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Eleonora Rossi
punto di osservazione sul mondo dell’adolescenza, i cui soggetti esplorano nuovi stati d’animo, offrono momenti, frammenti appunto, di un’età in continuo mutamento
Comunicato stampa
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Eleonora Rossi, tra i più giovani esponenti dell’arte contemporanea, presenta “Frammenti”, il suo punto di osservazione sul mondo dell’adolescenza, i cui soggetti esplorano nuovi stati d’animo, offrono momenti, frammenti appunto, di un’età in continuo mutamento attraverso una gestualità nuova e una forza emotiva allo stesso tempo delicata e dirompente. Le tele di Eleonora sono passaggi di una profonda ricerca psicologica che predilige l’esplorazione della linea di confine tra l’infanzia e l’adolescenza e in tutto questo il colore, con la predominanza dell’oro, riveste il ruolo di protagonista, perché sono proprio i colori ad essere parte del patrimonio adolescenziale dell’artista, come quell’incontro con l’oro avvenuto durante la visita ai mosaici bizantini che ha rappresentato, da quel momento, un legame indissolubile con il suo fare arte.
Le sue tele hanno una caratteristica di sacralità, dovuta all’uso deciso del primo piano, alla scelta cromatica estremamente raffinata ed alla strutturazione in più pannelli che richiama i dittici e i polittici del passato.
Come scrive Ambrosioni “dall’insieme della cultura moderna, anche letteraria, l’artista coglie due concetti fondamentali: quello della trasformazione, meglio di metamorfosi proprio dell’accezione di Kafka, e di memoria”.
Questo significa cogliere situazioni in divenire e fissarle attraverso la pittura in corpi, segni e cromatismi.
Il suo lavoro sul segno inizia già durante gli anni dell’Accademia e tra il 1998 e il 2004 Eleonora Rossi lo propone in molte collettive e personali sia a Milano, dove ricordiamo presso la galleria Obraz, la personale “Il rumore dell’oro” e la collettiva “Lo stato dell’arte nel 2003” dedicata ai maggiori esponenti della nuova arte contemporanea, sia in numerose province italiane. Nel 2002, grazie ad alcuni collezionisti ticinesi, inizia un sodalizio con la Svizzera che la porterà a realizzare due personali di grande successo a Lugano e a Locarno.
Quello di Eleonora Rossi è “un dipingere per rispondere a una necessità interiore” , come lei stessa afferma, filtrando attraverso l’arte tutte le esperienze di vita.
Le sue tele hanno una caratteristica di sacralità, dovuta all’uso deciso del primo piano, alla scelta cromatica estremamente raffinata ed alla strutturazione in più pannelli che richiama i dittici e i polittici del passato.
Come scrive Ambrosioni “dall’insieme della cultura moderna, anche letteraria, l’artista coglie due concetti fondamentali: quello della trasformazione, meglio di metamorfosi proprio dell’accezione di Kafka, e di memoria”.
Questo significa cogliere situazioni in divenire e fissarle attraverso la pittura in corpi, segni e cromatismi.
Il suo lavoro sul segno inizia già durante gli anni dell’Accademia e tra il 1998 e il 2004 Eleonora Rossi lo propone in molte collettive e personali sia a Milano, dove ricordiamo presso la galleria Obraz, la personale “Il rumore dell’oro” e la collettiva “Lo stato dell’arte nel 2003” dedicata ai maggiori esponenti della nuova arte contemporanea, sia in numerose province italiane. Nel 2002, grazie ad alcuni collezionisti ticinesi, inizia un sodalizio con la Svizzera che la porterà a realizzare due personali di grande successo a Lugano e a Locarno.
Quello di Eleonora Rossi è “un dipingere per rispondere a una necessità interiore” , come lei stessa afferma, filtrando attraverso l’arte tutte le esperienze di vita.
12
maggio 2004
Eleonora Rossi
Dal 12 maggio al primo giugno 2004
arte contemporanea
Location
BOCCASCENA CAFE’
Milano, Corso Magenta, 24, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 24, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 10.00 al dopo-spettacolo; il lunedì dalle 10.00 alle 16.00; il sabato dalle 15.00 al dopo-spettacolo; la domenica dalle 15.00 alle 22
Vernissage
12 Maggio 2004, ore 18,30