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Elisabetta Farina
Un segno virtuoso e tanto colore, niente altro: questi i protagonisti dei lavori di una giovane artista, Elisabetta Farina cha ama, attraverso l’evidente influenza dell’Arte Pop, fissare su tela immagini di fumetti e cartoon.
Comunicato stampa
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Ciò che più colpisce è la freschezza di un’artista non condizionata dalla difficoltà di elaborare un gesto innovativo; il suo è un linguaggio già noto, che cita e ripete, ma che non è imitazione perché nuova è la motivazione; si tratta di opere che, pur perpetuando il modello di riferimento, lo reinterpretano in un contesto inedito da cui nasce un prodotto artistico rinnovato e inimitabile.
Gli artisti pop avevano inserito nel linguaggio della ricerca d’avanguardia una nuova dimensione iconica, fredda, distaccata, aderente ai valori di massa ed ad una società intesa come impersonale sistema consumistico; ma riprendere un quadro di Lichtenstein può anche significare compiere un’elaborazione romantica dell’idea di arte come esercizio autonomo, riconoscibile in sé, privo di funzione sociale, ciò che Benjamin aveva notato essere la nuova funzione dell’arte. È con questo atteggiamento che Elisabetta si appropria della Pop Art quale mezzo per meglio comunicare la sua passione per il fumetto, ma è linguaggio che si riempie di nuovi significati e, prima di tutto, di svago divertito attraverso l’uso del colore brillante e il segno in contrasto, quasi ad esorcizzare una vita in bianco e nero. È una delle rare volte in cui si assiste ad una semplice celebrazione del piacere per il momento artistico e, attraverso quest’ottica, si potrà giustamente capire e apprezzare quest’artista che si presenta al pubblico offrendo lavori dalla fruibilità divertente e immediata.
Beatrice Polato
Gli artisti pop avevano inserito nel linguaggio della ricerca d’avanguardia una nuova dimensione iconica, fredda, distaccata, aderente ai valori di massa ed ad una società intesa come impersonale sistema consumistico; ma riprendere un quadro di Lichtenstein può anche significare compiere un’elaborazione romantica dell’idea di arte come esercizio autonomo, riconoscibile in sé, privo di funzione sociale, ciò che Benjamin aveva notato essere la nuova funzione dell’arte. È con questo atteggiamento che Elisabetta si appropria della Pop Art quale mezzo per meglio comunicare la sua passione per il fumetto, ma è linguaggio che si riempie di nuovi significati e, prima di tutto, di svago divertito attraverso l’uso del colore brillante e il segno in contrasto, quasi ad esorcizzare una vita in bianco e nero. È una delle rare volte in cui si assiste ad una semplice celebrazione del piacere per il momento artistico e, attraverso quest’ottica, si potrà giustamente capire e apprezzare quest’artista che si presenta al pubblico offrendo lavori dalla fruibilità divertente e immediata.
Beatrice Polato
19
novembre 2004
Elisabetta Farina
Dal 19 novembre al 05 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE 18
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 16 alle 19,30 escluso la domenica. la mattina su appuntamento
Vernissage
19 Novembre 2004, ore 19
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