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Elio Ciol – Terre di poesia Fotografie 1950 – 2007
Una mostra che ripercorre l’opera di questo discreto protagonista del panorama della fotografia italiana in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata, venerdì 17 aprile alle ore 18.00 al Centro Cultuale Candiani, la mostra a cura di Fabio Amodeo, Elio Ciol. Terre di poesia Fotografie 1950 – 2007, visitabile fino al 14 giugno che ripercorre l’opera di questo discreto protagonista del panorama della fotografia italiana in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Le oltre cento immagini in bianco e nero, raccontano l'intero percorso artistico del maestro, dalla prima stagione di carattere neorealista con il racconto della vita dei campi in Friuli e sulle montagne friulane e venete, alle immagini di scena del film Gli Ultimi di cui è fotografo di scena e collaboratore nel reperimento delle locations, dal paesaggio, nella visione serena ed elegiaca di cui Ciol ha saputo rendersi protagonista, alle esperienze più recenti, come l'elaborazione di trittici capaci di accostare esperienze visive diverse e la ricerca sulle ombre e sulla luce in soggetti naturali o nelle architetture.
Un'opera lunga quasi sessant'anni, quella di questo artista friulano che, dopo aver abbracciato la fotografia alla fine degli anni Quaranta, rivolge molto presto lo sguardo verso i luoghi e la gente della sua terra.
Membro negli anni Cinquanta del circolo veneziano La Gondola, partecipa assieme a Luigi Crocenzi alla nascita della Fondazione Altimani, un ente destinato allo studio dei linguaggi iconografici.
Autore di alcuni volumi tra cui ricordiamo il primo dedicato ad Assisi del ’69 e Italia Black and White del 1985, lavora per l'editoria a campagne di documentazione di opere d'arte e monumenti che hanno prodotto un'impressionante mole di pubblicazioni.
Elio Ciol si impone anche come uno dei pochi fotografi italiani specializzati nella fotografia fine art, un'eccezione in anni nei quali le forze motrici della ricerca italiana sembravano confinate alle fotografia di reportage e a quella di moda. Mentre l'immagine pareva destinata per elezione alla pubblicazione su libri e giornali, non all'apparizione nelle gallerie d'arte o nelle mostre, la somma di visione, cura per l'oggetto-fotografia e i dettagli che lo circondano, stampa di dimensioni via via più grandi, capacità di emozionare nel rapporto diretto con chi guarda la stampa rappresentano, nel caso di Ciol, un'esperienza pressoché unica nella visione italiana.
Le oltre cento immagini in bianco e nero, raccontano l'intero percorso artistico del maestro, dalla prima stagione di carattere neorealista con il racconto della vita dei campi in Friuli e sulle montagne friulane e venete, alle immagini di scena del film Gli Ultimi di cui è fotografo di scena e collaboratore nel reperimento delle locations, dal paesaggio, nella visione serena ed elegiaca di cui Ciol ha saputo rendersi protagonista, alle esperienze più recenti, come l'elaborazione di trittici capaci di accostare esperienze visive diverse e la ricerca sulle ombre e sulla luce in soggetti naturali o nelle architetture.
Un'opera lunga quasi sessant'anni, quella di questo artista friulano che, dopo aver abbracciato la fotografia alla fine degli anni Quaranta, rivolge molto presto lo sguardo verso i luoghi e la gente della sua terra.
Membro negli anni Cinquanta del circolo veneziano La Gondola, partecipa assieme a Luigi Crocenzi alla nascita della Fondazione Altimani, un ente destinato allo studio dei linguaggi iconografici.
Autore di alcuni volumi tra cui ricordiamo il primo dedicato ad Assisi del ’69 e Italia Black and White del 1985, lavora per l'editoria a campagne di documentazione di opere d'arte e monumenti che hanno prodotto un'impressionante mole di pubblicazioni.
Elio Ciol si impone anche come uno dei pochi fotografi italiani specializzati nella fotografia fine art, un'eccezione in anni nei quali le forze motrici della ricerca italiana sembravano confinate alle fotografia di reportage e a quella di moda. Mentre l'immagine pareva destinata per elezione alla pubblicazione su libri e giornali, non all'apparizione nelle gallerie d'arte o nelle mostre, la somma di visione, cura per l'oggetto-fotografia e i dettagli che lo circondano, stampa di dimensioni via via più grandi, capacità di emozionare nel rapporto diretto con chi guarda la stampa rappresentano, nel caso di Ciol, un'esperienza pressoché unica nella visione italiana.
17
aprile 2009
Elio Ciol – Terre di poesia Fotografie 1950 – 2007
Dal 17 aprile al 14 giugno 2009
fotografia
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 15.00-19.00 /sabato e festivi 10.00-13.00 e 15.00-19.00
Editore
MARSILIO
Autore
Curatore