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Elisabetta Scarpini – Bestiario (prima del via)
La mostra è composta da 74 fantocci,immagini di persone spiate e fotografate in varie parti del mondo,ferme al semaforo.Come sagome indistinguibili rappresentano un’unica specie pascolante,brulicante a cui capita di vivere solo seguendo le indicazioni di via o alt di un qualsiasi semaforo del mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 17 gennaio, a partire dalle ore 17.30, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, libreria - galleria d'arte - sala da tè, verrà inaugurata una mostra personale di Elisabetta Scarpini, dal titolo Bestiario (prima del via). La mostra presenta un'installazione di 74 figure realizzate attraverso stampa digitale su tessuto utilizzato poi per la realizzazione di pupazzi in gommapiuma.
Le settantaquattro persone ritratte nell'installazione sono essenzialmente spiate e proprio per questo autentiche nell'inconsapevolezza di essere guardate e fotografate. Le foto, il cui luogo di origine spazia da Roma a Lisbona, da Firenze a Parigi a San Francisco, sono tutte raffiguranti uomini o donne, colte nell'attesa ad un semaforo. Tale momento del quotidiano si dilata però attraverso la cancellazione del contesto che le circonda. Le persone divengono così isolate, monadi rese uniche e indagate nell'immediatezza del loro darsi. Il senso di immobilità, di attesa appunto, è evidente pur nella diversità di atteggiamento di ognuno. Proprio l'elemento differenziale della postura è in qualche modo annullato tramite la trasformazione del singolo da persona a personaggio (il pupazzo di gommapiuma) che prende vita solo attraverso il gioco di qualcuno. Tutti rigorosamente installati in fila, come sul nastro di partenza, aspettano il via, il momento che permetta loro di muoversi, affinché la vita, finalmente, abbia inizio. Le figure nelle loro pose naturali, subiscono un processo di estraniazione che le porta a divenire archetipi, loro malgrado, dell'umanità brulicante che affolla il mondo. Come gli antichi bestiari medievali erano raccolte descrittive di animali, senza alcuna valenza scientifica, ma tendenti all'interpretazione allegorica dei medesimi, così il bestiario della Scarpini trova un senso possibile nello slittamento simbolico e allusivo che l'operazione artistica fa compiere alle nostre abituali antinomie concettuali di identità e differenza, locale e globale, naturale e artificiale...
Come tante sagome oramai indistinguibili per origine geografica, appartenenza sociale, credenza religiosa, i fantocci rappresentano un'unica specie pascolante e brulicante, a cui capita di vivere solo seguendo le indicazioni di via o alt di un qualsiasi semaforo del mondo.
Elisabetta Scarpini è nata a Siena nel 1966. Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1990, lavora principalmente come fotografa e grafica. Si occupa di consulenze per l'immagine aziendale e cura progetti culturali. Parallelamente porta avanti la propria ricerca artistica, sulla quale nel 2006 è uscito per Pendragon il volume Elisabetta Scarpini. Ha inoltre pubblicato Inseguimenti (Il Manifesto, 2004), racconto di Gabriele Contardi, foto di Elisabetta Scarpini, allegato al cd Lune di Riccardo tesi & Banditaliana e L'attimo dopo ( Nuova Libra Editrice, 2003), insieme a poesie di Giuseppe Grattacaso. Dal 2008 progetta e cura il concorso internazionale Waltex Jazz Competition. Ha esposto prevalentemente in Italia, vive e lavora a Lamporecchio (PT).
Mostre personali (dal 2000)
2010
Bestiario (prima del via), Lo Spazio di via dell’Ospizio, Pistoia
2008
Specchio, specchio delle mie brame, a cura di A.Scappini, Cuccirelli art passages, Cassano Magnago (VA)
2007
Epistolario, Lo Spazio di via dell’Ospizio, Pistoia
2005
I vestiti nuovi dell’Imperatore, slide show sulle mura del castello, testo critico di P. Gaglianò - Castello dell’Imperatore, Prato
2001
Stanza prima, dove è utile perdersi. Stanza seconda, dove non è inutile avere qualche illusione sulla vita, a cura di G.Cipolla, testo critico di G.Caverni,Strade blu, laboratorio culturale - Sesto fiorentino (FI),
All my books, Lecturae, arte attorno al libro, Palazzo Caselli, ex banca di Italia, Carrara
In charta mentis, a cura di C. Landi, Cosmostudio, Firenze
Carte volanti, a cura di C. Landi, Momoyama art space, Firenze
Principali mostre collettive (dal 2000)
2009
Caseminime, a cura di M.Lovi, Studio14, Lucca
2006
De Soto, esplora te stesso, a cura di A. Scappini, Spazio D’A, Empoli (FI)
Inseguimenti, a cura di G.Sgherri, Associazione 05, Santa Croce sull’Arno (PI)
2005
Verso i monti dei profumi, a cura dell’associazione culturale Silere, Montefiesole (FI)
Firenzemobilitalarte, in collaborazione con la Corte arte contemporanea, villa Klein, Firenze
2004
Cos’è rimasto? Sei mesi dopo, a cura di S. Bottinelli con la collaborazione di P. Gaglianò, Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze
Interni.Donne fotografe, a cura di P.Gaglianò, Casa Simonetti, Viareggio(LU)
Que reste-t il? a cura di S.Bottinelli, testi critici di S. Bottinelli e P. Gaglianò, Ex Macelli Officina Giovani, Prato
Outbound. Fuori dai luoghi comuni, a cura di S. Bottinelli, Villa Medicea, Cerreto Guidi (FI)
2003
Spreading shapes (o l’invasione degliultracorpi), Athema11, arte giovane, a cura di G. Ferri, Palazzo delle esposizioni, Fano (PU)
2002
La frase che segue è falsa. La frase cheprecede è vera, Athema10, arte giovane, a cura di G. Ferri, Palazzo delle esposizioni , Fano (PU)
2000
Offene ateliers, a cura di G. Stolz, Bielefeld (D)
A casa di Giorgio arte contemporanea, a cura di Giorgio Stolz, Massa e Cozzile (PT)
Le settantaquattro persone ritratte nell'installazione sono essenzialmente spiate e proprio per questo autentiche nell'inconsapevolezza di essere guardate e fotografate. Le foto, il cui luogo di origine spazia da Roma a Lisbona, da Firenze a Parigi a San Francisco, sono tutte raffiguranti uomini o donne, colte nell'attesa ad un semaforo. Tale momento del quotidiano si dilata però attraverso la cancellazione del contesto che le circonda. Le persone divengono così isolate, monadi rese uniche e indagate nell'immediatezza del loro darsi. Il senso di immobilità, di attesa appunto, è evidente pur nella diversità di atteggiamento di ognuno. Proprio l'elemento differenziale della postura è in qualche modo annullato tramite la trasformazione del singolo da persona a personaggio (il pupazzo di gommapiuma) che prende vita solo attraverso il gioco di qualcuno. Tutti rigorosamente installati in fila, come sul nastro di partenza, aspettano il via, il momento che permetta loro di muoversi, affinché la vita, finalmente, abbia inizio. Le figure nelle loro pose naturali, subiscono un processo di estraniazione che le porta a divenire archetipi, loro malgrado, dell'umanità brulicante che affolla il mondo. Come gli antichi bestiari medievali erano raccolte descrittive di animali, senza alcuna valenza scientifica, ma tendenti all'interpretazione allegorica dei medesimi, così il bestiario della Scarpini trova un senso possibile nello slittamento simbolico e allusivo che l'operazione artistica fa compiere alle nostre abituali antinomie concettuali di identità e differenza, locale e globale, naturale e artificiale...
Come tante sagome oramai indistinguibili per origine geografica, appartenenza sociale, credenza religiosa, i fantocci rappresentano un'unica specie pascolante e brulicante, a cui capita di vivere solo seguendo le indicazioni di via o alt di un qualsiasi semaforo del mondo.
Elisabetta Scarpini è nata a Siena nel 1966. Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1990, lavora principalmente come fotografa e grafica. Si occupa di consulenze per l'immagine aziendale e cura progetti culturali. Parallelamente porta avanti la propria ricerca artistica, sulla quale nel 2006 è uscito per Pendragon il volume Elisabetta Scarpini. Ha inoltre pubblicato Inseguimenti (Il Manifesto, 2004), racconto di Gabriele Contardi, foto di Elisabetta Scarpini, allegato al cd Lune di Riccardo tesi & Banditaliana e L'attimo dopo ( Nuova Libra Editrice, 2003), insieme a poesie di Giuseppe Grattacaso. Dal 2008 progetta e cura il concorso internazionale Waltex Jazz Competition. Ha esposto prevalentemente in Italia, vive e lavora a Lamporecchio (PT).
Mostre personali (dal 2000)
2010
Bestiario (prima del via), Lo Spazio di via dell’Ospizio, Pistoia
2008
Specchio, specchio delle mie brame, a cura di A.Scappini, Cuccirelli art passages, Cassano Magnago (VA)
2007
Epistolario, Lo Spazio di via dell’Ospizio, Pistoia
2005
I vestiti nuovi dell’Imperatore, slide show sulle mura del castello, testo critico di P. Gaglianò - Castello dell’Imperatore, Prato
2001
Stanza prima, dove è utile perdersi. Stanza seconda, dove non è inutile avere qualche illusione sulla vita, a cura di G.Cipolla, testo critico di G.Caverni,Strade blu, laboratorio culturale - Sesto fiorentino (FI),
All my books, Lecturae, arte attorno al libro, Palazzo Caselli, ex banca di Italia, Carrara
In charta mentis, a cura di C. Landi, Cosmostudio, Firenze
Carte volanti, a cura di C. Landi, Momoyama art space, Firenze
Principali mostre collettive (dal 2000)
2009
Caseminime, a cura di M.Lovi, Studio14, Lucca
2006
De Soto, esplora te stesso, a cura di A. Scappini, Spazio D’A, Empoli (FI)
Inseguimenti, a cura di G.Sgherri, Associazione 05, Santa Croce sull’Arno (PI)
2005
Verso i monti dei profumi, a cura dell’associazione culturale Silere, Montefiesole (FI)
Firenzemobilitalarte, in collaborazione con la Corte arte contemporanea, villa Klein, Firenze
2004
Cos’è rimasto? Sei mesi dopo, a cura di S. Bottinelli con la collaborazione di P. Gaglianò, Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze
Interni.Donne fotografe, a cura di P.Gaglianò, Casa Simonetti, Viareggio(LU)
Que reste-t il? a cura di S.Bottinelli, testi critici di S. Bottinelli e P. Gaglianò, Ex Macelli Officina Giovani, Prato
Outbound. Fuori dai luoghi comuni, a cura di S. Bottinelli, Villa Medicea, Cerreto Guidi (FI)
2003
Spreading shapes (o l’invasione degliultracorpi), Athema11, arte giovane, a cura di G. Ferri, Palazzo delle esposizioni, Fano (PU)
2002
La frase che segue è falsa. La frase cheprecede è vera, Athema10, arte giovane, a cura di G. Ferri, Palazzo delle esposizioni , Fano (PU)
2000
Offene ateliers, a cura di G. Stolz, Bielefeld (D)
A casa di Giorgio arte contemporanea, a cura di Giorgio Stolz, Massa e Cozzile (PT)
17
gennaio 2010
Elisabetta Scarpini – Bestiario (prima del via)
Dal 17 gennaio al 13 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
LO SPAZIO DI VIA DELL’OSPIZIO
Pistoia, Via Dell'ospizio, 26, (Pistoia)
Pistoia, Via Dell'ospizio, 26, (Pistoia)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 9.30-13 e 16-20
chiuso lunedì e domenica mattina
Vernissage
17 Gennaio 2010, ore 17.30
Autore