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Elia Festa – Nato Soprattutto a Milano
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese inaugura, martedì 16 maggio presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano – Refettorio delle Stelline, la prima grande mostra personale del fotografo Elia Festa a cura di Fortunato D’Amico e progetto espositivo Matteo Fantoni
Comunicato stampa
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ELIA FESTA
Nato soprattutto a Milano
dal 17 maggio al 1° luglio 2017
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta 59, Milano
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese inaugura, martedì 16 maggio presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano – Refettorio delle Stelline, la prima grande mostra personale del fotografo Elia Festa a cura di Fortunato D’Amico e progetto espositivo Matteo Fantoni.
Nato nel 1956 a Milano, Festa collabora fin da giovane con il pittore Ibrahim Kodra, frequentandone il suo studio, lavora come free lance per l’agenzia Young&Rubicam a fianco di nomi come Scheichenbauer, Noble e molti altri. La sua ricerca fotografica, fin dagli esordi, sviluppa temi che diventano spesso pensiero, a volte riflessioni fino a diventare ritratti di design.
Conosciuto e apprezzato come fotografo già alla fine degli anni settanta oggi Elia Festa è un artista visivo che cattura con il suo obiettivo dettagli di oggetti comuni, di architetture, di fenomeni, di luci che spesso sfuggono allo sguardo comune. Li rimaneggia, ne coglie l’essenzialità, ne scruta l’animo svelandone la parte più profonda e nascosta. E così le sue opere, che inizialmente possono sembrare macchie astratte e informi, ad un occhio attento rimandano a paesaggi suggestivi lontani che accendono emozioni e curiosità. Le fotografie di Festa si muovono dalla realtà scrutando i particolari, scoprendo riverberi che definiti dall’occhio del fotografo assumono una nuova vita indipendente. Il viaggio nell’universo di Elia Festa si sviluppa lungo il percorso temporale della sua attività dedicata all’elaborazione artistica dell’immagine fotografica, sempre più caratterizzata da una trasfigurazione astratta, diventata manifesto di una realtà contemporanea che nell’infinitamente piccolo indaga nuovi universi di conoscenza e di verità.
La mostra, in un ampio percorso temporale e cronologico, accoglie le opere più rappresentative di un intenso lavoro in continua evoluzione che parte dagli anni settanta con le prime ricerche fotografiche, prosegue negli anni Ottanta con la realizzazione delle più importanti campagne pubblicitarie con le più note aziende italiane (Breil, San Pellegrino, Fisico, Moschino, Kodak, Mondadori, ecc.). Segue l’intensa e proficua collaborazione con la Galleria Photology di Milano e Londra che indirizza il lavoro di Festa nella decade degli anni novanta. Agli inizi degli anni duemila, avviene il passaggio dalla fotografia analogica all’immagine digitale e, quindi, all’arte visiva. Un’ampia area della mostra è dedicata alle grandi opere e sculture nelle quali l’utilizzo del bianco e nero esalta la precisione quasi chirurgica dei tagli, delle inquadrature dove ogni senso è ragionato e voluto. E, infine, la sezione più moderna con opere di grandi dimensioni dove si alterna il colore dal forte impatto emotivo al bianco e nero. Il percorso espositivo si apre e si chiude con due camere oscure che regalano al visitatore un’esperienza emozionale ed immersiva molto coinvolgente.
La mostra si racconta all’interno di un’onda naturale, creata da Matteo Fantoni, ritmata da un susseguirsi di volumi variabili, compressioni ed esplosioni spaziali, luci ed ombre che il visitatore attraversa per conoscere e vivere l’artistico di Elia Festa.
La luce, metafora nascosta dell’intero percorso espositivo, si manifesta sia sul piano bidimensionale che su quello tridimensionale sconfinando, con la forza espressiva dei contenuti artistici di Festa, nella concezione olistica dell’esistenza. Giovanni Gastel, amico ed estimatore di Festa, scrive di lui: “è capacità degli artisti vedere oltre la realtà delle cose, cogliere le alternative di significato, scoprire una percezione nuova e trasmetterla con un contenuto alto di poesia. Elia Festa è un artista e un poeta: con il suo occhio fotografico ci invita a osservare le cose e a leggere la realtà con una nuova profondità”.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da NFC edizioni contenente testi introduttivi a firma del curatore Fortunato D’Amico.
Biografia
Elia Festa nasce a Milano il 1° gennaio 1956, nel '70 conosce il pittore Ibrahim Kodra e frequenta il suo studio. Negli anni 71-'74 è free-lance per l'agenzia Young & Rubicam, collabora con Franco Scheichenbauer, Richard Noble e altri fotografi. Nell'89 inizia la ricerca fotografica "L'età del Pensiero" con l'amico Pierre Restany che lo avvierà alla prima mostra personale "Riflessioni" prodotta da Kodak nel '93 alla galleria D'Ars di Milano. Nel '93 inizia la collaborazione con la galleria Photology Milano e Londra, ne nascono idee e lavori: "la Habana" 1995, partecipazione alle mostre internazionali "Aipad Photographers" di New York negli anni '96,'97,'98,'99 e "artbasel‘96" di BasileaNel 2000 pubblica un lavoro decennale di ritratto e atmosfera ,nella rassegna i grandi autori della fotografia internazionale:"100 al 2000" edito da Photology; nello stesso anno inaugura una mostra personale "Bla Bla & Co" con lo scultore K.H.Steck alla "Studiogalerie" di Amburgo. Nel 2006 in collaborazione con il regista Salvino Raco realizza la Performance "La corsa di Sizwe Kondhile" con proiezione di opere fotografiche inerenti il tema, alla Triennale di Milano con patrocinio di Comune e Provincia di Milano, ispirato da questo lavoro realizza il progetto "It's about blood" dolore e anima del grande sacrificio umano della storia Africana. Nel 2009 elabora ed espone in anteprima a Milano "I miei numeri", base da cui partirà il proprio cambiamento artistico. Agosto-settembre 2009 a Noto " La Habana" a cura di Davide Faccioli. Gennaio 2010 espone alla galleria "Studio Visconti" di Milano, il lavoro "Microbi" e alla galleria "Photology" di Milano "Ho vissuto qui" video realizzato nel 2010 e vintage 1993-2002. Nel 2011 presenta alla Torre Cesar Pelli di Milano il progetto di Industrial Art “Photosophy per Egecarpet. E’ presente alla mostra internazionale “Hong Kong Link – Art – Fair 2013 con il lavoro “2° Generation”. Nel gennaio 2015 presenta “Last Supper” a Estearte International Contemporary Art Fair e a Photology. Nel 2016 “Giants and Microbi” Mondogalleria di Madrid e due eventi al Fuorisalone Milano “ContamiNation” con Matteo Fantoni e Paula Lattes al Pau Design Container e “Colours” con Ecocontract – Ecodesign.
Nato soprattutto a Milano
dal 17 maggio al 1° luglio 2017
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta 59, Milano
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese inaugura, martedì 16 maggio presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano – Refettorio delle Stelline, la prima grande mostra personale del fotografo Elia Festa a cura di Fortunato D’Amico e progetto espositivo Matteo Fantoni.
Nato nel 1956 a Milano, Festa collabora fin da giovane con il pittore Ibrahim Kodra, frequentandone il suo studio, lavora come free lance per l’agenzia Young&Rubicam a fianco di nomi come Scheichenbauer, Noble e molti altri. La sua ricerca fotografica, fin dagli esordi, sviluppa temi che diventano spesso pensiero, a volte riflessioni fino a diventare ritratti di design.
Conosciuto e apprezzato come fotografo già alla fine degli anni settanta oggi Elia Festa è un artista visivo che cattura con il suo obiettivo dettagli di oggetti comuni, di architetture, di fenomeni, di luci che spesso sfuggono allo sguardo comune. Li rimaneggia, ne coglie l’essenzialità, ne scruta l’animo svelandone la parte più profonda e nascosta. E così le sue opere, che inizialmente possono sembrare macchie astratte e informi, ad un occhio attento rimandano a paesaggi suggestivi lontani che accendono emozioni e curiosità. Le fotografie di Festa si muovono dalla realtà scrutando i particolari, scoprendo riverberi che definiti dall’occhio del fotografo assumono una nuova vita indipendente. Il viaggio nell’universo di Elia Festa si sviluppa lungo il percorso temporale della sua attività dedicata all’elaborazione artistica dell’immagine fotografica, sempre più caratterizzata da una trasfigurazione astratta, diventata manifesto di una realtà contemporanea che nell’infinitamente piccolo indaga nuovi universi di conoscenza e di verità.
La mostra, in un ampio percorso temporale e cronologico, accoglie le opere più rappresentative di un intenso lavoro in continua evoluzione che parte dagli anni settanta con le prime ricerche fotografiche, prosegue negli anni Ottanta con la realizzazione delle più importanti campagne pubblicitarie con le più note aziende italiane (Breil, San Pellegrino, Fisico, Moschino, Kodak, Mondadori, ecc.). Segue l’intensa e proficua collaborazione con la Galleria Photology di Milano e Londra che indirizza il lavoro di Festa nella decade degli anni novanta. Agli inizi degli anni duemila, avviene il passaggio dalla fotografia analogica all’immagine digitale e, quindi, all’arte visiva. Un’ampia area della mostra è dedicata alle grandi opere e sculture nelle quali l’utilizzo del bianco e nero esalta la precisione quasi chirurgica dei tagli, delle inquadrature dove ogni senso è ragionato e voluto. E, infine, la sezione più moderna con opere di grandi dimensioni dove si alterna il colore dal forte impatto emotivo al bianco e nero. Il percorso espositivo si apre e si chiude con due camere oscure che regalano al visitatore un’esperienza emozionale ed immersiva molto coinvolgente.
La mostra si racconta all’interno di un’onda naturale, creata da Matteo Fantoni, ritmata da un susseguirsi di volumi variabili, compressioni ed esplosioni spaziali, luci ed ombre che il visitatore attraversa per conoscere e vivere l’artistico di Elia Festa.
La luce, metafora nascosta dell’intero percorso espositivo, si manifesta sia sul piano bidimensionale che su quello tridimensionale sconfinando, con la forza espressiva dei contenuti artistici di Festa, nella concezione olistica dell’esistenza. Giovanni Gastel, amico ed estimatore di Festa, scrive di lui: “è capacità degli artisti vedere oltre la realtà delle cose, cogliere le alternative di significato, scoprire una percezione nuova e trasmetterla con un contenuto alto di poesia. Elia Festa è un artista e un poeta: con il suo occhio fotografico ci invita a osservare le cose e a leggere la realtà con una nuova profondità”.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da NFC edizioni contenente testi introduttivi a firma del curatore Fortunato D’Amico.
Biografia
Elia Festa nasce a Milano il 1° gennaio 1956, nel '70 conosce il pittore Ibrahim Kodra e frequenta il suo studio. Negli anni 71-'74 è free-lance per l'agenzia Young & Rubicam, collabora con Franco Scheichenbauer, Richard Noble e altri fotografi. Nell'89 inizia la ricerca fotografica "L'età del Pensiero" con l'amico Pierre Restany che lo avvierà alla prima mostra personale "Riflessioni" prodotta da Kodak nel '93 alla galleria D'Ars di Milano. Nel '93 inizia la collaborazione con la galleria Photology Milano e Londra, ne nascono idee e lavori: "la Habana" 1995, partecipazione alle mostre internazionali "Aipad Photographers" di New York negli anni '96,'97,'98,'99 e "artbasel‘96" di BasileaNel 2000 pubblica un lavoro decennale di ritratto e atmosfera ,nella rassegna i grandi autori della fotografia internazionale:"100 al 2000" edito da Photology; nello stesso anno inaugura una mostra personale "Bla Bla & Co" con lo scultore K.H.Steck alla "Studiogalerie" di Amburgo. Nel 2006 in collaborazione con il regista Salvino Raco realizza la Performance "La corsa di Sizwe Kondhile" con proiezione di opere fotografiche inerenti il tema, alla Triennale di Milano con patrocinio di Comune e Provincia di Milano, ispirato da questo lavoro realizza il progetto "It's about blood" dolore e anima del grande sacrificio umano della storia Africana. Nel 2009 elabora ed espone in anteprima a Milano "I miei numeri", base da cui partirà il proprio cambiamento artistico. Agosto-settembre 2009 a Noto " La Habana" a cura di Davide Faccioli. Gennaio 2010 espone alla galleria "Studio Visconti" di Milano, il lavoro "Microbi" e alla galleria "Photology" di Milano "Ho vissuto qui" video realizzato nel 2010 e vintage 1993-2002. Nel 2011 presenta alla Torre Cesar Pelli di Milano il progetto di Industrial Art “Photosophy per Egecarpet. E’ presente alla mostra internazionale “Hong Kong Link – Art – Fair 2013 con il lavoro “2° Generation”. Nel gennaio 2015 presenta “Last Supper” a Estearte International Contemporary Art Fair e a Photology. Nel 2016 “Giants and Microbi” Mondogalleria di Madrid e due eventi al Fuorisalone Milano “ContamiNation” con Matteo Fantoni e Paula Lattes al Pau Design Container e “Colours” con Ecocontract – Ecodesign.
16
maggio 2017
Elia Festa – Nato Soprattutto a Milano
Dal 16 maggio al primo luglio 2017
fotografia
Location
GALLERIA GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
Milano, Corso Magenta, 59, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 59, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 13.30-19.30
sabato ore 10.00-18.30
chiuso domenica, lunedì e 2 giugno
Vernissage
16 Maggio 2017, ore 18.30
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