Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Elisabetta Dell’Olio – Palermo… o cara
fotografie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
... di Gabriele Veggetti
Ballarò, Vucciria, Il Capo, non sono soltanto quartieri popolari di Palermo, ma una sorta di Teatro Naturale in cui la rappresentazione è quotidiana e ininterrotta da tempi immemorabili.
La strada è il palcoscenico, la vucciria è il rumore di fondo e la musica di scena in grado di dare colore e profondità alla vita che vi viene rappresentata giorno per giorno.
Elisabetta Dell’Olio, palermitana, scende in strada con la sua Nikon nel Teatro che conosce bene consapevole di tutto ciò.
Nelle sue foto non c’è niente di nascosto o di rubato. I personaggi vengono ritratti nello spazio scenico che appartiene appieno a loro, c’è una naturale empatia tra chi riprende e chi viene ripreso. Si intuisce che entrambi fanno parte del medesimo mondo, Elisabetta e i suoi personaggi sono dalla stessa parte del palcoscenico e poiché sono sostanzialmente forme della stessa rappresentazione non vi è colore folclorico nelle immagini, ne superficialità bozzettistica. Il dramma si mischia con la commedia, ma rifugge la macchietta e il vaudeville sbracato della miseria.
La dignità dei personaggi si impone sull’umiltà della forma come nelle commedie di Eduardo.
E’ difficile dare una precisa datazione di ogni fotografia. In fin dei conti lo scenografo di questo Teatro è lo stesso dal tempo dell’invasione moresca in poi, predilige muri incrostati dal tempo e antri accoglienti e aperti di case che si affacciano direttamente sulla strada, poiché sulla strada avviene l’azione e si compie il rito diegetico che incuriosisce e incanta Elisabetta, e noi con lei.
E’ un’umiltà senza squallore che si evince dalle immagini, simili per ambientazione ma diametralmente opposte ai “teatrini” di Cinico TV. L’anima dolente di Palermo ritratta da Ciprì & Maresco viene depurata dal cinismo, sostituito qui da una lieta solarità dove ogni personaggio si rappresenta e reclama quasi una propria entrata in scena.
E’ una gioiosa rappresentazione di volti e corpi in un gioco luministico di luci e ombre, dove l’ombra non prevale mai, ma serve a celare e a suggerire uno sguardo sotto una coppola, i riflessi di una chioma dietro un fazzoletto nero o per diventare una piccola maschera sul viso di un bambino.
Qualcosa di laicamente religioso traspare nelle foto di Elisabetta Dell’Olio, una letterale re-ligio, un atto cosciente della mente di legare nuovamente insieme atti, persone e luoghi che si riguardano e ci riguardano.
Senza tuttavia la pretesa di spiegare, forse solo con l’intendimento e la grazia di sedurre.
Da quando, nel 1989, cominciai a fotografare Palermo ed il suo centro storico, mi interessai con sempre maggiore passione alla vita delle persone che lo abitavano, alle loro abitudini, al loro quotidiano vivere tra i vicoli di una città sospesa tra passato e presente.
Sono sempre rimasta affascinata dalla carica espressiva dei volti che ritraevo, dalle statiche posture di persone che sembravano essere in posa da millenni... e ho cercato di ritrarre questa staticità in bilico tra decadenza e dignità, senza mai alterarne il sottile equilibrio.
Queste fotografie rappresentano un omaggio a coloro che si sono resi protagonisti del mio lavoro.
Elisabetta Dell'Olio
Elisabetta Dell’Olio è nata a Palermo il 17 marzo 1967. Nel 1989 lavora come reporter per l’agenzia fotogiornalistica E.R.A di Milano. Nel 1991 inizia la collaborazione con diverse compagnie teatrali, in qualità di fotografa di scena : per Michele Placido, Lando Buzzanca, la cooperativa Dioniso di Claudio Collovà, compagnia Agorà ed altre ancora.
Realizza servizi di promozione dell’immagine per gruppi musicali, nonché le fotografie delle copertine del sassofonista Gianni Gebbia , Peter Kowald, G. Sommer.
Nel 1992 studia tecnica grafica applicata alla fotografia. Approfondisce le tecniche grafiche su supporti Polaroid.
E’ presente A Monaco ( Germania 93) , alla manifestazione internazionale “ Fotodiagonale”, esponendo lavori realizzati al quartiere Albergarla di Palermo e nell’ambito della stessa manifestazione , terrà un workshop.
Ha insegnato fotografia e tecniche di camera oscura privatamente e presso l’UDI ( unione donne italiane). Ha partecipato agli stage del regista Raoul Ruiz e del regista iraniano Abbas Kiarostami.
Ha curato per l’anno 96’, 97’, la manifestazione estiva Palermo di scena. Alla fine del 97’ ha lavorato come fotografa di scena per il film “ I volontari”. Ha lavorato come fotografa di scena per il giovane regista palermitano Salvo Cuccia.
La casa editrice “Kane” di Firenze, le ha pubblicato nel 1999, un libro di immagini su supporto polaroid.
Nel 2003 , collabora come fotoeditor alla rivista bolognese FRAME.
Nel 2004 realizza un libro fotografico sulla antica festa della Saracca, grazie al contributo del comune di Monteveglio.
Attualmente partecipa attivamente alla realizzazione di mostre fotografiche.
Principali mostre
COLLETTIVE:
“ Dieci scatti per dieci fotografi” Biblioteca di casa Professa ( Palermo 1989)
“ Kermesse” Fiera del mediterraneo ( Palermo, 1993)
“ Albergheria” ( Monaco , 1993)
“ SHIKI “ ( opera universitaria , Palermo)
“ Volti della Palermo antica “ Festival mondiale delle arti ( Edimburgo, 1995)
“ Centro storico e dintorni” ( Palermo , 1995)
“ Tricicli” ( Bologna, 1989)
“ Epifanie” ( Circolo Arci sesto senso. 2003”
“ Femmes, femmes, femmes” ( Riff Raff, Bologna 2003) "Il nudo fotografato e il sogno della pittura" ( Feltre, Bondeno, Bologna, 2004)
« Artis’eyes » ( Matusel , Bologna 2006)
“ Artandshorts” ( De Disegno, Bologna 2006)
PERSONALI
“ Ritratti” ( Palermo 1990)
“ Dalla Germania ” ( Palermo 1994)
“ Un’ idea dell’arte a Palermo “ ( ex convento dello Spirito Santo, Palermo 1994)
“ Primavera tra i mercati” ( ass. culturale Prato Pagano, Palermo,1994)
“ Un paese chiamato Olivella” ( Teatro dei Pupi Di Mimmo Cuticchio, Palermo, 1995)
“ Sord-Nud” ( Palazzo marchesi, Palermo,1995)
“ Olivella, seconda parte” ( Teatro dei Pupi di Mimmo Cuticchio, Palermo 1996)
“ Improvvisazione fotografica su danze contemporanee” ( università di Palermo 1997)
“ Viaggio clandestino” ( Goethe institute , Palermo 1997)
“ Decadenza e dignità” ( Galleria La Salara, Bologna, 1997)
“ Olivella “ ( S.Arcangelo dei teatri, 2000)
“ Saracca” ( Oliveto, Bologna , 2004)
“ Nanonudi” ( Bologna 2005)
Ballarò, Vucciria, Il Capo, non sono soltanto quartieri popolari di Palermo, ma una sorta di Teatro Naturale in cui la rappresentazione è quotidiana e ininterrotta da tempi immemorabili.
La strada è il palcoscenico, la vucciria è il rumore di fondo e la musica di scena in grado di dare colore e profondità alla vita che vi viene rappresentata giorno per giorno.
Elisabetta Dell’Olio, palermitana, scende in strada con la sua Nikon nel Teatro che conosce bene consapevole di tutto ciò.
Nelle sue foto non c’è niente di nascosto o di rubato. I personaggi vengono ritratti nello spazio scenico che appartiene appieno a loro, c’è una naturale empatia tra chi riprende e chi viene ripreso. Si intuisce che entrambi fanno parte del medesimo mondo, Elisabetta e i suoi personaggi sono dalla stessa parte del palcoscenico e poiché sono sostanzialmente forme della stessa rappresentazione non vi è colore folclorico nelle immagini, ne superficialità bozzettistica. Il dramma si mischia con la commedia, ma rifugge la macchietta e il vaudeville sbracato della miseria.
La dignità dei personaggi si impone sull’umiltà della forma come nelle commedie di Eduardo.
E’ difficile dare una precisa datazione di ogni fotografia. In fin dei conti lo scenografo di questo Teatro è lo stesso dal tempo dell’invasione moresca in poi, predilige muri incrostati dal tempo e antri accoglienti e aperti di case che si affacciano direttamente sulla strada, poiché sulla strada avviene l’azione e si compie il rito diegetico che incuriosisce e incanta Elisabetta, e noi con lei.
E’ un’umiltà senza squallore che si evince dalle immagini, simili per ambientazione ma diametralmente opposte ai “teatrini” di Cinico TV. L’anima dolente di Palermo ritratta da Ciprì & Maresco viene depurata dal cinismo, sostituito qui da una lieta solarità dove ogni personaggio si rappresenta e reclama quasi una propria entrata in scena.
E’ una gioiosa rappresentazione di volti e corpi in un gioco luministico di luci e ombre, dove l’ombra non prevale mai, ma serve a celare e a suggerire uno sguardo sotto una coppola, i riflessi di una chioma dietro un fazzoletto nero o per diventare una piccola maschera sul viso di un bambino.
Qualcosa di laicamente religioso traspare nelle foto di Elisabetta Dell’Olio, una letterale re-ligio, un atto cosciente della mente di legare nuovamente insieme atti, persone e luoghi che si riguardano e ci riguardano.
Senza tuttavia la pretesa di spiegare, forse solo con l’intendimento e la grazia di sedurre.
Da quando, nel 1989, cominciai a fotografare Palermo ed il suo centro storico, mi interessai con sempre maggiore passione alla vita delle persone che lo abitavano, alle loro abitudini, al loro quotidiano vivere tra i vicoli di una città sospesa tra passato e presente.
Sono sempre rimasta affascinata dalla carica espressiva dei volti che ritraevo, dalle statiche posture di persone che sembravano essere in posa da millenni... e ho cercato di ritrarre questa staticità in bilico tra decadenza e dignità, senza mai alterarne il sottile equilibrio.
Queste fotografie rappresentano un omaggio a coloro che si sono resi protagonisti del mio lavoro.
Elisabetta Dell'Olio
Elisabetta Dell’Olio è nata a Palermo il 17 marzo 1967. Nel 1989 lavora come reporter per l’agenzia fotogiornalistica E.R.A di Milano. Nel 1991 inizia la collaborazione con diverse compagnie teatrali, in qualità di fotografa di scena : per Michele Placido, Lando Buzzanca, la cooperativa Dioniso di Claudio Collovà, compagnia Agorà ed altre ancora.
Realizza servizi di promozione dell’immagine per gruppi musicali, nonché le fotografie delle copertine del sassofonista Gianni Gebbia , Peter Kowald, G. Sommer.
Nel 1992 studia tecnica grafica applicata alla fotografia. Approfondisce le tecniche grafiche su supporti Polaroid.
E’ presente A Monaco ( Germania 93) , alla manifestazione internazionale “ Fotodiagonale”, esponendo lavori realizzati al quartiere Albergarla di Palermo e nell’ambito della stessa manifestazione , terrà un workshop.
Ha insegnato fotografia e tecniche di camera oscura privatamente e presso l’UDI ( unione donne italiane). Ha partecipato agli stage del regista Raoul Ruiz e del regista iraniano Abbas Kiarostami.
Ha curato per l’anno 96’, 97’, la manifestazione estiva Palermo di scena. Alla fine del 97’ ha lavorato come fotografa di scena per il film “ I volontari”. Ha lavorato come fotografa di scena per il giovane regista palermitano Salvo Cuccia.
La casa editrice “Kane” di Firenze, le ha pubblicato nel 1999, un libro di immagini su supporto polaroid.
Nel 2003 , collabora come fotoeditor alla rivista bolognese FRAME.
Nel 2004 realizza un libro fotografico sulla antica festa della Saracca, grazie al contributo del comune di Monteveglio.
Attualmente partecipa attivamente alla realizzazione di mostre fotografiche.
Principali mostre
COLLETTIVE:
“ Dieci scatti per dieci fotografi” Biblioteca di casa Professa ( Palermo 1989)
“ Kermesse” Fiera del mediterraneo ( Palermo, 1993)
“ Albergheria” ( Monaco , 1993)
“ SHIKI “ ( opera universitaria , Palermo)
“ Volti della Palermo antica “ Festival mondiale delle arti ( Edimburgo, 1995)
“ Centro storico e dintorni” ( Palermo , 1995)
“ Tricicli” ( Bologna, 1989)
“ Epifanie” ( Circolo Arci sesto senso. 2003”
“ Femmes, femmes, femmes” ( Riff Raff, Bologna 2003) "Il nudo fotografato e il sogno della pittura" ( Feltre, Bondeno, Bologna, 2004)
« Artis’eyes » ( Matusel , Bologna 2006)
“ Artandshorts” ( De Disegno, Bologna 2006)
PERSONALI
“ Ritratti” ( Palermo 1990)
“ Dalla Germania ” ( Palermo 1994)
“ Un’ idea dell’arte a Palermo “ ( ex convento dello Spirito Santo, Palermo 1994)
“ Primavera tra i mercati” ( ass. culturale Prato Pagano, Palermo,1994)
“ Un paese chiamato Olivella” ( Teatro dei Pupi Di Mimmo Cuticchio, Palermo, 1995)
“ Sord-Nud” ( Palazzo marchesi, Palermo,1995)
“ Olivella, seconda parte” ( Teatro dei Pupi di Mimmo Cuticchio, Palermo 1996)
“ Improvvisazione fotografica su danze contemporanee” ( università di Palermo 1997)
“ Viaggio clandestino” ( Goethe institute , Palermo 1997)
“ Decadenza e dignità” ( Galleria La Salara, Bologna, 1997)
“ Olivella “ ( S.Arcangelo dei teatri, 2000)
“ Saracca” ( Oliveto, Bologna , 2004)
“ Nanonudi” ( Bologna 2005)
11
febbraio 2006
Elisabetta Dell’Olio – Palermo… o cara
Dall'undici febbraio al 02 marzo 2006
fotografia
Location
MODO INFOSHOP
Bologna, Via Mascarella, 24B, (Bologna)
Bologna, Via Mascarella, 24B, (Bologna)
Vernissage
11 Febbraio 2006, ore 18,30
Autore