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Elisabetta Sperandio – Profezie del millennio
In mostra quaranta opere su carta di un’ illustre artista italiana del secondo novecento, che ha argomentato la bellezza, le storie quotidiane, e il profumo e i colori dell’Oriente.
Comunicato stampa
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Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare immagini che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, critico di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La mostra mette in cornice con il titolo “Profezie del millennio”, quaranta opere su carta di un’ illustre artista italiana del secondo novecento, che ha argomentato la bellezza, le storie quotidiane, e il profumo e i colori dell’Oriente.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La creatività, la fantasia, la registrazione del mondo catturata dalla vita e dai viaggi, il sapore dell’Oriente, magico, spirituale e sensuale insieme, lascia leggere nel lavoro di Elisabetta Sperandio un clima di intellettualità spiccatamente aperta. Artista di grande esperienza, artefice di svariate tecniche artistiche, Elisabetta Sperandio vive oggi il clima più favorevole all'accoglienza del suo lavoro. Il clima simbolico attraversa le sue carte e i suoi dipinti, si offre come un ricamo e una sintesi di eccellenza, rompe gli innesti della razionalità e si porta verso l'immaginifico, l'orientalismo, l'incantamento di paesaggi, lacerti e tracce, diamanti di colore che affinano le sue proposte. Tra i cicli del suo lavoro troviamo soli, lune, mandala, orientalismi, giapponesismi, giardini, e mille altri rimandi a mondi e occasioni vissute dall'artista, e tutto diventa come una sorta di liberazione, di abbandono, di energia creativa. Ed è proprio quell'energia salvifica a segnare la migliore produzione, in cui il segno, forte, deciso ed emozionale rende visibili dimensioni segrete, giochi combinatori, quel versante informale e gestuale che l'ha resa artista di spessore”.
Cenni biografici dell’artista
Elisabetta Sperandio è nata a Milano dove vive e lavora. E' diplomata al liceo artistico e all'Accademia di Belle Arti di Brera con Mauro Reggiani e Domenico Purificato. Dal 1967 al 1973 soggiorni e periodi di
studi in Austria e Germania conseguendo il Deutsche Sprachdiplom presso il Goethe Institut / Maximilian
Universitat di Monaco (Baviera). Ha frequentato corsi di tecniche dell'incisione alla Sommerakademie di Salisburgo, i corsi di calcografia e di litografia all'Istituto d'Arte di Urbino e corsi di tecniche sperimentali
Goetz presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, dove è stata anche assistente di Riccardo Licata al III corso speciale per artisti. Ha frequentato corsi di pittura con Pierre Potet all'Accademie d'Eté a Nizza. Nel 1974 è stata invitata quale rappresentante italiana per la grafica alla Biennale delle Livings Arts a Johannesburg ed è stata segnalata da Everardo della Noce sul Bolaffi n11 catalogo della Grafica Italiana.Ha soggiornato dall' 81 al '90 nel sudest asiatico in particolare a Manila (Filippine). Ha realizzato grandi pannelli murali per la Wurzburger Dolmetscherschule (Wuerzburg) in Germania e sue opere si trovano in arredi di negozi ed alberghi a Tripoli (Libia) e in Saudi Arabia, dato il suo linguaggio non strettamente figurale. Ha collaborato per diversi anni come grafica alla collana scientifica della casa editrice "Vita e Pensiero" (Università Cattolica di Milano). Titolare di discipline artistiche per oltre vent'anni, si è occupata anche di design ed arredamento. Ha esposto con mostre personali nelle principali città italiane ed estere ( Trieste, Trento, Como, Venezia, Milano, Brescia, Bologna, Pavia, Bergamo, Vienna, Berlino,Amburgo, Dusseldorf, ecc. ). Nel 2015 il Prof. Carlo Franza la invita a tenere una sua personale dal titolo “Geografie quotidiane” al Plus Berlin di Berlino nel Progetto “Strade d'Europa”, e ancora una personale dal titolo “L'eros della bellezza”” nel Progetto “Scenari” al Plus Berlin di Firenze.Nel 2017 è ancora il Prof. Carlo Franza ad invitarla all’Otel Congress di Firenze con una personale dal titolo “Profezie del millennio”.
Biografia del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La creatività, la fantasia, la registrazione del mondo catturata dalla vita e dai viaggi, il sapore dell’Oriente, magico, spirituale e sensuale insieme, lascia leggere nel lavoro di Elisabetta Sperandio un clima di intellettualità spiccatamente aperta. Artista di grande esperienza, artefice di svariate tecniche artistiche, Elisabetta Sperandio vive oggi il clima più favorevole all'accoglienza del suo lavoro. Il clima simbolico attraversa le sue carte e i suoi dipinti, si offre come un ricamo e una sintesi di eccellenza, rompe gli innesti della razionalità e si porta verso l'immaginifico, l'orientalismo, l'incantamento di paesaggi, lacerti e tracce, diamanti di colore che affinano le sue proposte. Tra i cicli del suo lavoro troviamo soli, lune, mandala, orientalismi, giapponesismi, giardini, e mille altri rimandi a mondi e occasioni vissute dall'artista, e tutto diventa come una sorta di liberazione, di abbandono, di energia creativa. Ed è proprio quell'energia salvifica a segnare la migliore produzione, in cui il segno, forte, deciso ed emozionale rende visibili dimensioni segrete, giochi combinatori, quel versante informale e gestuale che l'ha resa artista di spessore”.
Cenni biografici dell’artista
Elisabetta Sperandio è nata a Milano dove vive e lavora. E' diplomata al liceo artistico e all'Accademia di Belle Arti di Brera con Mauro Reggiani e Domenico Purificato. Dal 1967 al 1973 soggiorni e periodi di
studi in Austria e Germania conseguendo il Deutsche Sprachdiplom presso il Goethe Institut / Maximilian
Universitat di Monaco (Baviera). Ha frequentato corsi di tecniche dell'incisione alla Sommerakademie di Salisburgo, i corsi di calcografia e di litografia all'Istituto d'Arte di Urbino e corsi di tecniche sperimentali
Goetz presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, dove è stata anche assistente di Riccardo Licata al III corso speciale per artisti. Ha frequentato corsi di pittura con Pierre Potet all'Accademie d'Eté a Nizza. Nel 1974 è stata invitata quale rappresentante italiana per la grafica alla Biennale delle Livings Arts a Johannesburg ed è stata segnalata da Everardo della Noce sul Bolaffi n11 catalogo della Grafica Italiana.Ha soggiornato dall' 81 al '90 nel sudest asiatico in particolare a Manila (Filippine). Ha realizzato grandi pannelli murali per la Wurzburger Dolmetscherschule (Wuerzburg) in Germania e sue opere si trovano in arredi di negozi ed alberghi a Tripoli (Libia) e in Saudi Arabia, dato il suo linguaggio non strettamente figurale. Ha collaborato per diversi anni come grafica alla collana scientifica della casa editrice "Vita e Pensiero" (Università Cattolica di Milano). Titolare di discipline artistiche per oltre vent'anni, si è occupata anche di design ed arredamento. Ha esposto con mostre personali nelle principali città italiane ed estere ( Trieste, Trento, Como, Venezia, Milano, Brescia, Bologna, Pavia, Bergamo, Vienna, Berlino,Amburgo, Dusseldorf, ecc. ). Nel 2015 il Prof. Carlo Franza la invita a tenere una sua personale dal titolo “Geografie quotidiane” al Plus Berlin di Berlino nel Progetto “Strade d'Europa”, e ancora una personale dal titolo “L'eros della bellezza”” nel Progetto “Scenari” al Plus Berlin di Firenze.Nel 2017 è ancora il Prof. Carlo Franza ad invitarla all’Otel Congress di Firenze con una personale dal titolo “Profezie del millennio”.
Biografia del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
25
marzo 2017
Elisabetta Sperandio – Profezie del millennio
Dal 25 marzo al 06 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
OTEL RISTOTHEATRE
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Orario di apertura
Dal giovedì alla domenica, ad Eventi
Vernissage
25 Marzo 2017, ore 19.00
Autore
Curatore