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Elisabetta Diamanti – In divenire
La stagione espositiva annuale dell’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC) di Novazzano si conclude con una mostra dedicata all’artista romana Elisabetta Diamanti, elegante esponente dell’incisione contemporanea conosciuta e stimata in ambito internazionale.
Comunicato stampa
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La mostra allestita dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico nel Porticato della biblioteca luganese presenta al pubblico una selezione ragionata di raffinate incisioni di Elisabetta Diamanti. Attraverso la sperimentazione di varie tecniche calcografiche, l’artista si spinge verso orizzonti sempre più lontani, in un continuo processo di trasformazione tecnica e formale.
Il suo percorso di ricerca prende avvio negli anni della formazione accademica sotto la guida dei maestri Guido Strazza, esponente dell’esaltazione del segno non necessariamente tributario di un modello figurativo, e Jean-Pierre Velly, romano di adozione, che invece nelle sue composizioni più avvincenti dissolve le figure in intricate trame metamorfosate. Elisabetta Diamanti prende spunto a sua volta da frammenti di realtà naturale riconoscibile – fiori, foglie, sassi, insetti – per poi andare oltre con trame e superfici colorate che evocano spazi più estesi e profondi nonché dimensioni temporali sospese. Anche il titolo della mostra, "In divenire", allude all’infinito mutare del Tempo, del quale l’incisione ci consegna la memoria stratificata: come ha sottolineato l’artista, un flusso incessante si sviluppa secondo i linguaggi della natura, tra luci ed ombre, vuoti che riempiono spazi aperti da linee sapienti, riflessi d’oro e d’argento che affiorano tra le risultanze dei solchi scavati dal bulino.
Non è facile esprimere un sentimento di apprezzamento per l’opera di Elisabetta Diamanti che vada al di là dei concetti di scelta tematica, mise en page, forza ed espressività del segno, armonia compositiva e altro ancora. Tuttavia, come spesso capita, ci soccorre la poesia che con poche scelte parole sa cogliere l’essenza della questione. Del poeta Marco Vitale sono particolarmente pregnanti e adatti alla circostanza alcuni versi tratti dal "Piccolo acrostico per un’incisione di E.D.", pubblicato nel catalogo "Mutationes" edito dalla Fondazione Il Bisonte di Firenze in occasione della personale di Elisabetta Diamanti tenutasi nel 2021:
Dunque, puoi pensare che notte
Insegua giorno
Animi una contesa della vita
Minerale e le sue fittili
Architetture nel sonno
Niente si concepisce come niente
Tutto si muove limpido allo sguardo
Incantato che sai della Natura.
Nota biografica
Nata a Roma nel 1959, Elisabetta Diamanti si forma nella locale Accademia di Belle Arti con Guido Strazza e si perfeziona presso l’Istituto Nazionale per la Grafica con Jean-Pierre Velly. All’attività di ricerca e produzione artistica affianca dal 1996, in patria e all’estero, la professione didattica e la docenza universitaria nel campo dell’incisione e della grafica d’arte. Dal 1993 la sua attività espositiva si svolge in ambito nazionale e internazionale; nel Canton Ticino si segnalano diverse mostre, collaborazioni e incontri, in particolare con Josef Weiss a Mendrisio, Manlio Monti a Locarno, Loredana Müller a Bellinzona e Dominique Rondez della galleria Stellanove di Mendrisio. Dal 1995 l’artista approfondisce il rapporto Matrice-Supporto-Forma attraverso libri d’artista in edizioni limitate, sovente in collaborazione con prestigiose case editrici. L’artista è presente in collezioni pubbliche e private italiane e internazionali; nella Svizzera italiana sue opere sono conservate nelle collezioni del Museo Villa dei Cedri a Bellinzona e della De Pietri Artphilein Foundation a Lugano nonché nella raccolta di libri d’artista di Alessandro Soldini a Gentilino. L’artista vive e lavora a Roma.
Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti:
www.elisabettadiamanti.com, www.incisoricontemporanei.it.
Il suo percorso di ricerca prende avvio negli anni della formazione accademica sotto la guida dei maestri Guido Strazza, esponente dell’esaltazione del segno non necessariamente tributario di un modello figurativo, e Jean-Pierre Velly, romano di adozione, che invece nelle sue composizioni più avvincenti dissolve le figure in intricate trame metamorfosate. Elisabetta Diamanti prende spunto a sua volta da frammenti di realtà naturale riconoscibile – fiori, foglie, sassi, insetti – per poi andare oltre con trame e superfici colorate che evocano spazi più estesi e profondi nonché dimensioni temporali sospese. Anche il titolo della mostra, "In divenire", allude all’infinito mutare del Tempo, del quale l’incisione ci consegna la memoria stratificata: come ha sottolineato l’artista, un flusso incessante si sviluppa secondo i linguaggi della natura, tra luci ed ombre, vuoti che riempiono spazi aperti da linee sapienti, riflessi d’oro e d’argento che affiorano tra le risultanze dei solchi scavati dal bulino.
Non è facile esprimere un sentimento di apprezzamento per l’opera di Elisabetta Diamanti che vada al di là dei concetti di scelta tematica, mise en page, forza ed espressività del segno, armonia compositiva e altro ancora. Tuttavia, come spesso capita, ci soccorre la poesia che con poche scelte parole sa cogliere l’essenza della questione. Del poeta Marco Vitale sono particolarmente pregnanti e adatti alla circostanza alcuni versi tratti dal "Piccolo acrostico per un’incisione di E.D.", pubblicato nel catalogo "Mutationes" edito dalla Fondazione Il Bisonte di Firenze in occasione della personale di Elisabetta Diamanti tenutasi nel 2021:
Dunque, puoi pensare che notte
Insegua giorno
Animi una contesa della vita
Minerale e le sue fittili
Architetture nel sonno
Niente si concepisce come niente
Tutto si muove limpido allo sguardo
Incantato che sai della Natura.
Nota biografica
Nata a Roma nel 1959, Elisabetta Diamanti si forma nella locale Accademia di Belle Arti con Guido Strazza e si perfeziona presso l’Istituto Nazionale per la Grafica con Jean-Pierre Velly. All’attività di ricerca e produzione artistica affianca dal 1996, in patria e all’estero, la professione didattica e la docenza universitaria nel campo dell’incisione e della grafica d’arte. Dal 1993 la sua attività espositiva si svolge in ambito nazionale e internazionale; nel Canton Ticino si segnalano diverse mostre, collaborazioni e incontri, in particolare con Josef Weiss a Mendrisio, Manlio Monti a Locarno, Loredana Müller a Bellinzona e Dominique Rondez della galleria Stellanove di Mendrisio. Dal 1995 l’artista approfondisce il rapporto Matrice-Supporto-Forma attraverso libri d’artista in edizioni limitate, sovente in collaborazione con prestigiose case editrici. L’artista è presente in collezioni pubbliche e private italiane e internazionali; nella Svizzera italiana sue opere sono conservate nelle collezioni del Museo Villa dei Cedri a Bellinzona e della De Pietri Artphilein Foundation a Lugano nonché nella raccolta di libri d’artista di Alessandro Soldini a Gentilino. L’artista vive e lavora a Roma.
Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti:
www.elisabettadiamanti.com, www.incisoricontemporanei.it.
07
dicembre 2024
Elisabetta Diamanti – In divenire
Dal 07 dicembre 2024 al primo febbraio 2025
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA SALITA DEI FRATI
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì e venerdì: ore 14-18 / sabato: ore 9-12
chiusura per le festività di fine anno: 22 dicembre 2024 - 6 gennaio 2025
Vernissage
7 Dicembre 2024, 17.30
Sito web
Autore