Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Elia Bonetti / Michela Gioachin – La perduranza della memoria
I lavori dei due artisti, frutto di un’esigenza simile, si confrontano sulla linea di un nuovo futuro, in cui il pennello mescola su tela non solo colore, ma le opportunità, le sliding doors che portano a ridefinire sotto una diversa luce i volti dei protagonisti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BIBBIENA – Dal 20 ottobre al 22 novembre 2018 ExpArt Studio&Gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “La perduranza della memoria”, doppia personale di Elia Bonetti e Michela Gioachin a cura di Silvia Rossi.
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 16,30/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 16,30/19, o su appuntamento.
Sabato 23 ottobre, dalle ore 16, l’apertura della mostra.
Alle ore 17 la presentazione con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.
LA MOSTRA:
Elia Bonetti e Michela Gioachin sono due ritrattisti che si incontrano nella nuova mostra a ExpArt nel momento in cui – singolare coincidenza – la loro produzione sta virando dall’indagine personale alla rivisitazione di personaggi e stili classici.
I loro lavori, frutto di un’esigenza simile, si confrontano sulla linea di un nuovo futuro, in cui il pennello mescola su tela non solo colore, ma le opportunità, le sliding doors che portano a ridefinire sotto una diversa luce i volti dei protagonisti.
Nelle opere di Elia Bonetti si assiste al voltare dello studio plastico della forma umana verso una nuova lettura della figura storica, del mezzobusto scultoreo riportato su tela sotto una nuova luce, ove le tecniche artistiche si mescolano e creano una sorta di distorsione rispetto all’immagine statuaria viva nelle nostre menti.
Ecco che il busto di Alessandro Magno giace ora sul fianco, e la visibile erosione dei suoi lineamenti è stata apportata a colpi di pennello che, impietosi, si accaniscono sulla figura anziché adoperarsi per una sua fantomatica restaurazione. Allo stesso modo i tratti dei mezzibusti, spigolosi e duri, si fondono con la scena, dove gli sfondi perdono una dimensione esatta. Le luci crude assumono la forma di un monito, un invito alla perduranza della memoria prima che essa venga sepolta e demolita.
Nel lavoro di Michela Gioachin assistiamo a una doppia mutazione: da una parte troviamo l’artista presa da una rinvigorita voglia di sperimentazione, che ci pone di fronte a risultati, fedeli sì al suo stile, ma quanto mai diversi anche fra loro; dall’altro al tentativo di mutamento della percezione di una musa decaduta.
La trasformazione stilistica della vicentina passa infatti attraverso la figura di Evelyn Nesbit, attrice, modella e ballerina che conobbe fortuna ai primi del Novecento. Femme fatale dalla storia sfortunata, fu accompagnata dalla sua bellezza non solo tra gli allori di un mondo patinato, ma anche in un circolo di abusi da cui uscì sconfitta e dimenticata, senza mai occasioni di rivalsa. Colpita dalle foto di repertorio di questa bellissima donna, Michela decide di indagare nella sua vita e di rendere omaggio alla profonda malinconia del suo sguardo, così contrastante con l’avvenenza di questa infelice Cenerentola dell’epoca moderna.
BREVI BIOGRAFIE:
Elia Bonetti è nato a Parma nel 1983 ma attualmente vive e lavora a Castell’Arquato (PC). Dopo il diploma al liceo artistico “P. Toschi” di Parma si trasferisce a Firenze per specializzarsi alla Scuola Internazionale di Comics, dove è oggi è insegnante nella sede di Reggio Emilia. Inizia la sua esperienza lavorativa collaborando con lo studio grafico Inventario di Bologna come illustratore e storyboarder. Per l’Italia ha collaborato con Astorina (Diabolik), Star Comics e Rizzoli. A livello internazionale, ha lavorato per Marvel e DC comics. Dal 2010 pubblica in Francia inizialmente per Soleil e quindi anche con Glénat. Oltre a progetti di illustrazione con agenzie del settore, collabora come copertinista per edizioni Cosmo e Marvel. Nel 2017 viene selezionato per “Fabriano in acquerello 2018”. Parallelamente porta avanti progetti pittorici collaborando con diverse gallerie.
Michela Gioachin è nata nel 1978 a Montecchio Maggiore (VI), ma vive e lavora a Vicenza. Si laurea con lode all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, da allora il suo percorso è scandito da una serie di mostre collettive e personali di successo in Italia e all'estero. Il suo lavoro si annovera tra i più interessanti nel contesto dell'arte emergente figurativa italiana. Da anni si dedica all'insegnamento del disegno e attualmente collabora stabilmente con la Galleria Alessandro Ghiotto di Vicenza ed ExpArt studio & gallery di Bibbiena (AR). Ha legato la sua carriera anche altre significative esperienze, collaborando con il Politecnico di Milano e il Centro Internazionale di Studi “A. Palladio” di Vicenza. Nel 2007 ha realizzato, in veste di responsabile della decorazione pittorica, la ricostruzione de “La Rua”, giostra storica vicentina realizzata con il patrocinio di AMCPS.
www.expartgallery.com
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 16,30/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 16,30/19, o su appuntamento.
Sabato 23 ottobre, dalle ore 16, l’apertura della mostra.
Alle ore 17 la presentazione con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.
LA MOSTRA:
Elia Bonetti e Michela Gioachin sono due ritrattisti che si incontrano nella nuova mostra a ExpArt nel momento in cui – singolare coincidenza – la loro produzione sta virando dall’indagine personale alla rivisitazione di personaggi e stili classici.
I loro lavori, frutto di un’esigenza simile, si confrontano sulla linea di un nuovo futuro, in cui il pennello mescola su tela non solo colore, ma le opportunità, le sliding doors che portano a ridefinire sotto una diversa luce i volti dei protagonisti.
Nelle opere di Elia Bonetti si assiste al voltare dello studio plastico della forma umana verso una nuova lettura della figura storica, del mezzobusto scultoreo riportato su tela sotto una nuova luce, ove le tecniche artistiche si mescolano e creano una sorta di distorsione rispetto all’immagine statuaria viva nelle nostre menti.
Ecco che il busto di Alessandro Magno giace ora sul fianco, e la visibile erosione dei suoi lineamenti è stata apportata a colpi di pennello che, impietosi, si accaniscono sulla figura anziché adoperarsi per una sua fantomatica restaurazione. Allo stesso modo i tratti dei mezzibusti, spigolosi e duri, si fondono con la scena, dove gli sfondi perdono una dimensione esatta. Le luci crude assumono la forma di un monito, un invito alla perduranza della memoria prima che essa venga sepolta e demolita.
Nel lavoro di Michela Gioachin assistiamo a una doppia mutazione: da una parte troviamo l’artista presa da una rinvigorita voglia di sperimentazione, che ci pone di fronte a risultati, fedeli sì al suo stile, ma quanto mai diversi anche fra loro; dall’altro al tentativo di mutamento della percezione di una musa decaduta.
La trasformazione stilistica della vicentina passa infatti attraverso la figura di Evelyn Nesbit, attrice, modella e ballerina che conobbe fortuna ai primi del Novecento. Femme fatale dalla storia sfortunata, fu accompagnata dalla sua bellezza non solo tra gli allori di un mondo patinato, ma anche in un circolo di abusi da cui uscì sconfitta e dimenticata, senza mai occasioni di rivalsa. Colpita dalle foto di repertorio di questa bellissima donna, Michela decide di indagare nella sua vita e di rendere omaggio alla profonda malinconia del suo sguardo, così contrastante con l’avvenenza di questa infelice Cenerentola dell’epoca moderna.
BREVI BIOGRAFIE:
Elia Bonetti è nato a Parma nel 1983 ma attualmente vive e lavora a Castell’Arquato (PC). Dopo il diploma al liceo artistico “P. Toschi” di Parma si trasferisce a Firenze per specializzarsi alla Scuola Internazionale di Comics, dove è oggi è insegnante nella sede di Reggio Emilia. Inizia la sua esperienza lavorativa collaborando con lo studio grafico Inventario di Bologna come illustratore e storyboarder. Per l’Italia ha collaborato con Astorina (Diabolik), Star Comics e Rizzoli. A livello internazionale, ha lavorato per Marvel e DC comics. Dal 2010 pubblica in Francia inizialmente per Soleil e quindi anche con Glénat. Oltre a progetti di illustrazione con agenzie del settore, collabora come copertinista per edizioni Cosmo e Marvel. Nel 2017 viene selezionato per “Fabriano in acquerello 2018”. Parallelamente porta avanti progetti pittorici collaborando con diverse gallerie.
Michela Gioachin è nata nel 1978 a Montecchio Maggiore (VI), ma vive e lavora a Vicenza. Si laurea con lode all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, da allora il suo percorso è scandito da una serie di mostre collettive e personali di successo in Italia e all'estero. Il suo lavoro si annovera tra i più interessanti nel contesto dell'arte emergente figurativa italiana. Da anni si dedica all'insegnamento del disegno e attualmente collabora stabilmente con la Galleria Alessandro Ghiotto di Vicenza ed ExpArt studio & gallery di Bibbiena (AR). Ha legato la sua carriera anche altre significative esperienze, collaborando con il Politecnico di Milano e il Centro Internazionale di Studi “A. Palladio” di Vicenza. Nel 2007 ha realizzato, in veste di responsabile della decorazione pittorica, la ricostruzione de “La Rua”, giostra storica vicentina realizzata con il patrocinio di AMCPS.
www.expartgallery.com
20
ottobre 2018
Elia Bonetti / Michela Gioachin – La perduranza della memoria
Dal 20 ottobre al 22 novembre 2018
arte contemporanea
Location
MAXXI test GC
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Orario di apertura
da martedì a mercoledì ore 16,30-19; da giovedì a sabato ore 9,30-12 e 16,30-19
Vernissage
20 Ottobre 2018, ore 16
Autore
Curatore