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Elisabetta Farina – Non mi sento sola
Sono stati fatti grandi paragoni per definire l’arte di Elisabetta Farina. Si è parlato di Pop Art. Di artisti del calibro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Il significato della sua arte è stato etichettato in molti modi, si è detto che tratta “problematiche al femminile vissute da donne contemporanee, apparentemente sicure di se e del proprio fascino” oppure che ritrae “donne attente solo al proprio apparire e orgogliose della propria congelata e congelante bellezza”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 14 giugno 2008 alle 19.00 presso la Galleria d’Arte 18 in via San Felice 18 a Bologna sarà inaugurata la Mostra Personale di Elisabetta Farina. Presenta la Mostra la Critica d’Arte Dott.ssa Francesca Mariotti.
Sono stati fatti grandi paragoni per definire l’arte di Elisabetta Farina. Si è parlato di Pop Art. Di artisti del calibro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Il significato della sua arte è stato etichettato in molti modi, si è detto che tratta “problematiche al femminile vissute da donne contemporanee, apparentemente sicure di se e del proprio fascino” oppure che ritrae “donne attente solo al proprio apparire e orgogliose della propria congelata e congelante bellezza”.
Paragoni importanti e significati suggestivi. Ma la realtà dei fatti, invece, è che Elisabetta Farina è un artista originale che attraverso l’utilizzo del fumetto racconta delle storie.
L’arte di Elisabetta Farina non è frutto di ideologie o contestazioni, come fu per molte correnti artistiche del passato, ma nasce dalla volontà di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo. E’ un’arte che arriva immediata, le sue opere parlano da sole. Non solo per le nuvolette tipiche dei fumetti, ma perché quella frase, quell’espressione, quell’istante fermato su carta dicono tutto su chi le guarda. Cosicchè le eroine di Elisabetta, non sono semplici mannequin, non sono il simbolo del consumismo o della società di oggi. Le ragazze nei quadri di Elisabetta sorprendono, sono vive e reali, parlano a chi guarda ed escono dai quattro angoli in cui sono confinate per porsi e per porre domande. Ad un interlocutore invisibile, a se stesse o a ciascuno di noi.
Sono stati fatti grandi paragoni per definire l’arte di Elisabetta Farina. Si è parlato di Pop Art. Di artisti del calibro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Il significato della sua arte è stato etichettato in molti modi, si è detto che tratta “problematiche al femminile vissute da donne contemporanee, apparentemente sicure di se e del proprio fascino” oppure che ritrae “donne attente solo al proprio apparire e orgogliose della propria congelata e congelante bellezza”.
Paragoni importanti e significati suggestivi. Ma la realtà dei fatti, invece, è che Elisabetta Farina è un artista originale che attraverso l’utilizzo del fumetto racconta delle storie.
L’arte di Elisabetta Farina non è frutto di ideologie o contestazioni, come fu per molte correnti artistiche del passato, ma nasce dalla volontà di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo. E’ un’arte che arriva immediata, le sue opere parlano da sole. Non solo per le nuvolette tipiche dei fumetti, ma perché quella frase, quell’espressione, quell’istante fermato su carta dicono tutto su chi le guarda. Cosicchè le eroine di Elisabetta, non sono semplici mannequin, non sono il simbolo del consumismo o della società di oggi. Le ragazze nei quadri di Elisabetta sorprendono, sono vive e reali, parlano a chi guarda ed escono dai quattro angoli in cui sono confinate per porsi e per porre domande. Ad un interlocutore invisibile, a se stesse o a ciascuno di noi.
14
giugno 2008
Elisabetta Farina – Non mi sento sola
Dal 14 al 23 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE 18
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Vernissage
14 Giugno 2008, ore 19:00
Sito web
www.elisabettafarina.com
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