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Elisa Laraia – Sweet memory
Il percorso affrontato dall’artista in occasione di questa mostra personale è interamente composto da opere concepite ad hoc sul concetto di memoria
Comunicato stampa
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Il percorso affrontato dall’artista in occasione di questa mostra personale è interamente composto da opere concepite ad hoc sul concetto di memoria, concetto elaborato dall’artista fin dall’inizio della sua ricerca, ben interpretato da Gaetano Cappelli nel testo, tratto nella monografia dell’artista, di seguito riportato. Una riflessione personalissima, quella di Elisa Laraia, sul proprio passato che, attraverso la riscrittura dei rapporti familiari, giunge a trasformare l’abito, oggetto spesso elaborato dall’artista, in gabbia metallica; anche la luce, utilizzata come fascio evocativo, è complice nel creare le atmosfere di una memoria che non è solo reale ma anche estrapolata dal sogno. Le opere esposte vanno dalla fotografia all’installazione visiva e sonora in un continuo dialogo con lo spazio.
L’Arte fa grandi traffici con la Memoria.
Da sempre.
Significherà pure qualcosa, se nell’illustrazione simbolica delle cose che è il Mito - e proprio in uno dei suoi più remoti codici, quello del Pantheon Greco - le Muse sono indicate come figlie di Zeus e Mnemòsine.
Zeus la Potenza - nella fattispecie la Potenza dell’Evocazione.
Mnemòsine la dea della Memoria.
Significherà, e proprio letteralmente, che la Memoria è il corpo stesso dell’Arte, la sua materia generatrice.
Ma qui, nei lavori di Elisa Laraia, nella serie delle Memories in particolare, proprio quel corpo - la Memoria che si fa corpo dell’Arte - perde la sua sostanza.
Si fa sogno.
I frammenti evocati sono infatti una pura invenzione.
Una ricostruzione fantastica di eventi non realmente accaduti.
E in questa sua “perdita di peso” il corpo dell’Arte trova una nuova misteriosa forma d’incantamento.
Una forma Liquida. Aerea. Sfuggente.
E saranno allora le proiezioni fantasmatiche sugli abiti dei diversi archetipi di donna impersonati in Memory of evidence. O le onde sonore e di croma liquido di Water project filtrate attraverso l’aura di seduzione e di morte della Sirena, scatenatrice, ancora nel Mito, di sogni fascinosi e orridi, di pulsioni, le più oscure dell’uomo.
E, a seguire, i sogni e le lacrime di M emory’s eyes: l’intenso punto d’arrivo, la purissima visione - un poetico lavacro del dolore del mondo.
Lo sguardo dell’artista - una sofisticated lady e una sciamana delle lontane solitudini siberiani insieme.
Dal suo sguardo un flusso ininterrotto di lacrime sgorga in una fonte battesimale. Farvi riflettere dentro le nostre immagini significa partecipare a un rito di purificazione. Ma anche, mentre a loro volta le nostre immagini ci fissano, così liquide, sfuocate, misteriose, trovarsi sullo specchio immoto di uno Stagno Totemico per scorgervi nello spazio guizzante di un attimo il nostro destino di uomini sulla terra.
Gaetano Cappelli
scrittore
Testo critico tratto dalla Monografia di Elisa Laraia, 2007
Elisa Laraia - Nata a Potenza nel 1973, vive e lavora a Bologna. Nel 2001 consegue il diploma di laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 2000 è stata ospite nel del “Simposio Internazionale di Scultura nella Città” presso l’Università Parigi 8 di Parigi, nel 2001 frequenta il corso di Set Designer presso la Wimbledon School of Art di Londra.
Nel Gennaio 2004 crea a Bologna Orfeo Hotel contemporary art project, opera d’arte in progress che nella forma di spazio laboratoriale coinvolge un folto gruppo di artisti sul concetto di Scambio Identitario. Collabora con la rivista nazionale ed internazionale Crudelia art magazine, MME, Roma. Nel 2006/2007 con Comunicattive ed Agenzia 04 a Bologna cura la manifestazione Art for Art’s Shake, osservatorio sull’arte al femminile, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Bologna. Nel Maggio 2006 sostiene il Visual Art Project della’ Harlem School of Art di NY con una donazione all’asta di beneficenza indetta da Saatchi & Saatchi, NY.
Tra le sue maggiori esposizioni personali e collettive: “Memoria, Identità, Bellezza”, Galleria Tekné, Le Monacelle, Matera; “Identity Exchange” testo critico di Eleonora Frattarolo, Pinacoteca Provinciale Potenza, “Biennale Giovani artisti del Mediterraneo”, Sarajevo; “Plutôt la vie et plutôt la ville”, Galleria Neon, Bologna, “Eurostar, Spazio Aperto della GAM di Bologna a cura di D. Auregli; ”Beyond the Edge”, a cura di S. Evangelisti, Rocca Malatestiana, Urbino; “XIV Quadriennale di Roma”, Palazzo Reale, Napoli; “Corporarte”, a cura di A. Marino, Calia Italia, Matera; “Oltre il Giardino”, a cura di R. Daolio, (patrocinio Regione Emilia Romagna), Vincitrice Sezione Fotografia d’arte Concorso Iceberg e Premio Guercino, Palazzo Re Enzo, Bologna.
L’Arte fa grandi traffici con la Memoria.
Da sempre.
Significherà pure qualcosa, se nell’illustrazione simbolica delle cose che è il Mito - e proprio in uno dei suoi più remoti codici, quello del Pantheon Greco - le Muse sono indicate come figlie di Zeus e Mnemòsine.
Zeus la Potenza - nella fattispecie la Potenza dell’Evocazione.
Mnemòsine la dea della Memoria.
Significherà, e proprio letteralmente, che la Memoria è il corpo stesso dell’Arte, la sua materia generatrice.
Ma qui, nei lavori di Elisa Laraia, nella serie delle Memories in particolare, proprio quel corpo - la Memoria che si fa corpo dell’Arte - perde la sua sostanza.
Si fa sogno.
I frammenti evocati sono infatti una pura invenzione.
Una ricostruzione fantastica di eventi non realmente accaduti.
E in questa sua “perdita di peso” il corpo dell’Arte trova una nuova misteriosa forma d’incantamento.
Una forma Liquida. Aerea. Sfuggente.
E saranno allora le proiezioni fantasmatiche sugli abiti dei diversi archetipi di donna impersonati in Memory of evidence. O le onde sonore e di croma liquido di Water project filtrate attraverso l’aura di seduzione e di morte della Sirena, scatenatrice, ancora nel Mito, di sogni fascinosi e orridi, di pulsioni, le più oscure dell’uomo.
E, a seguire, i sogni e le lacrime di M emory’s eyes: l’intenso punto d’arrivo, la purissima visione - un poetico lavacro del dolore del mondo.
Lo sguardo dell’artista - una sofisticated lady e una sciamana delle lontane solitudini siberiani insieme.
Dal suo sguardo un flusso ininterrotto di lacrime sgorga in una fonte battesimale. Farvi riflettere dentro le nostre immagini significa partecipare a un rito di purificazione. Ma anche, mentre a loro volta le nostre immagini ci fissano, così liquide, sfuocate, misteriose, trovarsi sullo specchio immoto di uno Stagno Totemico per scorgervi nello spazio guizzante di un attimo il nostro destino di uomini sulla terra.
Gaetano Cappelli
scrittore
Testo critico tratto dalla Monografia di Elisa Laraia, 2007
Elisa Laraia - Nata a Potenza nel 1973, vive e lavora a Bologna. Nel 2001 consegue il diploma di laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 2000 è stata ospite nel del “Simposio Internazionale di Scultura nella Città” presso l’Università Parigi 8 di Parigi, nel 2001 frequenta il corso di Set Designer presso la Wimbledon School of Art di Londra.
Nel Gennaio 2004 crea a Bologna Orfeo Hotel contemporary art project, opera d’arte in progress che nella forma di spazio laboratoriale coinvolge un folto gruppo di artisti sul concetto di Scambio Identitario. Collabora con la rivista nazionale ed internazionale Crudelia art magazine, MME, Roma. Nel 2006/2007 con Comunicattive ed Agenzia 04 a Bologna cura la manifestazione Art for Art’s Shake, osservatorio sull’arte al femminile, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Bologna. Nel Maggio 2006 sostiene il Visual Art Project della’ Harlem School of Art di NY con una donazione all’asta di beneficenza indetta da Saatchi & Saatchi, NY.
Tra le sue maggiori esposizioni personali e collettive: “Memoria, Identità, Bellezza”, Galleria Tekné, Le Monacelle, Matera; “Identity Exchange” testo critico di Eleonora Frattarolo, Pinacoteca Provinciale Potenza, “Biennale Giovani artisti del Mediterraneo”, Sarajevo; “Plutôt la vie et plutôt la ville”, Galleria Neon, Bologna, “Eurostar, Spazio Aperto della GAM di Bologna a cura di D. Auregli; ”Beyond the Edge”, a cura di S. Evangelisti, Rocca Malatestiana, Urbino; “XIV Quadriennale di Roma”, Palazzo Reale, Napoli; “Corporarte”, a cura di A. Marino, Calia Italia, Matera; “Oltre il Giardino”, a cura di R. Daolio, (patrocinio Regione Emilia Romagna), Vincitrice Sezione Fotografia d’arte Concorso Iceberg e Premio Guercino, Palazzo Re Enzo, Bologna.
06
settembre 2007
Elisa Laraia – Sweet memory
Dal 06 al 12 settembre 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
TEKNE’ ARTE CONTEMPORANEA
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Potenza, Via Isca Del Pioppo, 144, (Potenza)
Vernissage
6 Settembre 2007, ore 19
ore 19:30 Performance Sisters’s song
Autore