Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Eliana Petrizzi / Franco Sortini – Oltre lo sguardo. La geografia del pensiero
La mostra propone un dialogo tra pittura e fotografia sul tema del paesaggio, inteso come luogo urbano, spazio naturale e dimensione psicologica trasfigurata dallo sguardo. Testo della mostra a cura di Giada Caliendo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito delle UNIVERSIADI e dell’apertura al pubblico dei nuovi spazi espositivi, il Museo Irpino, Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino ospita, con inaugurazione venerdì 21 giugno alle ore 18, la mostra di Eliana Petrizzi e di Franco Sortini dal titolo OLTRE LO SGUARDO - La geografia del pensiero, a cura di Gerardo Fiore, con un testo di Giada Caliendo. La mostra propone un dialogo tra pittura e fotografia sul tema del paesaggio, inteso come luogo urbano, spazio naturale e dimensione psicologica trasfigurata dallo sguardo.
L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Avellino e dalla Regione Campania, è organizzata e promossa dall’Associazione CONTEMPORANEAmente e da MONTOROCONTEMPORANEA, la rassegna nata a Montoro (AV) nel 2015 da un’idea di Gerardo Fiore, attuale Direttore. Il programma propone di anno in anno una serie selezionata di mostre personali di pittura, scultura e fotografia di artisti di riconosciuta carriera che si sono distinti sul panorama nazionale, e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea. Dal 2018 è iniziata una partnership col Museo Irpino, che ospita alcuni dei progetti espositivi già presentati a Borgo di Montoro, presso il Complesso monumentale del Corpo di Cristo.
In occasione della mostra, verrà esposta al pubblico parte della Collezione permanente d’Arte Contemporanea della Città di Montoro, nata dalle donazioni degli artisti che hanno finora esposto alla rassegna.
Scrive Giada Caliendo nel testo di presentazione della mostra:
‘‘L’immaginazione - scriveva Baudelaire - ha insegnato all’uomo il senso morale del colore, del contorno, del suono e del profumo’ la mostra Oltre lo sguardo - La geografia del pensiero è un lavoro avvolgente che declama, con determinata delicatezza, tali ricami interiori.
Passaggi di pensieri sono narrati attraverso i colori della natura, degli edifici, delle simmetrie prospettiche. Assenze di periodi, di tempi specifici, di uomini e di rumori. Negli scatti di Sortini, l’esistenza dell’individuo si evince non dalla rappresentazione di esso ma da una pianta che si intravede all’interno di una casa attraverso una finestra, dalla targa di una macchina, dalle scritte sui muri.
Rapisce con lo scatto fotografico l’architettura che diviene un postulato, un assioma, una verità apparentemente non spiazzante; cattura una vegetazione geometrica in cui il taglio delle siepi diviene orizzonte, gioca con le ombre che spesso rendono palpabile l’assenza. La mancanza della figura umana non vuole significare una durezza, una chiusura, una distanza dal mondo, ma piuttosto un guardare, un osservare, un esplorare proprio dell’uomo che ne determina la prospettiva. Sia nelle fotografie di Franco Sortini che nei dipinti di Eliana Petrizzi si ritrovano le appaganti regole spaziali che rasserenano lo sguardo. Ne deriva una sorta di armonia indagatrice, poiché qualche lieve, sottile, delicata incongruenza nelle immagini c’è, e lì l’inciampo, quello splendido, magico ed improvviso cadere nel dubbio di non aver capito bene tutto. Il dettaglio tiene viva la tensione intellettuale, spesso protagonista è la luce che segna i parametri compositivi e descrive con il linguaggio delle ombre i punti di fuga.
Non c’è irruenza nelle opere della Petrizzi, mai impazienza, tanto meno fretta, il suo è un lento, preciso e determinato procedere con delle pause, le soste della rispondenza che risuonano tra cuore mente e pittura. La precisione del tratto di alcuni dipinti si bilancia con la rarefazione di altri, il colore è la narrazione, il racconto, l’intima storia cantata, a volte sussurrata. Anche nei suoi dipinti manca la figura umana e quand’anche, molto di rado, appare, è sfuggente, lasciva è sempre nella dimensione dell’altrove.
Quelli della Petrizzi e di Sortini sono paesaggi mentali, descrizioni di luoghi che richiamano a “corrispondenze d’amorosi sensi.”
ELIANA PETRIZZI (Avellino, 1972) ha studiato presso il Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno e, successivamente, si è laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico, presso l’Università degli Studi di Salerno. Scrive Massimo Bignardi: ‘Nelle sue opere, in particolare nelle piccole tavolette cifrate da una tecnica controllatissima, l’artista ha sperimentato una ricercata pittura che attinge, almeno per gli aspetti formali, da una radice fiamminga, segnata da un’impronta ideista. Le gelide interferenze visionarie dei volti, delle figure e ora anche del paesaggio, ci spingono ai margini dello scarto, verso il crinale che separa queste figure dalla loro vita spesa nei luoghi della realtà, nel loro affermarsi quali presenze effettive’. Dalla metà degli anni novanta ha tenuto diverse mostre personali. Tra le principali mostre collettive e rassegne, oltre alle numerose presenze all’Expo Arte di Bari e all’Arte Fiera di Padova, si segnalano: nel 2009 ‘Persistenze sul confine dell’immagine’, a cura di Massimo Bignardi, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo (Foggia); ‘RED - L’Opera al Rosso’, Galleria Cerruti Arte, Genova. Nel 2011 espone alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italiano (Lo stato dell’Arte - la Campania), a cura di Vittorio Sgarbi; nel 2013 ‘Iside Contemporanea’, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Ferdinando Creta; nel 2016 ‘Dalla terra al cielo - Dal figurativo all’informale’, Gualdo Tadino (PG), Chiesa monumentale di S. Francesco, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2017 partecipa a Contemporary Istanbul, con la galleria Liquid Art System. Nello stesso anno viene invitata a ‘Ritratto-autoritratto’, Pinacoteca Provinciale di Salerno, e a ‘Interni/Interior’, Galleria Nazionale della Puglia, Bitonto, entrambe curate da Massimo Bignardi. Nel 2018 tiene tre importanti personali: Image à la sauvette, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Massimo Bignardi e Ferdinando Creta; Dialogo con la pittura, Baronissi (SA), Museo FRaC - Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, a cura di Massimo Bignardi; Sine Sole Sileo, Complesso Monumentale - Ex Carcere Borbonico, Avellino.
FRANCO SORTINI, nato nel 1958, si è interessato di grafica e pittura da giovanissimo, per poi dedicarsi alla fotografia da autodidatta. Agli inizi degli anni ’80 con la guida di Franco Fontana passa alla fotografia a colori.
Dal 1982 ha prodotto fotografie a colori del paesaggio e dell’architettura. Le sue fotografie vengono presentate sempre con uno spirito impassibile e considerando il sottile equilibrio tra le persone e l’ambiente circostante. Lavora in serie, fotografando scene urbane della nativa Italia e d’Europa. La sua ricerca si incentra sulla città vuota, inseguendo il concetto della “città ideale”, un luogo dove poter trovare ordine nel caos. L’uso del colore è particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la realtà e la luce mediterranea. “Il suo lavoro nasce negli spazi ed è scritto anche con il grande formato di cui necessita per risolvere la struttura prospettica, l’impianto visivo di cui ogni foto è dotata. Impianto classico, in cui prevale una prospettiva centrale che delinea il profilo di una fabbrica, degli edifici, ma in senso più esteso quello di un’architettura. Un genere fortemente urbano dove il rigore e l’ordine costruttivo viene risolto con un colore desaturato, colore che poi ricompare con delle connotazioni, quasi delle citazioni, che giustificano una poetica tipica dell’autore stesso.” (Luigi Erba)
Contemporaneamente alla fotografia creativa sviluppa la fotografia commerciale, e nel 1986 apre uno studio di fotografia industriale, collaborando con agenzie di pubblicità e comunicazione, ed offrendo i propri servizi alla clientela corporate.
Ha esposto ampiamente le sue opere negli ultimi anni in numerose gallerie in Europa e le sue fotografie sono presenti nelle collezioni della Bibliotheque Nationale de France di Parigi, dell’Archivio AFOCO di Cordoba, della Galleria Civica di Modena, del Dipartimento di Arte Moderna dell’Università di Siena, del Museo dello Sbarco di Salerno ed in molte collezioni private.
Ha pubblicato diversi libri di fotografia e alcuni libri d’artista in edizioni limitate. Le sue fotografie, inoltre, sono state pubblicate su molte riviste e web magazine.
Fotografo professionista dal 1986, dal 1990 è membro effettivo dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.
L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Avellino e dalla Regione Campania, è organizzata e promossa dall’Associazione CONTEMPORANEAmente e da MONTOROCONTEMPORANEA, la rassegna nata a Montoro (AV) nel 2015 da un’idea di Gerardo Fiore, attuale Direttore. Il programma propone di anno in anno una serie selezionata di mostre personali di pittura, scultura e fotografia di artisti di riconosciuta carriera che si sono distinti sul panorama nazionale, e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea. Dal 2018 è iniziata una partnership col Museo Irpino, che ospita alcuni dei progetti espositivi già presentati a Borgo di Montoro, presso il Complesso monumentale del Corpo di Cristo.
In occasione della mostra, verrà esposta al pubblico parte della Collezione permanente d’Arte Contemporanea della Città di Montoro, nata dalle donazioni degli artisti che hanno finora esposto alla rassegna.
Scrive Giada Caliendo nel testo di presentazione della mostra:
‘‘L’immaginazione - scriveva Baudelaire - ha insegnato all’uomo il senso morale del colore, del contorno, del suono e del profumo’ la mostra Oltre lo sguardo - La geografia del pensiero è un lavoro avvolgente che declama, con determinata delicatezza, tali ricami interiori.
Passaggi di pensieri sono narrati attraverso i colori della natura, degli edifici, delle simmetrie prospettiche. Assenze di periodi, di tempi specifici, di uomini e di rumori. Negli scatti di Sortini, l’esistenza dell’individuo si evince non dalla rappresentazione di esso ma da una pianta che si intravede all’interno di una casa attraverso una finestra, dalla targa di una macchina, dalle scritte sui muri.
Rapisce con lo scatto fotografico l’architettura che diviene un postulato, un assioma, una verità apparentemente non spiazzante; cattura una vegetazione geometrica in cui il taglio delle siepi diviene orizzonte, gioca con le ombre che spesso rendono palpabile l’assenza. La mancanza della figura umana non vuole significare una durezza, una chiusura, una distanza dal mondo, ma piuttosto un guardare, un osservare, un esplorare proprio dell’uomo che ne determina la prospettiva. Sia nelle fotografie di Franco Sortini che nei dipinti di Eliana Petrizzi si ritrovano le appaganti regole spaziali che rasserenano lo sguardo. Ne deriva una sorta di armonia indagatrice, poiché qualche lieve, sottile, delicata incongruenza nelle immagini c’è, e lì l’inciampo, quello splendido, magico ed improvviso cadere nel dubbio di non aver capito bene tutto. Il dettaglio tiene viva la tensione intellettuale, spesso protagonista è la luce che segna i parametri compositivi e descrive con il linguaggio delle ombre i punti di fuga.
Non c’è irruenza nelle opere della Petrizzi, mai impazienza, tanto meno fretta, il suo è un lento, preciso e determinato procedere con delle pause, le soste della rispondenza che risuonano tra cuore mente e pittura. La precisione del tratto di alcuni dipinti si bilancia con la rarefazione di altri, il colore è la narrazione, il racconto, l’intima storia cantata, a volte sussurrata. Anche nei suoi dipinti manca la figura umana e quand’anche, molto di rado, appare, è sfuggente, lasciva è sempre nella dimensione dell’altrove.
Quelli della Petrizzi e di Sortini sono paesaggi mentali, descrizioni di luoghi che richiamano a “corrispondenze d’amorosi sensi.”
ELIANA PETRIZZI (Avellino, 1972) ha studiato presso il Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno e, successivamente, si è laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico, presso l’Università degli Studi di Salerno. Scrive Massimo Bignardi: ‘Nelle sue opere, in particolare nelle piccole tavolette cifrate da una tecnica controllatissima, l’artista ha sperimentato una ricercata pittura che attinge, almeno per gli aspetti formali, da una radice fiamminga, segnata da un’impronta ideista. Le gelide interferenze visionarie dei volti, delle figure e ora anche del paesaggio, ci spingono ai margini dello scarto, verso il crinale che separa queste figure dalla loro vita spesa nei luoghi della realtà, nel loro affermarsi quali presenze effettive’. Dalla metà degli anni novanta ha tenuto diverse mostre personali. Tra le principali mostre collettive e rassegne, oltre alle numerose presenze all’Expo Arte di Bari e all’Arte Fiera di Padova, si segnalano: nel 2009 ‘Persistenze sul confine dell’immagine’, a cura di Massimo Bignardi, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo (Foggia); ‘RED - L’Opera al Rosso’, Galleria Cerruti Arte, Genova. Nel 2011 espone alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italiano (Lo stato dell’Arte - la Campania), a cura di Vittorio Sgarbi; nel 2013 ‘Iside Contemporanea’, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Ferdinando Creta; nel 2016 ‘Dalla terra al cielo - Dal figurativo all’informale’, Gualdo Tadino (PG), Chiesa monumentale di S. Francesco, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2017 partecipa a Contemporary Istanbul, con la galleria Liquid Art System. Nello stesso anno viene invitata a ‘Ritratto-autoritratto’, Pinacoteca Provinciale di Salerno, e a ‘Interni/Interior’, Galleria Nazionale della Puglia, Bitonto, entrambe curate da Massimo Bignardi. Nel 2018 tiene tre importanti personali: Image à la sauvette, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Massimo Bignardi e Ferdinando Creta; Dialogo con la pittura, Baronissi (SA), Museo FRaC - Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, a cura di Massimo Bignardi; Sine Sole Sileo, Complesso Monumentale - Ex Carcere Borbonico, Avellino.
FRANCO SORTINI, nato nel 1958, si è interessato di grafica e pittura da giovanissimo, per poi dedicarsi alla fotografia da autodidatta. Agli inizi degli anni ’80 con la guida di Franco Fontana passa alla fotografia a colori.
Dal 1982 ha prodotto fotografie a colori del paesaggio e dell’architettura. Le sue fotografie vengono presentate sempre con uno spirito impassibile e considerando il sottile equilibrio tra le persone e l’ambiente circostante. Lavora in serie, fotografando scene urbane della nativa Italia e d’Europa. La sua ricerca si incentra sulla città vuota, inseguendo il concetto della “città ideale”, un luogo dove poter trovare ordine nel caos. L’uso del colore è particolarmente apprezzato per la capacità di esprimere la realtà e la luce mediterranea. “Il suo lavoro nasce negli spazi ed è scritto anche con il grande formato di cui necessita per risolvere la struttura prospettica, l’impianto visivo di cui ogni foto è dotata. Impianto classico, in cui prevale una prospettiva centrale che delinea il profilo di una fabbrica, degli edifici, ma in senso più esteso quello di un’architettura. Un genere fortemente urbano dove il rigore e l’ordine costruttivo viene risolto con un colore desaturato, colore che poi ricompare con delle connotazioni, quasi delle citazioni, che giustificano una poetica tipica dell’autore stesso.” (Luigi Erba)
Contemporaneamente alla fotografia creativa sviluppa la fotografia commerciale, e nel 1986 apre uno studio di fotografia industriale, collaborando con agenzie di pubblicità e comunicazione, ed offrendo i propri servizi alla clientela corporate.
Ha esposto ampiamente le sue opere negli ultimi anni in numerose gallerie in Europa e le sue fotografie sono presenti nelle collezioni della Bibliotheque Nationale de France di Parigi, dell’Archivio AFOCO di Cordoba, della Galleria Civica di Modena, del Dipartimento di Arte Moderna dell’Università di Siena, del Museo dello Sbarco di Salerno ed in molte collezioni private.
Ha pubblicato diversi libri di fotografia e alcuni libri d’artista in edizioni limitate. Le sue fotografie, inoltre, sono state pubblicate su molte riviste e web magazine.
Fotografo professionista dal 1986, dal 1990 è membro effettivo dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.
21
giugno 2019
Eliana Petrizzi / Franco Sortini – Oltre lo sguardo. La geografia del pensiero
Dal 21 giugno al 31 agosto 2019
arte contemporanea
Location
MUSEO IRPINO – Complesso Monumentale Carcere Borbonico
Avellino, Piazza Alfredo De Marsico, (Avellino)
Avellino, Piazza Alfredo De Marsico, (Avellino)
Orario di apertura
Martedì, giovedì e sabato ore 9-13.
Mercoledì e venerdì 9-13 / 15,30 - 17.15
Domenica e lunedì chiuso.
Vernissage
21 Giugno 2019, h 18
Autore