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Eliana Frontini – Nuntius dei
La mostra pone all’attenzione del pubblico il percorso artistico di Eliana Frontini: dalle
magliette inquietanti prodotte nella performance Eliana Frontini next collection del 2005, quando solo ad un attento esame si scopriva che le stampe non erano altro che foto di persone decedute, rifotografate dalle loro lapidi (invece di una firma, portarsi la morte addosso), l’artista propone, dal 2008, gli angeli cuciti, frutto di una profonda catarsi, della ricerca di una sorta di trait d’union tra la realtà terrena ed il cielo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, Rieti, inaugura sabato 29 settembre
2012, alle ore 18.00, Nuntius Dei, mostra personale di Eliana Frontini, a cura di Barbara
Pavan. La mostra è inserita tra gli eventi della 8a Giornata del Contemporaneo promossa
da AMACI sul territorio nazionale.
La mostra pone all’attenzione del pubblico il percorso artistico di Eliana Frontini. Dalle
magliette inquietanti prodotte nella performance Eliana Frontini next collection del
2005, quando solo ad un attento esame si scopriva che le stampe non erano altro che
foto di persone decedute, rifotografate dalle loro lapidi (invece di una firma, portarsi
la morte addosso), l’artista propone, dal 2008, gli angeli cuciti, frutto di una profonda
catarsi, della ricerca di una sorta di trait d’union tra la realtà terrena ed il cielo. Questi
divini messaggeri, bloccati da tenaci cuciture sulla tela, paiono quasi leggiadre farfalle
catturate da un ambizioso entomologo, o ex voto abbandonati nel santuario dell’oblio.
Silenziosi ed immobili, hanno perso la capacità di svolgere i loro compiti fondamentali:
annunciare la salvezza, confortare, custodire, lodare. Nulla hanno dell’empatia degli angeli
di Wim Wenders; sono, piuttosto, relitti delle speranze sovrannaturali alle quali l’uomo
contemporaneo si affida con sempre maggiore difficoltà. Sulla bilancia l’artista pone il
senso di disorientamento dei mortali e la crisi d’identità della spiritualità rivelata; nel mezzo
si trova il filo, che tenta di rinsaldare la fiducia in un legame di protezione esclusivo.
Sempre nel 2008 vengono proposti i ricami bianco su bianco, segni zen oppure parole:
non più tormento, angoscia e rabbia, ma attesa, concentrazione e desiderio di pace. Un
appagamento che si trova solo alla radice dell’uomo, dentro le sinapsi di un sistema che
cerca di rendersi immune, di fortificare i propri tracciati, troppo sottili e labili, con una trama
di vividi punti bianchi e forti.
Nel maggio 2012 alla Libreria Moderna di Rieti in occasione della collettiva Cities è stato
presentato il ciclo Sweet home: questa volta l’artista decide di cucire edifici, fabbricati
abbandonati e fatiscenti, cuciti per essere tenuti insieme, perché non crollino del tutto, o
forse anche solo perché non se ne perda memoria. Gli architetti dicono ricucire, quando
si parla di riqualificazione di un tessuto urbano malato, sfrangiato, e qui il termine risulta
interessante perché evidenzia un’area di intervento, una volontà di fare positivo. Tale far
positivo riguarda anche l’individualità di ciascuno di noi, quando a quel manufatto voglia
unire un comune destino, perché anche quell’edificio ha un’anima che lo unisce a persone,
ed in ciò ha anche una storia: tema questo già affrontato dall’artista nella performance del
2006 Abito in parte ancora forse: 24 fotografie sicure di Eliana Frontini, quando la Frontini
ha compiuto una lunga ricerca, rientrando negli appartamenti dove aveva abitato nella
sua vita, circa una quindicina, chiedendo semplicemente agli attuali occupanti, che non
conosceva, di poter entrare a casa loro e fare delle foto. Tutti hanno acconsentito, e sono
stati fatti centinaia di scatti in digitale.
Dei ricami bianco su bianco nell’ultimo progetto presentato in mostra (Nullo die sine
linea, il dollaro) viene conservata la ripetizione: lo scrivere la stessa frase per un numero
indefinito di volte vuole diventare un mantra, riservato all’artista e a chi osserva il lavoro.
Una preghiera, una potente e breve formula sonora e spirituale che ha la capacità di
trasformare la coscienza.
La mostra sarà visitabile fino al 12 ottobre 2012. Ingresso libero
Scheda tecnica:
Titolo:
Artista:
Nuntius dei
Eliana Frontini
A cura di Barbara Pavan
Date:
Inaugurazione
Sede espositiva:
orari:
Info:
Ufficio stampa:
Ingresso libero.
29 settembre – 12 ottobre 2012
sabato 29 settembre 2012 ore 18.00
Studio7 Arte Contemporanea
Via Pennina 19 - Rieti
ven-sab ore 18-20; dom ore 11-13 oppure su appuntamento
cell.3204571689;
email: studio7artecont@gmail.com
studio7
2012, alle ore 18.00, Nuntius Dei, mostra personale di Eliana Frontini, a cura di Barbara
Pavan. La mostra è inserita tra gli eventi della 8a Giornata del Contemporaneo promossa
da AMACI sul territorio nazionale.
La mostra pone all’attenzione del pubblico il percorso artistico di Eliana Frontini. Dalle
magliette inquietanti prodotte nella performance Eliana Frontini next collection del
2005, quando solo ad un attento esame si scopriva che le stampe non erano altro che
foto di persone decedute, rifotografate dalle loro lapidi (invece di una firma, portarsi
la morte addosso), l’artista propone, dal 2008, gli angeli cuciti, frutto di una profonda
catarsi, della ricerca di una sorta di trait d’union tra la realtà terrena ed il cielo. Questi
divini messaggeri, bloccati da tenaci cuciture sulla tela, paiono quasi leggiadre farfalle
catturate da un ambizioso entomologo, o ex voto abbandonati nel santuario dell’oblio.
Silenziosi ed immobili, hanno perso la capacità di svolgere i loro compiti fondamentali:
annunciare la salvezza, confortare, custodire, lodare. Nulla hanno dell’empatia degli angeli
di Wim Wenders; sono, piuttosto, relitti delle speranze sovrannaturali alle quali l’uomo
contemporaneo si affida con sempre maggiore difficoltà. Sulla bilancia l’artista pone il
senso di disorientamento dei mortali e la crisi d’identità della spiritualità rivelata; nel mezzo
si trova il filo, che tenta di rinsaldare la fiducia in un legame di protezione esclusivo.
Sempre nel 2008 vengono proposti i ricami bianco su bianco, segni zen oppure parole:
non più tormento, angoscia e rabbia, ma attesa, concentrazione e desiderio di pace. Un
appagamento che si trova solo alla radice dell’uomo, dentro le sinapsi di un sistema che
cerca di rendersi immune, di fortificare i propri tracciati, troppo sottili e labili, con una trama
di vividi punti bianchi e forti.
Nel maggio 2012 alla Libreria Moderna di Rieti in occasione della collettiva Cities è stato
presentato il ciclo Sweet home: questa volta l’artista decide di cucire edifici, fabbricati
abbandonati e fatiscenti, cuciti per essere tenuti insieme, perché non crollino del tutto, o
forse anche solo perché non se ne perda memoria. Gli architetti dicono ricucire, quando
si parla di riqualificazione di un tessuto urbano malato, sfrangiato, e qui il termine risulta
interessante perché evidenzia un’area di intervento, una volontà di fare positivo. Tale far
positivo riguarda anche l’individualità di ciascuno di noi, quando a quel manufatto voglia
unire un comune destino, perché anche quell’edificio ha un’anima che lo unisce a persone,
ed in ciò ha anche una storia: tema questo già affrontato dall’artista nella performance del
2006 Abito in parte ancora forse: 24 fotografie sicure di Eliana Frontini, quando la Frontini
ha compiuto una lunga ricerca, rientrando negli appartamenti dove aveva abitato nella
sua vita, circa una quindicina, chiedendo semplicemente agli attuali occupanti, che non
conosceva, di poter entrare a casa loro e fare delle foto. Tutti hanno acconsentito, e sono
stati fatti centinaia di scatti in digitale.
Dei ricami bianco su bianco nell’ultimo progetto presentato in mostra (Nullo die sine
linea, il dollaro) viene conservata la ripetizione: lo scrivere la stessa frase per un numero
indefinito di volte vuole diventare un mantra, riservato all’artista e a chi osserva il lavoro.
Una preghiera, una potente e breve formula sonora e spirituale che ha la capacità di
trasformare la coscienza.
La mostra sarà visitabile fino al 12 ottobre 2012. Ingresso libero
Scheda tecnica:
Titolo:
Artista:
Nuntius dei
Eliana Frontini
A cura di Barbara Pavan
Date:
Inaugurazione
Sede espositiva:
orari:
Info:
Ufficio stampa:
Ingresso libero.
29 settembre – 12 ottobre 2012
sabato 29 settembre 2012 ore 18.00
Studio7 Arte Contemporanea
Via Pennina 19 - Rieti
ven-sab ore 18-20; dom ore 11-13 oppure su appuntamento
cell.3204571689;
email: studio7artecont@gmail.com
studio7
29
settembre 2012
Eliana Frontini – Nuntius dei
Dal 29 settembre al 12 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
STUDIO7 IT – SPAZIO ARTE
Rieti, Via Pennina, 19, (Rieti)
Rieti, Via Pennina, 19, (Rieti)
Orario di apertura
ven-sab ore 18-20; dom ore 11-13 oppure su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2012, h 18
Autore
Curatore