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Elia Cosimi – Logiche Meccaniche
personale
Comunicato stampa
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L’astrattismo concreto di Cosimi
L’inclinazione di Cosimi è di osservare gli oggetti materiali – senza eccezione metallici- e ricavarne delle figure che abbandonano il riferimento all’oggetto osservato divenendo strutture di linee e colori che parlano d’altro. Guardando dentro le cose, all’interno di opere architettoniche come la Torre Eiffel o di costruzioni meccaniche e di macchinari o di assemblaggi di pezzi industriali, ne assorbe la complessità e la trasfigura in immagini astratte.
Il lavoro di Cosimi ci conduce a sentire il fascino del ferro lavorato, a scorgere i segni del lavoro manuale, a riconoscere il senso che lega un componente ad un altro per formare una macchina funzionante, ma non solo; ad esaltarci pensando alla intelligenza che ha immaginato quella macchina e che ha saputo trasferire il sogno, la macchina immaginata, in pezzi che – coordinati- operassero per ottenere il prodotto, per soddisfare la necessità o l’esigenza che aveva sospinto l’ideatore; la felice combinazione di ingranaggi e raccordi; e ad apprezzare la sapienza delle mani nella preparazione dei modelli che verranno trasformati in elementi fusi, ma non solo. Nelle sue opere si trova nostalgia e soprattutto ammirazione per il lavoro ben fatto, meraviglia nell’indagine di manufatti i cui prodromi si trovano nei quaderni di Leonardo, ma non solo.
In effetti, la passione per l’archeologia meccanica porta Cosimi a guardare i componenti e i dettagli degli ingranaggi di macchine, a rappresentarli isolati dall’insieme, in modo che a noi ci lasciano intravedere intestini metallici, viscere meccaniche quasi fosse una autopsia della macchina. I morsetti delle impalcature metalliche dei cantieri di costruzione, indagati con occhio attento alle forme e rappresentati in una dimensione più grande dell’oggetto originale, forniscono immagini che possono essere evocative alle volte di grovigli del dopo attentato, altre volte di composizioni siderali e segni zodiacali quali si possono mettere a fuoco mirando le stelle.
Ogni quadro è come un’opera aperta, suscettibile di essere arricchita dall’immaginazione di chi guarda, dal pensiero dell’osservatore.
Fausto Ermanno Leschiutta
L’inclinazione di Cosimi è di osservare gli oggetti materiali – senza eccezione metallici- e ricavarne delle figure che abbandonano il riferimento all’oggetto osservato divenendo strutture di linee e colori che parlano d’altro. Guardando dentro le cose, all’interno di opere architettoniche come la Torre Eiffel o di costruzioni meccaniche e di macchinari o di assemblaggi di pezzi industriali, ne assorbe la complessità e la trasfigura in immagini astratte.
Il lavoro di Cosimi ci conduce a sentire il fascino del ferro lavorato, a scorgere i segni del lavoro manuale, a riconoscere il senso che lega un componente ad un altro per formare una macchina funzionante, ma non solo; ad esaltarci pensando alla intelligenza che ha immaginato quella macchina e che ha saputo trasferire il sogno, la macchina immaginata, in pezzi che – coordinati- operassero per ottenere il prodotto, per soddisfare la necessità o l’esigenza che aveva sospinto l’ideatore; la felice combinazione di ingranaggi e raccordi; e ad apprezzare la sapienza delle mani nella preparazione dei modelli che verranno trasformati in elementi fusi, ma non solo. Nelle sue opere si trova nostalgia e soprattutto ammirazione per il lavoro ben fatto, meraviglia nell’indagine di manufatti i cui prodromi si trovano nei quaderni di Leonardo, ma non solo.
In effetti, la passione per l’archeologia meccanica porta Cosimi a guardare i componenti e i dettagli degli ingranaggi di macchine, a rappresentarli isolati dall’insieme, in modo che a noi ci lasciano intravedere intestini metallici, viscere meccaniche quasi fosse una autopsia della macchina. I morsetti delle impalcature metalliche dei cantieri di costruzione, indagati con occhio attento alle forme e rappresentati in una dimensione più grande dell’oggetto originale, forniscono immagini che possono essere evocative alle volte di grovigli del dopo attentato, altre volte di composizioni siderali e segni zodiacali quali si possono mettere a fuoco mirando le stelle.
Ogni quadro è come un’opera aperta, suscettibile di essere arricchita dall’immaginazione di chi guarda, dal pensiero dell’osservatore.
Fausto Ermanno Leschiutta
12
ottobre 2013
Elia Cosimi – Logiche Meccaniche
Dal 12 ottobre al 03 novembre 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRIMAVERA
Terni, Via Giordano Bruno, 3, (Terni)
Terni, Via Giordano Bruno, 3, (Terni)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 tutti i giorni, chiuso il lunedì.
Vernissage
12 Ottobre 2013, h 17
Autore