Dopo il successo riscosso a Cetona (SI), presso la Chiesa della SS. Annunziata, la nuova mostra personale di Elio De Luca viene ospitata - grazie alla Fondazione Ghelli - presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Poppi (AR).

Il pubblico, che solitamente predilige le figure romantiche e velatamente malinconiche che pure connotano il lavoro del Maestro toscano, rimarrà forse scioccato da questa mostra, che ha per oggetto le sue opere più mature e cariche di pietas. I pastelli ad olio di grandissime dimensioni su cui ha lavorato l’artista nel corso dell’ultimo anno rappresentano, infatti, la sconfitta dell’umanità ad opera di un destino inclemente, al quale non hanno saputo opporsi nemmeno gli “Angeli Sconfitti” che danno il titolo alla mostra. Come aveva ben compreso già alcuni anni fa il critico e poeta Dino Carlesi, infatti, la cifra stilistica della produzione pittorica di De Luca non è la malinconia, ma la tragedia, “quale sintesi della più elementare analisi legata alle posture dei personaggi, ai loro sguardi, alle ambientazioni, che ogni volta ci riconducono alla tragicità dell’esistenza. Ogni sequenza, ogni visione, ogni metafora, ci richiamano a questa constatazione e all’inevitabile senso di una pietà cosmica”.

Altrettanto innovativa è la tecnica utilizzata per realizzare le nuove opere. La mostra, infatti, non presenta le caratteristiche pareti di cemento incise e dipinte ad olio cui solitamente De Luca affida le sue figure. Al contrario, l’uso della tecnica del pastello ad olio riportato su tela fa sì che l’indiscusso protagonista del nuovo ciclo pittorico sia il disegno, che torna prepotentemente al centro dell’opera dell’artista e domina con naturalezza i colori, le luci e le ombre che pur arricchiscono le tele.