Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Elmgreen & Dragset – A Change Of Mind
Il 6 ottobre prossimo, in occasione della “Giornata del Contemporaneo” promossa da AMACI (Associazione Musei d’Arte contemporanea Italiani) Museion inaugurerà la quarta fase di “arte in cantiere” con l’installazione dell’opera “A Change Of Mind” della coppia di artisti Elmgreen & Dragset
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Elmgreen & Dragset
Originari rispettivamente dalla Danimarca e dalla Norvegia e ora residenti a Berlino, Michael Elmgreen e Ingar Dragset appartengono ad una generazione che è riuscita a interrompere l’isolamento del mondo dell’arte nordico e a portarlo in prima linea. I due vivono e collaborano insieme dal 1995 indagando non solo il concetto del cosiddetto white cube, ma in generale le possibilità di sovversione di un vocabolario di forme che rinvia alla tradizione minimalista e che pertanto tocca in prima linea anche questioni identitarie e sociali. Come coppia omosessuale impegnata a demolire l’immaginario di una certa “estetica gay” e a dimostrare che in fondo ogni estetica può essere informata di omosessualità, Elmgreen & Dragset hanno scelto un vocabolario di lavoro volutamente impersonale. Nelle loro opere intitolate Powerless Structures, che realizzano sin dal 1995, riflettono sui comportamenti sociali legati a spazi ed elementi apparentemente neutri. La loro opera coniuga coerentemente aspetti performativi e la presentazione di strutture capaci di sviluppare processi ed azioni, tanto da far acutamente osservare a Hans Ulrich Obrist che i loro lavori plastici hanno un maggiore quoziente performativo delle loro performance. Le loro opere sono spesso dotate di implicito umorismo e nascono dalla convinzione che forse l’arte non è effettivamente in grado di produrre grandi cambiamenti a livello politico, ma che mirati progetti artistici possono innescare piccole trasformazioni umane ed emotive.
A Change Of Mind
L’installazione appositamente realizzata per il cantiere del nuovo museo e che entrerà a far parte della collezione della Fondazione Museion si inserisce nel più che decennale confronto della coppia di artisti con l’estetica minimalista. Elmgreen & Dragset hanno attinto al mondo della comunicazione pubblicitaria e hanno realizzato due pannelli con scritte girevoli, che tematicamente rinviano all’ambito delle progettazioni urbanistiche. I due pannelli corredati di frasi molto brevi mettono lo spettatore di fronte a diversi significati e combinazioni di testo. Su ogni pannello ci sono tre scritte differenti e le frasi sono generate dal fatto che uno dei due pannelli gira a velocità doppia dell’altro. In maniera molto sottile i pannelli con la loro estetica minimalista confrontano il pubblico con la questione delle decisioni prese e delle successive conseguenze all’interno dei complessi processi di pianificazione urbana: il cambiamento di una città è dovuto al cambiamento di uno stato d’animo pubblico – al fatto di cambiare idea [A change of mind] - come espresso nelle combinazioni delle frasi in continuo mutamento.
Originari rispettivamente dalla Danimarca e dalla Norvegia e ora residenti a Berlino, Michael Elmgreen e Ingar Dragset appartengono ad una generazione che è riuscita a interrompere l’isolamento del mondo dell’arte nordico e a portarlo in prima linea. I due vivono e collaborano insieme dal 1995 indagando non solo il concetto del cosiddetto white cube, ma in generale le possibilità di sovversione di un vocabolario di forme che rinvia alla tradizione minimalista e che pertanto tocca in prima linea anche questioni identitarie e sociali. Come coppia omosessuale impegnata a demolire l’immaginario di una certa “estetica gay” e a dimostrare che in fondo ogni estetica può essere informata di omosessualità, Elmgreen & Dragset hanno scelto un vocabolario di lavoro volutamente impersonale. Nelle loro opere intitolate Powerless Structures, che realizzano sin dal 1995, riflettono sui comportamenti sociali legati a spazi ed elementi apparentemente neutri. La loro opera coniuga coerentemente aspetti performativi e la presentazione di strutture capaci di sviluppare processi ed azioni, tanto da far acutamente osservare a Hans Ulrich Obrist che i loro lavori plastici hanno un maggiore quoziente performativo delle loro performance. Le loro opere sono spesso dotate di implicito umorismo e nascono dalla convinzione che forse l’arte non è effettivamente in grado di produrre grandi cambiamenti a livello politico, ma che mirati progetti artistici possono innescare piccole trasformazioni umane ed emotive.
A Change Of Mind
L’installazione appositamente realizzata per il cantiere del nuovo museo e che entrerà a far parte della collezione della Fondazione Museion si inserisce nel più che decennale confronto della coppia di artisti con l’estetica minimalista. Elmgreen & Dragset hanno attinto al mondo della comunicazione pubblicitaria e hanno realizzato due pannelli con scritte girevoli, che tematicamente rinviano all’ambito delle progettazioni urbanistiche. I due pannelli corredati di frasi molto brevi mettono lo spettatore di fronte a diversi significati e combinazioni di testo. Su ogni pannello ci sono tre scritte differenti e le frasi sono generate dal fatto che uno dei due pannelli gira a velocità doppia dell’altro. In maniera molto sottile i pannelli con la loro estetica minimalista confrontano il pubblico con la questione delle decisioni prese e delle successive conseguenze all’interno dei complessi processi di pianificazione urbana: il cambiamento di una città è dovuto al cambiamento di uno stato d’animo pubblico – al fatto di cambiare idea [A change of mind] - come espresso nelle combinazioni delle frasi in continuo mutamento.
06
ottobre 2007
Elmgreen & Dragset – A Change Of Mind
06 ottobre 2007
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CANTIERE NEW MUSEION
Bolzano, Via Dante, 2, (Bolzano)
Bolzano, Via Dante, 2, (Bolzano)
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 18
Autore