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Elio Bajramaj – Pikturat e fundit per kiytime
La sintesi di forma e di colore fa pensare a influenze filosofiche bergsoniane, ma Bajmaraj traduce personalisticamente il senso vitale e creativo dell’esistere con l’instancabile movimento dei tratti, con la ricerca urgente ed esaustiva della creazione corposa dei colori, lavorati e tagliati, mescolati e manipolati scolpiti ed amalgamati dalla luce.
Comunicato stampa
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Elio Bajramaj nasce a Durazzo in Albania. Giovanissimo prende lezioni di pittura dalla maestra d’arte Shpresa Bequiri. Frequenta poi la scuola artistica “Jan Kukuzeli” sotto la guida del prof. Nicolet Vasia dal ‘93 al ’98. Dal ’99 al 2004, studia presso l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta a Roma con Eduardo Palumbo, Italo Scelza e Andrea Volo. Si laurea a pieni voti ed organizza a Roma, con l’Ambasciata di Albania, a Palazzo Ferraioli (Piazza Colonna) una mostra personale che lo introduce nell’ambiente artistico romano. Nel 1997 espone presso il Landesmuseum di Klagenfurt in Austria riscuotendo un buon successo di critica internazionale. Partecipa nel 1996 ad una mostra itinerante compresa nel progetto “Children helping children’s che raggiunge Whashington D.C., Chicago, New York e Los Angeles. Dalla presentazione recente di Daniela Fabrizi prendiamo alcuni spunti che ci sembrano adeguati all’illustrazione della mostra. … Gli oggetti come le persone, sono uniti in un insieme cromatico energico e deciso che raduna concetti e solitudini in un tutt’uno di realtà che è l’assoluto. La sintesi di forma e di colore fa pensare a influenze filosofiche bergsoniane, ma Bajmaraj traduce personalisticamente il senso vitale e creativo dell’esistere con l’instancabile movimento dei tratti, con la ricerca urgente ed esaustiva della creazione corposa dei colori, lavorati e tagliati, mescolati e manipolati scolpiti ed amalgamati dalla luce. Nei volti, che stupiscono nell’impatto emotivo, l’espressione è di corale testimonianza: occidente ed oriente s’incontrano in sembianze e circostanze volute, cercate perché possedute, nell’intima conoscenza dei due mondi contaminati da balcaniche eco, intrisi da caucasiche asprezze, vivacizzati da anatolici fermenti, immortalati da elleniche memorie. …Fiero e melanconico, Bajramaj è artista puro che attraversa i limiti del tempo e degli eventi per ritrovarsi solo a definire i muri del silenzio in cui il presente è pura suggestione e nel futuro vincerà la luce.
Emilio Anselmi
Emilio Anselmi
04
aprile 2009
Elio Bajramaj – Pikturat e fundit per kiytime
Dal 04 al 30 aprile 2009
arte contemporanea
Location
GRAFICA CAMPIOLI
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 20
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 18.30
Autore