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Elisa Scaramuzzino & Andrea Pavesi – Trash in Italy
Trash in Italy , ovvero (utilizzando la traduzione più letterale del vocabolo inglese): robaccia, ciarpame, paccottiglia, schifezza, porcheria in Italia. Però trash è ormai un vocabolo saldamente attestato anche nella storia e nella critica d’arte.
Comunicato stampa
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Trash in Italy , ovvero (utilizzando la traduzione più letterale del vocabolo inglese): robaccia, ciarpame, paccottiglia, schifezza, porcheria in Italia. Però trash è ormai un vocabolo saldamente attestato anche nella storia e nella critica d’arte, dove contrassegna un ambito in cui trovano legittimazione e motivo di apprezzamento le secrezioni generalmente meno nobili della cultura. Un territorio (quasi una riserva) marcato dal “concetto che ovunque, anche negli ambiti più squallidi ed ignobili, nei rifiuti, negli scarti si può trovare una forma di bello estetico in grado di contrapporsi alle definizioni culturali ufficiali e di imporsi grazie ad una forza espressiva derivata dall'impatto emotivo che hanno sul normale osservatore l'aberrazione e la distorsione, la bruttezza e l'orrore” (
http://guide.supereva.it/arte_moderna/interventi/2003/11/145380.shtml ).
Ebbene, nell’ambiguità dei significati oramai assunti dal termine trash risiede gran parte del fascino della ricerca fotografica condotta da Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi su un notevolissimo campionario di italianissimi “ecomostri”. In un’intervista apparsa sul sito
www.teknemedia.net, Scaramuzzino e Pavesi tengono a precisare che “vorremmo spiegare che “Trash” non è un progetto nato allo scopo di denunciare il degrado. Tutto è cominciato con qualche fotografia scattata a dei raccordi stradali. Siamo stati attratti dalle geometrie che le strade inventavano in questi grandi svicoli del nord d’Italia”; e così è stato anche per altri luoghi “scandalosi se si ragiona in termini di tutela ambientale – sostengono ancora Pavesi e Sacaramuzzino - ma affascinanti invece da un punto di vista estetico-geometrico. Il nostro lavoro è diventato quindi una presa di coscienza culturale ma la nostra ricerca è stata prima di tutto estetica”.
L’altra faccia del lavoro dei due giovani fotografi (Elisa Scaramuzzino è del 1973, e Andrea Pavesi del 1976) è illuminata dal commento di Luca Molinari nel catalogo pubblicato nel 2002, per i tipi della Libri Scheiwiller: “Le immagini di Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi sono come cartoline da un’Italia a testa in giù, immagini di un viaggio nell’Italia abusiva che ormai ha una tradizione quarantennale degna dei Grand Tour settecenteschi... Le immagini rubate, le immagini cercate diventano quindi un modo per risarcire la ferita, per esorcizzare il trauma ed insieme per tornare a raccontare una terra. Guardando queste immagini si ha infatti la sensazione che ci sia sempre meno spazio per l’indignazione, lo sgomento, la rabbia, tanto i nostri occhi sono pieni di questi scenari. E’ un processo paradossale di saturazione dell’immaginario che suggerisce la necessità di stabilire nuove strategie con cui guardare a questi anomali-normali paesaggi della quotidianità italica”.
Elisa Scaramuzzino è nata nel 1973, vive a Milano e collabora con lo studio Armin Linke. Andrea Pavesi è nato nel 1976, vive a Milano e lavora da diversi anni con i principali Magazine Italiani. La loro ricerca fotografica spazia dall’Architettura all’Arte, dalla Tecnologia all’Antropologia. Sono attualmente impegnati in un viaggio fotografico attraverso un insolito paesaggio italiano, con l’obiettivo di dare una testimonianza inconsueta e lontana dall’abituale sguardo oleografico.
Mostre collettive: 2003 IN NATURA, X Biennale Internazionale di Fotografia, Palazzo Bricherasio, Torino 4-9-03 fino 10-10-03 • Circa 35, Festival Internazionale di Roma, Mercati di Traiano, Roma • I come Infanzia, Villa Bernasconi, Cernobbio COMO • 2002 I come Infanzia, Palazzo delle Stelline, Milano • I Luoghi Invisibili,Photology, Milano • a+mbookstore, Milano • Festambiente, Grosseto • Trash in Italy,Palazzo delle Stelline, Milano • 2001 Blu foto Giovani, Piccolo Teatro, Milano • 2000 Analisi dello Spazio e del Territorio, villa Burda, Rho Milano.
volumi pubblicati: Trash in Italy, edizioni libri Scheiwiller.
http://guide.supereva.it/arte_moderna/interventi/2003/11/145380.shtml ).
Ebbene, nell’ambiguità dei significati oramai assunti dal termine trash risiede gran parte del fascino della ricerca fotografica condotta da Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi su un notevolissimo campionario di italianissimi “ecomostri”. In un’intervista apparsa sul sito
www.teknemedia.net, Scaramuzzino e Pavesi tengono a precisare che “vorremmo spiegare che “Trash” non è un progetto nato allo scopo di denunciare il degrado. Tutto è cominciato con qualche fotografia scattata a dei raccordi stradali. Siamo stati attratti dalle geometrie che le strade inventavano in questi grandi svicoli del nord d’Italia”; e così è stato anche per altri luoghi “scandalosi se si ragiona in termini di tutela ambientale – sostengono ancora Pavesi e Sacaramuzzino - ma affascinanti invece da un punto di vista estetico-geometrico. Il nostro lavoro è diventato quindi una presa di coscienza culturale ma la nostra ricerca è stata prima di tutto estetica”.
L’altra faccia del lavoro dei due giovani fotografi (Elisa Scaramuzzino è del 1973, e Andrea Pavesi del 1976) è illuminata dal commento di Luca Molinari nel catalogo pubblicato nel 2002, per i tipi della Libri Scheiwiller: “Le immagini di Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi sono come cartoline da un’Italia a testa in giù, immagini di un viaggio nell’Italia abusiva che ormai ha una tradizione quarantennale degna dei Grand Tour settecenteschi... Le immagini rubate, le immagini cercate diventano quindi un modo per risarcire la ferita, per esorcizzare il trauma ed insieme per tornare a raccontare una terra. Guardando queste immagini si ha infatti la sensazione che ci sia sempre meno spazio per l’indignazione, lo sgomento, la rabbia, tanto i nostri occhi sono pieni di questi scenari. E’ un processo paradossale di saturazione dell’immaginario che suggerisce la necessità di stabilire nuove strategie con cui guardare a questi anomali-normali paesaggi della quotidianità italica”.
Elisa Scaramuzzino è nata nel 1973, vive a Milano e collabora con lo studio Armin Linke. Andrea Pavesi è nato nel 1976, vive a Milano e lavora da diversi anni con i principali Magazine Italiani. La loro ricerca fotografica spazia dall’Architettura all’Arte, dalla Tecnologia all’Antropologia. Sono attualmente impegnati in un viaggio fotografico attraverso un insolito paesaggio italiano, con l’obiettivo di dare una testimonianza inconsueta e lontana dall’abituale sguardo oleografico.
Mostre collettive: 2003 IN NATURA, X Biennale Internazionale di Fotografia, Palazzo Bricherasio, Torino 4-9-03 fino 10-10-03 • Circa 35, Festival Internazionale di Roma, Mercati di Traiano, Roma • I come Infanzia, Villa Bernasconi, Cernobbio COMO • 2002 I come Infanzia, Palazzo delle Stelline, Milano • I Luoghi Invisibili,Photology, Milano • a+mbookstore, Milano • Festambiente, Grosseto • Trash in Italy,Palazzo delle Stelline, Milano • 2001 Blu foto Giovani, Piccolo Teatro, Milano • 2000 Analisi dello Spazio e del Territorio, villa Burda, Rho Milano.
volumi pubblicati: Trash in Italy, edizioni libri Scheiwiller.
27
marzo 2004
Elisa Scaramuzzino & Andrea Pavesi – Trash in Italy
Dal 27 marzo al 16 maggio 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO PARAGGI
Treviso, Via Pescatori, 23, (Treviso)
Treviso, Via Pescatori, 23, (Treviso)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica dalle 16.00 alle20.00 • lunedì e martedì chiuso
Vernissage
27 Marzo 2004, ore 18.30