalmente un tentativo di ricollocare, visivamente e commercialmente, la fluidità del video nella più rassicurante qualità di “oggetto statico”.
Nello stesso tempo la funzione della stampa foto-video oggi, ci riporta all’uso del video negli anni dell’arte Concettuale e del suo fissare le performances attraverso videotapes in un’operazione-memoria che ha definito una “forma-video” a distanza di anni riconoscibile stilisticamente.
Accade oggi lo stesso con la foto + video e “Infrared” fa parte di una ricerca e di una serie di mostre dal titolo programmatico di “Still Frame” che porto avanti da qualche tempo.
La sequenza fotografica che accompagna il video lo “ferma” ma estende la foto singola verso la ripetizione impercettibile del “frame” e in questa circolarità di visione si costruisce un altro ibrido linguistico fra “moving image” e immagine plastica. “Infrared” colloca il video degli “Elastic” a confronto con la propria immagine "fissata", Tempo e non tempo a confronto.
Lorenzo Taiuti
Alexandro Ladaga (I) e Silvia Manteiga (E) lavorano con i media digitali, video, suono, animazione, per la creazione di installazioni site specific e public art capaci di unire i linguaggi della tecnologia piu’ recente al pensiero filosofico. Alexandro Ladaga (laureato in Filosofia con indirizzo Estetica) e Silvia Manteiga (Laureata in Lettere con indirizzo Cultural Studies) hanno fondato ELASTIC Group of Artistic Research nel 1999.
Gli ultimi lavori di ELASTIC sono stati presentati a La Biennale di Venezia, al Festival Temps d’Images ed al 17°, 18° e 19° Festival International d’Art VIDEOFORMES, insieme a Bill Viola e Pipilotti Rist. Sono stati artisti residenti a The Kitchen (New York) hanno realizzato 2 video installazioni site specific commissionate da Julian Zugazagoitia, Curator del Guggenheim di New York nonché Direttore di El Museo del Barrio, e hanno partecipato alla XIV Quadriennale di Roma. Il loro progetto Tvision è stato finalista agli Italian Web Awards 05.
Sono autori del libro Strati Mobili: Video contestuale nell’Arte e nell’Architettura (Edilstampa 2006).
www.elasticgroup.com
info@elasticgroup.com
Selezione Mostre del video CARILLON:
2006:
Infrared, Velan centro d’arte contemporanea, Torino
a cura di Lorenzo Taiuti (Prima Italiana)
The Videotheka Project, Kunsthalle di Vienna
con la presentazione di Gerald Matt
2005:
VIDEOTHEKA, Kunstlerhaus, Vienna, Austria
2004:
DISPLAY / Art in public space, Kforumvienna, Vienna, Austria
2003:
2nd Detroit International Video Festival, The Museum of New Art, Detroit, USA (The Best of Show)
FIAV- 3° Festival International d’Images Artistiques,Tavira, Portugal
2002:
10th CanariasMediaFest, International Video & Multimedia Festival
Museo Elder de la Ciencia y la Tecnologia, Las Palmas de Gran Canaria, Spain (world première)
Si ringraziano per il contributo: REGIONE PIEMONTE, TNT Global Express, NIKON Italia, YASHICA Italia, RAS Assicurazioni – Pinerolo.
La videoinstallazione, che include anche una sequenza fotografica tratta dal video, propone insieme la tematica del ritratto contemporaneo e il rapporto ambiguo che si stabilisce oggi fra "still frame" fotografico e video come forma espressiva.
Gli “Elastic” sono un duo che diventa gruppo con collaborazioni di vario tipo a seconda dei lavori intrapresi, performers o persone scelte come “tipologie” da videoriprendere.
Nell’esperienza del gruppo, breve negli anni ma già assai vasta nel lavoro come nelle mostre, l’uso dei raggi infrarossi resta uno degli elementi di maggiore interesse linguistico.
Gli “infrared” permettono di stilizzare l’immagine già nella ripresa e modificare la realtà scelta secondo un progetto. Spazi, immagini e volti prendono luminescenze verdi, riflessi inattesi, trasparenze ingannevoli, un “Matrix” non futuribile oppure i morti del film “The Others” di Amenabar, in cui i fantasmi sono ancora esseri viventi, anzi sono essi stessi “i viventi”. Attraverso l’infrared i volti prendono caratteristiche funebri, inquietanti.
E tutta una serie dei “ritratti” portata avanti in questi anni dagli “Elastic” riflette una perdita di caratteri riconoscibili per collocarsi in un inventario dell’”alieno”.
Il lavoro ambiguamente cerca una dimensione “altra”, anzi una rappresentazione degli “altri”, irrappresentabili perché non comprensibili, irrimediabilmente "altri".
Il lavoro “Carillon” è una videoproiezione a “loop” di pochi minuti dove un volto reso verdastro dagli infrarossi appare e si guarda intorno (uomo o donna? giovane o vecchio?) non si lamenta (come dovrebbe un trapassato ) e non accusa.
Si guarda intorno incredulo (o impassibile) in uno “scanning” del reale che non porta a soluzioni. L’audiovisivo che nasce dalle arti plastiche nasce volutamente senza uno status linguistico preciso. E’ un mezzo espressivo fluido che si pone strategicamente ai margini delle arti plastiche per filtrare altri linguaggi e piegarli a particolari logiche espressive.
Dal suo ingresso nel sistema dell’arte negli anni 90 si è generalizzato l’uso dell’affiancare la videoinstallazione con fotografie di grande formato, Vanessa Beecroft o Mariko Mori fra gli altri. E’ principalmente un tentativo di ricollocare, visivamente e commercialmente, la fluidità del video nella più rassicurante qualità di “oggetto statico”.
Nello stesso tempo la funzione della stampa foto-video oggi, ci riporta all’uso del video negli anni dell’arte Concettuale e del suo fissare le performances attraverso videotapes in un’operazione-memoria che ha definito una “forma-video” a distanza di anni riconoscibile stilisticamente.
Accade oggi lo stesso con la foto + video e “Infrared” fa parte di una ricerca e di una serie di mostre dal titolo programmatico di “Still Frame” che porto avanti da qualche tempo.
La sequenza fotografica che accompagna il video lo “ferma” ma estende la foto singola verso la ripetizione impercettibile del “frame” e in questa circolarità di visione si costruisce un altro ibrido linguistico fra “moving image” e immagine plastica. “Infrared” colloca il video degli “Elastic” a confronto con la propria immagine "fissata", Tempo e non tempo a confronto.
Lorenzo Taiuti
Alexandro Ladaga (I) e Silvia Manteiga (E) lavorano con i media digitali, video, suono, animazione, per la creazione di installazioni site specific e public art capaci di unire i linguaggi della tecnologia piu’ recente al pensiero filosofico. Alexandro Ladaga (laureato in Filosofia con indirizzo Estetica) e Silvia Manteiga (Laureata in Lettere con indirizzo Cultural Studies) hanno fondato ELASTIC Group of Artistic Research nel 1999.
Gli ultimi lavori di ELASTIC sono stati presentati a La Biennale di Venezia, al Festival Temps d’Images ed al 17°, 18° e 19° Festival International d’Art VIDEOFORMES, insieme a Bill Viola e Pipilotti Rist. Sono stati artisti residenti a The Kitchen (New York) hanno realizzato 2 video installazioni site specific commissionate da Julian Zugazagoitia, Curator del Guggenheim di New York nonché Direttore di El Museo del Barrio, e hanno partecipato alla XIV Quadriennale di Roma. Il loro progetto Tvision è stato finalista agli Italian Web Awards 05.
Sono autori del libro Strati Mobili: Video contestuale nell’Arte e nell’Architettura (Edilstampa 2006).
www.elasticgroup.com
info@elasticgroup.com
Selezione Mostre del video CARILLON:
2006:
Infrared, Velan centro d’arte contemporanea, Torino
a cura di Lorenzo Taiuti (Prima Italiana)
The Videotheka Project, Kunsthalle di Vienna
con la presentazione di Gerald Matt
2005:
VIDEOTHEKA, Kunstlerhaus, Vienna, Austria
2004:
DISPLAY / Art in public space, Kforumvienna, Vienna, Austria
2003:
2nd Detroit International Video Festival, The Museum of New Art, Detroit, USA (The Best of Show)
FIAV- 3° Festival International d’Images Artistiques,Tavira, Portugal
2002:
10th CanariasMediaFest, International Video & Multimedia Festival
Museo Elder de la Ciencia y la Tecnologia, Las Palmas de Gran Canaria, Spain (world première)
Si ringraziano per il contributo: REGIONE PIEMONTE, TNT Global Express, NIKON Italia, YASHICA Italia, RAS Assicurazioni – Pinerolo.
13
aprile 2006
Elastic Group of Artistic Research – Infrared
Dal 13 aprile al 12 maggio 2006
arte contemporanea
Location
VELAN
Torino, Via Saluzzo, 64, (Torino)
Torino, Via Saluzzo, 64, (Torino)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì ore 16,00 – 19,00. Lunedì e Sabato su appuntamento
Vernissage
13 Aprile 2006, ore 19.30
Sito web
www.elasticgroup.com
Autore
Curatore