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Elisa Pellacani – BCN extra-ordinaria
Barcellona. Mappa fisiognomica di una città, meta e passaggio di un variegato universo umano
Comunicato stampa
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Sabato 28 aprile 2007, alle ore 21.30, presso la Farini Libreria di Reggio Emilia inaugura “BCN extra-ordinaria”, esposizione organizzata nell’ambito della seconda edizione di “Fotografia Europea – Reggio Emilia 2007”. Il tema proposto quest’anno allo sguardo dei fotografi è “Le Città/L’Europa”.
Elisa Pellacani (Reggio Emilia, 1976) ha puntato il suo obbiettivo su Barcellona, città in cui attualmente risiede, per restituire l’immagine di una metropoli in continuo mutamento, per certi aspetti contraddittoria, fermata attraverso gli occhi di chi la vive.
Barcellona, come ogni realtà urbana, è costituita da una membrana fisica, fatta di vie, edifici, piazze, sotto cui pulsa un cuore, un’anima, la cui essenza è involontariamente determinata dall’apporto di chi permane o attraversa di passaggio la città.
Porta sul Mediterraneo, accanto alla leggerezza del turismo e delle attrazioni offerte dalla città, Barcellona ha un’altra faccia, più nascosta o comunque meno visibile, ma incredibilmente presente e non relegata a ghetto, ma integrata (a volte conflittiva) col flusso del turismo e della vita dei quartieri del “centro storico”.
L’idea di stravaganza della città è spesso il risultato di una serie di dimensioni difficili e al limite della stabilità sociale. Al divertimento, la spensieratezza e l’allegria delle Ramblas si intreccia la ricerca di una propria dimensione, di un’identità spesso non così chiara, in una terra di nessuno, di passaggio e di libero arbitrio.
Proprio questa ambivalenza ci viene raccontata nei ritratti della Pellacani: una Barcellona “extra-ordinaria” in cui ai volti abituali di turisti e personaggi legati all’immaginario collettivo, si affiancano quelli di un’umanità meno evidente, con cui spesso entra in contatto solo chi vive quotidianamente le tante realtà della città catalana.
La produzione fotografica di Elisa Pellacani si è contraddistinta fin dagli esordi per una particolare attenzione agli aspetti antropologici: “le persone, e non i luoghi, raccontano la storia di un popolo” (Elisa Pellacani, “Palestina Promessa”, 2002). Anche la sua Barcellona perde i connotati descrittivi o scenici e prende quelli umani. L’uso del 50 mm. consente alla fotografa una visione “rasoterra”: immersa tra la folla, coglie gli sguardi e cattura i suoi soggetti lasciando loro solo il tempo di accorgersi, di accondiscendere istintivamente alla ripresa.
La serie di ritratti, alternate ad alcune riprese di ambienti e situazioni particolari, è presentata in una veste insolita. Unendo la fotografia alle sue conoscenze nel campo della grafica e del libro d’artista, la fotografa crea una sorta di cartina ripiegata su se stessa, come le classiche piantine delle città, che il visitatore è invitato ad aprire per scoprire una Barcellona reinterpretata, una mappa fisiognomica in cui lo spirito della città si concretizza nei volti dei suoi abitanti e ci guida in un percorso immaginario attraverso vie fatte di parole e frasi (interventi manuali diretti della fotografa) che ci conducono alla scoperta degli aspetti straordinari e quotidiani di questa metropoli europea.
Sabato 28 aprile, in occasione dell’inaugurazione della mostra, il cammino visivo tra i ritratti di Elisa Pellacani sarà accompagnato dal contributo della compagnia teatrale i “Menzogneri” che interverrà con alcune letture dedicate al capoluogo catalano.
Elisa Pellacani, nata a Reggio Emilia nel 1976, svolge da anni una ricerca fotografica incline all’indagine antropologica e del reale. L’interesse per l’uomo l’ha portata a viaggiare in diversi paesi alla scoperta della realtà locale. Moldavia, India, Palestina, Sahrawi sono solo alcune delle tappe tra le condizioni umane al limite. I suoi reportages raccontano soprattutto le persone colte nella loro quotidianità, immagini che diventano appunti di viaggio raccolte in pubblicazioni (“Infanzia Moldava”, “Gujarat. Un’India che c’era”, “MadreIndia”, “Palestina Promessa”, “L’India dalla tradizione al futuro”), esposte in varie città italiane ed europee (Reggio Emilia, Parigi, Barcellona, Girona).
Ha partecipato a diverse manifestazioni in Italia e all’estero, per citarne alcune: VISA Immagine 2002 a Perpignan, Biennale di Venezia 2003.
Ha iniziato a dedicarsi alla fotografia durante gli anni universitari, seguendo il processo fotografico dallo scatto alla stampa. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Parma, ha approfondito la sua formazione nell’ambito della progettazione grafica seguendo corsi di specializzazione a Venezia (Scuola Internazionale di Grafica), Urbino (ISIA) e Barcellona (Universitat Central de Barcelona e Escola d’Art Massana).
Oltre a dedicarsi alla fotografia, insieme all’illustrazione e al disegno, dal 2000 ha iniziato ad interessarsi al libro d’artista-carnet de voyage, su cui attualmente tiene corsi e seminari presso la Escola d’Art Massana di Barcellona. In questa città ha creato un’associazione volta alla valorizzazione e alla promozione del libro d’arte (I libri di Alice). Dal 1995 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti, vive e lavora tra Reggio Emilia e Barcellona.
Elisa Pellacani (Reggio Emilia, 1976) ha puntato il suo obbiettivo su Barcellona, città in cui attualmente risiede, per restituire l’immagine di una metropoli in continuo mutamento, per certi aspetti contraddittoria, fermata attraverso gli occhi di chi la vive.
Barcellona, come ogni realtà urbana, è costituita da una membrana fisica, fatta di vie, edifici, piazze, sotto cui pulsa un cuore, un’anima, la cui essenza è involontariamente determinata dall’apporto di chi permane o attraversa di passaggio la città.
Porta sul Mediterraneo, accanto alla leggerezza del turismo e delle attrazioni offerte dalla città, Barcellona ha un’altra faccia, più nascosta o comunque meno visibile, ma incredibilmente presente e non relegata a ghetto, ma integrata (a volte conflittiva) col flusso del turismo e della vita dei quartieri del “centro storico”.
L’idea di stravaganza della città è spesso il risultato di una serie di dimensioni difficili e al limite della stabilità sociale. Al divertimento, la spensieratezza e l’allegria delle Ramblas si intreccia la ricerca di una propria dimensione, di un’identità spesso non così chiara, in una terra di nessuno, di passaggio e di libero arbitrio.
Proprio questa ambivalenza ci viene raccontata nei ritratti della Pellacani: una Barcellona “extra-ordinaria” in cui ai volti abituali di turisti e personaggi legati all’immaginario collettivo, si affiancano quelli di un’umanità meno evidente, con cui spesso entra in contatto solo chi vive quotidianamente le tante realtà della città catalana.
La produzione fotografica di Elisa Pellacani si è contraddistinta fin dagli esordi per una particolare attenzione agli aspetti antropologici: “le persone, e non i luoghi, raccontano la storia di un popolo” (Elisa Pellacani, “Palestina Promessa”, 2002). Anche la sua Barcellona perde i connotati descrittivi o scenici e prende quelli umani. L’uso del 50 mm. consente alla fotografa una visione “rasoterra”: immersa tra la folla, coglie gli sguardi e cattura i suoi soggetti lasciando loro solo il tempo di accorgersi, di accondiscendere istintivamente alla ripresa.
La serie di ritratti, alternate ad alcune riprese di ambienti e situazioni particolari, è presentata in una veste insolita. Unendo la fotografia alle sue conoscenze nel campo della grafica e del libro d’artista, la fotografa crea una sorta di cartina ripiegata su se stessa, come le classiche piantine delle città, che il visitatore è invitato ad aprire per scoprire una Barcellona reinterpretata, una mappa fisiognomica in cui lo spirito della città si concretizza nei volti dei suoi abitanti e ci guida in un percorso immaginario attraverso vie fatte di parole e frasi (interventi manuali diretti della fotografa) che ci conducono alla scoperta degli aspetti straordinari e quotidiani di questa metropoli europea.
Sabato 28 aprile, in occasione dell’inaugurazione della mostra, il cammino visivo tra i ritratti di Elisa Pellacani sarà accompagnato dal contributo della compagnia teatrale i “Menzogneri” che interverrà con alcune letture dedicate al capoluogo catalano.
Elisa Pellacani, nata a Reggio Emilia nel 1976, svolge da anni una ricerca fotografica incline all’indagine antropologica e del reale. L’interesse per l’uomo l’ha portata a viaggiare in diversi paesi alla scoperta della realtà locale. Moldavia, India, Palestina, Sahrawi sono solo alcune delle tappe tra le condizioni umane al limite. I suoi reportages raccontano soprattutto le persone colte nella loro quotidianità, immagini che diventano appunti di viaggio raccolte in pubblicazioni (“Infanzia Moldava”, “Gujarat. Un’India che c’era”, “MadreIndia”, “Palestina Promessa”, “L’India dalla tradizione al futuro”), esposte in varie città italiane ed europee (Reggio Emilia, Parigi, Barcellona, Girona).
Ha partecipato a diverse manifestazioni in Italia e all’estero, per citarne alcune: VISA Immagine 2002 a Perpignan, Biennale di Venezia 2003.
Ha iniziato a dedicarsi alla fotografia durante gli anni universitari, seguendo il processo fotografico dallo scatto alla stampa. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Parma, ha approfondito la sua formazione nell’ambito della progettazione grafica seguendo corsi di specializzazione a Venezia (Scuola Internazionale di Grafica), Urbino (ISIA) e Barcellona (Universitat Central de Barcelona e Escola d’Art Massana).
Oltre a dedicarsi alla fotografia, insieme all’illustrazione e al disegno, dal 2000 ha iniziato ad interessarsi al libro d’artista-carnet de voyage, su cui attualmente tiene corsi e seminari presso la Escola d’Art Massana di Barcellona. In questa città ha creato un’associazione volta alla valorizzazione e alla promozione del libro d’arte (I libri di Alice). Dal 1995 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti, vive e lavora tra Reggio Emilia e Barcellona.
28
aprile 2007
Elisa Pellacani – BCN extra-ordinaria
Dal 28 aprile al 10 giugno 2007
fotografia
Location
FARINI LIBRERIA
Reggio Nell'emilia, Via Luigi Carlo Farini, 1, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Luigi Carlo Farini, 1, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
9.00-13.00 / 15.30- 19.30 (chiuso giovedì pomeriggio e domenica)
Vernissage
28 Aprile 2007, ore 21.30
Autore
Curatore