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Elvio Manzini – Carta Canta
Disegni, collages, acquerelli.
Comunicato stampa
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Un noto proverbio toscano, ampiamente diffuso anche in Umbria, ammonisce: “Carta canta e villan dorme”, ovvero: quando i patti sono scritti in regola anche un ignorante può stare tranquillo. Le eloquenti carte di Manzini sono soprattutto disegni, collages e acquerelli, che traggono origine e forza espressiva da un vissuto intensamente partecipato. Sono come le pagine di un diario visivo dove l’artista ha registrato pensieri sottoforma di veloci notazioni grafiche; vedute di città nell’immediatezza dell’impatto ottico-emotivo; le sembianze di amici o parenti e tutto ciò che ha catturato la sua inesauribile e feconda curiosità, la sua innata voglia di scoprire e conoscere i multiformi aspetti del mondo e del vivere quotidiano. In questa mostra allestita nelle sale della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni è stata proposta una significativa selezione di disegni, collages, acquerelli, stampe e illustrazioni, che testimoniano una ricerca espressiva multiforme eppure coerente, aperta ai nuovi linguaggi senza dimenticare la tradizione, ma soprattutto colta e coraggiosa. Manzini propone un’astrazione dialogante di continuo con la figurazione. La sua sintassi formale è basata su un segno grafico essenziale, lineare e sintetico, che esalta la chiarezza delle immagini anche là dove risulta più rapido o svincolato dall’andamento regolare. Il foglio per Manzini non è una semplice superficie, ma un piano (nell’accezione cartesiana del termine) regolato da precise coordinate. Su questo piano si può progettare ogni tipo di realtà, e su di esso si verificano eventi fatti di-segni, ovvero realizzati con tratti che in un fluido continuum lasciano trapelare immagini e suggestioni.
Per coloro che sono legati alla visione romantica dell’artista bohémien, dissipatore delle esperienze esistenziali, quella di Elvio Manzini potrebbe sembrare una biografia senza eventi. Manzini è nato nel 1921 a Terni, dove ha sempre vissuto e continua incessantemente a lavorare.
La sua attività espositiva inizia a Terni nel 1945 con la partecipazione alla mostra per raccogliere fondi a favore del Comitato di Liberazione Nazionale (1945) o all’esposizione organizzata lo stesso anno nel Palazzo della Camera di Commercio per celebrare il primo anniversario della Liberazione di Terni dal Nazi-Fascismo. Nel 1950 è presente a Roma alla rassegna Arte contro le Barbarie presso la Galleria di Roma. Nel corso degli anni Cinquanta è presente a varie edizioni del Premio Suzzara “Lavoro e lavoratori nell’arte”, ma le tappe più significative dell’attività espositiva di questo periodo sono segnate dalla partecipazione alla VII (1955-56) e alla VIII (1959-60) Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Negli anni Ottanta, nella costante volontà di sperimentazione, entra in contatto con il Centro Internazionale della Ceramica Montesanto (Todi) e nel corso degli anni ha tradotto segni e forme del suo linguaggio pittorico soprattutto in mosaici e decorazioni parietali per abitazioni e negozi, sia a Terni che in altre città. Nel 2002 la città di Terni gli dedica una mostra antologica nelle sale della Camera di Commercio.
Per coloro che sono legati alla visione romantica dell’artista bohémien, dissipatore delle esperienze esistenziali, quella di Elvio Manzini potrebbe sembrare una biografia senza eventi. Manzini è nato nel 1921 a Terni, dove ha sempre vissuto e continua incessantemente a lavorare.
La sua attività espositiva inizia a Terni nel 1945 con la partecipazione alla mostra per raccogliere fondi a favore del Comitato di Liberazione Nazionale (1945) o all’esposizione organizzata lo stesso anno nel Palazzo della Camera di Commercio per celebrare il primo anniversario della Liberazione di Terni dal Nazi-Fascismo. Nel 1950 è presente a Roma alla rassegna Arte contro le Barbarie presso la Galleria di Roma. Nel corso degli anni Cinquanta è presente a varie edizioni del Premio Suzzara “Lavoro e lavoratori nell’arte”, ma le tappe più significative dell’attività espositiva di questo periodo sono segnate dalla partecipazione alla VII (1955-56) e alla VIII (1959-60) Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Negli anni Ottanta, nella costante volontà di sperimentazione, entra in contatto con il Centro Internazionale della Ceramica Montesanto (Todi) e nel corso degli anni ha tradotto segni e forme del suo linguaggio pittorico soprattutto in mosaici e decorazioni parietali per abitazioni e negozi, sia a Terni che in altre città. Nel 2002 la città di Terni gli dedica una mostra antologica nelle sale della Camera di Commercio.
26
novembre 2009
Elvio Manzini – Carta Canta
Dal 26 novembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PALAZZO MONTANI LEONI
Terni, Corso Publio Cornelio Tacito, 49, (Terni)
Terni, Corso Publio Cornelio Tacito, 49, (Terni)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica 10.00/13.00- 16.00/19.00
Vernissage
26 Novembre 2009, ore 17
Autore
Curatore