Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Eleonora Siffredi – Bianca. La memoria …
Un insolito percorso in cui la materia si fa poesia, intermittenze del cuore, di vibrazioni appena accennate, di tremiti e di sussulti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cara Eleonora,
ho davanti agli occhi i tuoi lavori recenti. Dicono ciò che le ‘cose’ nascondono e proteggono. Parlano chiaro e sottovoce perché non devono raccontare nulla, solo d’esser lì, segni del mondo che si stanno formando e ci appaiono compiuti negli istanti in cui li vediamo, prima ancora di avere un nome, storia o qualche utilità. Mi piacciono molto. Auguri per la tua mostra e un grande abbraccio da Guido Guido Strazza
Cara Nora,
penso che la chiesa di S. Andrea - a Parma - (adattata a spazio espositivo) sia una scelta felice per una mostra delle tue opere recenti (sia le grandi composizioni bianche, sia le altre strutture ‘filiformi’). Trovo ottima l’idea di riunire in un unico pannello le opere di piccolo formato (preziose, vibranti di materia) come felice ‘controcanto’ (o contrasto con il resto della mostra. L’insieme delle opere bianche - vero e proprio ‘omaggio al bianco’ - riesce ad evitare ogni monotonia. Ciò perché il ‘tuo’ bianco varia da opera a opera, sia nel tono, sia nella sapiente modulazione della materia. In quel candore, a volte, una sola piccola nota di colore (dissonante) conferisce ( o ristabilisce) un equilibrio che già si avvale di una severa architettura sottostante. Inserti di materiali vari (come frammenti di vecchi merletti, cuciture ‘a vista’, qualche combustione) fanno ormai parte del tuo personale linguaggio espressivo. Le altre composizioni verticali filiformi (con il ‘tuo’ segno di corde, tondini metallici, ecc.) hanno una levità che potrebbe farle oscillare nel vento (come in Calder). Una mostra, insomma, specchio del tuo recente lavoro, alla quale auguro visitatori attenti e sensibili, come merita il tuo appassionato operare. Enzo Enzo Maiolino
Parrebbe che l’operare di Eleonora Siffredi, consista nel mettere in atto una mimesi dei processi creativi naturali. E’ come una tessitura, un ordito che nel tempo, e con il tempo, prende forma. E’ una pittura che ha la preziosità dalle scaglie, dei miceli, delle meduse... Anzi, non è più una pittura. Non è dentro una cornice. E’ uno spazio, una strada che attraversa il mondo, un diario.
Ci sono opere gigantesche, ampie campiture, pulsanti di sottili emozioni, di suoni impercettibili, di memorie. Forse sono stendardi, o forse vele, le grandi istallazioni oscillanti che l’artista prepara, confondendo apporti del caso ed estrema meticolosità artigianale. Forse sono sipari che si aprono su “realtà altre”. Forse sono pareti, diagrammi, geologiche stratificazioni.
Attraverso processi di assemblaggio, sedimentazione, composizione, scomposizione le micro e le macro strutture si rapprendono, appaiono, quasi si fossero formate da sole, come misteriosi vegetali, come galassie. Sono tessiture diafane e cangianti, tappeti erbosi pulsanti di vita. Ma non c’è palpitare di fronde, non c’è poesia della natura: vive, in queste narrazioni, il segreto di un’ardua operazione mentale.
Marco Innocenti
Eleonora Siffredi, nata a San Remo nel 1944, dopo la maturità artistica si è diplomata a Milano in Decorazione Pittorica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha svolto attività di insegnamento presso i Licei Artistici di Milano, Treviso, Venezia.
Del suo lavoro hanno scritto: S. Bajini, G. Beringheli, F.Biamonti, F. Cervini, C. Claudiano, S. Delfino, A. Dragone, W. Gorni, M. Innocenti, E. Maiolino, G. Strazza, B. Tarozzi, M. Zanelli.
Mostre personali: Mantova 1994, galleria Giulio Romano; Ventimiglia 1995, Chiesa San Francesco; Bordighera 1997, Biblioteca Internazionale; Venezia 1998, Fondazione Querini Stampalia; Bassano del Grappa 1998, Chiesa dell’Angelo; San Remo 2001, Biblioteca Civica; Venezia 2003, Galleria Laurens, San Remo 2005, Chiesa San Germano, Bordighera 2008, Accademia Riviera dei fiori G. Balbo.
ho davanti agli occhi i tuoi lavori recenti. Dicono ciò che le ‘cose’ nascondono e proteggono. Parlano chiaro e sottovoce perché non devono raccontare nulla, solo d’esser lì, segni del mondo che si stanno formando e ci appaiono compiuti negli istanti in cui li vediamo, prima ancora di avere un nome, storia o qualche utilità. Mi piacciono molto. Auguri per la tua mostra e un grande abbraccio da Guido Guido Strazza
Cara Nora,
penso che la chiesa di S. Andrea - a Parma - (adattata a spazio espositivo) sia una scelta felice per una mostra delle tue opere recenti (sia le grandi composizioni bianche, sia le altre strutture ‘filiformi’). Trovo ottima l’idea di riunire in un unico pannello le opere di piccolo formato (preziose, vibranti di materia) come felice ‘controcanto’ (o contrasto con il resto della mostra. L’insieme delle opere bianche - vero e proprio ‘omaggio al bianco’ - riesce ad evitare ogni monotonia. Ciò perché il ‘tuo’ bianco varia da opera a opera, sia nel tono, sia nella sapiente modulazione della materia. In quel candore, a volte, una sola piccola nota di colore (dissonante) conferisce ( o ristabilisce) un equilibrio che già si avvale di una severa architettura sottostante. Inserti di materiali vari (come frammenti di vecchi merletti, cuciture ‘a vista’, qualche combustione) fanno ormai parte del tuo personale linguaggio espressivo. Le altre composizioni verticali filiformi (con il ‘tuo’ segno di corde, tondini metallici, ecc.) hanno una levità che potrebbe farle oscillare nel vento (come in Calder). Una mostra, insomma, specchio del tuo recente lavoro, alla quale auguro visitatori attenti e sensibili, come merita il tuo appassionato operare. Enzo Enzo Maiolino
Parrebbe che l’operare di Eleonora Siffredi, consista nel mettere in atto una mimesi dei processi creativi naturali. E’ come una tessitura, un ordito che nel tempo, e con il tempo, prende forma. E’ una pittura che ha la preziosità dalle scaglie, dei miceli, delle meduse... Anzi, non è più una pittura. Non è dentro una cornice. E’ uno spazio, una strada che attraversa il mondo, un diario.
Ci sono opere gigantesche, ampie campiture, pulsanti di sottili emozioni, di suoni impercettibili, di memorie. Forse sono stendardi, o forse vele, le grandi istallazioni oscillanti che l’artista prepara, confondendo apporti del caso ed estrema meticolosità artigianale. Forse sono sipari che si aprono su “realtà altre”. Forse sono pareti, diagrammi, geologiche stratificazioni.
Attraverso processi di assemblaggio, sedimentazione, composizione, scomposizione le micro e le macro strutture si rapprendono, appaiono, quasi si fossero formate da sole, come misteriosi vegetali, come galassie. Sono tessiture diafane e cangianti, tappeti erbosi pulsanti di vita. Ma non c’è palpitare di fronde, non c’è poesia della natura: vive, in queste narrazioni, il segreto di un’ardua operazione mentale.
Marco Innocenti
Eleonora Siffredi, nata a San Remo nel 1944, dopo la maturità artistica si è diplomata a Milano in Decorazione Pittorica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha svolto attività di insegnamento presso i Licei Artistici di Milano, Treviso, Venezia.
Del suo lavoro hanno scritto: S. Bajini, G. Beringheli, F.Biamonti, F. Cervini, C. Claudiano, S. Delfino, A. Dragone, W. Gorni, M. Innocenti, E. Maiolino, G. Strazza, B. Tarozzi, M. Zanelli.
Mostre personali: Mantova 1994, galleria Giulio Romano; Ventimiglia 1995, Chiesa San Francesco; Bordighera 1997, Biblioteca Internazionale; Venezia 1998, Fondazione Querini Stampalia; Bassano del Grappa 1998, Chiesa dell’Angelo; San Remo 2001, Biblioteca Civica; Venezia 2003, Galleria Laurens, San Remo 2005, Chiesa San Germano, Bordighera 2008, Accademia Riviera dei fiori G. Balbo.
21
novembre 2009
Eleonora Siffredi – Bianca. La memoria …
Dal 21 novembre al 02 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANT’ANDREA
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Orario di apertura
ore 16.00 alle ore 19.00 (festivi),
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (feriali).
Vernissage
21 Novembre 2009, ore 17
Autore
Curatore