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Elizabeth Aro
due grandi opere e una serie di tele ricamate
Comunicato stampa
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Il 22 settembre inaugura la mostra personale di Elizabeth Aro, artista argentina che lavora con diversi materiali che vanno dalla scultura, alla fotografia, al video.
In questa mostra presenta due grandi opere e una serie di tele ricamate.
Dal soffitto pende un grande mappamondo fatto di pezzi di feltro che, girando, accentua la sensazione che i continenti cadano, quasi si disperdano senza rimedio.
Questo mondo fatto di tela, ³il nostro mondo², che misura circa due metri e mezzo di diametro e che pende dal soffitto, è l¹unico oggetto esposto nella sala.
³Il nostro mondo, la nostra casa, che che vuole accogliere fino all¹ultimo minuto ma che è ogni volta più evidente che non può contenerci tutti (Š). Il concetto centrale è certamente simbolico: il nostro mondo cade davanti ai nostri occhi, senza imbarazzo, e tuttavia sembra non sortire in noi nessun effetto tragico².
Nella sala seguente alcuni raggi, fatti di preziosi velluti dai colori che ricordano il sangue, incrociano lo spazio: una sorta di fiume che attraversa la stanza. Le forme richiamano ai raggi dipinti che circondavano le vergini nelle vecchie stampe sacre, ma le dimensioni esagerate (ogni raggio misura circa nove metri) rendono questa installazione un¹opera di inquietante bellezza.
Elizabeth Aro nasce a Buenos Aires e dal 1990 vive a Madrid. Sta per trasferirsi in Italia. Si diploma presso la Escuela Superior de Bellas Artes di P. Pueyrredon nel 1983. Tra le diverse mostre personali in Italia, Germania e USA segnaliamo quella del 2004 al Museo d¹Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid: è la prima volta che un¹artista donna presenta una personale nel principale museo spagnolo d¹arte contemporanea. Tra le mostre collettive: 1997, La otra orilla, Casa de America, Madrid. 2003, Il racconto del filo, MART, Museo d¹Arte Contemporanea di Trento e Rovereto; El legado de Torres Garcia, Museo d¹Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid. 2005, Fondazione Ratti, Como.
In questa mostra presenta due grandi opere e una serie di tele ricamate.
Dal soffitto pende un grande mappamondo fatto di pezzi di feltro che, girando, accentua la sensazione che i continenti cadano, quasi si disperdano senza rimedio.
Questo mondo fatto di tela, ³il nostro mondo², che misura circa due metri e mezzo di diametro e che pende dal soffitto, è l¹unico oggetto esposto nella sala.
³Il nostro mondo, la nostra casa, che che vuole accogliere fino all¹ultimo minuto ma che è ogni volta più evidente che non può contenerci tutti (Š). Il concetto centrale è certamente simbolico: il nostro mondo cade davanti ai nostri occhi, senza imbarazzo, e tuttavia sembra non sortire in noi nessun effetto tragico².
Nella sala seguente alcuni raggi, fatti di preziosi velluti dai colori che ricordano il sangue, incrociano lo spazio: una sorta di fiume che attraversa la stanza. Le forme richiamano ai raggi dipinti che circondavano le vergini nelle vecchie stampe sacre, ma le dimensioni esagerate (ogni raggio misura circa nove metri) rendono questa installazione un¹opera di inquietante bellezza.
Elizabeth Aro nasce a Buenos Aires e dal 1990 vive a Madrid. Sta per trasferirsi in Italia. Si diploma presso la Escuela Superior de Bellas Artes di P. Pueyrredon nel 1983. Tra le diverse mostre personali in Italia, Germania e USA segnaliamo quella del 2004 al Museo d¹Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid: è la prima volta che un¹artista donna presenta una personale nel principale museo spagnolo d¹arte contemporanea. Tra le mostre collettive: 1997, La otra orilla, Casa de America, Madrid. 2003, Il racconto del filo, MART, Museo d¹Arte Contemporanea di Trento e Rovereto; El legado de Torres Garcia, Museo d¹Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid. 2005, Fondazione Ratti, Como.
22
settembre 2005
Elizabeth Aro
Dal 22 settembre al 12 novembre 2005
arte contemporanea
Location
CARBONE.TO
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16-19,30
Vernissage
22 Settembre 2005, ore 19
Autore
Curatore