Elena Salvini Pierallini

Nei primi anni 50, Elena Salvini Pierallini, durante un soggiorno a Londra, vedendo ricami toscani e italiani esposti al Victoria and Albert Museum, decise di dedicare energia a questa tecnica in cui sua madre Leonella Casini Salvini era maestra. Negli anni 50, 60, 70, in totale controtendenza rispetto al predominio dell’Astrattismo prima e dell’Informale dopo, l’artista si sentiva attratta, -con un interesse particolare per il mondo variegato della natura e per il senso del “tempo”-, dalle sculture delle chiese romaniche, dalle miniature dei codici medievali, le cui atmosfere, personaggi, simboli e iconografie verranno poi trasportati sui suoi Quadri a ricamo. Le prime fasi della sua produzione, dagli anni 50 sino alla metà degli anni 80, videro la realizzazione di numerose opere, con calendari e zodiaci come soggetti, su sete, lini, organze, dove il ricamo, -eseguito in un primo tempo dalle lavoranti sotto la guida esperta della madre, dagli anni 70 dalla stessa artista- è il prodotto ultimo di una lunga fase di elaborazione: prima il disegno, poi pittura su carta, quindi ricalco sulla seta pura, infine il ricamo. In tempi più recenti le tele, soprattutto organze ed ermesini, si arricchivano di profondità prospettiche per il moltiplicarsi degli strati e delle tecniche, la pittura acquisendo via via sempre più consistenza accanto al ricamo

 
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11 giugno 2003

Elena Salvini Pierallini

Dall'undici al 20 giugno 2003
Location
PALAZZO PANCIATICHI
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Firenze)
Orario di apertura
feriali ore 15-18, sabato ore 9-13
Vernissage
11 Giugno 2003, ore 17

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