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Elia Garau
Il lavoro realizzato appositamente per lo spazio espositivo è installato in una caratteristica ex macelleria perfettamente restaurata, ora adibita a galleria d’arte, consiste in un intervento sulla totalità delle superfici, che confluisce in un coagulo situato al centro della sala, portando un diretto richiamo ad una terra come sintesi del sangue dell’umanità, mantenendo il chiaro distacco con percorsi differenti presi in passato dall’Accademia austriaca o da artisti come Gina Pane. L’opera confluisce all’interno di un simbolico nastro blu, omaggio alle strade intraprese da Joseph Beuys e Yves Klein.
Elia Garau stesso sceglie di aprire lo spazio messo a sua disposizione dall’Accademia di Belle Arti di Roma e dalla Galleria 107. Il luogo diviene anche frutto della collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Pietro Scharoff attraverso gli attori Umberto De Angelis, Elisa Gentili, Vinicio Mittarelli, Melissa Regolanti, Marzia Turcato. Con l’ intervento del poeta Filippo Carcione e del gruppo di performers, composto da Giampaolo Berto, Pavel Greco, Alessandra Casalena, Oscar Capriotti , Vito Palladino.
Elia Garau sceglie di rompere dunque il classico rapporto esclusivistico, dando vita reale ad una dimensione che avvolge attraverso una umanità tangibile lo spettatore attivo.
Elia Garau
Casperia, Piazza Municipio, 10, (Rieti)