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Elisa Strinna / Giusy Pirrotta – Tanto tempo fa, quando la terra era piatta
Le due giovani artiste, il cui lavoro si struttura su percorsi e ricerche artistiche eterogenei, svilupperanno due proposte allestitive specifiche e indipendenti, ideate e realizzate appositamente per l’esposizione
Comunicato stampa
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La Galleria Massimodeluca apre la stagione espositiva 2014 con una mostra unica nel suo genere: Tanto tempo fa, quando la terra era piatta, doppia mostra personale di Giusy Pirrotta ed Elisa Strinna, a cura di Alice Ginaldi.
Le due giovani artiste, il cui lavoro si struttura su percorsi e ricerche artistiche eterogenei, svilupperanno due proposte allestitive specifiche e indipendenti, ideate e realizzate appositamente per l'esposizione.
Il titolo della mostra Tanto tempo fa, quando la terra era piatta è liberamente tratto dal titolo dell'omonimo libro per bambini edito nel 1979 da Emme Edizioni: scritto da Paolo Caboara con illustrazioni di Aimone Sambuy e una speciale assistenza grafica di Bruno Munari, il testo raccoglie tre leggende africane che narrano la nascita delle montagne, la storia del sole e la scoperta del fuoco. Ciascuna fiaba racconta, a modo suo, un tema caro a tutte le mitologie: quello del misterioso legame tra l'elemento terrestre e quello celeste. Allo stesso modo la mostra svilupperàun dialogo biunivoco sul paesaggio e sulla lettura che ne riceviamo, così ineluttabilmente legata alla percezione umana. La traduzione estetica del paesaggio diventa così per Giusy Pirrotta una scomposizione di spettri cromatici, forme e memorie, mentre per Elisa Strinna si articola sulla ri-codificazione linguistica del tempo attraverso la materia naturale filtrata dal codice sonoro “artificiale”.
Nello specifico, Giusy Pirrotta realizzerà un progetto che indaga la luce a la sua composizione secondo la sintesi additiva dei colori rosso, verde e blu mediante un'installazione composita. «Nell'ultimo anno l'artista sta rivolgendo la sua ricerca verso una riflessione ragionata che parte dal concetto di immagine in movimento, dalla sua genesi percettiva, per approdare alla messa in scena di esperimenti ottico-luministici – spiega la curatrice, Alice Ginaldi –Nel tentativo di restituire all'evanescenza del video una sua pregnanza oggettuale e strutturalista, il lavoro di Pirrotta si orienta in particolare al suo rapporto con l'architettura e con l'attrezzatura usata per la fruizione».
Elisa Strinna presenterà il progetto inedito Articolazioni oltre il linguaggio. La materia, il suo ritmo e le sue declinazioni, realizzato in collaborazione con l'artista Elena Mazzi, costituito principalmente da due interventi che dialogano all’interno di un unico spazio. «Entrambi gli interventi sono tentativi di traduzione – illustra Ginaldi – L’intento è porre a confronto due testimonianze risultanti da differenti processi storici: quello della Natura e quello dell’Uomo. Il percorso espositivo sarà delineato attraverso una lettura di natura sonora di testi inusuali, andando così ad attivare diversi sistemi di percezione di uno stesso fenomeno, nel tentativo di produrre nuove chiavi di lettura riguardo alla realtà che ci circonda».
Il catalogo della mostra Tanto tempo fa, quando la terra era piatta presenterà, per Elisa Strinna, i contributi di Ilaria Gianni, Trial Version, Bruno Giorgini e Giuseppe Favi. Per Giusy Pirrotta, quelli di Nicky Hamlyn e Attilia Fattori Franchini.
Le due giovani artiste, il cui lavoro si struttura su percorsi e ricerche artistiche eterogenei, svilupperanno due proposte allestitive specifiche e indipendenti, ideate e realizzate appositamente per l'esposizione.
Il titolo della mostra Tanto tempo fa, quando la terra era piatta è liberamente tratto dal titolo dell'omonimo libro per bambini edito nel 1979 da Emme Edizioni: scritto da Paolo Caboara con illustrazioni di Aimone Sambuy e una speciale assistenza grafica di Bruno Munari, il testo raccoglie tre leggende africane che narrano la nascita delle montagne, la storia del sole e la scoperta del fuoco. Ciascuna fiaba racconta, a modo suo, un tema caro a tutte le mitologie: quello del misterioso legame tra l'elemento terrestre e quello celeste. Allo stesso modo la mostra svilupperàun dialogo biunivoco sul paesaggio e sulla lettura che ne riceviamo, così ineluttabilmente legata alla percezione umana. La traduzione estetica del paesaggio diventa così per Giusy Pirrotta una scomposizione di spettri cromatici, forme e memorie, mentre per Elisa Strinna si articola sulla ri-codificazione linguistica del tempo attraverso la materia naturale filtrata dal codice sonoro “artificiale”.
Nello specifico, Giusy Pirrotta realizzerà un progetto che indaga la luce a la sua composizione secondo la sintesi additiva dei colori rosso, verde e blu mediante un'installazione composita. «Nell'ultimo anno l'artista sta rivolgendo la sua ricerca verso una riflessione ragionata che parte dal concetto di immagine in movimento, dalla sua genesi percettiva, per approdare alla messa in scena di esperimenti ottico-luministici – spiega la curatrice, Alice Ginaldi –Nel tentativo di restituire all'evanescenza del video una sua pregnanza oggettuale e strutturalista, il lavoro di Pirrotta si orienta in particolare al suo rapporto con l'architettura e con l'attrezzatura usata per la fruizione».
Elisa Strinna presenterà il progetto inedito Articolazioni oltre il linguaggio. La materia, il suo ritmo e le sue declinazioni, realizzato in collaborazione con l'artista Elena Mazzi, costituito principalmente da due interventi che dialogano all’interno di un unico spazio. «Entrambi gli interventi sono tentativi di traduzione – illustra Ginaldi – L’intento è porre a confronto due testimonianze risultanti da differenti processi storici: quello della Natura e quello dell’Uomo. Il percorso espositivo sarà delineato attraverso una lettura di natura sonora di testi inusuali, andando così ad attivare diversi sistemi di percezione di uno stesso fenomeno, nel tentativo di produrre nuove chiavi di lettura riguardo alla realtà che ci circonda».
Il catalogo della mostra Tanto tempo fa, quando la terra era piatta presenterà, per Elisa Strinna, i contributi di Ilaria Gianni, Trial Version, Bruno Giorgini e Giuseppe Favi. Per Giusy Pirrotta, quelli di Nicky Hamlyn e Attilia Fattori Franchini.
16
gennaio 2014
Elisa Strinna / Giusy Pirrotta – Tanto tempo fa, quando la terra era piatta
Dal 16 gennaio al 28 febbraio 2014
arte contemporanea
Location
MASSIMO DE LUCA GALLERY
Mestre, Via Torino, 105/q, (Venezia)
Mestre, Via Torino, 105/q, (Venezia)
Vernissage
16 Gennaio 2014, ore 19
Autore
Curatore