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Elisabetta Salvatori – Delicato come una farfalla. Fiero come un’aquila
In una performance la vita e l’arte di Antonio Ligabue
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla Galleria Vannucci di Pistoia nuove aperture di Utopias!
In una performance la vita e l’arte di Antonio Ligabue
Giovedì 4 marzo sarà protagonista l'attrice Elisabetta Salvatori
In scena Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila,
monologo in musica dedicato alla vita ai margini del grande pittore naif
Prosegue, inoltrandosi su un ideale ponte gettato tra avanguardie e tradizione, il progetto espositivo di Utopias!, la mostra/ambientazione che, lo scorso 6 febbraio, ha segnato la ripartenza della Galleria Vannucci di via della Provvidenza a Pistoia.
Alle 21.15 di giovedì 4 marzo, in una delle sale della galleria, è in programma una performance di Elisabetta Salvatori (Viareggio, 1963), tra le voci più affascinanti del teatro di affabulazione italiano. Narratrice raffinata e interprete da sempre legata al contesto delle arti visive, l'attrice versiliese si concederà al pubblico in una particolarissima restituzione della tormentata vita dell'indimenticabile pittore naif Antonio Ligabue.
La performance, intitolata Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila, è uno spettacolo intenso alla scoperta di una delle pietre miliari del Novecento italiano. Un poetico racconto di vita tra sofferenze e aspirazioni: dalla nascita in Svizzera, da una ragazza italiana, all'adozione; poi i primi diciannove anni vissuti là, fino all'arrivo a Gualtieri, nella Bassa Reggiana. Il talento per il disegno, manifestato fin da piccolo; il disagio mentale, la solitudine, la vita sul Po, le due guerre. Una vita al limite della sopravvivenza, riscattata e confortata solo dalla pittura.
Salvatori ha elaborato la drammaturgia insieme a Marzio Dall’Acqua, uno dei maggiori critici e curatori dell'opera pittorica di Antonio Ligabue, sviluppando l'intreccio di un racconto semplice e struggente, scritto solo su documentazioni accertate. Lo spettacolo è accompagnato da musiche originali di Matteo Ceramelli, eseguite dal vivo dall'autore (violino) e da Mirco Capecchi (contrabbasso).
La partecipazione alla serata è gratuita fino a esaurimento posti; info 0573.200.66.
Ricordiamo che la mostra Utopias! resterà aperta fino al prossimo 28 marzo, dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30.
Video: http://www.csaligabue.it/videoLIGABUE/video_ligabue.html
Elisabetta Salvatori Attrice, autrice e regista. Scopre il teatro dopo una formazione da artista presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, sotto la guida del maestro Luciano Fabro.
Nel 1996 a Mostar si impegna in un laboratorio finalizzato a una rappresentazione con bambini serbi e croati e da questa esperienza nasce la fiaba Tarmillo, della quale successivamente la casa di produzione Bruno Bozzetto realizza un cortometraggio di animazione.
Nel 1997 lavora sulla riduzione di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, e Luis Sepúlveda, dopo avere assistito a una replica, ne autorizza la messa in scena.
Nel 1999 comincia la narrazione per adulti, ed ecco che dalla scena scompare tutto: c'è solo a sua voce, che salta dall'italiano al dialetto versiliese, e un violino, magistralmente suonato da Matteo Ceramelli, che l'accompagna in ogni storia. Le storie sono vere, raccolte intervistando, incontrando e documentandosi. Sul palco, solo la sedia, niente scenografie, né effetti, eppure è difficile uscire da un suo spettacolo senza avere gli occhi lucidi.
Alla fine del '99 debutta La Bella di Nulla, la storia della bisnonna di Elisabetta, intrecciata con altri racconti, tra cui un'elaborazione de Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, sempre di Luis Sepúlveda, e sempre con l'autorizzazione dell'autore.
Nel 2001 scrive Scalpiccii sotto i platani, la storia dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 1944, intenso lavoro di teatro civile che continua a replicare in tutta Italia, e che in occasione del 60° anniversario della strage, rappresenta all'ossario di Sant'Anna. Nel 2002, su richiesta del Comune di Seravezza, scrive Il partigiano Amos, la storia della vita di Amos Paoli, partigiano versiliese ucciso a 27 anni dalle SS, la sera della festa del patrono del paese. Di nuovo teatro civile e memoria della sua terra.
Nel 2003, dopo due spettacoli sulla Resistenza, scrive Calde rose sulla tovaglia, storie d'amore che abbracciano contesti molto differenziati, rivisitate e raccontate con le sue parole: da Otello e Desdemona, alla Bella e la Bestia, passando per Jeanne e Paul di Ultimo tango e finendo con una storia vera della Versilia degli anni '30.
Nel 2004, scrive e porta in scena La bimba che aspetta, la storia di una scultura eseguita alla fine dell'800, pretesto per parlare del lavoro del marmo in Versilia. Lo spettacolo debutta proprio all'interno di una cava di marmo. Sempre nel 2004, a Forte dei Marmi, nella casa dove vive, crea un piccolo spazio teatrale, dove ospita e programma spettacoli, e dove artisti e pubblico si ritrovano. Per tre anni nella rassegna “In salotto” passano artisti come Gennaro Cannavacciuolo, Carlo Monni, Paola Turci, Katia Beni, Mario Castelnuovo, Bobo Rondelli e molti altri.
Nel 2005 è la volta di Viola, il primo lavoro privo di riferimenti alla Versilia. Ci si sposta nel Mugello per raccontare la vita di Dino Campana, poeta di Marradi. Lo spettacolo debutta nel festival “Piccoli fuochi” del teatro di Buti (PI), e segna l'inizio della collaborazione, e della produzione con questo teatro, che nel 2007 ospita la prima di Vi abbraccio tutti. In questo caso, non si tratta di una unica storia, ma di quattro racconti, sul tema della partenza e del ritorno sull'Appennino, alla fine dell'800. È la prima volta che c'è una collaborazione nella stesura dei testi: infatti Elisabetta ha scritto una sola delle quattro storie. Due sono di Fabio Genovesi, giovane scrittore versiliese, e una di Francesco Guccini, uomo con radici nell'Appennino.
Nello stesso periodo l'editore Titivillus pubblica un libro curato dal critico fiorentino Tommaso Chimenti e interamente dedicato al lavoro di Elisabetta.
Utopias! Il progetto espositivo di Utopias! non vuole essere (solo) un'apertura scientifica su un periodo o su una corrente artistica, ma un'occasione di avvicinamento e di apertura, a partire dalle domande – che ancora oggi è lecito (e giusto) sollevare – che scaturiscono dal confronto con le testimonianze di uno dei territori più fertili dell'arte del Novecento: quello dell'astrattismo.
La mostra, curata da Massimiliano Vannucci e Lorenzo Cipriani, è una raccolta di piccole utopie che è essa stessa un'utopia a sua volta, una riscoperta necessaria del passato immersa in un originale allestimento “sensoriale” che, con suoni, immagini e arredi d'epoca, evoca il clima definito a partire da un periodo – l'immediato dopoguerra – animato dalle idee e dall'entusiasmo dei pittori fiorentini riunitisi intorno al '47-'48 nel gruppo “Arte d'oggi”.
Opere di Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Bruno Brunetti e Alvaro Monnini, nomi di punta di quel movimento, sono protagoniste dell'esposizione, in dialogo con le trame di Alberto Moretti e dei pistoiesi Mario Nigro e Fernando Melani, e idealmente guidate dal carisma di Giovanni Michelucci, di cui vengono esposte, per la prima volta in una galleria, cinque fotografie appositamente stampate in copia unica da negativi gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Michelucci.
Utopias! in breve
titolo Utopias!
a cura di Massimiliano Vannucci e Lorenzo Cipriani
dove Galleria Vannucci
via della Provvidenza 6
Pistoia
artisti in mostra Giovanni Michelucci, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Mario Nigro, Fernando Melani, Alberto Moretti
quando dal 6 febbraio al 28 marzo 2010
dal martedì al sabato, 9:00–12:30 e 16:00–19:30
chiuso domenica e lunedì
evento speciale giovedì 4 marzo, ore 21.15
Elisabetta Salvatori in Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila
contatti tel/fax 0573.200.66
www.vannucciartecontemporanea.com
ringraziamenti Ringraziamo la Fondazione Michelucci per la preziosa consulenza e per averci concesso di consultare e riprodurre materiale del proprio archivio.
Si ringraziano inoltre Aldo Simoni, Carlo Palli, Miriam Zinanni, Renzo Scatizzi, Sandra Sala
l’associazione “Utopias!” L’associazione Utopias! nasce con la vocazione per la ricerca artistica tesa al confronto con la società e per la progettazione di nuove forme di comunicazione, attraverso l’arte e l’architettura del nostro presente. Si propone di realizzare eventi ed occasioni che promuovano la partecipazione attiva e favoriscano l’incontro delle diverse forme d’arte e di pensiero. Utopias! lavora principalmente in quel luogo di margine dove le varie forme di espressione generano dei ponti di collegamento e di comunicazione. Un ottimo luogo dove poter far nascere le idee e rendere reale ciò che si sogna.
In una performance la vita e l’arte di Antonio Ligabue
Giovedì 4 marzo sarà protagonista l'attrice Elisabetta Salvatori
In scena Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila,
monologo in musica dedicato alla vita ai margini del grande pittore naif
Prosegue, inoltrandosi su un ideale ponte gettato tra avanguardie e tradizione, il progetto espositivo di Utopias!, la mostra/ambientazione che, lo scorso 6 febbraio, ha segnato la ripartenza della Galleria Vannucci di via della Provvidenza a Pistoia.
Alle 21.15 di giovedì 4 marzo, in una delle sale della galleria, è in programma una performance di Elisabetta Salvatori (Viareggio, 1963), tra le voci più affascinanti del teatro di affabulazione italiano. Narratrice raffinata e interprete da sempre legata al contesto delle arti visive, l'attrice versiliese si concederà al pubblico in una particolarissima restituzione della tormentata vita dell'indimenticabile pittore naif Antonio Ligabue.
La performance, intitolata Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila, è uno spettacolo intenso alla scoperta di una delle pietre miliari del Novecento italiano. Un poetico racconto di vita tra sofferenze e aspirazioni: dalla nascita in Svizzera, da una ragazza italiana, all'adozione; poi i primi diciannove anni vissuti là, fino all'arrivo a Gualtieri, nella Bassa Reggiana. Il talento per il disegno, manifestato fin da piccolo; il disagio mentale, la solitudine, la vita sul Po, le due guerre. Una vita al limite della sopravvivenza, riscattata e confortata solo dalla pittura.
Salvatori ha elaborato la drammaturgia insieme a Marzio Dall’Acqua, uno dei maggiori critici e curatori dell'opera pittorica di Antonio Ligabue, sviluppando l'intreccio di un racconto semplice e struggente, scritto solo su documentazioni accertate. Lo spettacolo è accompagnato da musiche originali di Matteo Ceramelli, eseguite dal vivo dall'autore (violino) e da Mirco Capecchi (contrabbasso).
La partecipazione alla serata è gratuita fino a esaurimento posti; info 0573.200.66.
Ricordiamo che la mostra Utopias! resterà aperta fino al prossimo 28 marzo, dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30.
Video: http://www.csaligabue.it/videoLIGABUE/video_ligabue.html
Elisabetta Salvatori Attrice, autrice e regista. Scopre il teatro dopo una formazione da artista presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, sotto la guida del maestro Luciano Fabro.
Nel 1996 a Mostar si impegna in un laboratorio finalizzato a una rappresentazione con bambini serbi e croati e da questa esperienza nasce la fiaba Tarmillo, della quale successivamente la casa di produzione Bruno Bozzetto realizza un cortometraggio di animazione.
Nel 1997 lavora sulla riduzione di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, e Luis Sepúlveda, dopo avere assistito a una replica, ne autorizza la messa in scena.
Nel 1999 comincia la narrazione per adulti, ed ecco che dalla scena scompare tutto: c'è solo a sua voce, che salta dall'italiano al dialetto versiliese, e un violino, magistralmente suonato da Matteo Ceramelli, che l'accompagna in ogni storia. Le storie sono vere, raccolte intervistando, incontrando e documentandosi. Sul palco, solo la sedia, niente scenografie, né effetti, eppure è difficile uscire da un suo spettacolo senza avere gli occhi lucidi.
Alla fine del '99 debutta La Bella di Nulla, la storia della bisnonna di Elisabetta, intrecciata con altri racconti, tra cui un'elaborazione de Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, sempre di Luis Sepúlveda, e sempre con l'autorizzazione dell'autore.
Nel 2001 scrive Scalpiccii sotto i platani, la storia dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 1944, intenso lavoro di teatro civile che continua a replicare in tutta Italia, e che in occasione del 60° anniversario della strage, rappresenta all'ossario di Sant'Anna. Nel 2002, su richiesta del Comune di Seravezza, scrive Il partigiano Amos, la storia della vita di Amos Paoli, partigiano versiliese ucciso a 27 anni dalle SS, la sera della festa del patrono del paese. Di nuovo teatro civile e memoria della sua terra.
Nel 2003, dopo due spettacoli sulla Resistenza, scrive Calde rose sulla tovaglia, storie d'amore che abbracciano contesti molto differenziati, rivisitate e raccontate con le sue parole: da Otello e Desdemona, alla Bella e la Bestia, passando per Jeanne e Paul di Ultimo tango e finendo con una storia vera della Versilia degli anni '30.
Nel 2004, scrive e porta in scena La bimba che aspetta, la storia di una scultura eseguita alla fine dell'800, pretesto per parlare del lavoro del marmo in Versilia. Lo spettacolo debutta proprio all'interno di una cava di marmo. Sempre nel 2004, a Forte dei Marmi, nella casa dove vive, crea un piccolo spazio teatrale, dove ospita e programma spettacoli, e dove artisti e pubblico si ritrovano. Per tre anni nella rassegna “In salotto” passano artisti come Gennaro Cannavacciuolo, Carlo Monni, Paola Turci, Katia Beni, Mario Castelnuovo, Bobo Rondelli e molti altri.
Nel 2005 è la volta di Viola, il primo lavoro privo di riferimenti alla Versilia. Ci si sposta nel Mugello per raccontare la vita di Dino Campana, poeta di Marradi. Lo spettacolo debutta nel festival “Piccoli fuochi” del teatro di Buti (PI), e segna l'inizio della collaborazione, e della produzione con questo teatro, che nel 2007 ospita la prima di Vi abbraccio tutti. In questo caso, non si tratta di una unica storia, ma di quattro racconti, sul tema della partenza e del ritorno sull'Appennino, alla fine dell'800. È la prima volta che c'è una collaborazione nella stesura dei testi: infatti Elisabetta ha scritto una sola delle quattro storie. Due sono di Fabio Genovesi, giovane scrittore versiliese, e una di Francesco Guccini, uomo con radici nell'Appennino.
Nello stesso periodo l'editore Titivillus pubblica un libro curato dal critico fiorentino Tommaso Chimenti e interamente dedicato al lavoro di Elisabetta.
Utopias! Il progetto espositivo di Utopias! non vuole essere (solo) un'apertura scientifica su un periodo o su una corrente artistica, ma un'occasione di avvicinamento e di apertura, a partire dalle domande – che ancora oggi è lecito (e giusto) sollevare – che scaturiscono dal confronto con le testimonianze di uno dei territori più fertili dell'arte del Novecento: quello dell'astrattismo.
La mostra, curata da Massimiliano Vannucci e Lorenzo Cipriani, è una raccolta di piccole utopie che è essa stessa un'utopia a sua volta, una riscoperta necessaria del passato immersa in un originale allestimento “sensoriale” che, con suoni, immagini e arredi d'epoca, evoca il clima definito a partire da un periodo – l'immediato dopoguerra – animato dalle idee e dall'entusiasmo dei pittori fiorentini riunitisi intorno al '47-'48 nel gruppo “Arte d'oggi”.
Opere di Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Bruno Brunetti e Alvaro Monnini, nomi di punta di quel movimento, sono protagoniste dell'esposizione, in dialogo con le trame di Alberto Moretti e dei pistoiesi Mario Nigro e Fernando Melani, e idealmente guidate dal carisma di Giovanni Michelucci, di cui vengono esposte, per la prima volta in una galleria, cinque fotografie appositamente stampate in copia unica da negativi gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Michelucci.
Utopias! in breve
titolo Utopias!
a cura di Massimiliano Vannucci e Lorenzo Cipriani
dove Galleria Vannucci
via della Provvidenza 6
Pistoia
artisti in mostra Giovanni Michelucci, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Mario Nigro, Fernando Melani, Alberto Moretti
quando dal 6 febbraio al 28 marzo 2010
dal martedì al sabato, 9:00–12:30 e 16:00–19:30
chiuso domenica e lunedì
evento speciale giovedì 4 marzo, ore 21.15
Elisabetta Salvatori in Delicato come una farfalla, fiero come un’aquila
contatti tel/fax 0573.200.66
www.vannucciartecontemporanea.com
ringraziamenti Ringraziamo la Fondazione Michelucci per la preziosa consulenza e per averci concesso di consultare e riprodurre materiale del proprio archivio.
Si ringraziano inoltre Aldo Simoni, Carlo Palli, Miriam Zinanni, Renzo Scatizzi, Sandra Sala
l’associazione “Utopias!” L’associazione Utopias! nasce con la vocazione per la ricerca artistica tesa al confronto con la società e per la progettazione di nuove forme di comunicazione, attraverso l’arte e l’architettura del nostro presente. Si propone di realizzare eventi ed occasioni che promuovano la partecipazione attiva e favoriscano l’incontro delle diverse forme d’arte e di pensiero. Utopias! lavora principalmente in quel luogo di margine dove le varie forme di espressione generano dei ponti di collegamento e di comunicazione. Un ottimo luogo dove poter far nascere le idee e rendere reale ciò che si sogna.
04
marzo 2010
Elisabetta Salvatori – Delicato come una farfalla. Fiero come un’aquila
04 marzo 2010
performance - happening
Location
GALLERIA MEVANNUCCI
Pistoia, Via Della Provvidenza, 6, (Pistoia)
Pistoia, Via Della Provvidenza, 6, (Pistoia)
Vernissage
4 Marzo 2010, ore 21.15
Autore