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Elisa Modesti – Isola(to)
Una ricerca lunga due anni ha portato l’autrice aretina a indagare la microsocietà dell’Isola Maggiore, sul lago Trasimeno. Quelle che ha incontrato la fotografa sono persone chiuse ma in cerca di una soluzione alla loro solitudine, agognata e pericolosa allo stesso tempo.
Comunicato stampa
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AREZZO – Dal 2 al 31 marzo 2018 La Feltrinelli Point di via Garibaldi 107, ad Arezzo, presenta “Isola(to)”, mostra personale di fotografia di Elisa Modesti.
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile negli orari di apertura della libreria.
Venerdì 2 marzo, dalle ore 20 alle ore 23, l’apertura ufficiale con un piccolo aperitivo.
LA MOSTRA:
Isola Maggiore, lago Trasimeno. Sedici abitanti. Immaginiamo di essere lontani dagli schemi che regolano la società moderna, lontano dalle influenze delle tecnologie digitali dove al centro di tutto sta l’individuo. Il suolo diventa un condominio, i confini sono mura e gli abitanti inquilini. Individui complessi, uomini liberi e dalle ideologie radicate, le esperienze che si adagiano sulle spalle e fluiscono piacevolmente dalle labbra attraverso racconti di altri tempi. Individui singoli che nonostante la convivenza forzata non sempre costituiscono una società, un organo organizzato e ben strutturato.
Prende il via con questo incipit “Isola(to)”, il progetto inedito della talentuosa fotografa Elisa Modesti, allestito al primo piano de La Feltrinelli Point di Arezzo.
Una ricerca lunga due anni ha portato l’autrice aretina a indagare la microsocietà insulare e le interazioni umane in condizioni di convivenza forzata. Elisa è andata più volte nell’isola, in periodi diversi, per osservare ritmi differenti che si scontrano e coesistono, come quello accelerato del turismo e degli esercizi commerciali, soprattutto durante la bella stagione, e quello lento, rilassato dei nativi.
Nell’isola Maggiore la fotografa ha approfondito il concetto dell’abitare in stretto contatto con il territorio.
Quelle che ha incontrato sono persone chiuse ma in cerca di una soluzione alla loro solitudine, agognata e pericolosa allo stesso tempo. La malinconia scava i loro volti, i ricordi di gioventù e del passaggio della guerra sono flashback che si accendono a intermittenza. Nessuno a ripopolare il luogo, non un bambino che porti speranza, solo individui che hanno vissuto da uomini liberi, adesso imprigionati dall’avanzare dell’età e dall’abbandono della società.
“Isola(to)” è il macrocaos di un microcosmo – quello al centro del lago Trasimeno – che l’autrice si propone di far conoscere in anteprima ad Arezzo attraverso un’intensa mostra fotografica.
Ad accompagnarla un video in bianco e nero con le testimonianze degli abitanti, proiettato in una vecchia tv, da ascoltare rigorosamente con le cuffie.
BREVE BIOGRAFIA:
Elisa Modesti, classe 1991, è una giovane fotografa toscana. Laureata in economia e commercio all’Università degli studi di Siena, affianca alla carriera commerciale un percorso di ricerca artistica che si concentra sull'indagine della figura umana nelle sue più svariate forme: dal reportage sociale, passando per lifestyle, sino ad arrivare alle collaborazioni con festival e associazioni culturali che la portano a contatto con il mondo degli eventi live.
Realizza progetti presentati in varie sedi espositive di Arezzo, Cortona e Firenze, come “Lo spazio delle parole”, incentrato sulla figura della donna e la sua propensione alla stesura di liste, “The show must go on”, sulla figura di una “drag queen” e il suo palcoscenico, e “Visione tunnel”, incentrato sulla limitata possibilità di accesso che le persone permettono alla propria natura, con il quale, nel 2014, è scelta per la Biennale dei Giovani Fotografi di Bibbiena.
Dopo un corso di foto progettazione a Firenze, approda al Master in Fotografia allo IED-Istituto Europeo del Design di Milano coordinato da Silvia Lelli, grazie al quale espone il suo progetto “250.000 M2”, indagine sul confine dell’Io, in relazione alle sue radici.
A oggi il suo lavoro si focalizza principalmente sulla ricerca dell’identità territoriale.
www.emodesti.tumblr.com
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile negli orari di apertura della libreria.
Venerdì 2 marzo, dalle ore 20 alle ore 23, l’apertura ufficiale con un piccolo aperitivo.
LA MOSTRA:
Isola Maggiore, lago Trasimeno. Sedici abitanti. Immaginiamo di essere lontani dagli schemi che regolano la società moderna, lontano dalle influenze delle tecnologie digitali dove al centro di tutto sta l’individuo. Il suolo diventa un condominio, i confini sono mura e gli abitanti inquilini. Individui complessi, uomini liberi e dalle ideologie radicate, le esperienze che si adagiano sulle spalle e fluiscono piacevolmente dalle labbra attraverso racconti di altri tempi. Individui singoli che nonostante la convivenza forzata non sempre costituiscono una società, un organo organizzato e ben strutturato.
Prende il via con questo incipit “Isola(to)”, il progetto inedito della talentuosa fotografa Elisa Modesti, allestito al primo piano de La Feltrinelli Point di Arezzo.
Una ricerca lunga due anni ha portato l’autrice aretina a indagare la microsocietà insulare e le interazioni umane in condizioni di convivenza forzata. Elisa è andata più volte nell’isola, in periodi diversi, per osservare ritmi differenti che si scontrano e coesistono, come quello accelerato del turismo e degli esercizi commerciali, soprattutto durante la bella stagione, e quello lento, rilassato dei nativi.
Nell’isola Maggiore la fotografa ha approfondito il concetto dell’abitare in stretto contatto con il territorio.
Quelle che ha incontrato sono persone chiuse ma in cerca di una soluzione alla loro solitudine, agognata e pericolosa allo stesso tempo. La malinconia scava i loro volti, i ricordi di gioventù e del passaggio della guerra sono flashback che si accendono a intermittenza. Nessuno a ripopolare il luogo, non un bambino che porti speranza, solo individui che hanno vissuto da uomini liberi, adesso imprigionati dall’avanzare dell’età e dall’abbandono della società.
“Isola(to)” è il macrocaos di un microcosmo – quello al centro del lago Trasimeno – che l’autrice si propone di far conoscere in anteprima ad Arezzo attraverso un’intensa mostra fotografica.
Ad accompagnarla un video in bianco e nero con le testimonianze degli abitanti, proiettato in una vecchia tv, da ascoltare rigorosamente con le cuffie.
BREVE BIOGRAFIA:
Elisa Modesti, classe 1991, è una giovane fotografa toscana. Laureata in economia e commercio all’Università degli studi di Siena, affianca alla carriera commerciale un percorso di ricerca artistica che si concentra sull'indagine della figura umana nelle sue più svariate forme: dal reportage sociale, passando per lifestyle, sino ad arrivare alle collaborazioni con festival e associazioni culturali che la portano a contatto con il mondo degli eventi live.
Realizza progetti presentati in varie sedi espositive di Arezzo, Cortona e Firenze, come “Lo spazio delle parole”, incentrato sulla figura della donna e la sua propensione alla stesura di liste, “The show must go on”, sulla figura di una “drag queen” e il suo palcoscenico, e “Visione tunnel”, incentrato sulla limitata possibilità di accesso che le persone permettono alla propria natura, con il quale, nel 2014, è scelta per la Biennale dei Giovani Fotografi di Bibbiena.
Dopo un corso di foto progettazione a Firenze, approda al Master in Fotografia allo IED-Istituto Europeo del Design di Milano coordinato da Silvia Lelli, grazie al quale espone il suo progetto “250.000 M2”, indagine sul confine dell’Io, in relazione alle sue radici.
A oggi il suo lavoro si focalizza principalmente sulla ricerca dell’identità territoriale.
www.emodesti.tumblr.com
02
marzo 2018
Elisa Modesti – Isola(to)
Dal 02 al 31 marzo 2018
fotografia
Location
LA FELTRINELLI POINT
Arezzo, Via Giuseppe Garibaldi, 107, (Arezzo)
Arezzo, Via Giuseppe Garibaldi, 107, (Arezzo)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 9,30-20; da venerdì a sabato ore 9,30-23; domenica ore 10-13 e 15,30-19,30
Vernissage
2 Marzo 2018, ore 20
Autore