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Elena Latini – Un muro oppure un vetro
Nei lavori di Elena Latini il segno è un tratto verticale densissimo che evoca l’immagine senza descriverla
Comunicato stampa
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Nei lavori di Elena Latini il segno è un tratto verticale densissimo che evoca l'immagine senza descriverla.
La realtà visiva con la quale l’artista entra in relazione percettiva ha precisi confini: uno spazio interno, una stanza e il suo sconfinamento al di là della finestra, ‘al di là del vetro’ (il cortile, il vicolo, i tetti).
I luoghi nei quali l’artista si immerge per riconoscere il reale sono quelli che più intimamente appartengono alla sua esperienza di vita e alla sua memoria, tuttavia essi non sono mai descritti e raccontati.
Ogni immagine creata vive perciò in uno spazio sospeso tra riconoscibilità e astrazione, vibrazione della luce e profondità dell’ ombra, oggettività e soggettività, vuoto e pieno, in una continua metamorfosi delle forme.
Dal mio vetro
le nuvole e il vento sono immagini.
La terra potrebbe finire qui,
in questo intervallo breve.
La paura della morte visita
ogni nuovo giorno,
costruisce
un muro oppure un vetro.
Il titolo della mostra è un verso di una poesia della Latini, per la quale scrittura e segno sono due momenti distinti ma imprescindibili della stessa ricerca.
Quando il segno e la poesia condividono lo spazio della stessa pagina, come accade nel libro ‘Le luci bianche’(2005) la scrittura e l’immagine mantengono ciascuna la propria forza e intima necessità senza diventare mai l’una per l’altra didascalia o accompagnamento.
Questa mostra è anche l’occasione per presentare una edizione appena pubblicata dalla casa editrice L’Obliquo di Brescia per la quale la Latini ha realizzato una incisione(2007).
Elena Latini è nata a Jesi (AN) nel 1980. Vive a Bologna, città nella quale lavora e insegna.
Nel 2005 ha esposto a Bologna presso Modo Infoshop e a Milano presso Durckblick.
Ha recentemente pubblicato le sue incisioni e poesie in edizioni d’arte a tiratura limitata collaborando con Luciano Ragozzino (Il Ragazzo Innocuo) e Giorgio Bertelli (L’Obliquo).
Latini Elena, Le luci bianche, Il ragazzo innocuo, Milano, 2005 (con una ceramolle e cinque poesie di Elena Latini)
Alberto Albertini, In parole povere , edizione limitata in 50 esemplari numerati con una ceramolle di Elena Latini, L’Obliquo, Brescia, 2007
La realtà visiva con la quale l’artista entra in relazione percettiva ha precisi confini: uno spazio interno, una stanza e il suo sconfinamento al di là della finestra, ‘al di là del vetro’ (il cortile, il vicolo, i tetti).
I luoghi nei quali l’artista si immerge per riconoscere il reale sono quelli che più intimamente appartengono alla sua esperienza di vita e alla sua memoria, tuttavia essi non sono mai descritti e raccontati.
Ogni immagine creata vive perciò in uno spazio sospeso tra riconoscibilità e astrazione, vibrazione della luce e profondità dell’ ombra, oggettività e soggettività, vuoto e pieno, in una continua metamorfosi delle forme.
Dal mio vetro
le nuvole e il vento sono immagini.
La terra potrebbe finire qui,
in questo intervallo breve.
La paura della morte visita
ogni nuovo giorno,
costruisce
un muro oppure un vetro.
Il titolo della mostra è un verso di una poesia della Latini, per la quale scrittura e segno sono due momenti distinti ma imprescindibili della stessa ricerca.
Quando il segno e la poesia condividono lo spazio della stessa pagina, come accade nel libro ‘Le luci bianche’(2005) la scrittura e l’immagine mantengono ciascuna la propria forza e intima necessità senza diventare mai l’una per l’altra didascalia o accompagnamento.
Questa mostra è anche l’occasione per presentare una edizione appena pubblicata dalla casa editrice L’Obliquo di Brescia per la quale la Latini ha realizzato una incisione(2007).
Elena Latini è nata a Jesi (AN) nel 1980. Vive a Bologna, città nella quale lavora e insegna.
Nel 2005 ha esposto a Bologna presso Modo Infoshop e a Milano presso Durckblick.
Ha recentemente pubblicato le sue incisioni e poesie in edizioni d’arte a tiratura limitata collaborando con Luciano Ragozzino (Il Ragazzo Innocuo) e Giorgio Bertelli (L’Obliquo).
Latini Elena, Le luci bianche, Il ragazzo innocuo, Milano, 2005 (con una ceramolle e cinque poesie di Elena Latini)
Alberto Albertini, In parole povere , edizione limitata in 50 esemplari numerati con una ceramolle di Elena Latini, L’Obliquo, Brescia, 2007
21
aprile 2007
Elena Latini – Un muro oppure un vetro
Dal 21 aprile al 10 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CAMPO
Bologna, Via Belvedere, 2b, (Bologna)
Bologna, Via Belvedere, 2b, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì-sabato 9-13, 16-20, giovedì 9-13
Vernissage
21 Aprile 2007, ore 18-21
Autore