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Elisa Macaluso – Impetuosità mediterranee
Il respiro dell’isola, della schiuma delle onde, un po’ alla volta, il mare manifesta il suo richiamo in modo tale da non po-tergli resistere; il mare è così grande, così potente, così violento, in esso l’artista riesce a dar sfogo alla propria gestualità, irruenza e alla propria inventiva.
Comunicato stampa
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Una nuova personale dell’artista Elisa Macaluso intitolata “Impetuosità mediterranee” si terrà alla Galleria Arianna Sartori di Mantova in via Ippolito Nievo 10, dal 12 al 24 novembre 2016.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 12 novembre alle ore 17.30 alla presenza dell’artista e con presentazione in Galle-ria di Stanislao Fezzi.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 24 novembre con apertura dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dal-le 16.00 alle 19.30, chiuso festivi.
“Nelle opere di Elisa Macaluso vediamo dipanarsi una ispirazione, nutrita dal legame con l’acqua e il mare, femminile e mediterranea. Confermano tale legame le parole dell’artista, che ci parla di un’intensa esperienza vissuta nell’infanzia: “Il mare mi ha sempre affascinato. La prima volta che lo vidi fu a cinque anni in Sicilia; da allora l’emozione non mi ha lasciato”.
In queste tele, come nella complessiva produzione della pittrice, si incontrano/scontrano due esigenze: quella volta alla raffigurazione di un mondo marino di liquidi movimenti e quella necessitata dalle dinamiche dell’interiorità. In effetti la natura fluida dell’anima la apparenta alla natura mobile dell’acqua. È Jung a dirci che “l’acqua è il simbolo più coerente dell’Inc.”; e ancora che l’acqua, il mare sono simboli del femminile, della madre, sia con valenza positiva di acqua-vita (generativa) sia negativa (essere rapiti, affogare).
Mediterraneo multiforme, plastico, magmatico: nei quadri di Macaluso è di volta in volta calmo, sfibrato, vitreo acquitrino, poi mosso, infuriato, tempestoso, scagliato contro le rocce o infranto sulla tela.
Questo mare, infinito in forza ed estensione, esprime una sensibilità pittorica che ricorda una corrente dell’arte moderna e contemporanea che ha come tema e interesse il Sublime e i cui maggiori esponenti sono Friedrich, Turner, Rothko.
Dai bianchi, dai grigi, dai blu dei flutti del mare sconfinato il nostro pensiero si sposta a ciò che li muove, a ciò che Kant chiama sublime dinamico, al sentimento che nasce di fronte all’immensa forza della natura: “le rocce che sporgono audaci in alto e quasi minacciose, le nuvole di temporale che si ammassano in cielo tra lampi e tuoni... gli uragani che si lasciano dietro la devastazione, l’immenso oceano sconvolto dalla tempesta”; però, “il sublime non è da cercarsi nelle cose della natura ma solo nelle nostre idee…, nell’animo nostro”.
Il filosofo ci invita quindi a spostare l’attenzione dall’esterno (l’immenso oceano) all’interno (il mondo del soggetto).
Tale suggerimento trova conferma nel percorso di Elisa Macaluso: infatti se il mare è l’oggetto preferito delle sue opere non per questo la sua pittura è semplice riproduzione di un elemento naturale, ma anche, soprattutto, espressione di dinamiche dell’interiorità. L’acqua, il mare, la tempesta, il conflitto sono l’elemento che sostiene ed esprime queste vitali esigenze; possiamo aggiungere che il suo operare sulla tela si muove, in coerenza con il movimento dell’arte contemporanea, dalla figura all’astrazione, dall’immagine riconoscibile di un conflittuale mondo marino alla pura spazializzazione di colori che si richiamano e si respingono, cosicché la forza e il movimento delle onde diventa, sempre più, forza e movimento dei colori”.
Stanislao Fezzi
Impetuosità mediterranee
Elisa Macaluso è nata a Mantova ma con origini siciliane. È un'artista di grande esperienza infatti, espone dal 1970 sia in Italia che all'Estero, particolarmente a Parigi (il primo approccio risale al1983 con i pittori indipendenti al Salon des Na-tions) dove ritorna ogni anno.
Il suo nome compare in vari cataloghi tra cui Mondadori, La Mere (Francia), Protagonisti dell'Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi, Catalogo Sartori d'Arte Moderna e Contemporanea, Enciclopedia d'Arte Italiana, Catalogo "Donne nell'Arte" Ediz. Arsev 2015,
Inizia il suo discorso pittorico affrontando la tematica della figura che traccia con segno deciso, preferendo i toni caldi dall'ocra al giallo. Gradualmente si appassiona al paesaggio, nascono così le vedute della pianura padana caratterizzate da-gli orizzonti sconfinati e rigorosamente eseguiti "en plein air”, poi i girasoli, il volo libero di aironi e le cicogne. Il figura-tivo è il suo pane “le pennellate sempre veloci, senza ripensamenti, filtrano l'emozione del momento in una costante ricer-ca: ama la Natura e gli spazi: “nulla deve fermare la mente che libera corre nell'infinito per ritrovare in solitudine i propri pensieri in comunione con la terra - perdersi per ritrovarsi -". (E.M.)
Pur se nata a Mantova, Elisa molto spesso si reca in Sicilia e, mi confida, nonostante il padre siciliano, all’età di cinque anni vide il mare per la prima volta, ne rimase abbagliata, l’infinito orizzonte che solo per una linea si attaccava al cielo, fu una fortissima impressione, già da allora il mare iniziava ad entrare molto spesso nei suoi disegni di bambina.
A Mantova Elisa continua a dipingere e i suoi soggetti tradizionali evidenziano per l’istintività del gesto artistico e per l’immediatezza dell’esecuzione validità e attualità; ed anche quelle pennellate cariche di uno stupendo impasto cromatico sono capaci di intrigare lo sguardo dell’osservatore.
Di animo molto sensibile subisce il fascino poetico della campagna padana. Sa cogliere l’intrinseca poesia della pianura, i paesaggi autunnali, il tranquillo fluire dell’acqua dei fiumi, così il forte desiderio di esternare le proprie emozioni e senti-menti la portano a dipingere quadri che vivono di palpitazioni, raccontano storie di grandi malinconie, ricordano paesaggi e situazioni emotive.
Tutto sembra positivo ma, l’artista non è tranquilla, sente che la pittura che sta portando avanti non la soddisfa più in mo-do totale, sente la necessità di altro…, visto che anche i suoi quadri, con il tempo, non le sembrano più così vitali. Ecco, Elisa vive un periodo particolare, si trova come compressa dal grigiore della pianura padana, che continua ad amare, ma che non sente più come assolutamente sua.
Nascono nuovi sentimenti e stati d’animo, sente il desiderio, del blu del mare, del giallo del sole, sente la necessità fisica dell’odore del sale, dei colori della Sicilia, e non bastano i colori, la fame dell’azzurro di Sicilia, è proprio una rivoluzione quello che le accade, è come se si fosse innamorata di nuovo della vita, del colore, della forza delle onde, un turbinio di nuove emozioni che esplodono nei dipinti. Così pur rimanendo a Mantova abbandona il grigiore e si lascia prendere dal mare.
Il respiro dell’isola, della schiuma delle onde, un po’ alla volta, il mare manifesta il suo richiamo in modo tale da non po-tergli resistere; il mare è così grande, così potente, così violento, in esso l’artista riesce a dar sfogo alla propria gestualità, irruenza e alla propria inventiva. Pennellate larghe, materiche, colpi di spatola per arricchire e arruffare le onde, gocce di bianco per rendere l’evolversi dell’attimo.
Ma per Elisa cos’è un’onda? Una massa d’acqua spostata dal vento, oppure causata dalla differente temperatura e salinità delle acque, oppure causate da terremoti sottomarini, o da distacco di ghiacci dal fronte di ghiacciai? Sicuramente no, ogni onda ha una luce, ogni onda ha una storia diversa, ogni onda può portare nuovi stati d’animo e sentimenti nuovi, per lei l’onda è la raffigurazione di se stessa che trova il modo, irruento di manifestarsi.
Come pensi possa essere un’onda? quelle di Elisa, ora, sono enormi, le vedi arrivare, incredibili, potenti, irrefrenabili, si alzano su chi guarda e violentemente ti cattura, ti prende, ti trascina e ti travolge. La potenza della natura. Nascono onde gigantesche dentro le quali, con grande attenzione puoi trovare barche a vela prese dai vortici, il mare gestisce ed è padro-ne della vita degli uomini, Elisa lo sa, ma nel potente respiro dell’onda si sente essa stessa sollevata, trasportata, ubriaca della vitalità che l’onda le trasmette.
Si, perché Elisa è contemporaneamente autrice dell’onda ma ne è anche vittima predestinata. Un gioco doppio, forte, intri-gante.…
Maria Gabriella Savoia, 21 ottobre 2016
Elisa Macaluso. Nasce a Mantova. È un’artista dalla grande esperienza esponendo dal 1970 sia in Italia che all’Estero, particolarmente a Parigi (il primo approccio risale al1983 con i pittori indipendenti al Salon des Nations) dove ritorna ogni anno. Il suo nome compare in vari cataloghi tra cui Mondadori, La Mere (Francia), Protagonisti dell’Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi, Catalogo Sartori d’Arte Moderna e Contemporanea, Enciclopedia d’Arte Ita-liana, Catalogo “Donne nell’Arte” Ediz. Arsev 2015. Il suo percorso artistico ha attraversato vari periodi: dalla figura alle vedute padane con orizzonti sconfinati e rigorosamente eseguiti “en plein air”, poi i girasoli, il volo libero di ai-roni e cicogne ed infine il forte richiamo alle sue origini mediterranee ha avuto il sopravvento, il Mare. Così la sua Arte si riveste di significato e simbologia: il Mare come metafora della vita nel viaggio dell’esistenza con vittorie e sconfitte. Mare e acqua, forza e vita, energia e libertà.
Recenti partecipazioni: 2013 – 1°Biennale della Creatività, Palaexpò, Verona. Galerie Etienne de Causans, Parigi. Spazio d’Arte L’Altrove, Ferrara. Galleria Poleschi Casa d’Aste, Milano. 2° Festival delle Arti, Castello Estense, Fer-rara. Casa Museo Sartori (Omaggio a Dino Villani), Castel d’Ario (Mn). Galleria d’Arte Sant’Isaia (Artisti Contempo-ranei), Bologna. 2014 – Galleria d’Arte Sant’Isaia (Grandi Maestri), Bologna. Galleria degli Artisti (arteRiflessioniPa-radossi), Milano. Casa Museo Sartori (Cento anni di arte mantovana), Castel d’Ario (Mn). Trispace Gallery (Exhibi-tion), Bermondsy - Londra. Spazio d’Arte L’Altrove (La Natura L’Ambiente Il Nutrimento), Ferrara. 2015 – The Crypt Gallery St. Pancras (Italian Art Exhibition), Londra. Casa Museo Sartori (L’Arte Italiana dalla terra alla tavola), Castel d’Ario (Mn). Galleria d’Arte Sant’Isaia (Artisti della Galleria), Bologna. Palazzo Ducale (Altra Natura), Revere (Mn). Gallery Gal (The other European Art Exhibition), Frederiksvaerk (Danimarca). Museo del Mare (Approdi), Genova. Satura Art Gallery (Contemporanea 2015), Genova. Casa Museo Sartori (MantovainArte2015. 1° regesto artistico mantovano), Castel d’Ario (Mn). 2016 – Galleria Sant’Isaia (Artisti della Galleria), Bologna. Grotte del Bol-dini (3° Festival delle Arti), Ferrara. Casa Museo Sartori (di Fiore in Fiore), Castel d’Ario (Mn). Fiera di Parma. In-ternational Contemporary Art “Isola Blu”, Jesolo Lido (Ve). Galleria degli Artisti (La Vita è Arte), Milano. Satura ART Gallery, Genova. Casa Museo Sartori (Artisti per Nuvolari), Castel d’Ario (Mn). Crisolart Galleries (Shakespea-re & Cervantes), Barcellona (Spagna). Spazio d’Arte L’Altrove (Emozioni e contrasti), Ferrara.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 12 novembre alle ore 17.30 alla presenza dell’artista e con presentazione in Galle-ria di Stanislao Fezzi.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 24 novembre con apertura dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dal-le 16.00 alle 19.30, chiuso festivi.
“Nelle opere di Elisa Macaluso vediamo dipanarsi una ispirazione, nutrita dal legame con l’acqua e il mare, femminile e mediterranea. Confermano tale legame le parole dell’artista, che ci parla di un’intensa esperienza vissuta nell’infanzia: “Il mare mi ha sempre affascinato. La prima volta che lo vidi fu a cinque anni in Sicilia; da allora l’emozione non mi ha lasciato”.
In queste tele, come nella complessiva produzione della pittrice, si incontrano/scontrano due esigenze: quella volta alla raffigurazione di un mondo marino di liquidi movimenti e quella necessitata dalle dinamiche dell’interiorità. In effetti la natura fluida dell’anima la apparenta alla natura mobile dell’acqua. È Jung a dirci che “l’acqua è il simbolo più coerente dell’Inc.”; e ancora che l’acqua, il mare sono simboli del femminile, della madre, sia con valenza positiva di acqua-vita (generativa) sia negativa (essere rapiti, affogare).
Mediterraneo multiforme, plastico, magmatico: nei quadri di Macaluso è di volta in volta calmo, sfibrato, vitreo acquitrino, poi mosso, infuriato, tempestoso, scagliato contro le rocce o infranto sulla tela.
Questo mare, infinito in forza ed estensione, esprime una sensibilità pittorica che ricorda una corrente dell’arte moderna e contemporanea che ha come tema e interesse il Sublime e i cui maggiori esponenti sono Friedrich, Turner, Rothko.
Dai bianchi, dai grigi, dai blu dei flutti del mare sconfinato il nostro pensiero si sposta a ciò che li muove, a ciò che Kant chiama sublime dinamico, al sentimento che nasce di fronte all’immensa forza della natura: “le rocce che sporgono audaci in alto e quasi minacciose, le nuvole di temporale che si ammassano in cielo tra lampi e tuoni... gli uragani che si lasciano dietro la devastazione, l’immenso oceano sconvolto dalla tempesta”; però, “il sublime non è da cercarsi nelle cose della natura ma solo nelle nostre idee…, nell’animo nostro”.
Il filosofo ci invita quindi a spostare l’attenzione dall’esterno (l’immenso oceano) all’interno (il mondo del soggetto).
Tale suggerimento trova conferma nel percorso di Elisa Macaluso: infatti se il mare è l’oggetto preferito delle sue opere non per questo la sua pittura è semplice riproduzione di un elemento naturale, ma anche, soprattutto, espressione di dinamiche dell’interiorità. L’acqua, il mare, la tempesta, il conflitto sono l’elemento che sostiene ed esprime queste vitali esigenze; possiamo aggiungere che il suo operare sulla tela si muove, in coerenza con il movimento dell’arte contemporanea, dalla figura all’astrazione, dall’immagine riconoscibile di un conflittuale mondo marino alla pura spazializzazione di colori che si richiamano e si respingono, cosicché la forza e il movimento delle onde diventa, sempre più, forza e movimento dei colori”.
Stanislao Fezzi
Impetuosità mediterranee
Elisa Macaluso è nata a Mantova ma con origini siciliane. È un'artista di grande esperienza infatti, espone dal 1970 sia in Italia che all'Estero, particolarmente a Parigi (il primo approccio risale al1983 con i pittori indipendenti al Salon des Na-tions) dove ritorna ogni anno.
Il suo nome compare in vari cataloghi tra cui Mondadori, La Mere (Francia), Protagonisti dell'Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi, Catalogo Sartori d'Arte Moderna e Contemporanea, Enciclopedia d'Arte Italiana, Catalogo "Donne nell'Arte" Ediz. Arsev 2015,
Inizia il suo discorso pittorico affrontando la tematica della figura che traccia con segno deciso, preferendo i toni caldi dall'ocra al giallo. Gradualmente si appassiona al paesaggio, nascono così le vedute della pianura padana caratterizzate da-gli orizzonti sconfinati e rigorosamente eseguiti "en plein air”, poi i girasoli, il volo libero di aironi e le cicogne. Il figura-tivo è il suo pane “le pennellate sempre veloci, senza ripensamenti, filtrano l'emozione del momento in una costante ricer-ca: ama la Natura e gli spazi: “nulla deve fermare la mente che libera corre nell'infinito per ritrovare in solitudine i propri pensieri in comunione con la terra - perdersi per ritrovarsi -". (E.M.)
Pur se nata a Mantova, Elisa molto spesso si reca in Sicilia e, mi confida, nonostante il padre siciliano, all’età di cinque anni vide il mare per la prima volta, ne rimase abbagliata, l’infinito orizzonte che solo per una linea si attaccava al cielo, fu una fortissima impressione, già da allora il mare iniziava ad entrare molto spesso nei suoi disegni di bambina.
A Mantova Elisa continua a dipingere e i suoi soggetti tradizionali evidenziano per l’istintività del gesto artistico e per l’immediatezza dell’esecuzione validità e attualità; ed anche quelle pennellate cariche di uno stupendo impasto cromatico sono capaci di intrigare lo sguardo dell’osservatore.
Di animo molto sensibile subisce il fascino poetico della campagna padana. Sa cogliere l’intrinseca poesia della pianura, i paesaggi autunnali, il tranquillo fluire dell’acqua dei fiumi, così il forte desiderio di esternare le proprie emozioni e senti-menti la portano a dipingere quadri che vivono di palpitazioni, raccontano storie di grandi malinconie, ricordano paesaggi e situazioni emotive.
Tutto sembra positivo ma, l’artista non è tranquilla, sente che la pittura che sta portando avanti non la soddisfa più in mo-do totale, sente la necessità di altro…, visto che anche i suoi quadri, con il tempo, non le sembrano più così vitali. Ecco, Elisa vive un periodo particolare, si trova come compressa dal grigiore della pianura padana, che continua ad amare, ma che non sente più come assolutamente sua.
Nascono nuovi sentimenti e stati d’animo, sente il desiderio, del blu del mare, del giallo del sole, sente la necessità fisica dell’odore del sale, dei colori della Sicilia, e non bastano i colori, la fame dell’azzurro di Sicilia, è proprio una rivoluzione quello che le accade, è come se si fosse innamorata di nuovo della vita, del colore, della forza delle onde, un turbinio di nuove emozioni che esplodono nei dipinti. Così pur rimanendo a Mantova abbandona il grigiore e si lascia prendere dal mare.
Il respiro dell’isola, della schiuma delle onde, un po’ alla volta, il mare manifesta il suo richiamo in modo tale da non po-tergli resistere; il mare è così grande, così potente, così violento, in esso l’artista riesce a dar sfogo alla propria gestualità, irruenza e alla propria inventiva. Pennellate larghe, materiche, colpi di spatola per arricchire e arruffare le onde, gocce di bianco per rendere l’evolversi dell’attimo.
Ma per Elisa cos’è un’onda? Una massa d’acqua spostata dal vento, oppure causata dalla differente temperatura e salinità delle acque, oppure causate da terremoti sottomarini, o da distacco di ghiacci dal fronte di ghiacciai? Sicuramente no, ogni onda ha una luce, ogni onda ha una storia diversa, ogni onda può portare nuovi stati d’animo e sentimenti nuovi, per lei l’onda è la raffigurazione di se stessa che trova il modo, irruento di manifestarsi.
Come pensi possa essere un’onda? quelle di Elisa, ora, sono enormi, le vedi arrivare, incredibili, potenti, irrefrenabili, si alzano su chi guarda e violentemente ti cattura, ti prende, ti trascina e ti travolge. La potenza della natura. Nascono onde gigantesche dentro le quali, con grande attenzione puoi trovare barche a vela prese dai vortici, il mare gestisce ed è padro-ne della vita degli uomini, Elisa lo sa, ma nel potente respiro dell’onda si sente essa stessa sollevata, trasportata, ubriaca della vitalità che l’onda le trasmette.
Si, perché Elisa è contemporaneamente autrice dell’onda ma ne è anche vittima predestinata. Un gioco doppio, forte, intri-gante.…
Maria Gabriella Savoia, 21 ottobre 2016
Elisa Macaluso. Nasce a Mantova. È un’artista dalla grande esperienza esponendo dal 1970 sia in Italia che all’Estero, particolarmente a Parigi (il primo approccio risale al1983 con i pittori indipendenti al Salon des Nations) dove ritorna ogni anno. Il suo nome compare in vari cataloghi tra cui Mondadori, La Mere (Francia), Protagonisti dell’Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi, Catalogo Sartori d’Arte Moderna e Contemporanea, Enciclopedia d’Arte Ita-liana, Catalogo “Donne nell’Arte” Ediz. Arsev 2015. Il suo percorso artistico ha attraversato vari periodi: dalla figura alle vedute padane con orizzonti sconfinati e rigorosamente eseguiti “en plein air”, poi i girasoli, il volo libero di ai-roni e cicogne ed infine il forte richiamo alle sue origini mediterranee ha avuto il sopravvento, il Mare. Così la sua Arte si riveste di significato e simbologia: il Mare come metafora della vita nel viaggio dell’esistenza con vittorie e sconfitte. Mare e acqua, forza e vita, energia e libertà.
Recenti partecipazioni: 2013 – 1°Biennale della Creatività, Palaexpò, Verona. Galerie Etienne de Causans, Parigi. Spazio d’Arte L’Altrove, Ferrara. Galleria Poleschi Casa d’Aste, Milano. 2° Festival delle Arti, Castello Estense, Fer-rara. Casa Museo Sartori (Omaggio a Dino Villani), Castel d’Ario (Mn). Galleria d’Arte Sant’Isaia (Artisti Contempo-ranei), Bologna. 2014 – Galleria d’Arte Sant’Isaia (Grandi Maestri), Bologna. Galleria degli Artisti (arteRiflessioniPa-radossi), Milano. Casa Museo Sartori (Cento anni di arte mantovana), Castel d’Ario (Mn). Trispace Gallery (Exhibi-tion), Bermondsy - Londra. Spazio d’Arte L’Altrove (La Natura L’Ambiente Il Nutrimento), Ferrara. 2015 – The Crypt Gallery St. Pancras (Italian Art Exhibition), Londra. Casa Museo Sartori (L’Arte Italiana dalla terra alla tavola), Castel d’Ario (Mn). Galleria d’Arte Sant’Isaia (Artisti della Galleria), Bologna. Palazzo Ducale (Altra Natura), Revere (Mn). Gallery Gal (The other European Art Exhibition), Frederiksvaerk (Danimarca). Museo del Mare (Approdi), Genova. Satura Art Gallery (Contemporanea 2015), Genova. Casa Museo Sartori (MantovainArte2015. 1° regesto artistico mantovano), Castel d’Ario (Mn). 2016 – Galleria Sant’Isaia (Artisti della Galleria), Bologna. Grotte del Bol-dini (3° Festival delle Arti), Ferrara. Casa Museo Sartori (di Fiore in Fiore), Castel d’Ario (Mn). Fiera di Parma. In-ternational Contemporary Art “Isola Blu”, Jesolo Lido (Ve). Galleria degli Artisti (La Vita è Arte), Milano. Satura ART Gallery, Genova. Casa Museo Sartori (Artisti per Nuvolari), Castel d’Ario (Mn). Crisolart Galleries (Shakespea-re & Cervantes), Barcellona (Spagna). Spazio d’Arte L’Altrove (Emozioni e contrasti), Ferrara.
12
novembre 2016
Elisa Macaluso – Impetuosità mediterranee
Dal 12 al 24 novembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi
Vernissage
12 Novembre 2016, ore 17.30
Autore
Curatore